Raponi: al via la campagna antiviolenza “scegli di vivere”
La coordinatrice provinciale di Azzurro Donna Forza Italia Siena Maria Concetta Raponi: “Al via la campagna antiviolenza “scegli di vivere”: fondi per il patrocinio legale. La Regione Toscana stipuli un protocollo d’intesa con gli ordini forensi“
In Italia le donne dai 16 ai 70 anni che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza psicologica, economica, fisica o sessuale sono quasi sette milioni: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro ed il tentato stupro, la violenza è tra le prime cause di morte per le donne dai 16 ai 44 anni , ogni anno più di cento donne vengono uccise per mano di chi diceva di amarle.
Numeri preoccupanti se si considera che a praticare le violenze sono stati partner o ex partner.
Dal Report del Ministero dell’Interno relativo al primo semestre del 2021 emerge un dato allarmante: in ambito familiare ed affettivo il numero dei reati ha fatto registrare una crescita con 77 episodi a fronte dei 72 del primo semestre del 2020 e sono state 48 le donne uccise nei primi sei mesi del 2021 contro le 55 vittime del primo semestre del 2020.
La violenza di genere deve essere riconosciuta perché possa essere efficacemente affrontata, soprattutto attraverso la costituzione di reti di relazioni fra tutti gli operatori per sostenere concretamente le donne nel percorso di uscita dalla violenza.
Come Coordinatrice Provinciale di Azzurro Donna insieme a tutto il coordinamento abbiamo voluto lanciare, a ridosso del 25 novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la campagna “scegli di vivere : dai voce al tuo silenzio e scoprirai di non essere sola e di avere una vita accanto”, per sensibilizzare e contrastare efficacemente il fenomeno della violenza di genere.
Azzurro Donna e Forza Italia hanno sempre lavorato e continueranno a lavorare con i propri Parlamentari e Consiglieri Regionali, con proposte ed atti concreti volti a contrastare adeguatamente ed efficacemente qualsiasi forma di violenza.
Nella lotta contro la violenza sulle donne è di fondamentale importanza investire nella realizzazione di progetti di formazione, educazione e sensibilizzazione , con personale specializzato e qualificato, confrontare le rispettive modalità operative di tutti i diversi soggetti che operano sul territorio, sviluppando procedure di intervento che permettano azioni integrate ed efficaci e mettere a conoscenza di tutti gli operatori la rete a supporto delle donne affinché le stesse possano essere indirizzate ai diversi servizi che saranno in grado di fornire risposte adeguate ed efficaci.
Enti locali, Istituzioni ed Associazioni debbono lavorare su piani strettamente correlati a livello sia locale che nazionale, con interventi coordinati e multidisciplinari , che rispondano in modo efficace ai bisogni delle vittime di violenza. E’ di fondamentale importanza garantire protezione fisica, aiuto sanitario, psicologico, legale ed economico.
E proprio sotto quest’ultimo aspetto oltre all’importantissima proposta di legge di cui è prima firmataria la nostra Coordinatrice Nazionale l’On. Catia Polidori riguardante l’“Istituzione del soccorso di libertà” per le donne vittime di violenza , la proposta condivisa e sostenuta anche dalla Coordinatrice Regionale Azzurro Donna Toscana Rita Pieri, che invierò al nostro Consigliere Regionale, è quella relativa all’Istituzione di un fondo di solidarietà per le donne vittime di violenza e di maltrattamenti”.
Tale Fondo (la cui previsione andrebbe inserita nella L. R. Toscana n.59 del 16 novembre 2007 “Norme contro la violenza di genere” così come modificata dalla L.R. 27 dicembre 2017 n.77 ), sulla base di un protocollo d’intesa con gli Ordini Forensi Toscani, andrebbe a coprire le spese di assistenza legale fornita da avvocate o avvocati iscritti in appositi elenchi e che abbiano competenza e formazione specifica e continua nell’ambito del patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti.
