Mallegni: Marchetti, esempio di lealtà e capacità
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Maurizio Marchetti campione di voti, esempio di lealtà e capacità”
«Io oggi lo voglio dire chiaro: in Maurizio Marchetti, capogruppo uscente di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore provinciale degli Azzurri lucchesi, Forza Italia ha un esempio di lealtà e capacità.
Insediatosi in un contesto complesso come quello regionale a metà legislatura, ha prodotto oltre 350 atti tra mozioni, interrogazioni, ordini del giorno e quant’altro rappresentando le istanze di tutto il territorio regionale, senza curare solo i suoi interessi di collegio ma quelli collettivi della popolazione.
L’attestazione del suo buon operare non la do io, la danno i risultati: gli atti di Marchetti sono stati approvati dal Consiglio regionale per oltre la metà, segno del buon senso su cui erano modellati, come si conviene a chi ha fatto l’esperienza di sindaco. Maurizio conta quattro mandati, per cui…».
«Per queste qualità lo hanno cercato in tanti, per arruolarlo nelle loro file con la prospettiva di un seggio sicuro in Regione. E invece Maurizio Marchetti è qui, rimasto a incarnare lealtà, competenza, esperienza, generosità, voglia di fare e di costruire, col sole e con la pioggia, per coerenza a un ideale socialista liberale.
Maurizio Marchetti è l’esempio di Forza Italia. Il suo risultato elettorale personale in termini di voti e preferenze glielo riconosce plasticamente».
«Maurizio avrà il ruolo lo spazio che merita nel futuro di una Forza Italia che sta ripartendo per ricostruire un’alternativa in Toscana e al governo nazionale».
Marchetti: Bando lampo Sviluppo Toscana, perplessità
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Da Sviluppo Toscana bando lampo per sciogliere i nodi fatti dalla Regione. Imbuti su imbuti per le imprese. Artifizi per mantenere controllo sociale e delle aziende. Con noi via tutto“
«La Regione annoda burocrazie, poi per scioglierle assume operatori a cui le imprese si devono rivolgere le loro istruttorie di accesso ai bandi. E per selezionarle attraverso la sua in house Sviluppo Toscana mette avanti una procedura di manifestazione di interesse altro che lampo: saetta! Datata 2 settembre, è stata pubblicata venerdì 4 con chiusura alle 13 del mercoledì successivo ovvero 3 giorni lavorativi risicati»: a scovare l’Avviso Esplorativo rimanendone perplesso è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali.
«Sono molte le cose a non convincermi. Il merito è quello di una stratificazione burocratica che crea artifizi, lacci e lacciuoli attraverso i quali da un lato mantiene un rigido controllo sociale e del mondo produttivo che, per accedere ai bandi, deve passare da millemila imbuti e intercapedini solo per la fase istruttoria delle pratiche, dall’altro consente di elargire monete ai pochi che avvistano l’Avviso in tempo utile. Ecco: con Forza Italia e il centrodestra al governo della Toscana mai più questa paccottiglia burocratica. Le pratiche si sostanzieranno in pochissime paginette semplici semplici, secondo standard europei».
Poi c’è il metodo: «L’Avviso non è pubblicato nella sezione dedicata ai bandi, ma in quella ‘lavora con noi’. La rapidità è da marketplace, con tre giorni scarsi per manifestare interesse e poi eventualmente venire ricontattati. Gli interessati o sono aziende che vivono appollaiate sul portale di Sviluppo Toscana, o non si capisce come uno riesca a venire a conoscenza dell’Avviso e parteciparvi se del caso.
Ma cosa dovranno fare questi prestatori d’opera che saranno poi ricontattati, nella misura minima di tre, per spartirsi un plafond di 149.500 euro? Seguire le imprese nelle fasi istruttorie per le pratiche di accesso ai bandi. Traduco: si va a mettere uno dei soliti bastoni tra le ruote di chi lavora. Io non ci vedo chiaro. Quel che so è che con Forza Italia questo sistema sparirà tutto. Ecco perché l’impresa non può che votare Forza Italia».
Fauna selvatica, Marchetti: stop bugie della sinistra
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti a Coldiretti: “Fauna selvatica: Stop alle bugie della sinistra Con Forza Italia e centrodestra reali politiche di contenimento dei capi“
«Passare progressivamente ma speditamente dalla logica dell’indennizzo a quella dell’incentivo agli strumenti di prevenzione passiva da portare avanti congiuntamente a un’azione di contenimento delle specie selvatiche ungulate che stanno piegando le nostre economie rurali. Cambieremo proprio l’approccio alla materia: la fauna selvatica va governata, non lasciata a Madre Natura, consentendo anche agli agricoltori di proteggere autonomamente le loro colture».
Lo affrema il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, nel raccogliere l’appello lanciato dal presidente di Coldiretti Toscana circa l’azione di tutela delle coltivazioni regionali dagli attacchi degli ungulati che ne fanno banchetto.
«Dobbiamo ribaltare il piano d’azione. Gli indennizzi, per di più tra l’altro erogati col contagocce e dopo estenuanti iter burocratici, arrivano a valle delle devastazioni. Ebbene: noi incideremo a monte delle scorribande di cinghiali, daini & Co, ovvero prima che il lavoro dell’uomo e della terra venga compromesso.
Modelli virtuosi di convivenza con una quantità misurata di fauna selvatica esistono. Possiamo mutuarli da altre regioni anche ampiamente parchizzate che ne hanno sperimentati. Noi sappiamo come fare e soprattutto intendiamo farlo. Io stesso ne ho proposti, in questi anni, senza trovare accoglimento da una Regione sorda alle istanze degli agricoltori e che ha disatteso ogni promessa e dichiarazione d’intenti».
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti si batte da tempo in difesa di agricoltura e zootecnia: «Il mondo rurale può fidarsi solo di noi»
«Ma la sinistra che in nome di pregiudizi ideologici veterocomunisti, legati a un ambientalismo di maniera, valuta l’ambiente come entità intangibile a scapito dell’attività antropica – attacca Marchetti – non cambierà. Continuerà a indire tavoli-sfogatoio di finto ascolto dei problemi, senza nemmeno provare risolverli. Eppure in Toscana più che altrove l’agricoltura pesa non solo in termini di pil e di prestigio per vitigni e altri prodotti di alto pregio. Essa infatti concorre a modellare i nostri paesaggi più celebri. Non c’è parte di Toscana che non sia stata plasmata dall’attività rurale di intere comunità nei secoli».
«Il Pd e la sinistra hanno compromesso il sistema – prosegue Marchetti – subendo supinamente la proliferazione di ungulati e altri selvatici con pianificazioni di contenimento buone come spot, ma non certo risolutive tra briglie all’universo venatorio e politiche di indennizzo che comunque frustrano coltivatori e allevatori. Perché non dimentichiamo i fenomeni predatori figli della stessa impostazione e che hanno provocato una mortalità preoccupante dei nostri allevamenti».
«Ma per interrompere questa traiettoria va cambiato il guidatore. Gli agricoltori non possono che votare Forza Italia e centrodestra. Solo noi facciamo i loro interessi e quelli dei territori che la sinistra per decenni invece ha solo preso in giro».

Mallegni, scuola: chiediamo tavolo tecnico regionale
Scuola: il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Tavolo tecnico regionale, alla richiesta avanzata 5 giorni fa la Regione non ha nemmeno risposto”
Sono passati cinque giorni da che il Commissario regionale di Forza Italia in Toscana senatore Massimo Mallegni e il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista di Forza Italia in provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, avevano scritto all’assessore regionale a scuola e formazione Cristina Grieco per chiedere l’istituzione di un tavolo tecnico che agevolasse la riapertura dell’anno scolastico. L’iniziativa era nata dopo che a Viareggio i due esponenti di Forza Italia avevano incontrato le famiglie preoccupate e dopo aver ricepito sensi di disagio e incertezza da più parti della Toscana.
«E nulla: dalla Regione Pd e sinistre non ci hanno nemmeno risposto. Ma questo non è uno sgarbo dell’assessore singolo a noi in quanto Mallegni e Marchetti. E’ piuttosto una mancanza di rispetto sostanziale a ragazzi, famiglie e personale scolastico, per lo meno il poco che c’è. E’ una mancanza di rispetto ai toscani e alle difficoltà che alla fine hanno dovuto affrontare ieri in carenza di organizzazione», spiegano i vertici regionali di Forza Italia.
Ma ora scatta l’operazione rilancio, con una nuova lettera appena recapitata all’assessore Grieco. Eccone il testo:
«Gentilissima Assessore Grieco, lo scorso 10 settembre le abbiamo inviato una richiesta formale per chiedere con urgenza un tavolo tecnico regionale per far fronte alle difficoltà che gli istituti scolastici stavano affrontando prima dell’inizio dell’anno scolastico. Ad una settimana da quella lettera, a scuola iniziata, non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta eppure i problemi persistono, anzi peggiorano».
«Ieri, all’apertura dell’anno scolastico, ci sono stati segnalati numerosi disservizi: autobus partiti vuoti prima del previsto lasciando così a piedi gli studenti, assenza di docenti, assenza di banchi, code agli ingressi, insomma tutto l’opposto di un sereno primo giorno di scuola».
«Se le cose si sono svolte in maniera decorosa lo si deve esclusivamente ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA, alle famiglie e alla loro pazienza. Troviamo oltremodo scortese e irrispettoso non fornire neppure la propria disponibilità a un confronto costruttivo con le forze istituzionali e con i rappresentanti degli istituti scolastici, ma non ci diamo per vinti e torniamo nuovamente a richiedere, con ancora maggiore forza e insistenza, la convocazione di un tavolo tecnico regionale, anche alla presenza dei Dirigenti scolastici e dei Presidenti dei consigli d’istituto per le Scuole che insistono sul territorio delle provincie di Lucca e Massa Carrara. Auspichiamo di ricevere, almeno questa volta, un celere riscontro».

