Massa: solidarietà di Forza Italia a Gianni Musetti
Massa, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme alla Sottosegretario On. Deborah Bergamini: “solidarietà a Gianni Musetti”
“Abbiamo telefonato a Gianni Musetti, dirigente provinciale di Forza Italia a Massa Carrara, ed espresso tutta la nostra vicinanza e solidarietà personale a lui e alla sua famiglia per l’incendio, sulla cui natura indagano gli inquirenti, che ha coinvolto due auto di sua proprietà nei pressi dell’abitazione di famiglia”.
Lo dichiarano in una nota congiunta la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini e il vicepresidente dei senatori di Forza Italia e coordinatore regionale della Toscana Massimo Mallegni.
“Condanniamo fermamente ogni tipo di intimidazione e di violenza sia verbale che fisica. Siamo certi che le Forze dell’ordine faranno chiarezza sull’accaduto e assicureranno alla giustizia gli autori di questi atti vigliacchi”.
Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Deborah Bergamini, deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento
Mallegni: Calenda e i volteggi da trapezista della politica
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Calenda e i volteggi da trapezista della politica”
Leggo di continuo dichiarazioni dell’uomo “più coerente” della politica italiana…… Libertà, economia, sviluppo, coerenza, no burocrazia e molto altro.
Vi garantisco che ad una lettura superficiale mi aveva quasi convinto…..poi dopo appena 3 secondi mi sono ripreso….
Vi ricordo i suoi “volteggi” da trapezista della politica, da scelta civica (quella del tassatore Monti) per poi essere “indipendente” per qualche periodo in cui viene nominato MINISTRO, poi, appena acchiappato l’incarico, pochi mesi dopo, aderisce al PD in quota renziana, si fa candidare alle europee e appena eletto fonda Azione e lascia il PD.
Si definisce “uomo libero” dai partiti tradizionali, si dichiara di centro ma appoggia tutti i candidati, o quasi, espressi dal PD nelle Città durante le amministrative, vedi Lucca!
Insomma una personcina seria e coerente. Un signore che nella vita privata si dichiara Dirigente d’azienda, ma di qualcun altro. Di fatto ha sempre occupato anche in ambito lavorativo posizioni di tipo politico e mai mai mai ha avuto un’impresa sua da gestire, ha sempre visto gli altri lavorare in proprio e rischiare direttamente.
Oggi fa il “figaccione” esita a schierarsi perché tratta posti sicuri con il PD. Letta pur di tentare di raccattare voti farà di tutto. Ma se non farà l’accordo col PD, appena eletto, da buon “volteggiatore da trapezio”, “fotterà” chi lo ha votato, credendo alla sua fasulla indipendenza centrista, si alleerà con la sinistra e tenteranno di riproporci un altro governo cd “progressista” che alzerà le tasse e aumenterà la disoccupazione.
Insomma il “reuccio dei volta gabbana” raduna i suoi simili e pensa che gli italiani siano tutti coglioni!
Oh Carletto ma chi pensi di prendere in giro?????
Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Addio a Celina Seghi, il cordoglio di Mallegni
Addio a Celina Seghi, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Non solo una straordinaria sciatrice ma un esempio di vita”
“Apprendo con dispiacere la scomparsa della leggendaria campionessa di sci Celina Seghi”, afferma il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni.
“Celina Seghi, nata e cresciuta all’Abetone, orgoglio del nostro territorio ci ha lasciato all’età di 102 anni a Pistoia. La chiamavano La Signora delle Nevi: in vent’anni di agonismo, infatti, si è aggiudicata ben venticinque titoli italiani. Ma Celina Seghi non è stata solo un’eccellenza sportiva di cui noi toscani – e italiani – andiamo fieri, ma anche un importante esempio di libertà, autonomia, passione e intelligenza”, prosegue Mallegni.
“La sua carriera, infatti, è stata inevitabilmente segnata e ostacolata dalla Seconda Guerra Mondiale ma nonostante questo Celina Seghi ha sempre continuato ad inseguire e raggiungere i propri obiettivi, senza mai abbandonare lo sci e, infatti, nel 1941 vinse l’argento ai Mondiali di Cortina D’Ampezzo”
“Le nostre montagne oggi piangono non solo una straordinaria sciatrice ma una donna che non ha mai dimenticato le sue origini e che ha regalato la propria esperienza al proprio paese: conclusa la sua carriera infatti ha deciso di restare all’Abetone e diventare maestra di sci, dove ha passato poi il resto della sua vita”.