Ricorrendo al Fondo di solidarietà le donne vittime di violenza e/o di maltrattamenti potrebbero sostenere le spese legali relative alla fase che precede l’avvio di azioni in sede giudiziaria, sia civile che penale, non ricomprese nel gratuito patrocinio che, è bene ricordarlo, con sentenza n.1 dell’11 gennaio del 2021, la Corte Costituzionale ha ammesso per tutte le donne vittime di violenza a prescindere dal reddito.
Tale fondo rappresenterebbe un ulteriore incentivo per le donne ad intraprendere un percorso di uscita dalla violenza, superando gli eventuali ostacoli di carattere economico che spesso impediscono alle donne di decidere di denunciare.
Tutte le azioni a tutela delle donne vittime di violenza e nell’ottica di prevenire la violenza di genere non possono prescindere dal dover lavorare anche sugli uomini che agiscono violenza, perché è vero che la violenza di genere colpisce le donne, ma è vero che si tratta di un problema dell’uomo. La recidiva degli autori di violenza è molto alta, più di otto uomini su dieci rischiano di tornare a commettere gli stessi reati, se non interviene nel mezzo qualcosa o qualcuno, ovvero se non sono presi in carico da un servizio o da un centro d’ascolto per uomini maltrattanti.
La violenza ha radici culturali ed è su queste che dobbiamo agire se vogliamo sconfiggere questa gravissima piaga della nostra società.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena




Siena: Mozione tutela diritti donne afghane
Siena: Mozione tutela diritti donne afghane. La consigliera comunale e coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “ha avuto la massima condivisione da parte delle consigliere di maggioranza e delle assessore“
Mozione ai sensi dell’art.11 dello Statuto del Comune di Siena e degli artt.29 e 33 del Regolamento del Consiglio Comunale di Siena
OGGETTO: Mozione del Consigliere del Gruppo Forza Italia Maria Concetta Raponi sulla tutela dei diritti delle donne afghane
CONSIDERATO
– che dalla caduta del precedente Governo guidato dai talebani nel 2001 la componente femminile in Afghanistan ha assistito a significativi cambiamenti;
– che la Costituzione del 2004 ha conferito alle donne maggiori diritti e migliorato la loro situazione sociale ed economica;
– che nel 2003 meno del 10% delle ragazze erano iscritte alla scuola primaria, nel 2017 la percentuale ha raggiunto il 33,4%, percentuale che, sebbene non elevata era comunque il segnale di un notevole progresso;
– che nel periodo di governo dei talebani (1996-2001) le donne erano obbligate ad indossare il burqa, ad essere accompagnate nei luoghi pubblici, pena percosse e l’accesso all’istruzione era negato;
– che abbiamo ben nitide le aberranti immagini delle esecuzioni pubbliche, delle donne lapidate, perché magari erano andate a fare shopping senza un uomo che le accompagnasse o per aver commesso adulterio;
– che la questione delle donne afghane è diventata centrale da quando i Talebani in data 15 agosto 2021, si sono insediati nella capitale afgana Kabul , annunciando la rinascita dell’Emirato islamico ;
– Che il messaggio lanciato dal regime talebano “Libertà per le donne nel rispetto della sharia” suona come un drammatico ossimoro di fronte ai drammatici appelli delle donne afghane che chiedono di non essere lasciate sole ed abbandonate ad un presente e futuro di negazione dei propri diritti e di segregazione;
– Che le immagini che ci arrivano dall’Afghanistan ci toccano profondamente;
– Che il grido di dolore e di disperazione delle donne afghane ci stringe il cuore e l’anima;
– Che è necessario che la tutta la comunità internazionale agisca unitariamente e presto per metterle in salvo;
Tutto ciò considerato
Il sottoscritto Consigliere
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta Comunale affinché
– chieda al Governo Nazionale di attivarsi in tutte le sedi, diplomatiche e operative, per salvare le loro vite e tutelare i loro diritti.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena




Raponi: per la parità di genere 7 miliardi
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Per la parità di genere 7 miliardi“
Le parole del Presidente Draghi pronunciate al Women Political Leaders Summit 2021, ci riempiono di gioia, di speranza e sono certa daranno concretezza alla tanto auspicata effettiva parità di genere, così in una nota Maria Concetta Raponi Coordinatrice Provinciale Azzurro Donna Siena. Quest’anno l’Italia ha la Presidenza del G20 e per la prima volta nella storia si terrà una conferenza sull’emancipazione femminile. L’impegno è quello di creare una rete internazionale di donne per aiutare le leader femminili in tutto il mondo a favorire l’emancipazione di altre donne.