Sanità: 3 inchieste e 20 milioni dei toscani in fumo
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti “Sanità: Tamponi, ventilatori, mascherine. Tre inchieste e 20,2 milioni di euro dei toscani in fumo. Pd-Iv a casa”
«Dieci milioni in tamponi processati con reagenti non concordati, 3,2 milioni di mascherine commissionate al distretto parallelelo cinese, 7 milioni versati cash per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. In totale fanno 3 inchieste giudiziarie sull’attività sanitaria di Regione ed Estar in emergenza covid e 20,2 milioni di soldi pubblici spesi a vanvera e andati in fumo. Regione parte lesa? Lesi sono i cittadini, perché quei denari appartengono a loro. Pd e Iv vadano a casa»: con un affondo i vertici regionali di Forza Italia – il Commissario regionale senatore Massimo Mallegni e il Capogruppo regionale Maurizio Marchetti – reagiscono alla notizia del terzo fascicolo d’inchiesta con cui l’autorità giudiziaria mette sotto lente l’attività della Regione Toscana e di Estar in ambito sanitario durante l’emergenza covid-19.
«Dolo o incapacità oggi non importa, lo diranno gli inquirenti. Quello che resta è la responsabilità politica – sottolineano Mallegni e Marchetti – di un sostanziale spreco e di una gestione non certo oculata dei denari pubblici. Per non parlare, nel caso dei tamponi, delle ripercussioni sanitarie che risultati inaffidabili possono produrre. La stessa Regione Toscana che dalla ricognizione Sole24Ore è risultata ultima in Italia per sostegni a famiglie e imprese in periodo di emergenza covid – incalzano gli Azzurri – con queste e chissà quali altre operazioni ha impoverito ancora di più i toscani. Per di più, in tutti e tre questi casi facendo propaganda per i grandi ordinativi messi a segno. Complimentoni. Toscani, riprendiamoci i nostri soldi e spendiamoli bene».
La Regione parte lesa? Lesi sono i cittadini, perché quei soldi spesi a vanvera appartengono a loro
«Pd e Iv si dimostrano come minimo degli improvvisati, di Forza Italia invece vi potete fidare. Noi mai avremmo pagato 7 milioni per dei ventilatori polmonari a una ditta di dubbia solidità e con 2500 euro di capitale sociale, mai avremmo commissionato alcunché al distretto parallelo del tessile cinese che un’istituzione seria ha il compito di contrastare, di certo avremmo controllato sulla qualità delle forniture e nel caso specifico dei reagenti per i tamponi oggi nel nuovo fronte di inchiesta. Come in ogni famiglia, i soldi non si buttano. La Toscana deve tornare ad essere amministrata come una sana grande famiglia, e noi questo lo possiamo assicurare».

Marchetti a Veronesi: Si vedrà non è un gran programma
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti a Veronesi (Pd): “Finalmente ha chiarito il suo programma: vincere e poi si vedrà. Infrastrutture, imprese, famiglie, sanità, rifiuti, ambiente: noi sì che abbiamo un’idea di futuro”
«‘Vincere e poi tutto il resto si vedrà’: questo il programma elettorale affermato oggi dal candidato Pd Alberto Veronesi per Viareggio e per la Toscana, affidato a una nota stampa comparsa su alcune testate online. Da cittadino resto sconcertato per l’assenza di visione di futuro per il territorio. In quel ‘vincere’ c’è il suo proprio tornaconto, mentre nel ‘si vedrà’ c’è il futuro delle persone e delle comunità locali. Lo trovo l’antitesi della buona politica intesa come servizio non certo a se stessi». Lo afferma Maurizio Marchetti, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali.
«Da capogruppo regionale uscente e candidato a mia volta – prosegue Marchetti – non sono però sorpreso. Io lo so bene che il Pd non è bello, ma neppure balla. E ora nella dichiarazione del suo candidato getta la maschera. Del resto, cosa aspettarsi da un candidato Pd che per slogan sceglie ‘cambiamo musica’ dopo 50 anni di governo regionale Pd?», sottolinea.
«Per cui viareggini chiamati alle amministrative e lucchesi tutti che voterete alle regionali – prosegue – qui per cambiare musica vanno cambiati spartito, strumentisti e direttore d’orchestra. Scegliete chi per voi ha una chiara visione prospettica di sviluppo su infrastrutture, imprese, famiglie, sanità, rifiuti, ambiente, cultura e formazione. Forza Italia è competenza ed esperienza. Di noi vi potete fidare. La sinistra ‘poi si vedrà’…», conclude Marchetti.

Mallegni: Camere di Commercio, abroghiamo la riforma Renzi
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni ed il capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti “Camere di Commercio, riforma Renzi demolisce patrimonio costruito e pagato da imprese italiane. Proroga commissariamento è vittoria Forza Italia, ora sotto con abrogazione riforma “
“La riforma Renzi sulle Camere di Commercio deve essere abrogata. La sua riforma demolisce un patrimonio costruito e pagato dalle imprese. Quando sento il Pd affermare che il tessuto locale delle Camere di Commercio è un bene da preservare mi chiedo se ci prendono in giro”.
Lo ha detto il commissario in Toscana di Forza Italia, Sen. Massimo Mallegni durante un incontro con la stampa di fronte alla sede della Camera di Commercio di Lucca insieme al capo gruppo Maurizio Marchetti.
La Camera di Commercio, nel disegno previsto dalla riforma Renzi, dovrebbe essere accorpata con Pisa e Massa Carrara. “Oggi tutti, o quasi, sono contrati all’accorpamento salvo poi, in Senato e Parlamento, dire e fare il contrario. Prima di oggi il Governo non ha mai sostenuto la mia proposta per abrogare l’accorpamento.
Abbiamo presentato a ripetizioni emendamenti, oltre un disegno di legge a mia prima firma, per l’abrogazione della legge fatta dal Pd per la salvaguardia delle Camere di Commercio. I nostri emendamenti sono sempre stati respinti.
Nell’ottica del commissariamento, previsto in questi giorni, ho proposto un emendamento che chiede il rinvio del commissariamento al 30 novembre. L’emendamento dovrebbe essere accolto oggi dalla Camera.
Nel frattempo, è questa la seconda fase, sarà necessario aprire una discussione seria tra chi lo dice e chi lo vorrebbe fare partendo dal mio disegno di legge. Tutti devono giocare a carte scoperte.
Le Camere di Commercio sono tra le poche istituzioni vicine alle imprese, che avevano risorse per fare promozione destinate al territorio”.
“La preoccupazione degli accorpamenti non è politica, ma economica. – ha puntualizzato Marchetti – Questa è una riforma che non tiene conto della tipologia di imprese del nostro paese dove il 90% sono piccole e medie imprese senza capacità di investire su promozione e sviluppo. Mi auguro che il ministro si ravveda. Non c’è più concordia in questo obiettivo”.

Sanità, Marchetti: Subito revisione vitto ospedaliero
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Sanità, con noi subito revisione vitto ospedaliero. Pazienti autoconsegnati alla robiola perenne per scansare il resto“
«Non appena saremo al governo della Toscana compiremo ospedale per ospedale una ricognizione sulla qualità del vitto ospedaliero. Mi riprometto di andare personalmente a pranzo o a cena in ciascun ospedale, dopo che da ogni parte della Toscana mi arrivano proteste di ricoverati che si autoconsegnano a robiole o stracchini in via permanente pur di scansare tutto il resto. I malati hanno diritto a cibi appetibili, oltre che nutrizionalmente equilibrati».
Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali.
Marchetti ricorda come dai banchi dell’opposizione abbia già tentato più volte in questa legislatura di sollevare la questione, così come quella delle tariffe dei parcheggi ospedalieri: «Da Pd e sinistra di governo regionale ho ottenuto il medesimo risultato – ricorda – ovvero l’impegno ad effettuare una revisione durante i lavori di commissione.
Non l’hanno mai fatto, negando anzi l’evidenza imbandierando dati sugli standard nutrizionali ottimali. Ma la pietanza mica deve essere una razione K tipo esercito! Deve essere per lo meno commestibile. Così, mentre da un lato sulla sosta prosegue l’inaccettabile balzello sul dolore, dall’altro per chi è ricoverato ogni giorno mandar giù qualcosa è un’impresa».
Il menu delle lamentazioni è sempre lo stesso da mesi: «Semolini di consistenza cemento a pronta – elenca ‘chef’ Marchetti – minestrine ghiacce marmate in cui le stelline sono ormai diventate meteoriti, arista difficilmente distinguibile dal merluzzo, verdura all’aroma di amuchina. Dinanzi a cotanto desco, i pazienti scelgono ripetutamente i cibi confezionati tra latticini che non tutti possono assumere o affettati. Salvo poi vedersi somministrare di accompagnamento pane ammuffito come tempo fa all’ospedale di Lucca.
Così non può andare, non è dignitoso. Prendo di punta la questione già dal 22 settembre per rivedere di sana pianta il sistema di cucina e distribuzione in tutta la Toscana, perché identica situazione mi viene lamentata tanto da Lucca quanto dalla Versilia come da Firenze».

Marchetti: Il Pd si finge di lotta ma “okkupa” il governo
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Pd prende in giro i cittadini: Da scuola a impresa si finge di lotta ma intanto okkupa il governo. Pd e sinistre sono quelli delle promesse mai mantenute, ora cambiare”
«Il Pd prende in giro i toscani: dalla scuola all’impresa, dall’agricoltura all’occupazione, dalla sanità ai rifiuti si finge di lotta ma intanto okkupa le poltrone di governo. Loro sono quelli delle promesse mai mantenute, è ora di cambiare col buon governo di Forza Italia e del centrodestra anche in Toscana»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali.
«Leggo che esponenti di primo piano del Pd bocciano come insufficienti le azioni del ministro grillino Azzolina in vista della riapertura delle scuole mentre, in preda al panico elettorale – incalza Marchetti – invocano chi il voto utile, chi quello disgiunto, chi quello degli indecisi. Cari Marcucci e Rossi, i toscani la buccola al naso non l’hanno più da un pezzo.
Sanno bene chi in cinquant’anni di governo ha tagliato la sanità, chi ha rifiutato di integrare il privato nel sistema dei servizi salvo moltiplicare partecipate dove collocare i propri politici rottamati, chi ha negato risposte all’universo produttivo nel nome di pregiudizi veterocomunisti. Questa è la sinistra vera, quella che si tiene in ostaggio le infrastrutture per poterle riannunciare a ogni elezione sospinta mentre i territori soffocano e la Toscana non cresce».
«Pd e sinistra hanno governato per cinquant’anni – conclude – paralizzando Lucca e la Toscana. Forza Italia e il centrodestra hanno dimostrato ovunque abbiano governato di avere le risposte, di praticare le soluzioni e di avere capacità, competenza ed esperienza. Per questo l’unico voto utile è quello a Forza Italia, non quello disgiunto che chiede Enrico Rossi. Perché Azzolina è insufficiente, è vero: ma noi possiamo dirlo perché non ci governiamo insieme come Marcucci. E gli indecisi si rechino alle urne, ma consapevoli che chi li ha presi in giro finora non cambierà di certo. Ci siamo qui noi: Forza Italia sa e fa. Solo di noi ci si può fidare».