“Il mio abbraccio va alla famiglia e alla comunità abetonese che ha perso un pezzo della propria storia”, conclude il Senatore azzurro.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Autostrada dei Parchi, Mallegni: esproprio proletario
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “contro il concessionario dell’Autostrada dei Parchi è in corso una sorte di espropriazione proletaria eseguita con metodi persecutori da un pezzo della burocrazia statale”
“Contro il concessionario di Autostrade dei Parchi è in corso una sorte di espropriazione proletaria eseguita con metodi persecutori da un pezzo della burocrazia statale. Con un decreto, passato alla chetichella, il Governo, ha ordinato l’esproprio della Concessione autostradale, affidando il tutto in via provvisoria ad Anas senza una valutazione sulle conseguenze economico-finanziarie ed occupazionali.
Il Tar ha sospeso questa procedura, anche qui il Governo ha premuto per anticipare la discussione e poche ore fa la sospensiva è stata confermata! Quindi probabilmente non c’erano i presupposti per una operazione del genere. Ma qualora il prossimo 29 settembre il Tar emettesse una sentenza di merito contro il Governo chi ha scritto, votato e voluto questa espropriazione, dovrà pagare di tasca questa scelta e non come al solito gravare sulle tasche degli italiani.
Ad Aspi dei Benetton i grillini e il Pd, che li volevano cacciare hanno dato quasi 10 miliardi. Ai Toto dell’Autostrada dei Parchi gli stessi, fanno l’esproprio proletario violento e incomprensibile.
Mi chiedo, in conclusione, perchè possano accadere simili eventi in questo Paese, sono precedenti pericolosissimi che mettono in discussione la libertà e la democrazia”.
Lo ha detto in aula il vicepresidente dei senatori di Forza Italia Massimo Mallegni, durante la discussione generale del dl Mims 2.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Prato, sanità: reumatologia trasferita al Santo Stefano
Prato, sanità, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Erica Mazzetti, Marco Stella e Rita Pieri: “Con trasferimento al Santo Stefano, rischio smantellamento Reumatologia”
“Le attività del reparto di Reumatologia saranno trasferite all’ospedale Santo Stefano di Prato, riducendo il numero di ambulatori e accorpandoli con altri. L’Asl Toscana Centro non fornisce dettagli sull’operazione, che dovrebbe avvenire in autunno.
Noi condividiamo la preoccupazione delle associazioni di pazienti, e temiamo che questi cambiamenti per la reumatologia pratese potrebbero essere peggiorativi dell’attuale situazione. Per questo chiediamo all’Asl e alla Regione di fare chiarezza”.
Lo dichiarano il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni, la deputata Erica Mazzetti, la responsabile regionale di Azzurro Donna, Rita Pieri, e il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione.
“L’Asl Toscana Centro – sottolineano i quattro esponenti forzisti – si limita a definirla una riorganizzazione del percorso per renderlo più appropriato, mentre l’associazione dei pazienti Atmar parla apertamente di ‘smantellamento’ del reparto nel trasferimento delle attività dal vecchio al nuovo ospedale. Pertanto, sono necessari dettagli e chiarimenti da parte dell’Asl.
A Prato sarebbe, piuttosto, necessario un potenziamento delle strutture, viste le 12mila presenze l’anno in incremento, le 10-12 terapie infusionali a mattina, la necessità di almeno 5 medici oltre al direttore che, come è avvenuto fino a ora, devono costituire un punto di riferimento preciso per il paziente che ha necessità di una relazione diretta”.
Nell’interrogazione, Stella chiede al Presidente Giani e all’assessore Bezzini di “sapere i dettagli della futura riorganizzazione del reparto di reumatologia, in quali azioni consisterà la riorganizzazione dei servizi, se è vero che sarà messo a disposizione un numero limitatissimo di ambulatori, privi di identità e magari da condividere con altre specialità, togliendo quindi un riferimento preciso al paziente reumatico”.
Nell’atto si chiede poi “se il percorso assistenziale potrebbe complicarsi per le difficoltà a prenotare le visite e a fare i prelievi necessari a seguire la malattia” e “se sia previsto un front office per espletare tutte le pratiche”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Mallegni: lettera aperta a Mario Draghi
Lettera aperta del vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni a Mario Draghi: “diciamo agli italiani come stanno le cose”
Caro Presidente,
mai avrei pensato di doverle scrivere questa lettera, perché ho sempre sperato che una persona della sua levatura non potesse cadere in tranelli o, come qualcuno, addirittura narra “ne costruisse”. La percezione è che lei sia venuto in Senato per farsi “cacciare”.