L’ azzeramento delle disuguaglianze di genere deve essere la priorità in tutto il mondo.
Il Premier Draghi ha affermato che entro il 2026 saranno investiti sette miliardi per la promozione della parità di genere.
L’effettiva uguaglianza di genere si potrà ottenere, come ho sempre sostenuto, potenziando le infrastrutture sociali: ampliando l’offerta dei servizi all’infanzia e d’istruzione primaria per poter aiutare le mamme lavoratrici, favorendo l’imprenditoria femminile, incentivando l’occupazione femminile.
Con l’emergenza sanitaria da COVID 19 è emerso in tutta la sua drammaticità il vulnus della disuguaglianza di genere. Le donne sono state senza dubbio quelle più penalizzate, in termini di perdita di posti di lavoro e aggravio di servizi di cura ed assistenza.
E’ nostro dovere promuovere la parità di accesso nell’ambito lavorativo ed educativo, solo così potremmo dare alle donne l’opportunità di realizzazione pari a quella degli uomini.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena




Raponi: violenza di genere, mozione approvata a Siena
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della Mozione sulla Violenza di Genere“
Come Consigliere comunale e Coordinatrice Provinciale di Azzurro Donna esprimo la mia soddisfazione e quella di tutto il gruppo consiliare per l’approvazione all’unanimità, nella seduta consiliare del 19 marzo, della mozione sulla violenza di genere.
Nell’evidenziare come la violenza di genere sia una grave violazione dei diritti umani e delle libertà in tutte le sue sfere, personale, lavorativa ed economica, oltreché un problema culturale, ho sottolineato che in questo primo scampolo del 2021 sono stati commessi12 femminicidi e che dall’inizio della pandemia vi è stato un incremento delle denunce di violenza domestica in tutto il mondo. Le donne sono state uccise prevalentemente in ambito affettivo – familiare (90% nel primo semestre 2020 e da partner o ex partner 61%).
Con questi dati la violenza di genere deve essere tra le voci principali dell’agenda politica e c’è bisogno di un approccio strutturale diretto alla prevenzione ed al sostegno delle donne e delle reti che le supportano.
Ho evidenziato inoltre, come la maggiore difficoltà per il raggiungimento dell’autonomia da parte delle donne vittime di violenza, che hanno intrapreso un percorso attraverso le case rifugio nei Centri Antiviolenza sia quella di trovare una soluzione abitativa decorosa e capace di soddisfare le esigenze proprie e dei propri figli, così come il reinserimento nel mondo del lavoro, elemento quest’ultimo indispensabile per ottenere l’indipendenza economica, nonché per l’uscita definitiva dal circolo della violenza.
Ho sottolineato che non esistono, attualmente, graduatorie per case Erp riservate a donne uscite da case rifugio, ma che con legge regionale la Toscana offre ai comuni la possibilità di destinare fino al 40% delle abitazioni Erp a finalità sociali, e pertanto, ho chiesto che venga dato il via ad un percorso volto a favorire il reinserimento nel tessuto economico e sociale di donne vittime di violenza che escono da case rifugio e che a loro vengano destinate alcune abitazioni Erp o di altre forme di edilizia sociale, così come la promozione di percorsi di formazione ed incentivi per un loro inserimento attivo.
Ho chiesto l’impegno volto a sensibilizzare le imprese ad assumere coloro che escono dalle case rifugio, incentivando le misure di sostegno alla genitorialita’ e di adoperarsi affinché la Regione Toscana istituisca la figura del Garante per la tutela delle donne vittime di violenza e fare in modo che, coloro che hanno intrapreso un percorso di protezione nei Centri Antiviolenza siano incluse tra le categorie destinatarie di agevolazioni nell’inserimento lavorativo ed abitativo.