Marchetti: Calzaturiero lucchese da rilanciare
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Calzaturiero lucchese, Con noi in Regione marchio e coinvolgimento diretto degli imprenditori verso i nuovi mercati”
«Per il calzaturiero lucchese con noi in Regione creazione di un marchio distintivo e coinvolgimento diretto degli imprenditori nella promozione»: il punto programmatico è del Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti, candidato capolista di Forza Italia a Lucca in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre.
«La crisi dei prodotti di media gamma precede l’emergenza pandemica – osserva Marchetti – ed è imputabile all’aggressività di produttori esteri e soprattutto orientali i cui mercati oggi però possono essere riconquistati dal prodotto lucchese. Cina, Giappone e più in generale chi ha fatto concorrenza più o meno leale al nostro calzaturiero oggi ha sviluppato una clientela che cerca made in Italy e soprattutto made in Tuscany in media gamma. In questo contesto va da sé: il calzaturiero lucchese ha le carte in regola per espandere lì il suo mercato».
Media gamma in crisi, bisogna pensare in logica espansiva di lungo termine
Il settore va dunque dotato di strumenti: «Va creato un marchio ad hoc su cui investire a livello di promozione verso nuovi mercati e con azioni di lungo termine – progetta Marchetti – coinvolgendo direttamente il corpo imprenditoriale con un interlocutore regionale unico e dedicato».

Trasporto Scuola, Marchetti: Regione apra agli NCC
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Trasporto Scuola, la Regione apra agli NCC. In Toscana sono 7.500 lavoratori in 2.500 imprese”
«Basta baloccarsi col cubo di Rubik sul trasporto scolastico. La Regione apra agli operatori del noleggio con conducente, Ncc, che si sono resi disponibili a rimpolpare le flotte ordinarie in questo momento di bisogno. Hanno uomini e mezzi e potrebbero così risollevarsi da una crisi che coinvolge 7500 lavoratori in circa 2500 imprese»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, appoggiando la disponibilità manifestata proprio in queste ore dai responsabili toscani Ncc a collaborare con enti locali e aziende di trasporto pubblico per garantire servizio sicuro al trasporto scolastico.
«La disponibilità di questi operatori può essere risolutiva e va accolta. Di certo ha più senso del cronometrare i tragitti affinché non superino il quarto d’ora o del comprimere il metro alla bisogna. La Toscana ultima in Italia per sostegni a famiglie e imprese in emergenza covid adesso si dice pronta a investire: bene – incalza Marchetti – lo faccia coniugando la tutela di alunni e studenti con la voglia di ripresa di un settore che certo ha subito un grave contraccolpo».
«Sarebbe grave – sottolinea Marchetti – se da Pd e sinistra di governo regionale non si accogliesse lo slancio di questi operatori solo per un pregiudizio veterocomunista contro l’integrazione del privato nel servizio ai cittadini. Questa impostazione della sinistra si è dimostrata fallimentare, non si perseveri nell’errore in questo momento di bisogno».

Scuola, Marchetti: Da sinistra presa di tacco per 50 anni
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Scuola, Marchetti: In Toscana da sinistra presa di tacco per 50 anni. Col covid riflettori su carenze vecchie. Poco personale, precariato e 104milioni di mutui bei richiesti per mettere edifici a norma non sono novità”
«La sinistra toscana ha preso di tacco la scuola per 50 anni, il covid presenta oggi il conto delle mancanze di ieri. Famiglie, studenti e personale scolastico abbandonati in imbarazzante incertezza»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, preoccupato per la ripresa dell’anno scolastico tra due settimane ma anche per la riapertura delle scuole da domani con le attività di recupero.
«In Toscana la sinistra è colpevole di aver sempre trascurato la parte strutturale dell’universo scolastico. Si è magari preoccupata delle attività di ideologizzazione dei ragazzi – incalza Marchetti – ma non di dare loro scuole sicure, spazi adeguati, strumenti all’avanguardia, docenti stabili, trasporti efficaci.
A Lucca, per esempio, alcuni istituti sono alloggiati nei container già dallo scorso anno in operazioni non di ampliamento degli spazi, bensì di autentica sostituzione edilizia. E la sinistra è rimasta interte e silente come se nulla fosse. Eppure la situazione in Toscana per molti versi contraddice il diritto allo studio e alla scuola rendendo la sua conquista a ostacoli, ma la responsabilità è di chi ha governato».
Marchetti parla per dati: «Per mettere a norma gli edifici scolastici la Toscana ha ottenuto 104.984.256,50 euro di fondi Bei finalizzati al piano dell’edilizia 2018-2020, e quindi ben prima dell’emergenza covid. L’assessore regionale di settore ha lamentato col ministro competente, tra molte virgolette, la mancanza di 6000 unità di personale docente e non in una Toscana dove un quarto degl insegnanti è precario, percentuale che sale alla metà in provincia di Lucca.
Il trasporto pubblico soprattutto lo scorso anno ha lasciato studenti a piedi sistematicamente in tutta la Toscana e a Lucca in particolare, coi bus una volta rotti, una volta pochi, una volta saltati… questi sono problemi purtroppo vecchi che 50 anni di governi di sinstra hanno reso endemici e su cui il covid oggi non fa altro che accendere i riflettori. Supplicare deroghe ora è ridicolo, imbarazzante e pericoloso».

Marchetti a Confindustria: Lo sviluppo ha bisogno di noi
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti a Confindustria: “Lo sviluppo ha bisogno di noi, chi ha fallito finora su rifiuti e infrastrutture lasci spazio ai competenti. Da noi capacità ed esperienza, solo di Forza Italia ci si può fidare per ripartire”
Confindustria ha ragione: 50 anni di governo di sinistra in Toscana avevano prodotto già prima dell’emergenza covid una stagnazione mitigata quasi solo dall’export. La sinistra ha spento la Toscana felix. Inutile oggi chiedere a chi ha fallito di cambiare. Bisogna cambiare chi ha fallito, ovvero lasciare spazio a chi come Forza Italia ha competenza, capacità ed esperienza per invertire la rotta, riaccendere i motori dello sviluppo e fare della Toscana la prima regione d’Italia. La crescita ha bisogno di noi»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, raccogliendo le istanze espresse oggi dal presidente toscano di Confindustria Alessio Marco Ranaldo.
«Oggi – conferma Marchetti – la crisi innescata dalla pandemia non fa che acuire le criticità che nei decenni la sinistra ha reso endemiche in Toscana. Abbiamo un record di aree bianche e c’è bisogno di una digitalizzazione spinta. Abbiamo tratte ferroviarie e un reticolo stradale in larga misura fermo all’era Granducale, e invece la modernità passa per l’infrastrutturazione del territorio con un’opera di modernizzazione che deve abbracciare e unire l’intero territorio regionale, dalla costa alle aree montane e alle isole.
Dobbiamo abbattere le barriere e aprire la Toscana a un mondo che ha voglia di arrivarci per turismo, cultura ed economia. Per farlo, dobbiamo raddoppiare l’aeroporto di Pisa e dotare Firenze della pista più bella del mondo mentre qualifichiamo gli scali territoriali».
Marchetti tende la mano: «Con Forza Italia si può. Noi ci siamo – incalza – e invece oggi l’impresa e l’industria sono lasciate sole. Non parlo di sussidi. Chi produce vuole poterlo fare, non aspettare la manna dal cielo. Bisogna però sollevare l’industria dalle pesantezze burocratiche, da un fisco che opprime soprattutto per quanto riguarda il costo del lavoro, dall’impossibilità di conferire e smaltire correttamente e in modo profittevole gli scarti di produzione.
Soprattutto distretti e filiere oggi mancano di un’impiantistica dedicata allo smaltimento tecnologico e sostenibile dei loro rifiuti, e restano ostaggio di un sistema di governo che li tiene al laccio per avere controllo e consenso.
Tutto annunci e pochi fatti. Noi siamo l’opposto. Una volta al governo della Toscana ingraneremo la quinta e spingeremo il sistema al decollo. La nostra terra ha ogni potenzialità per spiccare il volo, ma ha bisogno di una politica che dia l’abbrivio. Quelli siamo noi. No decrescita felice, sì crescita entusiasta».

Tpl ancora in contenzioso, responsabilità Pd e sinistra
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Tpl ancora in contenzioso, responsabilità Pd e sinistra. Gestore indefinito e tagli covid creano il tilt nella ripartenza in Toscana”
«Le scuole verso la riapertura, i lavoratori verso il ritorno in ufficio. E in Toscana un trasporto pubblico locale che ancora ieri davanti al Tar non ha ricevuto definizione gestionale per colpa di una gara targata Pd nata male e portata avanti peggio tanto da essere oggi sotto la lente della magistratura col coinvolgimento dello stesso governatore Pd Enrico Rossi. Questo combinato con la riduzione delle capienze a bordo resa necessaria dal covid crea il tilt nella ripartenza in Toscana».
Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, dopo aver appreso del mancato accordo tra le parti sul trasferimento di bus e immobili tra gestori e la remissione alle decisioni del giudice amministrativo.
«Il Pd toscano aveva strombazzato la sua gara europea per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale a un gestore unico come modello capofila per le atre Regioni. Fortunatamente non è stato seguito – punzecchia Marchetti – e infatti la Toscana è tra le poche Regioni ad aver chiesto, in vista delle aperture delle scuole, la deroga al metro di distanza per incapacità a garantire i vettori su gomma per portare in classe i ragazzi.
Dagli scuolabus-pollaio ai mezzi su gomma ordinari in Toscana non si è voluto investire in attesa del coronamento della gara che si trascina da anni. Intanto le flotte si sono impoverite, i mezzi sono invecchiati, la rete infrastrutturale su cui viaggiano si è deteriorata. Immutato invece il bisogno di mobilità e aumentate le tariffe».
Le capienze ridotte ci sono per tutti, ma dipende su cosa incidono Qui il sistema dei trasporti è vecchio, non si è investito e si è sbagliata la gara
«La riduzione delle capienze oggi è un problema per tutti – osserva Marchetti – e costringe a ripensare il sistema e i tempi e gli spazi delle attività quotidiane. Ma dipende su cosa questa riduzione va ad incidere. In Toscana purtroppo impatta su un sistema alla paralisi e già ampiamente deficitario.
La responsabilità di questo non è del covid, ma del Pd e della sinistra. E non sono strumentalizzazioni, ma la verità sostanziale dei fatti che i cittadini patiscono da anni e che in prospettiva rischia di compromettere la ripartenza in Toscana soprattutto delle scuole ma non solo».