Ripercorriamo i fatti: prima ha provato a spiegare al Presidente della Repubblica che la sua maggioranza non c’era più e che non avrebbe potuto proseguire nell’esperienza di Governo. Poi, trovatosi di fronte ad un serio custode della Costituzione, è dovuto venire in Parlamento – luogo per lei tra l’inutile e il superfluo – per spiegare a chi le aveva già dato ben 55 Fiducie che era ” venuta meno la maggioranza di unità nazionale”, che “lo spirito repubblicano del Governo” non c’era più, il voto dei 5 Stelle di giovedì in Senato aveva causato “la fine della maggioranza”, un fatto che lei non poteva ignorare “perché potrebbe ripetersi”.
In altre parole, prima ha messo al bando i 5 Stelle dalla sua maggioranza. Poi, per non avere la preoccupazione di avere il pieno sostegno del Cdx di governo (Forza Italia e Lega), ci ha rimproverato di aver bloccato l’attività parlamentare entrando nel merito dei provvedimenti che il governo ha licenziato a raffica negli ultimi 18 mesi.
Ma per lei ancora non era sufficiente ed ha voluto essere più preciso aggiungendo: “Purtroppo, con il passare dei mesi, a questa domanda di coesione che arrivava dai cittadini le forze politiche hanno opposto un crescente desiderio di distinguo e divisione.”
Ci ha quindi accusato di “sfarinamento della maggioranza sull’agenda di modernizzazione del Paese”. Quello che lei ha definito “sfarinamento”, Presidente Draghi, noi lo chiamiamo dibattito parlamentare, confronto, approfondimento, senso di responsabilità nei confronti delle persone reali, vere, non quelle che lei incontra nei salotti buoni della Roma papalina.
Che cosa avremmo dovuto fare? Consentirle di tassare in modo sproporzionato le nostre case, con la sua nuova idea di catasto? Mai!
Consentirle di non fare neppure quella modesta modifica, per noi ancora del tutto insufficiente, della riforma del Consiglio superiore della Magistratura? Lei ha troppi magistrati nel suo staff…
Consentirle di distruggere 30000 imprese balneari? Perché qualcuno tra i suoi “consigliori” voleva cacciare famiglie e dipendenti, circa 1 milione di persone, donne e uomini lavoratrici e lavoratori dalle aree in concessione? MAI!
Si è anche permesso di imputarci la volontà di “fiaccare l’opposizione del governo italiano al disegno del Presidente Putin” sull’Ucraina! Una cosa inaccettabile sotto ogni punto di vista. Forza Italia ha difeso sempre la posizione del Governo votando tutte le risoluzioni sulla Guerra in Ucraina e non solo.
Ha poi messo la parola fine alla sua maggioranza dicendo “Il desiderio di andare avanti insieme si è progressivamente esaurito e con esso la capacità di agire con efficacia, con tempestività, nell’interesse del Paese”.
Ma c’è stata una frase che mi ha rinfrancato: “L’unica strada, se vogliamo ancora restare insieme, è ricostruire da capo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità.”
Credevo fosse un’apertura, una nuova chance. Anche perché, dopo aver snocciolato cifre e impegni passati e futuri ci ha ulteriormente stimolato dicendo: “All’Italia non serve una fiducia di facciata, che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi. Serve un nuovo patto di fiducia, sincero e concreto, come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese. I partiti e voi parlamentari – siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo che avete compiuto nei primi mesi, e che poi si è affievolito?”
Con amarezza e con profondo rammarico, ho dovuto però constatare che mi sbagliavo. Il suo e il nostro destino erano già tracciati. Da lei, Signor Presidente. Lo abbiamo capito dalle ultime quattro righe del suo discorso quando ha detto: “Siamo qui, in quest’aula, oggi, a questo punto della discussione, solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani”.
Con queste parole, lei ha voluto chiudere la sua esperienza di Governo.