Tale mozione che ha preso spunto da quella presentata dal nostro Consigliere Regionale Marco Stella ed approvata all’unanimità è stata pensata e scritta proprio nell’ottica di un approccio strutturale di sostegno ed aiuto concreto alle donne.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena
Siena, Raponi: Profumerie Douglas, salvaguardare lavoro
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Catena profumerie Douglas salvaguardi posti di lavoro con un reale piano industriale. Chiudere punti vendita scelta scellerata“
Abbiamo appreso dagli organi di stampa che la catena di profumerie DOUGLAS, starebbe per chiudere 128 punti vendita in Italia e tra questi vi sarebbero anche quelli di Siena e di Poggibonsi.
Tutto ciò è inaccettabile! Vorremmo ricordare alla multinazionale Douglas che dallo Stato italiano ha ricevuto importanti aiuti e benefici e che, in questo momento di grande difficoltà per tutti, deve impegnarsi a trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro. È quasi superfluo rilevare che nelle profumerie Douglas vi lavorano prevalentemente donne che, durante tutto questo periodo di pandemia, hanno pagato un prezzo altissimo in termini di occupazione e non solo.
Dai dati ISTAT emerge che su 101 mila nuovi disoccupati, 99 mila sono donne. L’emergenza sanitaria sta di fatto amplificando in maniera esponenziale quelle diseguaglianze che già caratterizzavano il tessuto sociale italiano prima della pandemia. Le donne che sono meno occupate, hanno salari più bassi, contratti precari e più raramente hanno ruoli apicali, oggi stanno subendo pesantemente gli effetti della crisi.
Questa crisi ha colpito soprattutto il terziario ed i comparti dove sono più spesso impiegate le donne: la ristorazione, il turismo, il commercio al dettaglio, ma c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare e riguarda la forma del contratto. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno, per ora, tutelato il lavoro a tempo indeterminato, ma sono stati tagliati i posti di lavoro relativi alle altre tipologie, quali quelli a termine non rinnovati e le varie forme di collaborazioni non standard.
Cosa accadrà se dovessero sbloccare i licenziamenti? L’impatto sociale sarebbe drammatico. L’impegno di tutti deve essere quello di salvaguardare i posti di lavoro, investendo negli incentivi alla tutela dell’occupazione femminile una parte rilevante del Recovery Fund. Tutte le aziende, compresa la multinazionale Douglas debbono impegnarsi ad attuare un piano industriale che tuteli l’occupazione, non vorremo mai che per talune aziende la crisi pandemica rappresenti la scusa e l’occasione per procedere a ridimensionamenti già programmati.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena e Consigliere Comunale Siena
Raponi: Recovery Plan opportunità rilancio figura Donna
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Recovery Plan sia opportunità per rilanciare figura della Donna. Fondi aiutino rilancio settore occupazionale dopo crisi da COVID-19“
Se l’emergenza sanitaria da COVID 19 ha colpito tutta la società, ci sono categorie più colpite di altre. In particolare le donne si sono ritrovate esposte su più fronti, quello sanitario, economico e familiare. La pandemia ha di fatto amplificato le disparità, annullando in parte i progressi fatti negli ultimi anni.
L’ultimo rapporto Caritas, ci dice che le donne che hanno chiesto aiuto subito dopo il lockdown sono state il 54,4% contro il 50,5% del 2019. L’impatto economico del virus è stato grave e le donne potrebbero soffrirne molto di più. Questo sia perché il tasso occupazionale femminile è inferiore rispetto a quello degli uomini, sia perché, quando lavorano hanno una retribuzione inferiore.
Da un punto di vista occupazionale ad essere stati sconvolti, sono stati tutti i settori occupati prevalentemente da donne, istruzione, ricezione, turismo assistenza all’infanzia. È in questi settori, bloccati dalle drastiche misure anti – covid, che molte donne hanno perso il posto di lavoro. Ma il COVID non ha colpito solo l’aspetto economico, la sfera sociale ne sta risentendo in maniera molto pesante.