118 Valle del Serchio: No alla riduzione degli equipaggi
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “118 Valle del Serchio: No alla riduzione degli equipaggi in un territorio tanto complesso. Il servizio di 118 e di emergenza-urgenza tenuto in ostaggio dalle sinistre”
«Rimborsi col contagocce, una riforma sventolata davanti agli attori del soccorso come una carota a cui corrisponde in realtà il bastone dei tagli agli equipaggi. In Valle del Serchio, così come nei territori montani e comunque morfologicamente complessi, così il sistema dell’emergenza-urgenza non può reggere e a rischiare sono i cittadini soprattutto per patologie tempo dipendenti, ma anche per i servizi di trasporto ordinario».
Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, che condivide le preoccupazioni emerse dall’incontro tra gli addetti ai servizi di emergenza e 118 tenutosi a Fornaci di Barga, presso la Misericordia.
«La legge regionale di riforma del 118 – attacca Marchetti – in realtà non è altro che un ulteriore impoverimento di un sistema complesso, da parte di una sinistra che ha raso al suolo le risorse della sanità e ora raschia il fondo del barile. Anche per questo i rimborsi alle associazioni arrivano col contagocce e in ritardo, tenendo il volontariato perennemente in ostaggio nel timore di non far fronte alle spese, costretto a chiedere a fil di voce quello che è semplicemente suo diritto».
«Gli equipaggi, soprattutto in Valle del Serchio, non vanno indeboliti e questo sarebbe evidente anche a un bambino. Per di più – incalza Marchetti – una volta al governo noi intendiamo superare la logica del divide et impera tra attori dell’emergenza-urgenza cavalcato dalla Regione per nascondere le proprie responsabilità.
Volontari, personale infermieristico, medici: tutti sono protagonisti del sistema del soccorso. Non sovrapponibili e tutti egualmente indispensabili, la loro preparazione e abnegazione va premiata e valorizzata. Noi questo lo faremo, sappiamo come. Il bene della popolazione è garantito anche dal sistema d’emergenza-urgenza, che prende in carico il cittadino nei momenti più delicati e fragili della sua vita».

Marchetti: Montagna lucchese senza canile
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Montagna lucchese senza canile, rischio di prospettiva con inselvatichimento dei vaganti e ibridazione. Dalle Unioni solo bla bla”
«Nella montagna lucchese servono un canile sanitario e rifugio territoriale. Dopo la chiusura de Le Selvette a Diecimo si è pensato solo a collocare gli ospiti presenti, che è già qualcosa ma non basta. Avevo messo in guardia le Unioni di Media Valle e Garfagnana a dicembre 2019, prima della chiusura della struttura storica, e ne ho ricevuto solo dei gran bla bla buoni forse sulla carta ma inadatti a essere tradotti in sicurezza animale e ambientale di territorio»:
così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, che dalla fine dello scorso anno fino all’inizio dell’emergenza covid ha più volte sollecitato enti territoriali e Regione Toscana a occuparsi della gestione del randagismo nella montagna lucchese in vista della chiusura del canile di Diecimo.
«Il Pd e le sinistre purtroppo mancano di capacità di programmazione – incalza Marchetti – e anche la questione del canile lo dimostra. Si è pensato alla ricollocazione degli ospiti presenti nella vecchia struttura, e anche lì già di rincorsa e dopo ripetuti appelli per il benessere dei quattro zampe, ma non alla gestione di prospettiva. La piaga incosciente degli abbandoni estivi ha fatto il resto, producendo l’aumento di cani vaganti senza possibilità di recupero immediato. Questi cani finiscono persi».
La questione non è soltanto da pet lover, ma è destinata a produrre nel tempo riverberi sull’equilibrio ambientale in termini di rapporto coi selvatici e, a catena, con le attività zootecniche: «Catturare e inserire subito in rifugio un cane vagante – sottolinea Marchetti – non significa solo metterlo in condizione di poter essere accolto in una famiglia, ma anche sottrarlo alla catena di inselvatichimento e ibridazione che poi porta al moltiplicarsi delle predazioni che già oggi stroncano i nostri allevatori.
Bisogna pensare bene ai fenomeni, conoscerli e gestirli non solo con l’emotività ma con la competenza», sottolinea Marchetti. «Ancora una volta a sinistra si dimostra di non saperlo fare e di contentarsi di rincorrere le contingenze, senza governarle. Ecco perché alla Toscana serve un nuovo governo di centrodestra. Forza Italia c’è. E’ da fine 2019 che noi ci avremmo messo mano in maniera funzionale e lungimirante».

Scuola caos a Lucca, mancanza docenti e bus cronica
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Scuola caos a Lucca, mancanza docenti e bus cronica
Il Pd alle perse chiede deroghe, e così ammette il proprio fallimento”
«Per il trasporto scolastico, che il Pd regionale chieda la deroga al metro di distanza non ha senso ed è una pericolosa roulette covid sulla pelle dei nostri ragazzi. Che poi nella provincia di Lucca dove già a cose normali la metà dei docenti è precaria ancora nulla si sappia sugli arruolamenti in più è desolante.
Quanto agli spazi di edilizia leggera, ovvero i container, ricordo che a Lucca non servono ad ampliare i luoghi didattici esistenti ma sono serviti già lo scorso anno a sostituirli di netto. Pd e sinistra alle perse, chiedendo deroghe ammettono i loro fallimenti»: l’affondo arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, da settimane ormai preoccupato per gli standard di sicurezza legati al rientro a scuola soprattutto a Lucca.
«Lucca è peggio messa di altre aree della Toscana – ricorda Marchetti – perché già da prima del covid ha la più alta percentuale di precariato nella docenza. Ha l’edilizia scolastica tra le peggiori della Toscana come dimostrato dalla valanga di chiusure di plessi degli anni scorsi e di domande per l’adeguamento a norma prodotte per l’accesso ai fondi Bei. Ha, purtroppo, nel Ctt Nord un gestore con una delle flotte più vetuste della nostra regione.
In questa situazione il coronavirus dà la mazzata finale, ma che la situazione dell’universo scolastico lucchese, tra popolazione e servizi, fosse da filo del rasoio l’abbiamo denunciato tante volte al fianco di famiglie e ragazzi. Il Pd e l’assessore regionale Ceccarelli facevano spallucce, oggi chiedono deroghe al metro di distanza ammettendo il loro fallimento di programmazione e governance».
Bus pollaio per classi pollaio è un problema storico a Lucca. La sinistra ci ha sempre marciato, oggi il virus presenta il conto
Tra l’altro, il 14 non è il primo nastro di partenza: «Pd, renziani e M5S al governo nazionale e regionale continuano a ripetere la data del 14 settembre come un mantra autoconsolatorio, ma in realtà le scuole riprendono l’attività il 1 settembre per i ragazzi che hanno da recuperare qualche materia. Mancano dunque una manciata di giorni. Con quali prospettive? Certe, nessuna.
Tutto avvolto nella nebbia, e con in più la richiesta da parte della Regione di non far valere l’obbligo del metro di distanza sugli scuolabus e sui bus. Ma questo mette a repentaglio la salute dei ragazzi, delle famiglie e del personale scolastico – conclude Marchetti – Pd e sinistra toscani dopo il danno producono anche il rischio. A pagarne lo scotto siano i nostri figli e nipoti».

Trasporto scolastico, Marchetti: Deroga metro senza senso
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti replica a Ceccarelli: “Trasporto scolastico, la deroga al metro non ha senso, no a roulette covid sulla pelle dei ragazzi“
«Per il trasporto scolastico, che il Pd regionale chieda la deroga al metro di distanza non ha senso ed è una pericolosa roulette covid sulla pelle dei nostri ragazzi. Se il metro è precauzione utile e necessaria rispetto al contagio, va mantenuto sempre. Se non lo è, lo togliamo sempre. Ma lo è, e oggi il virus presenta alla sinistra il conto di una situazione arretrata del parco mezzi di trasporto pubblico da noi e anche da me personalmente sempre evidenziata.
Allora Ceccarelli mi prendeva in giro, oggi mendica deroghe che mettono a rischio la salute dei giovani toscani e delle loro famiglie»: l’affondo arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, da settimane ormai preoccupato per gli standard di sicurezza legati al rientro a scuola. Trasporti in primis.
«Pd, renziani e M5S al governo nazionale e regionale continuano a ripetere la data del 14 settembre come un mantra. Ma è una pratica autoconsolatoria, perché ad oggi mancano aule, docenti, personale, medici d’istituto, trasporti, banchi… riassumendo molto: tutto», allarga le braccia Marchetti.
Pochi mezzi, vecchi e inadeguati è problema storico in Toscana. Mi avete sempre preso in giro perché ne chiedevo, oggi il virus presenta il conto
«La verità, poi – prosegue – è che in realtà le scuole riprendono l’attività non il 14, ma il 1 settembre per i ragazzi che hanno da recuperare qualche materia. Mancano dunque una manciata di giorni. E’ comunque tardi. Ma lo era già in era pre-covid – incalza Marchetti – perché solo nell’ultimo anno scolastico gli studenti pendolari hanno dovuto affrontare autentiche odissee quotidiane con lotte all’ultimo predellino anche solo per salire su bus vecchi, malsicuri, stipati all’inverosimile e che troppo spesso hanno lasciato i ragazzi a piedi. Questo per il trasporto pubblico locale.
Quanto agli scuolabus per i più piccoli, peggio mi sento. Si sono voluti mantenere bus-pollaio per classi-pollaio solo per risparmiare facendo pagare il disagio ai nostri alunni e studenti. Oggi l’assessore Ceccarelli leggo che si accorge che i mezzi sono pochi e vetusti? E negli ultimi dieci anni mentre le famiglie si lamentavano di questo lui dov’era? Ah già: prendeva in giro me che glielo facevo notare, andando in giro a inagurare un bus qui e uno là come fossero la soluzione».
Oggi la richiesta di deroga al metro lascia Marchetti basito: «Con la richiesta di flettere un’unità di misura rigida mettendo a repentaglio la salute dei ragazzi, delle famiglie e del personale scolastico – conclude – Pd e sinistra toscani si arrendono ai propri fallimenti. Peccato che a pagarne lo scotto siano i nostri figli e nipoti».