In ogni caso, nonostante le offese, i richiami e le piccate precisazioni, Forza Italia, Udc e Lega hanno colto con senso di responsabilità il passaggio del suo discorso in cui chiedeva di “rinnovare il patto di Governo” ed abbiamo immediatamente presentato una risoluzione che diceva:
Il Senato, atteso che nella seduta del Senato del 14 luglio una forza politica della maggioranza non ha partecipato alla votazione sulla questione di fiducia posta dal Governo sul decreto-legge c.. “Aiuti” preso atto che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha rassegnato le dimissioni, che non sono state accolte dal Presidente della Repubblica;
considerato che il Presidente del Consiglio è stato invitato a rendere comunicazioni al Parlamento: rilevata la necessità che tra i rappresentanti delle forze politiche facenti parte della compagine governativa siano compresi esclusivamente quelli espressione dei partiti che hanno votato a favore della fiducia nella citata seduta del Senato del 14 luglio;
ritenuta essenziale e non rinviabile una netta discontinuità nelle politiche e nella composizione dell’esecutivo;
considerate le premesse parte integrante e vincolante della risoluzione, è disponibile a continuare a dare il proprio contributo per risolvere i problemi dell’Italia con un governo profondamente rinnovato rispetto agli indirizzi politici e nella propria composizione.
Come tutti possono leggerle, una risoluzione che ha seguito le sue richieste e che apriva ad un proseguimento della legislatura con lei a Capo del governo con ritrovato slancio e coesione.
Ebbene, Presidente, dopo aver “preso ordini” dal Pd di Letta il giorno prima a Palazzo Chigi, invece di aprire alla nostra soluzione, ha voluto ostinatamente far votare la fiducia sulla risoluzione Casini. Un documento che si limitava ad approvare le sue comunicazioni, infischiandosene totalmente delle nostre raccomandazioni e della nostra disponibilità.
A questo punto, diciamo agli italiani come stanno le cose.
Come lei ha ricordato, la maggioranza è caduta perché i 5 Stelle hanno fatto mancare l’appoggio alla fiducia il 14 luglio scorso. A quel punto lei si sarebbe trovato con una maggioranza composta da un cdx che avrebbe dettato l’agenda di governo e anche il PD non lo avrebbe mai accettato. Inoltre, lo stesso PD non avrebbe più potuto tentare un accordo con i 5 Stelle per le prossime politiche, perché da quel momento avrebbero fatto opposizione.
Infine, caro Presidente, franchezza per franchezza, noi sappiamo bene qual è stato il momento di rottura con il Parlamento: la mancata elezione a Capo dello Stato. Era questo il suo accordo con la nomenclatura romana!
Credevamo che l’interesse nazionale venisse prima di tutto, che fosse indispensabile proseguire l’azione del governo avendo lei alla guida. Questo era per noi lo spirito di servizio di cui lei stesso ha parlato. Invece ci siamo sbagliati e lei, grazie a quei pazzi scellerati dei 5 Stelle, ha tolto il sassolino dalla scarpa nel momento meno opportuno.
Caro Presidente, il suo prezioso lavoro alla Bce e al governo del Paese non sono in discussione e per questo non possiamo che ringraziarla. Ma non possiamo accettare che lei faccia la vittima laddove è evidente che è il carnefice più degli italiani che dei partiti.
In ogni caso non si preoccupi troppo, tra un paio di mesi, appena vinte le elezioni, il cdx governerà e lo farà bene, anche senza di lei.
Sen. Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Addio a Giuliano Nieri, il cordoglio di Mallegni
Addio a Giuliano Nieri, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Mi ha accompagnato in tutto il mio percorso e mi è sempre stato vicino. Mi mancherà tantissimo”
“Oggi un amico, una guida, un amante della libertà e della vita ci ha lasciato. A 93 anni vissuti in pienezza di spirito Giuliano Nieri è passato a miglior vita”, afferma commosso il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni in seguito alla triste scomparsa dell’ex Presidente della Banca del Monte e padre di Forza Italia a Lucca.
“Ho conosciuto Giuliano nel 1994, un grande imprenditore che in quel periodo, già uomo di esperienza politica vissuta nella Democrazia Cristiana, decise di far nascere Forza Italia a Lucca e in poco tempo a farla diventare il primo partito della città. Elesse un senatore e il presidente della Provincia e consentì a tanti giovani come me di guardare alla politica con passione e tanta speranza di poter cambiare le cose.
Giuliano mi ha accompagnato in tutto il mio percorso politico, mi è sempre stato vicino e mi ha sempre dato dei buoni consigli e ogni tanto mi ha rimesso sulla buona strada con buoni rimproveri da uomo serio e determinato”, racconta l’azzurro.