Durante il periodo del lockdown, le donne sono state maggiormente esposte ai rischi di subire violenza a causa della coesistenza domestica obbligatoria. La chiusura delle scuole e dei centri diurni per non autosufficienti, hanno inevitabilmente sovraccaricato di lavoro le donne. La disuguaglianza di genere ha radici culturali, politiche, sociali ed economiche. In una fase come questa, c’è la possibilità di invertire la rotta, innovando l’intero sistema, altrimenti gli effetti della crisi porteranno ad un arretramento dell’indipendenza economica delle donne.
Il Recovery plan è un’occasione da non perdere per colmare le differenze di genere, a partire dal mercato del lavoro. Il nostro auspicio è che, quanto emerso dalla crisi sanitaria, porti a fare un’attenta riflessione su cosa investire e che una parte significativa dei fondi del Recovery plan venga utilizzata per implementare il lavoro delle donne e per potenziare i servizi pubblici di supporto.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena
Azzurro Donna Siena: bene pdl “soccorso di libertà”
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Azzurro Donna Siena: bene proposta di legge “soccorso di libertà” per tutelare le donne vittime di violenza“
L’emergenza sanitaria e la concomitante emergenza economica ha, di fatto aumentato, in maniera esponenziale i rischi per le donne vittime di violenza e le richieste di aiuto. Secondo i dati ISTAT, le chiamate al 1522 (numero attivo 24 ore su 24 che accoglie le richieste di aiuto delle donne vittime di violenza e di stalking) sono più che raddoppiate, da marzo a giugno, rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da 6.956 a 15.280. Un dato aggravato dalle limitazioni imposte per contrastare la diffusione dei contagi da COVID 19, che hanno portato effetti collaterali, quali l’interruzione dei percorsi di autonomia delle vittime ed in molti casi, la perdita del lavoro.
La violenza sulle donne è un problema che riguarda tutti e tutti dobbiamo agire ed operare affinché questa piaga venga debellata.
È un’emergenza collettiva a cui tutti noi dobbiamo dare risposte. L’ On. Catia Polidori, Coordinatrice Nazionale Azzurro Donna, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presenterà un’importante proposta di legge “SOCCORSO DI LIBERTÀ”.
“Soccorso di libertà”, perché spesso, le donne vittime di violenza, abusi, soprusi e ricatti, non denunciano e non decidono di intraprendere un percorso di uscita, anche perché economicamente non autosufficienti. Tale proposta, va a colmare uno dei vuoti normativi rispetto ai quali bisognava intervenire urgentemente ed in maniera incisiva. Una proposta di legge che offre un aiuto concreto alle donne vittime di violenze, soprusi, offese, umiliazioni, vessazioni, per poter uscire dalla spirale in cui sono intrappolate.
La nostra battaglia per ed in difesa delle donne continua, convinte che occorra oltre ad una maggiore sensibilizzazione al fenomeno, un cambiamento culturale che investa tutta la società per contrastare la cultura della violenza.
Esprimo la mia soddisfazione e quella di tutto il Coordinamento provinciale Azzurro Donna Siena, per la proposta di legge, auspicandone l’approvazione in tempi brevi.
A Siena continueremo a portare avanti questa battaglia di civiltà, che stiamo già conducendo con una serie di progetti importanti. Siamo pronte ad accogliere tutte le iniziative che la nuova legge ci consentirà di adottare e di promuovere, con la convinzione che in una società civile non vi possano essere donne che vengano umiliate, violentate o uccise.
Non abbasseremo mai la guardia ed alle donne diciamo #sceglidiamarti
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena


Azzurro Donna: Morra, sgomento e indignazione
Sgomento e indignazione per le parole di Nicola Morra su Jole Santelli da parte delle coordinatrici provinciali Azzurro Donna Forza Italia di Massa Carrara Sonia Castellini, di Livorno Roberta Naldini e di Siena Maria Concetta Raponi
Sonia Castellini e Giovanna Valeri esprimono la loro indignazione, a nome di tutto il gruppo di Azzurro Donna della provincia di Massa Carrara, nei confronti di Nicola Morra, il quale senza alcun rispetto per la Democrazia, ma anche e soprattutto senza alcun rispetto per Jole Santelli, si è permesso di dire che i Calabresi hanno sbagliato a votare Jole dato che tutti sapevano che era una grave malata oncologica.