Disabilità: commissioni mediche a scartamento ridotto
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Disabilità: Commissioni mediche di valutazione a scartamento ridotto proprio quando il bisogno aumenta. Pazzesco. Le invalidità non vanno in remoto col coronavirus, tante famiglie prive di aiuto“
«Sono raggiunto da numerose segnalazioni di famiglie sull’orlo della disperazione perché non riescono a contattare né accedere agli appuntamenti con le Commissioni mediche integrate di valutazione per le disabilità e invalidità dei loro congiunti. A quanto risulta, con l’emergenza coronavirus questi organismi si riunirebbero meno della metà delle volte consuete, con una contrazione del servizio ai più fragili proprio nel momento in cui il bisogno aumenta.
Lo trovo pazzesco e profondamente ingiusto. In un caso ricadente in Asl Centro, ho parlato con una famiglia che senza aiuto dovrà vendere la casa pur di assicurare accudimento al familiare in carrozzina»: parola del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista per Forza Italia nella provincia di Lucca alle prossime elezioni regionali, rimasto profondamente scosso dalle telefonate che lo stanno raggiungendo in queste ore.
«Le invalidità non vanno in remoto, anzi rendono più acuto il disagio in tempi particolari come questo. Ci sono famiglie – sottolinea – che senza la valutazione e il certificato conseguente si trovano senza aiuti per l’assistenza e cura ai loro familiari fragili senza nemmeno poter parlare con nessuno che dica loro fino a quando. E’ inumano, ed è la sanità prodotto di decenni di gestione di sinistra che ha perso di vista le persone».
Marchetti è in particolare preoccupato per una famiglia: «Il loro familiare è rimasto in carrozzina dopo una caduta», riassume l’esponente di Forza Italia. «Da mesi questa persona attende di poter accedere alla Commissione valutativa per ottenere un aiuto – prosegue – e a tutt’oggi nessuno risponde ai telefoni né ai tentativi di contatto perseguiti in ogni modo e anche attraverso i servizi sociali. Nessuno sa dare loro un orizzonte temporale per potersi organizzare.
Intanto stanno sostenendo le spese mediche per intero, ma la famiglia è allo stremo. A breve, senza risposta, la signora col groppo in gola mi ha confessato che si vedrà costretta a vendere la casa. Ora il groppo in gola ce l’ho anche io. La sinistra che si riempie la bocca di solidarietà a vanvera, lascia poi solo in un angolino chi ha bisogno per davvero e ha titolo e diritto ad ottenere risposte e presa in carico».

Capannori (LU): famiglie senza pediatra a loro insaputa
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e capolista a Lucca per le elezioni regionali Maurizio Marchetti: “Capannori, famiglie senza pediatra a loro insaputa, inaccettabile. Regione Pd-Iv incapace di assicurare continuità nell’assistenza sanitaria ai bambini”
«Famiglie senza pediatra a loro insaputa? Ma che: scherziamo? La Regione e la Asl Nord Ovest si scusino e pongano subito rimedio al disagio vissuto a Capannori da una famiglia col bimbo bisognoso di un controllo»: a parlare così è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, candidato capolista di Forza Italia a Lucca per le prossime elezioni regionali.
E proprio contro la Regione volano i suoi strali: «La Regione Pd e Iv è incapace di assicurare continuità nell’assistenza sanitaria ai bambini, ovvero ai toscani più delicati. Lo trovo inaccettabile nel merito e nel metodo. La Asl deve avvertire se il cittadino, soprattutto minore, rimane scoperto dall’assistenza sanitaria di base per via di un pensionamento. Le famiglie almeno questa certezza devono averla».
Manca tutela per i più piccoli e più delicati tra i cittadini e per le loro famiglie
«Apprendo con sconcerto – spiega Marchetti – che a Capannori almeno un pediatra è andato in pensione senza che le famiglie a loro in carico ne fossero a conoscenza e senza essere sostituiti da altro medico. Così i genitori hanno saputo che i loro bambini erano senza copertura del pediatra di fiducia, e quindi sostanzialmente senza medico di base, solo al momento del bisogno.
Mi chiedo se sogno o son desto… Possibile che da parte della governance sanitaria tutta targata Pd e Iv si gestiscano questioni così delicate come la salute dei bambini con tutta questa superficialità? Rossi e compagni ormai trattano i cittadini come sudditi dalla culla alla tomba. E’ inaccettabile, bisogna che Regione e Asl si scusino e che cose simili non si ripetano ancora».
«Non appena Forza Italia e il centrodestra governeranno la Toscana – conclude – mettere in sicurezza i piccini sarà una nostra priorità. A partire da questo genere di assurde omissioni nella catena di informazione al paziente che vanno sanate con protocolli di condotta specifici, perché a quanto pare il buon senso latita…»

Con la nomina di Mallegni riparte la campagna elettorale
Dopo la nomina del senatore di Forza Italia Massimo Mallegni a commissario regionale toscano arrivano gli appelli di Paolo Giovannini, Jacopo Cellai, Marco Stella e Maurizio Marchetti per partire subito con la campagna elettorale per strappare la Toscana alla sinistra
“Bene il nuovo incarico a Massimo Mallegni, adesso diamo inizio alla campagna elettorale”! Si esprime così Paolo Giovannini, coordinatore provinciale di Forza Italia Firenze.
“Massimo è un amico di lunga data, spiega Giovannini, un imprenditore ed un amministratore di successo che sicuramente darà grande slancio al partito inaugurando una nuova stagione per Forza Italia in Toscana. All’On. Stefano Mugnai giungano i ringraziamenti per l’importante lavoro svolto in questi anni con passione e competenza. Un ringraziamento, davvero sentito, va anche al presidente Berlusconi per essere intervenuto con tempestività.
Adesso diamo inizio alla campagna elettorale, diciamo basta al chiacchiericcio interno, eliminiamo le polemiche da cortile e torniamo in mezzo alla gente per presentare i nostri programmi per rilanciare la Toscana dopo il malgoverno della sinistra. Forza Italia c’è e darà il suo importante contributo per cambiare colore politico e dare alla Toscana quell’alternanza che da tanti anni i cittadini desiderano”.
“All’On. Mugnai va il nostro più sentito ringraziamento per tutto il brillante lavoro che ha svolto e che continuerà a svolgere per Forza Italia in Toscana” dichiara Jacopo Cellai. “La base e gli eletti del partito hanno dato una risposta fortissima dopo le sue dimissioni chiedendogli di restare al suo posto a dimostrazione di questo. Comprendo allo stesso tempo – aggiunge – le ragioni di Mugnai nell’aver voluto non tornare indietro nelle sue decisioni.
Auguro a Massimo Mallegni che vanta già un’importante esperienza di amministrazione e di partito di poter svolgere al meglio il suo compito di commissario per il periodo elettorale. Il coordinamento di Firenze – conclude Cellai – ce la metterà tutta per fare la sua parte per un risultato vincente di Forza Italia e del Centrodestra e per portare Susanna Ceccardi a diventare Presidente”.
“Auguriamo buon lavoro al neo commissario regionale di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni, designato dal Presidente Silvio Berlusconi a seguito delle dimissioni dell’ex coordinatore, on. Stefano Mugnai. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per riuscire a vincere le elezioni regionali in Toscana e permettere a Forza Italia e al centrodestra di andare al governo della Regione”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). “Io ci sono – aggiunge – e sono a disposizione del partito e del Presidente Berlusconi”.
Dichiarazione del Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti (Candidato capolista di Forza Italia a Lucca per le elezioni regionali)
«Al senatore Massimo Mallegni, cui è stato oggi conferito l’incarico di Commissario regionale di Forza Italia in Toscana, auguro buon lavoro. Sono certo che saprà guidare il partito coeso in questo delicato passaggio in cui corriamo per vincere le elezioni regionali e amministrative, così da strappare la nostra terra alle sinistre. L’appuntamento è importante, Forza Italia ha capacità e competenze per offrire un contributo determinante alla vittoria del centrodestra e alle soluzioni dei problemi creati ai cittadini in 50 anni di governi regionali di sinistra. Ringrazio l’onorevole Stefano Mugnai per tutto quanto fatto fin qui».
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana

Lucca: Forza Italia presenta i candidati alle elezioni regionali
Lucca: Forza Italia presenta i candidati alle elezioni regionali, Marchetti capolista. Stamani presentati dal senatore Mallegni i candidati azzurri lucchesi: oltre a Marchetti ecco Grasseschi, Capitaneo, Sarti, Giovannini, Puccinelli, Lazzareschi e Nardini
Il capogruppo regionale uscente e coordinatore provinciale lucchese Maurizio Marchetti e poi a seguire Angela Grasseschi, Tiziano Capitaneo, Rita Sarti, Fabrizio Giovannini, Elisabetta Puccinelli, Daniele Lazzareschi, Irene Nardini: sono loro gli assi che Forza Italia cala sul tavolo per la partita delle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre nella provincia di Lucca. «Forza Italia c’è, ora cambiamo insieme la Toscana», è il motto di sfida lanciato oggi dai candidati azzurri nel presentarsi alla cittadinanza presso il Bagno Grazia di Marina di Pietrasanta.
Per loro, oltre alla presenza di saluto del Sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti, la benedizione ufficiale del senatore Massimo Mallegni: «Oggi Forza Italia è l’unico movimento politico a livello territoriale e nazionale in grado di rappresentare competenza e conoscenza, al contrario di chi governa confondendo ancora F24 con gli aeroplani», ha detto lanciando la squadra dopo aver ringraziato i candidati.
«Siamo qui per vincere – ha iniziato Maurizio Marchetti che è il candidato capolista di Forza Italia – e per strappare la Toscana alle sinistre. Ora o mai più, è la nostra grande occasione per far tacere le ciarle e far parlare i fatti, la capacità e la competenza che da sempre contraddistinguono Forza Italia e il centrodestra ovunque governi e abbia governato.
Ora tocca ai toscani godere di un buon governo che sappia premiare i talenti, valorizzare le economie, realizzare le infrastrutture fin qui sempre solo annunciate offrendo alla Toscana le opportunità di sviluppo e crescita che merita secondo processi ambientalmente sostenibili. Oggi le tecnologie lo consentono. Tutela ambientale e attività umana possono andare a braccetto. Basta volerlo. Noi lo vogliamo. E con ciò raggiungeremo l’abbattimento tariffario e il miglioramento dei servizi oggi lasciati a ramengo. Basti pensare ai trasporti a un livello di arretratezza inaccettabile e a una sanità spolpata viva a suon di tagli a ospedali e personale sanitario».
I candidati sono convinti: «Solo lo sfratto alle sinistre può ridare slancio alla Toscana e ripristinare anche nei nostri territori quello che è il sale della democrazia, ovvero l’alternanza, contro Pd e sinistre – incalzano i magnifici otto – che nei decenni hanno trattato i cittadini come sudditi. Noi non lo siamo. Nessun toscano è suddito. La testa alta e la schiena dritta è qui, l’abbiamo noi e siamo qui per servire le nostre comunità».
Mallegni suona la carica: «Questi candidati sono il meglio, sono i vostri candidati. Noi siamo i soli capaci di dare risposte competenti alla Toscana, alle sue famiglie e alle sue imprese. Sono certo che sapremo concorrere con grande contributo all’elezione della nostra candidata presidente della Regione Toscana Susanna Ceccardi».
Una breve presentazione dei candidati:
Angela Grasseschi: «Avvocato libero professionista con studio in Viareggio, ho deciso di scendere in campo in questa delicata battaglia, convinta che sia necessario un cambiamento e una svolta nel nostro territorio, volendo mettere a disposizione dei cittadini la mia esperienza, serietà, onestà, impegno e dedizione, qualità da sempre spese quotidianamente nel mio stesso lavoro».
Tiziano Capitaneo: «Ho 42 anni. Ho passato gli ultimi vent’anni a districarmi con persone affette da disabilità, cercando un modo per poterne aiutare la maggior parte. Io sono malato di sclerosi multipla, ma il mio lavoro a pro delle persone in difficoltà mi dà tanta carica. Ho un gruppo di 4.000 malati di sclerosi multipla e un’associazione per aiutare i disabili a ottenere gli ausili necessari».
Rita Sarti: «Ciao! Mi sono avvicinata alla politica grazie al consigliere comunale di Forza Italia Anthony Masini, quindi ho partecipato alle elezioni comunali di Capannori. Così mi sono appassionata alla politica. Sono sempre stata di destra e cercherò di impegnarmi al massimo per il partito, anche perché essendo le elezioni regionali è una grossa opportunità!»
Fabrizio Giovannini: «Ho 57 anni e sono manager sportivo, per la precisione direttore generale del Montecatini Calcio nonché organizzatore del Premio Internazionale Tommaso Maestrelli. Per molti anni sono stato Presidente dei Pionieri della Croce Rossa Italiana di Bagni di Lucca e Responsabile di Protezione Civile dei Pionieri della CRI della Toscana. Per Forza Italia sono stato coordinatore comunale a Bagni di Lucca».
Elisabetta Puccinelli: «Sono nata a Viareggio il 22 marzo 1968 e risiedo a Massarosa, dove sono casalinga. Per Forza Italia sono assessore comunale a Massarosa e coordinatrice provinciale di Azzurro Donna».
Daniele Lazzareschi: «Sono nato a Lucca il 1 settembre 1973 e sono operaio nel settore delle materie plastiche, oltre che segretario di produzione in cinematografia e pr in vari locali. So che non fa curriculum ma sono amico intimo di Nilla Pizzi, e mi piace citarla perché le voglio bene. Sono in Forza Italia dal 1995 e mi sono candidato varie volte nella mia circoscrizione. Avevo voglia di fare qualcosa per gli altri e per il territorio in cui vivo. Entrai in Comune a Capannori come consigliere nel 1997. Poi via via sono stato eletto e confermato dal 2006 e per 10 anni in Consiglio provinciale a Lucca, mentre ho continuato l’esperienza in Comune a Capannori. Sempre con Forza Italia».
Irene Nardini: «Ho accettato di candidarmi al consiglio regionale perché il nostro territorio ha bisogno di voci ed esperienze nuove e fresche che convivono ogni giorno con la quotidianità. Dal 2018 siedo tra i banchi dell’assise comunale di Pietrasanta e lo faccio con grande orgoglio e responsabilità.
La sinistra che governa la nostra regione ci ha lasciato in eredità discariche ed inceneritori, problemi periodici ed irrisolti della balneazione, una riforma sanitaria che ha tagliato servizi ai cittadini a discapito dei numeri e di un sistema che tiene ancora troppo distante le donna dal mondo della politica e delle posizioni che contano. Io quella sinistra voglio mandarla a casa. Serve discontinuità, dobbiamo cambiare strada e quella giusta é quella del centrodestra».