“Nonostante la veneranda età ha portato il proprio contributo alla vita politica del nostro territorio fino a due giorni fa.
Ha lavorato per eleggere Mario Pardini e si preoccupava delle sorti dell’Italia in questa folle crisi estiva. Ci sentivamo ogni giorno e anche più volte al giorno: era un Uomo di altri tempi, con principi sani e poco incline ai quaquaraquà.
È stato amato dalla sua numerosissima famiglia, dai suoi figli, dalle sue figlie e dai suoi tantissimi nipoti.
Da qualche anno aveva perso la sua amata moglie di cui spessissimo parlava.
Insomma, era un grand’uomo e sono stato fortunatissimo ad averlo conosciuto e frequentato negli ultimi quasi trent’anni. Per me è stato un grande insegnamento di vita e di politica.
Volevo bene a Giuliano e mi mancherà tantissimo come mancherà a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”, conclude il Senatore.
“Alla sua famiglia, in particolare alle figlie Gina e Giuliana, voglio rivolgere un ringraziamento particolare per aver avvolto il loro Papà di tanto amore e per averlo accudito fino all’ultimo minuto.
Ciao Giuliano veglia su di noi e riposa in pace”.
Governo, Mallegni: dimissioni per chi non rispetta impegni
Governo, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Draghi ha preso la decisione di dare le dimissioni per lo stesso motivo per cui Berlusconi ha detto che non è più possibile governare con persone che non rispettano impegni”
”Draghi ha preso la decisione di dare le dimissioni per lo stesso motivo per cui Berlusconi ha detto che non è più possibile governare con persone che non rispettano impegni, patti, che non ritengono che l’emergenza energetica vada affrontata con decisioni difficili e drastiche”.
Lo dichiara il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, durante un’intervista a La Versiliana.
“Perché il patto che è nato con la presidenza Draghi, chiesta da Mattarella, vedeva un coinvolgimento istituzionale di tutte le forze politiche. È questo che abbiamo fatto noi: il Movimento 5 Stelle si è arrabbiato del fatto che Di Maio se ne è andato, il problema è tutto lì.
Gli italiani devono sapere: il cosiddetto campo largo è un’invenzione di quell’inventore di disastri che è Enrico Letta, che appena è arrivato ha parlato di Zan, Ius Scholae e Cannabis libera e non ne ha azzeccata una. Il problema – aggiunge – è che degli italiani non frega più nulla a nessuno.
Tutti sono estremamente preoccupati di come saranno rieletti e se potranno farlo e quale sarà lo stipendio. Questo è il problema e non deve essere così”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Governo, Mallegni: disposti a Draghi bis ma senza M5S
Governo, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “disposti a Draghi bis ma senza M5S”
Questione delicata: si gestiscono le sorti di 62milioni di italiani, milioni di imprese, persone che stanno bene ma anche male, momento in cui la pandemia per fortuna ha preso una direzione più leggera ma non è terminata.
Un PNRR da 209 miliardi più i 150 che il governo ha messo a disposizione, il decreto aiuti di 20 miliardi che dovrà vedere nelle prossime settimane i decreti attuativi, ai mercati, le borse gli investimenti e a tutto ciò a cui il paese si stava indirizzando per resistere a una crisi economica di sistema.
La crisi di Governo è una questione delicata perché si gestiscono le sorti di 62 milioni di italiani. Noi abbiamo detto questo, e ieri Berlusconi e Salvini si sono incontrati e hanno preso una posizione chiara: noi non abbandoniamo gli italiani, stiamo insieme a coloro i quali vogliono la salvezza del paese.
Non abbiamo creato il problema, nonostante abbiamo digerito bocconi amarissimi in questo anno e mezzo per stare insieme al Pd e M5S. Il Movimento, infatti, con la complicità del Pd, ha voluto far mancare i numeri in Parlamento e in Senato, uscendo dall’aula su un decreto importante.
Noi siamo disponibili a proseguire l’esperienza Draghi, l’importante è che non ci sia il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte. Su questo non transigiamo: mai più con Conte e con i 5 Stelle e anche con il Pd.