Ebbene Jole Santelli ha combattuto fino alla fine contro la sua malattia ma anche contro la discriminazione di cui a poco più di un mese dalla sua scomparsa è vittima. Nicola Morra si deve solo vergognare per ciò che ha detto e sono inutili le giustificazioni del caso, volte all’errore di interpretazione. Nessun errore sig. Morra, per lei un malato oncologico non ha facoltà di partecipare alla vita politica del paese, è esattamente questo quello che lei ha detto. Un uomo, un politico, di così basso livello non deve ricoprire l’incarico che invece ricopre: presidente della commissione Parlamentare Antimafia. SI DIMETTA.
Sonia Castellini, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Massa Carrara
Giovanna Valeri, Gruppo Azzurro Donna MS
Leggiamo con grande sconcerto che il parlamentare e Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra ha dichiarato che i calabresi hanno sbagliato a votare Jole Santelli perché era noto a tutti che fosse una grave malata oncologica.
Parole ripugnanti da parte di un uomo delle istituzioni che ha dimostrato non solo indelicatezza verso una persona che non c’è più, verso una donna e nei confronti della sua famiglia, ma ha insultato gravemente anche tutti i calabresi e tutti coloro che lottano ogni giorno con forza e determinazione contro il cancro.
Chieda scusa a Jole ed a quanti, anche se colpiti da malattia, scelgono di servire la Patria.
Cosa dovrebbe fare chi ha gravi problemi di salute? Rinchiudersi in casa ed attendere la morte?
Morra ha calpestato i già elementari valori umani e deve essere estromesso da ogni responsabilità Istituzionale. Un politico di così basso livello non può far parte di una compagine governativa.
non può e non deve rimanere impunito un simile atteggiamento con il quale ha mancato di rispetto alla donna che ha dedicato tutta se stessa alla sua Calabria.
Roberta Naldini, Resp. Azzurro Donna FI Livorno
Ignobili, inaccettabili, disgustose e discriminatorie le dichiarazioni di Nicola Morra, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.
Nel leggere le dichiarazioni del pentastellato Morra abbiamo provato dolore e costernazione.
Dolore perché il pensiero è andato alla cara Jole Santelli che ha combattuto fino alla fine come una leonessa ed alla sua amata famiglia.
Jole Santelli, lo ricordiamo a Morra, con il suo coraggio, con la sua forza d’animo, con la grande dignità di una persona gravemente malata, ha lottato ed ha lavorato per la sua amata terra e per la sua gente fino alla fine, senza mai arrendersi.
Quelle pronunciate da Morra nei suoi confronti sono parole penose, quasi come se essere malati di cancro fosse una colpa, una macchia indelebile.
Costernazione, perché è inaccettabile ed inconcepibile che un rappresentante delle istituzioni usi frasi violente e discriminatorie nei confronti di tutti i malati oncologici.
On. Morra ci dica cosa dovrebbero fare i malati di cancro? Annientarsi, sparire dalla società, nascondersi?
Che uomo è lei, capace di pronunciare parole tanto violente nei confronti di una donna, e che, purtroppo, non è più tra noi?
I calabresi avevano fatto la scelta giusta, avevamo scelto il meglio e lei con le sue parole ha offeso anche loro libera scelta.
Caro On. Morra le scuse non sono e non saranno mai sufficienti, lei non può e non deve rappresentare le istituzioni, SI DIMETTA, senza se e senza ma!