Altopascio: Remaschi si dimette, cittadini presi in giro
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Ad Altopascio Remaschi si dimette: Cittadini, vi hanno presi in giro, per valore hanno solo la poltrona. Noi qui ci siamo e ci siamo sempre stati, non sbagliate alla prossima occasione”
«Ad Altopascio, Marco Remaschi si dimette e saluta la curva. Stamani si è recato presso il Comune per rassegnare le sue dimissioni dalla carica di consigliere comunale, la quale lo avrebbe reso incandidabile come sindaco a Coreglia Antelminelli. Ecco svelati i grandi valori di quelli di sinistra: poltrone, poltrone, poltrone»: l’annuncio bomba arriva dal Consigliere comunale di Insieme per Altopascio Maurizio Marchetti che ora si rammarica per gli altopascesi.
«Cari cittadini che avete votato Remaschi e Pd fidandovi delle loro promesse di mari e monti nel 2016 – allarga le braccia – ecco: mi spiace, ma vi hanno presi in giro. Ad Altopascio non si son visti né mari né monti, nemmeno pozzanghere e cunette. Solo parole e annunci a vanvera, o fughe eccellenti verso poltrone più comode come quella di Remaschi stamani. Sono dispiaciuto per chi si è fidato votando persone di così alta capacità valoriale ed ideologica. Noi siamo qui e ci siamo sempre stati, alla prossima occasione elettorale ricordatevene e non sbagliate di nuovo con quel lapis a far la crocetta sulla scheda».
Marchetti, che è anche capogruppo di Forza Italia in Regione, guarda alla vicenda col grandangolo: «Il Pd non l’ha voluto? E Remaschi ha stracciato la tessera. Uscito dalla porta della Ditta, ha provato a rientrare in lista dalla finestra aperta con una formazione very very rappresentativa: Demos. Ribaltato dai fischi dagli spalti, si è tolto dai giochi e in quattro e quattr’otto si è riverniciato come candidato sindaco a Coreglia Antelminelli, dove ha casa base. Ma ops: un candidato sindaco non può mica essere anche consigliere comunale! E allora ecco un nuovo ‘chissene’ e bye bye Altopascio!»
«Eccola qui – conclude Marchetti – la vera caratura valoriale di un uomo di sinistra. In barba ai cittadini che lo hanno eletto, in tasca a chi avrebbe dovuto rappresentare e avanti verso poltrone più appetitose. Cosa non fa, questa vanità. Roba da augurargli di trovar la seggiola con una molla saltata a punzecchiargli le terga. Altopascesi, vedete di non farvele punzecchiare voi e alle prossime amministrative scegliete chi con voi ci sta sempre. La politica è servizio. Remaschi e il Pd così la rendono servizio igienico lavandosene le mani».

Marchetti: Settore Notte in ginocchio, sostegni subito
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Settore notte messo in ginocchio. I sostegni arrivino subito e bene, se restano sulla carta economie al tracollo“
«Con la chiusura delle discoteche ora il ‘settore notte’, che appena appena iniziava a ritrovare prospettiva, invece finisce in ginocchio. I sostegni annunciati ora arrivino subito e bene, e non restino fermi sulla carta come nei mesi scorsi. Altrimenti un segmento economico importante verrà spinto al tracollo. Sinistra e grillini hanno criminalizzato il comparto per la loro incapacità a governare i comportamenti dei singoli. Io non ci sto»: dà fuoco alle polveri nel metodo e nel merito, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti pensando al giro di vite sui locali notturni arrivato ieri in via d’urgenza.
«Così non va bene», scuote il capo. «Prima di tutto mi voglio concentrare sulla realtà dei fatti e dico: i ristori enunciati ieri per le discoteche non rimangano sulla carta come troppo spesso avvenuto nei mesi scorsi. Se si vuol chiudere un intero segmento imprenditoriale – sottolinea – allora poi i gestori del settore notte vanno sostenuti subito. Sono imprese che hanno fior di dipendenti e che danno lavoro, prima ancora che divertimento, e senza aiuto i giallorossi al governo li stanno portando per mano verso la consegna dei libri in tribunale. Invece bisogna creare per loro un percorso di sostegni-ponte che li traghettino verso la prossima stagione, se questa salta, tutelando l’integrità del sistema».
Il chiavistello ormai è serrato: «Si sono chiusi fior di locali che io personalmente ho visto essere sanificati, igienizzati e rispettosi dei protocolli da cubo di Rubik varati da virtuosisti della prevenzione. I gestori hanno fatto i salti mortali per adeguarsi. Se adesso li si richiudono, allora per loro e per i loro dipendenti arrivino subito – incalza Marchetti – ma proprio intendo dire nel giro di ore i ristori al danno, perché questo è proprio un danno ponderato dal governo di sinistra e grillini, che viene loro inflitto».
C’è poi l’approccio ideale, secondo Marchetti, da mettere in discussione: «Io non ci sto a criminalizzare un settore», contesta l’esponente di Forza Italia. «La rimonta dei contagi non si risolve chiudendo le discoteche – sottolinea – e facendo passare il messaggio che il divertimento sia un male. Chi governa deve saper incidere sui comportamenti individuali, non mortificare le imprese.
I ragazzi devono essere portati in condizione di divertirsi e svagarsi senza sfidare la roulette russa della diffusione del virus, recapitandolo magari poi a casa e con esiti fatali a nonni e genitori. Ma su questo bisogna fare cultura, non chiusura. Altrimenti il problema si ripropone e si replica, ingrandendosi col contrarsi delle occasioni di buona aggregazione disponibili, anche all’aperto, nelle piazze, nei bar, a scuola quando sarà e non si capisce come, sui mezzi di trasporto… serve la testa, non il chiavistello».

Marchetti: Nuovo ospedale di Lucca, 8 milioni in fumo
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Nuovo ospedale di Lucca, 8 milioni in fumo. Non appena si evidenziò la maggior spesa segnalai l’anomalia. Più di 18 milioni svaporati in tre mesi fra questo, poi ventilatori e mascherine fantasma”
«Lo dicevo già l’anno scorso: se io investo in un progetto tot euro, e poi mi si chiedono altri fior di milioni per spese impreviste in quello stesso progetto beh… significa che io quel progetto l’ho sbagliato. Così è stato evidentemente a Lucca, dove per il nuovo ospedale ora la Asl Nord Ovest si è dovuta piegare alla giustizia transando con Sat Spa il versamento di 7milioni e 967mila euro.
Tutti soldi dei toscani in fumo per un progetto, quello dei quattro nuovi ospedali di Lucca, Massa Carrara, Prato e Pistoia, nato male e portato avanti peggio. Temo che questo non rimarrà l’unico esborso ulteriore per questi ospedalucci che in tempesta covid si sono rivelati insufficienti tanto da far correre a riaprire quelli vecchi, che noi avevamo sempre chiesto di non chiudere. Incapacità gestionale al potere, è l’ora di mandare a casa le sinistre»: il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti si è arrabbiato.
Era il settembre 2019 quando aveva messo in fila atti e delibere individuando da parte di Sat varie richieste per spese impreviste praticamente su tutti e quattro i nuovi ospedali (cfr. tabella allegata): «A Lucca la richiesta avanzata era di 20.023.993 euro su una previsione di spesa di partenza di 104 milioni e spicci e uno scostamento che al 2011 arrivava già al +52,81% del costo. Proprio come la Corte dei conti, anche io a nome dei lucchesi e dei toscani chiesi quanti soldi pubblici sarebbero ancora stati drenati dalla realizzazione di ospedali piccoli e sottodimensionati rispetto ai bisogni del territorio.
Ora per Lucca si è giunti a conciliazione con quasi altri 8 milioni di euro dei toscani da pagare. Intanto, però, si sono dovuti riaprire in tutta fretta padiglioni del vecchio ospedale Campo Marte, e anche quella è una spesa. Poi Rossi – ironizza Marchetti – fa di necessità virtù tagliando i nastri dei reparti che non avrebbe dovuto chiudere, ma questa non è una sana gestione dei soldi dei cittadini».
Marchetti fa poi qualche conto in tasca alla Regione: «Su questo contenzioso se ne vanno 7milioni e 967mila euro. Per i ventilatori polmonari ordinati durante il lockdown e mai arrivati, Estar aveva versato altri 7 milioni che forse non rivedrà mai. Per le mascherine finite sotto sequestro perché commissionate a un’azienda del distretto parallelo cinese finita sotto inchiesta – ricorda il capogruppo di Forza Italia – sono partiti 3,2 milioni di euro.
Questo solo negli ultimi tre mesi: soldi in fumo, svaporati mentre i toscani faticano a rialzarsi dopo l’emergenza e da sinistra e M5S non ricevono misure sufficienti. Una vera vergogna».