Siamo pronti ad andare alle elezioni alla prima data utile, abbiamo pensato al 25 settembre o al 4 ottobre. Noi non possiamo aspettare: o si va avanti con un governo serio e con un programma chiaro, che è quello che abbiamo impostato per salvare il paese, o andiamo immediatamente alle elezioni perché le persone non possono stare a vivacchiare a causa di un governo senza poteri non è in grado di fare una legge di bilancio.
Sen. Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Bagni di Lucca, Mallegni: intervenire sul Ponte delle Catene
Bagni di Lucca, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Svegliatevi voi della Provincia, presentare subito un progetto sul Pnrr: non permetteremo danni alla comunità”
“Eccoci a Bagni di Lucca, al bellissimo Ponte delle Catene che rappresenta la storia importante di questa meravigliosa località”, afferma il Senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni, in visita sul territorio.
“A prima vista il ponte risulta chiuso ma in realtà – spiega l’azzurrò – è possibile passare e tutti lo fanno ogni giorno, rischiando personalmente per unire una comunità divisa, direi da troppo tempo”, afferma il Senatore.
“Era il maggio 2021 quando la Provincia di Lucca ha iniziato i lavori, per poi bloccarsi, evidentemente perchè si sono accorti che probabilmente che c’era da sistemare qualcosa di più grave qui sotto. Oggi la Provincia di Lucca ha rifinanziato, per un pezzo, i lavori che mancavano, come gli altri comuni di questo territorio, e quindi riinizieranno i lavori e rifaranno il manto”, spiega l’azzurro.
“Ma c’è una cosa che non è contagiosa, una cosa seria per la quale gli italiani hanno speso e anche gli europei hanno investito: si chiama Pnrr, non fa male, basta presentare i progetti. Qui andava e va presentato un progetto sul Pnrr per risanare non solo il tavolato ma tutto quello che è la struttura, per rendere nuovamente questo spazio fruibile non solo da un punto di vista di attraversamento, ma da un punto di vista turistico e storico. Restituendo così l’immagine di una provincia importante che, purtroppo, in questi anni è decaduta.
“Ma io sarò qui, spesso, lo farò sempre e cercherò di stare vicino a tutte le strutture che dovranno essere lavorate, incrementate e in particolare progettate”, avverte Mallegni lanciando un chiaro segnale.
“Svegliatevi, quindi, voi della Provincia. perché ovviamente non possiamo perdere un treno e se lo perderete lo farete a danno della comunità e dei cittadini e noi non lo permetteremo”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Montecatini: Stefano Forcieri nuovo commissario comunale
Stefano Forcieri nuovo commissario comunale di Forza Italia a Montecatini, Daniela Dami, vice. Ieri conferenza stampa di presentazione alla presenza del vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni
Questa la scelta dopo un periodo di reggenza del coordinamento cittadino da parte dell’avv. Riccardo Sensi, che ha individuato nei due esponenti valori e capacità per poter rilanciare il partito a Montecatini terme, scelta avallata dalla commissaria provinciale Anna Bruna Geri ed il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni.
“Comune non facile, lo sappiamo, ma meritevole di grande impegno e lavoro di squadra, che il commissario Forcieri e la vice Dami sapranno fare assieme all’amministrazione, che sicuramente come tante ha luci ed ombre, ed alla quale verranno prodotte proposte e supporto utile per il bene della città- ha affermato Sensi, ringraziando Forcieri e Dami per aver accettato l’incarico.
Inoltre, ha ribadito l’importanza delle Terme come attrattiva turistica ed economica ma solo se riqualificate da un hotelerîe di buona accoglienza all’interno del circuito stesso, altrimenti “ monco” e non di interessi dei privati che mirano ad investimenti con ritorno positivo.
“Terme sono tema importante per la città ma sono per maggioranza proprietà della Regione Toscana- ha ribadito il Sen. Mallegni- pertanto serve contribuire al rilancio ma come città, ben poco potremmo. Desidero ringraziare i due commissari neo nominati, e chi li ha preceduti per il lavoro svolto, così come l’ex assessore Francesca Greco, che oggi è presente, perché si è molto impegnata nel suo ruolo per la città, e che continuerà a farlo, oggi come membro del Coordinamento.
Ringrazio anche Anna Bruna Geri per l’ottimo lavoro durante le ultime amministrative, così come tutta la squadra, in parte oggi presente, che ha contribuito a portare FI a sfiorare il 10% a Pistoia. Un grande risultato che pone in evidenza l’importanza del nostro partito così come la grande qualità delle persone che ne fanno parte, per vincere al primo turno, e della continua ascesa a due cifre, grazie ad un riconoscimento del consenso popolare, dato dalla serietà e dalla coerenza, oggi qualità rare.