Maria Concetta Raponi, Coordinatrice Provinciale Azzurro Donna Siena
Michela Guerrini, vice Coordinatrice Provinciale Azzurro Donna Siena
Raponi, Siena: mozione per una strada ad Enzo Tortora
La consigliera comunale di Forza Italia Siena Maria Concetta Raponi è la prima firmataria di una mozione per intitolare una strada o un parco a Enzo Tortora e a tutte le vittime di errori giudiziari
La consigliera comunale di Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi è la prima firmataria di una mozione sottoscritta da tutto il gruppo degli azzurri che è all’ordine del giorno del consiglio comunale del 28 settembre per l’intitolazione di una strada importante o di un parco ad Enzo Tortora ed a tutte le vittime di errori giudiziari.
Nella mozione si sottolinea come dopo 30 anni dalla mote di Enzo Tortora, “ simbolo della giustizia ingiusta, nulla è cambiato”. Tortora “ fu vittima di un errore giudiziario clamoroso, costretto a scontare sette mesi di carcere e ottenendo appena tre colloqui con i suoi inquirenti”. Poi assolto nel 1987 morì per un tumore ai polmoni.
Quando descrisse i momenti dell’arresto avvenuto nel 1983 disse :”mi hanno fatto esplodere una bomba atomica nel cuore”.
Casole: Conferenza su agricoltura, ambiente e caccia
Giovedì 10 settembre nella bella cornice del palacongressi di Casole d’Elsa i candidati di Forza Italia per le prossime regionali si sono riuniti per per parlare di agricoltura, pastorizia, ambiente e caccia
Forza Italia a Casole d’Elsa per parlare di agricoltura, pastorizia, ambiente e caccia. Giovedì 10 settembre nella bella cornice del palacongressi di Casole d’Elsa i candidati di Forza Italia per le prossime regionali Fabio Massimo Castellani, Maria Concetta Raponi, Roberto Bilenchi hanno esposto le proprie idee su questi temi. Presente anche la candidata Lucia Cervigni, espressione del territorio valdelsano insieme a Bilenchi.
Tra gli invitati, presenti il sindaco di Casole, il presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia Siena Nord e coordinatore degli ATC toscani e rappresentanti di Federcaccia e Confederazione Cacciatori Toscani.
Dopo un breve saluto di Lorenzo Lorè, coordinatore Provinciale, Fabio Massimo Castellani, capolista di Forza Italia, ha parlato di agricoltura e pastorizia, sottolineando che la semplificazione burocratica per gli agricoltori è alla base della loro possibilità di fare investimenti e restare competitivi. Inoltre ha parlato anche del prossimo piano di sviluppo rurale e della necessità di fare sistema per gli agricoltori sul nostro territorio.
Gli ha fatto seguito Maria Concetta Raponi con una panoramica generale sull’ambiente, che per la nostra provincia rappresenta un patrimonio inestimabile, fatto di parchi, oasi e riserve i quali meritano politiche che le tutelino e le valorizzino dal punto di vista turistico. La Regione deve prevedere regole semplici ma chiare, che riescano a contemperare il rispetto dell’ecosistema con l’aspetto economico. Il rischio idrogeologico nella nostra Provincia è una condizione costante, si presenta infatti ad ogni nubifragio in varie zone della Provincia a partire dalle zone di Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Sovicille, Murlo, Val d’Elsa e Siena stessa.
Il tempo ci ha insegnato che stare allerta non basta, la Regione nonostante fosse ben consapevole di tale situazione non è mai stata accanto ai Comuni in quelle opere di prevenzione e interventi di messa in sicurezza di fiumi e corsi d’acqua.
Occorrono investimenti e occorre un piano regionale di facile lettura e attuazione, meno burocrazia nel rispetto comunque e sempre degli ecosistem .
Bilenchi ha poi parlato del Progetto geotermico Mensano e dell’invaso di Pian di Goro, concludendo che non si può modificare un ecosistema senza la condivisione delle popolazioni interessate. Le nostre proposte, ha ribadito Bilenchi, tra cui la riforma della L.R. 46/2013 “Dibattito pubblico e promozione della partecipazione”, vanno nel verso giusto.