Agricoltura: no al comunitarismo, sì alle filiere
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Agricoltura: no al comunitarismo, sì alle filiere e alle tecniche di precisione. Dal Pd una delibera-civetta su un settore mai protetto né valorizzato“
«No al comunitarismo, sì alle filiere. E su agricoltura di precisione e digitalizzazione la Regione è in preda al risveglio elettorale dopo anni in cui ha lasciato il settore in abbandono, mai protetto dalle scorribande di ungulati e dalle devastazioni né valorizzato. Insomma, dal Pd toscano arriva una delibera-civetta»: gli accenti di protesta sono del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e hanno a bersaglio il provvedimento con cui la giunta regionale definisce gli obiettivi per il Gree New Deal dell’Unione europea.
«Gli obiettivi declinati adesso dalla giunta Pd e Iv – incalza Marchetti – sono quelli di cui il settore dell’agricoltura poteva aver bisogno cinque anni fa, con percorsi come quello verso la spinta alle tecniche di precisione che a quest’ora gli attori delle economie rurali hanno già portato avanti per conto loro e senza sostegni.
Peccato che la Regione si svegli solo adesso a un mese e mezzo dalle elezioni, con una delibera-civetta per di più viziata da una melassa ideologica veterocomunista improntata al comunitarsimo anziché alle filiere, in una visione statica di un’economia che invece oggi trova il proprio must dello sviluppo proprio sul dinamismo e sulla flessibilità».
Insomma, in conclusione secondo Marchetti: «Più chiacchiere che fatti dalla Regione che da anni ha abbandonato il settore agricolo e zootecnico a devastazioni e predazioni di selvatici mai gestiti – attacca il Capogruppo di Forza Italia – compromettendo gli equilibri tra attività antropica ed ecosistemi lasciando chiudere allevamenti a decine per disperazione, non risolvendo le crisi attraversate ad esempio dall’ovicaprino e osservando inerte mentre interi raccolti tanto cerealicoli quanto anche di vitigni pregiati venivano di fatto azzerati dalle incursioni di chinghiali, daini, caprioli e compagnia zoccolante. Basta con questo prendere in giro chi lavora, sinistre a casa».

Disabilità, le fragilità non aspettano
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti con il responsabile regionale disabilità Marco Becattini: “Sinistra e M5S strumentalizzano poi lasciano le persone in lista d’attesa. Ma le fragilità non aspettano. Invece di litigare attingano al Mes sanità e lo usino anche per questo“
«La corsa tra Pd, Iv e M5S a tirare per la giacchetta una materia delicata come la disabilità lascia l’amaro in bocca per non dire peggio. Tra Grillo e Rossi strumentalizzano il tema, poi lasciano le persone in lista d’attesa per i contributi, i territori fitti di barriere architettoniche fin nei palazzi pubblici, i bus a obbligare il disabile a prenotare il proprio spostamento con almeno 36 ore di anticipo riservandosi anche di dire di no. Nella civile Toscana, è una realtà che fa abbastanza vergogna.
Le fragilità non aspettano. Invece di litigare, attingano al Mes sanità e lo utilizzino anche per questo»: così da Forza Italia il Capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e il responsabile toscano per le politiche sulla disabilità Marco Becattini sulla protesta attuata in Regione da un gruppo di persone affette da disabilità grave che lamentano il mancato stanziamento dei fondi per il progetto Vita Indipendente.
Proprio Becattini va in presa diretta: «A quel che ho potuto ricostruire – afferma – sono circa 200 le persone attualmente in lista d’attesa per accedere al progetto che consente di ottenere assistenza per operazioni anche di base della quotidianità di ciascuno come vestirsi, per dirne una. Per chi si muove normalmente è un atto banale. Per chi come me senza aiuto non può, invece, è il presupposto per iniziare la giornata nella comunità sociale. Ebbene – conclude Becattini – quando si parla di stanziamento per il progetto Vita Indipendente si ragiona non di cose astratte, ma di problematiche concrete come questa».
Marchetti spinge il pedale della politica: «In questi anni come Forza Italia ho sollevato più volte questioni legate ai servizi, per chiamarli così, dedicati alla disabilità. Quello dei fondi è un problema acuto – sottolinea – ma non meno incivile è il permanere delle barriere architettoniche in tanti dei nostri palazzi pubblici, o il fatto che il trasporto pubblico locale di fatto neghi la libertà di movimento a una persona con difficoltà motorie. Io posso decidere adesso di prendere il bus e sbrigare le mie commissioni. Perché ci deve essere un mio corregionale che invece deve pianificarlo con 36 ore di anticipo? Il servizio pubblico deve essere per tutti».
La questione dei fondi per la Vita Indipendente rimane una ferita aperta: «Senza stanziamenti ed erogazioni adeguate – concludono Marchetti e Becattini – tanti toscani come noi non riescono a vivere le loro giornate. Invece ne hanno ogni diritto. Non si lasciano indietro i più fragili bisticciando sulle loro sofferenze come Grillo e Rossi stanno facendo in queste ore. Questa è una strumentalizzazione inaccettabile».

Scuola, ottenuto solo il 41% del personale richiesto
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Scuola, ottenuto solo il 41% del personale richiesto. Andavano stabilizzati d’urgenza i precari, e poi fatto il concorso. Ennesimo fallimento della sinistra a braccetto coi Cinque Stelle“
«Seimila lavoratori della scuola richiesti al ministro Azzolina, 2.500 ottenuti. In questo 41% si cristallizza il peso specifico praticamente nullo di questa giunta toscana Pd e Iv rispetto al suo stesso governo, pur essendo la nostra Regione coordinatrice di settore in Conferenza Stato-Regioni.
Risultato pessimo, un fallimento che mette i nostri ragazzi dinanzi a un’apertura di anno scolastico senza spazi certi, a Lucca molti nei container, senza nemmeno banchi certi, con corpo docente insufficiente rispetto al fabbisogno e personale amministrativo idem. I nostri alunni e studenti così imparano solo a galleggiare nel precariato.
Forse il Pd e i Cinque Stelle intendono formarli a ciò che grazie a loro li attende una volta nel mondo del lavoro che solo Forza Italia e il centrodestra sono capaci di creare»: a mettere il dito nelle piaghe della scuola che verrà è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«Ieri il candidato governatore Pd Eugenio Giani si è recato a un banchetto della nostra candidata presidente Susanna Ceccardi interessato al suo materiale elettorale.
Poi, in Casentino, si è lanciato in Arno. L’autoconsapevolezza è una gran cosa», osserva Marchetti.
«Ma come? Il ministro Azzolina nei giorni scorsi si è presentata in Toscana nell’ambito di un dichiarato tour nelle regioni italiane per conoscerne i fabbisogni di personale docente e non, oltre che di presidi logistici, poi finisce che era una specie di “bussate, tanto non vi sarà aperto” e “chiedete, tanto non vi sarà dato”?
Questo governo sinistre e Cinque Stelle ha trattato la scuola come la Cenerentola del Paese – incalza Marchetti – e i nostri ragazzi come ultime ruote del carro-Italia».
«In Toscana la situazione era già compromessa da decenni di governi regionali inefficaci, con fior di edifici non a norma, tante classi in strutture provvisorie come i container soprattutto a Lucca e provincia – elenca Marchetti – e un quarto dei docenti precari, cifra che a Lucca sale alla metà.
Si doveva finalmente mettere in campo un’azione forte per riallineare l’universo scolastico a bisogni emergenti già in fase pre-covid. Bisognava stabilizzare quanti da anni e anni insegnano fuori ruolo con procedura d’urgenza staordinaria e poi, a quel punto, procedere a concorso per le posizioni ancora necessarie.
L’Italia Pd-Iv-sinistre-M5S invece sviluppa debito per i monopattini mentre rifiuta risorse come quelle del Mes. I cittadini ci restano sotto. I nostri bambini e ragazzi alunni e studenti sono tra i più afflitti di tutti».

Ventilatori polmonari, Esaote: solo un protocollo di intesa
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Ventilatori polmonari, Esaote: finalmente un interlocutore sensato. Peccato sia solo lo schema di protocollo d’intesa per consentire… bla bla“
«Dopo aver buttato via 7 milioni di denari pubblici per comprare da una ditta con capitale sociale di 2500 euro 200 ventilatori che infatti non sono mai arrivati, comprendo l’esigenza della Regione di metterci una pezza mentre la magistratura indaga. Peccato che dei ventilatori annunciati in grande spolvero non ci sia nemmeno uno spruzzino, perché quello varato oggi non è altro, come scrive la giunta nel suo comunicato, che lo “schema di protocollo di intesa” per consentire alla società Esaote “di ampliare competenze e processi innovativi” nello stabilimento di Firenze. Esaote per parte sua si impegna “a valutarne la fattibilità tecnica”.
I ventilatori? Chissà se e quando perverranno. Basta con annunci a vanvera, c’è un limite anche all’abuso di credulità popolare. Intanto Estar per quell’acquisto improvvido rimane sotto inchiesta. Per lo meno questa volta il partner individuato è solido».
Così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti a proposito dell’annuncio dell’avvio del percorso verso un protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Esaote Spa, Comune di Firenze e Fondazione Toscana Life Sciences.