Lo vediamo in questi giorni, lo sfacelo a cura di soggetti, quali il M5S, che stanno provocando una grave crisi a tutto il paese. All’Italia serve competenza, lealtà e grande impegno, noi incarniamo tutto questo. Lo dimostreremo in ogni territorio, come già stiamo facendo, e lo faremo anche qui, a Montecatini”
Anche Anna Bruna Geri ha ringraziato per l’impegno assunto dai due commissari, e ha ribadito la necessità di costruire percorsi, reti di azioni e idee in tutta la provincia. “Inoltre ringrazio per l’ottimo lavoro svolto Francesca Greco, anche per essere qui oggi, Riccardo Sensi per la sua presenza come reggente pro tempore, e naturalmente tutta la squadra che proseguirà nell’impegno politico”.
Infine, non senza commozione, a chiusura le parole di Stefano Forcieri che, lo ricordiamo, è persona di esperienza, ha svolto il ruolo di assessore nella giunta Severi, per due mandati.
Dopo i ringraziamenti per la fiducia nei suoi confronti agli esponenti presenti, ha puntato il dito sulla necessità di una attenta ricostruzione di una realtà politica, come FI che a Montecatini si è andata via via sfilacciando, portando via con se molti iscritti, e quindi necessario sia il recupero di fuoriusciti che anche nuovi ingressi per un maggiore lavoro di squadra su temi cittadini.
“Sarò disponibile per tutti, ascolto e partecipazione sono fondamentali. Come lo è il rapporto con i dipartimenti regionali e le nostre espressioni politiche come il Sen Mallegni che ringrazio della presenza in un momento assai difficile come questo. I temi sono tanti, vedremo di svilupparli con attenzione assieme a Daniela (assente causa positività covid) anche con le sue molte competenze. Ci metteremo presto al lavoro, e offriremo qualità e contenuti a questa amministrazione.“
Coordinamento provinciale Forza Italia Pistoia
Pisa: interrogazione Mallegni sui tagli a “Strade sicure”
Pisa, interrogazione del vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni al Ministro degli interni sul ridimensionamento del servizio “Strade Sicure”
Lascia preoccupazioni reali e concrete la soppressione del presidio fisso dell’esercito in Piazza dei Miracoli, alla stazione ferroviaria e all’Aeroporto Galilei.
Il ridimensionamento del servizio “Strade Sicure” – un’operazione a supporto delle forze dell’ordine avviata in Italia nel 2008 dal governo Berlusconi IV con la legge 24 luglio 2008, n.125 e prorogata più volte nel corso degli anni – ha di fatto tagliato dai primi di luglio circa duemila unità al servizio della sicurezza del Paese e ha colpito anche la nostra città che vedrà le Forze dell’Ordine – Carabinieri e Polizia di Stato – togliere preziose risorse dal controllo delle strade e del territorio per compensare la soppressione dei presidi dell’esercito.
Vorremmo ricordare che la Torre di Pisa è patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1987 e dopo due anni di pandemia, tutti abbiamo ben compreso l’importanza della salute e della sicurezza a trecentosessanta gradi; vorremmo altresì ricordare che la Torre Pendente e la propria integrità hanno subito varie minacce concrete, sia interne che esterne al Paese.
Adesso che stiamo vivendo una timida ripresa del turismo la città di Pisa con la sua Torre, con la sua stazione ferroviaria e il suo Aeroporto Internazionale, il suo porto turistico e i suoi studenti universitari meritano semmai un attenzione particolare per il flusso reale di cittadini che transiteranno sul territorio, ben superiore ai solo residenti risultanti all’anagrafe ma visto le attuali condizioni la sicurezza della città è messa a dura prova.
Per queste motivazione il Sen. Di Forza Italia Massimo Mallegni, su sollecitazione del Vicesindaco di Pisa e coordinatore provinciale di Forza Italia Raffaella Bonsangue, ha presentato un interrogazione parlamentare con la quale richiede in sintesi al Ministro dell’Interno se sia a conoscenza della situazione descritta e, in caso affermativo, quali siano i motivi alla base del ridimensionamento del progetto strade sicure a Pisa e quali azioni intende intraprendere per potenziare gli organici delle forze dell’ordine impegnati nell’operazione Strade sicure