Due parole anche sul lupo: secondo Bilenchi, il rimborso dei danni non dà valore aggiunto e la prevenzione costa molto. Ma lupi o, piuttosto, ibridi cane/lupo? Le informazioni reperite fanno ipotizzare una preponderanza degli ibridi. Il problema va risolto, tenendo conto che le giuste esigenze di conservazione riguardano la specie “canis lupus” e non gli ibridi.
Lavoriamo con gli agricoltori per una caccia sostenibile, afferma infine Bilenchi. Serve riequilibrare la consistenza di corvidi e di cinghiali, anche per limitare i danni e la prevenzione, rilanciare la produzione naturale di fagiani e lepri, la caccia con i cani e la cinofilia venatoria sportiva, fonte di un possibile turismo. Altre proposte: valorizzare i “capannai”, come rilevatori di dati sulle migrazioni, semplificare le procedure, etc
Ha concluso la serata il Sindaco di Casole, esponendo una serie di considerazioni riguardo al Progetto Mensano e all’invaso di Pian di Goro.



Siena: Presentazione candidati alle elezioni regionali
Il Coordinatore provinciale di Forza Italia Siena Lorenzo Loré: “Sono particolarmente onorato di presentare i 6 candidati alla carica di consigliere della lista provinciale di Forza Italia di Siena”
Forza Italia è pronta per l’importante appuntamento delle elezioni regionali toscane del 20 e 21 settembre. Sono particolarmente onorato – afferma il Coordinatore provinciale di Siena Lorenzo Loré – di presentare i 6 candidati alla carica di consigliere della lista provinciale di Forza Italia di Siena.
La battaglia elettorale si preannuncia infuocata. Per la prima volta il centrodestra unito può realmente mandare a casa una compagine di sinistra che da 50 anni governa la Toscana. E’ una occasione unica che non possiamo lasciare andare.
E’ per questo che, per sostenere la candidatura alla presidenza di Susanna Ceccardi, abbiamo composto una lista di nominativi espressione dei territori della nostra provincia, di persone capaci e credibili che hanno già dimostrato di saper dare un contributo di competenza e professionalità di alto livello sia all’interno del nostro partito che in favore della società civile.
Il nostro impegno, l’impegno dei candidati di Forza Italia della provincia di Siena, sarà quello di combattere una politica come quella svolta nei due mandati dall’attuale Presidente Enrico Rossi che si è dimostrata deleteria, oltre che per l’intera Toscana in special modo per la nostra Provincia. E lo faremo da una parte ascoltando i cittadini, le loro istanze e le loro esigenze, dall’altra mettendo in campo una proposta politica seria, un progetto di cambiamento vero e nuovo per portare la nostra regione al livello che merita di occupare.
Di seguito una breve presentazione dei candidati di Forza Italia
Fabio Massimo Castellani, senese, quadro direttivo Banca Monte dei Paschi di Siena, contradaiolo, consigliere comunale di Siena, presidente della Commissione Cultura e scuola, laureato in Giurisprudenza.
Maria Concetta Raponi, avvocato, consigliere comunale di Siena, responsabile provinciale di Azzurro Donna, da sempre impegnata nel sociale e nell’aiuto ai collettivi vulnerabili.
Roberto Bilenchi, colligiano, pensionato, già quadro direttivo Banca Monte dei Paschi di Siena, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, da sempre impegnato attivamente nella valdelsa e a difesa della caccia sostenibile.
Michela Guerrini, avvocato, consigliere Comunale di Sovicille, Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia.
Andrea Tondi, amiatino, imprenditore, già consigliere comunale di minoranza ad Abbadia San Salvatore.
Lucia Cervigni, poggibonsese, impiegata, già consigliera comunale di minoranza a Poggibonsi, componente del consiglio direttivo della associazione 9 novembre.



Siena: i 400 milioni per i Comuni sono insufficienti
Siena: i 400 milioni per i Comuni sono insufficienti. Il Coordinatore Provinciale Lorenzo Loré e la Responsabile Comunicazione di Forza Italia Siena Maria Concetta Raponi: “I Sindaci non siano lasciati soli, per gli 8100 comuni pochi 400 milioni per fronteggiare l’emergenza sociale»