Cartario lucchese: senza impianto il polo muore
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti risponde a Liano Picchi: “Cartario lucchese: senza impianto il polo muore. Picchi non conosce l’ABC dei rifiuti, no problem, glielo rispiego”
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti risponde a Liano Picchi «La pianificazione impiantistica spetta alla Regione, non al singolo sindaco E per inciso i miei mandati da primo cittadino di Altopascio sono stati 4, non 3»
«Compagno Liano Picchi: ma che dice??? Sull’impiantistica di chiusura del ciclo dei rifiuti, che per quanto circolare darà sempre in esito una frazione da smaltire, dimostra di non conoscere l’ABC. No problem, glielo rispiego perché senza un impianto il polo cartario lucchese, tra i primi in Europa e che occupa migliaia di persone nei nostri territori, rischia una lenta morte per asfissia.
Poi allora non ci si spertichi in lodi né si calchino le passerelle per tagliare i nastri, se non si è capaci di dare anche soluzioni»: lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che ribatte alle dichiarazioni espresse dal signor Liano Picchi a nome del Coordinamento dei comitati ambientali della Piana di Lucca.
«Il primo dato che preciso mi riguarda direttamente: i miei mandati da sindaco di Altopascio sono 4, non 3. Il secondo ne discende: la pianificazione della geografia impiantistica spetta alla Regione, non al fai da te dei sindaci. Il terzo: l’impianto di compostaggio che doveva nascere a Capannori – sottolinea Marchetti – è stato il sindaco Menesini a sbandierarlo come fosse ‘cosa sua’, salvo poi lasciarselo scippare dopo anni di millantata competenza. Il quarto: compostaggio uguale rifiuti organici urbani, alle industrie del cartario serve invece un impianto di smaltimento degli scarti di lavorazione, il cosiddetto pulper. E non chiedono altro che la Regione indichi dove possono farlo, poi ci pensano da soli.
Si tratta di un impianto da realizzare con tutti i crismi normativi, non necessariamente di immediata prossimità ma anche in altra provincia… si parla di ottica regionale, qui… il povero Compagno Picchi nel migrare dall’uno all’altro lato dell’arcata ideologica, da capogruppo di An a Capannori a nume tutelare dei solletici veteroambientalisti della sinistra estrema, deve aver perso qualche ancoraggio cognitivo. Ora abbiamo recuperato, spero».
Dunque Marchetti rilancia: «Bisogna dare una risposta agli imprenditori che attualmente si trovano a dover trasferire il loro scarto di lavorazione in discarica o all’estero, con costi esorbitanti per il territorio e guadagni per i paesi che valorizzano quel materiale. Il tempo dei tavoli è esaurito, bisogna andare avanti e individuare una localizzazione. Noi lo faremo senz’altro. Per il cartario come per il tessile pratese e per le altre filiere che da anni chiedono sbocchi di smaltimento.
Lo faremo imponendo che si attinga alle tecnologie più all’avanguardia e con attente valutazioni di impatto a livello di emissioni in atmosfera e tutto quant’altro necessario. Ma lo faremo, questo è certo. E Picchi no: lo faremo per aprire al territorio la porta della crescita e dello sviluppo, non per avere contributi alla campagna elettorale. Quella dura un mese.
Vorrei evitare che la vitalità del nostro polo cartario, in assenza di risposte concrete e celeri, dovesse avere pari durata».

Rimborsi chilometrici, Marchetti: Correggo io la legge
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Rimborsi chilometrici, correggo io la legge. Ho pronto il testo, sarà il mio primo atto della prossima legislatura. E devolverò la mia quota del mese di agosto in cui non ci sono sedute“
«Al comma 4 dell’articolo 6bis della legge 3/2009, in coda si aggiunge: “La corresponsione della quota variabile di cui al comma 2 viene sospesa automaticamente nei mesi di interruzione dell’attività istituzionale in presenza, ovvero trattenuta dalla mensilità successiva in caso di interruzione imprevista”»: è il testo che il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti intende rendere legge.
«Questa legislatura è terminata – allarga le braccia – ma renderò l’introduzione di questa modifica normativa il primo atto della prossima. Per questo motivo ho la formulazione del testo, ma non la sua definizione. Lo depositerò come proposta di legge o come mozione a seconda se siederò sui banchi di maggioranza, come certamente sarà, o di opposizione. Intanto, visto che la seduta consiliare prevista per il 5 agosto è stata annullata, provvederò a farmi dire dagli uffici l’esatto ammontare allo spicciolo della mia quota di rimborsi chilometrici e la devolverò per mio conto come già avevo fatto per il bimestre di lockdown.
Enrico Rossi ed Eugenio Giani con la loro leggina-civetta sui rimborsi hanno messo una pezza al bimestre covid, ma ci sono i mesi di agosto, il periodo natalizio in cui le sedute di consiglio e commissioni sono sospese… ora che so dove è l’anomalia, intendo sanarla ad ogni costo. E mi meraviglio che i pauperisti sinistro-grillini ancora non abbiano provveduto. No problem, lo faccio io».
L’iniziativa legislativa di Marchetti va ad incidere sulla legge regionale 3/2009 e successive modificazioni. E’ lì che, all’articolo 6bis, col comma 2 si stabilisce che i consiglieri ricevano rimborsi di mandato forfettari divisi in due segmenti: uno fisso che copre le spese di esercizio varie che vanno routinariamente a determinarsi con le diverse attività sui territori, e uno variabile parametrato sulla distanza chilometrica tra residenza e sede del Consiglio regionale.
Il testo Marchetti si innesterebbe lì: «Nei mesi in cui non siamo chiamati ad andare al Palazzo del Pegaso – illustra – non solo per periodi di emergenza che tutti ci auguriamo non abbiano mai più a verificarsi, ma anche in tempo ordinario, quella quota non va corrisposta. E’ tanto semplice».
Marchetti confessa: «Quando mi sono insediato a metà legislatura in sostituzione dell’oggi onorevole Stefano Mugnai, mi sono preoccupato solo di mettermi a lavorare di lena affinché l’attività del Gruppo consiliare non subisse contraccolpi. Controllare il mio cedolino era francamente l’ultima delle mie preoccupazioni, con tutti i bisogni privi di risposta manifestati dai cittadini e a cui dovevo rappresentanza. E’ vero però che la legge non ammette ignoranza, e io su questo ho mancato dando per scontato che la normativa consolidata non ‘perdesse peli’.
Ora però che sono consapevole dell’esistenza di un vulnus – conclude – non posso restare passivo a beneficiarne e trovo abbastanza vergognoso che la leggina Rossi-Giani non lo abbia sanato nel suo complesso. Il mio testo di riffa o di raffa con la prossima legislatura diverrà legge, intanto per quanto mi riguarda agosto, rimborso mio non ti conosco (e ti devolvo)».

Concorsi con falla, non c’è prova scritta che fili liscia
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Concorsi con falla, non c’è prova scritta che fili liscia. Le persone vanno assunte, ma la regolarità procedurale va saputa garantire“
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti attacca la giunta «Volevano fare il regalo preelettorale? Beh il pacco l’hanno dato non c’è dubbio»
«Con i concorsi regionali non c’è prova scritta che fili liscia. Dopo gli infermieri con i test fotografati, ora ecco gli amministrativi coi loro dati sensibili allegramente diffusi in chiaro. Pd e Iv, assumendo, volevano fare un regalo preelettorale? Beh, almeno ai 3.548 candidati di cui quasi quasi ormai sappiamo anche il numero di piede, il pacco l’hanno dato non c’è dubbio»: l’affondo arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti dopo avere appreso sia dalla stampa che per segnalazioni dirette della falla apertasi sulla blindatura dei dati personali di oltre 3.500 candidati al concorso regionale per assistente amministrativo di categoria C svoltosi ad Arezzo.
«Le persone vanno assunte – incalza Marchetti – ma va saputa garantire la regolarità procedurale. La Regione governata da Pd e Iv se ne dimostra incapace. Mesi fa era toccato al concorsone per gli infermieri, le cui prove scritte erano state tutte fotografate e diffuse sui social con e senza risposte, con e senza banco, e ora ecco il concorso per amministrativi che finisce come minimo davanti all’Autorità garante per la diffusione indebita di dati personali».
Per l’accaduto, i candidati hanno ricevuto una lettera di scuse che parla di «increscioso incidente». Marchetti però non è tenero: «Le scuse sono un po’ pochino per la qualità di lesione della privacy che è stata generata – afferma – e poco conta se le procedure concorsuali strettamente intese fossero concluse o meno. I dati personali restano esposti».
«Vedo che in questo Concorsi senza Frontiere è già partita la manche su chi scarica meglio il barile – prosegue Marchetti – con la giunta che gioca il jolly dell’appalto a una ditta esterna. Ma è lo stesso. Che la superficialità sia praticata in forma diretta o nella scelta degli interlocutori a cui si affidano soldi pubblici e servizi resta lo stigma di una leggerezza inaccettabile sulle cose serie e sulle persone. E’ il caso di questo concorso, era stato il caso del concorsone Estar per gli infermieri, e sempre per Estar è stato il caso delle commesse milionarie per ventilatori polmonari mai arrivati e per mascherine prodotte nel distretto parallelo cinese».
«E’ stato, anche, il caso dei rimborsi nella quota parametrata sui chilometri durante il lockdown su cui il Pd e la maggioranza non sono intervenuti, provocando alla Toscana una lesione d’immagine pazzesca e dovendo correre ai ripari dopo che la figuraccia l’abbiamo fatta in 40. La Regione – conclude Marchetti – si lamenta parte lesa un po’ troppo spesso, segno che la maggioranza è incapace persino di operare in tutela di se stessa e dell’Istituzione, figuriamoci del resto della cittadinanza».

Sanità, con Forza Italia e centrodestra investimenti subito
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Sanità, con Forza Italia e centrodestra investimenti subito. Servizi territoriali da rigenerare valorizzando tutti gli attori del sistema, da dopo la riforma sanitaricida Pd-Iv del 2015 ospedali svuotati e intorno niente“
«Rigenerare e qualificare la sanità di territorio con potenti investimenti e valorizzazione di tutti gli attori del sistema di assistenza e cura, che va ramificato per restituire agli ospedali appropriatezza di accessi in maniera spontanea.
Oggi il malato non trova altra risposta che nei pronto soccorso ma intanto, dopo la riforma sanitaricida Pd-Iv del 2015 contro cui abbiamo lottato in ogni modo, i presidi sono stati progressivamente svuotati e indeboliti. Intorno, nel frattempo, non si è costruita la necessaria rete territoriale.
E’ una strozzatura da sanare subito e noi lo faremo valorizzando le professioni sanitarie nel loro complesso, ognuna con la propria competenza»: parola del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«Con Forza Italia e centrodestra al governo della Toscana – afferma – mi farò io stesso immediatamente promotore di una potente azione sulla sanità territoriale. Il primo salto da fare è quello dalla competizione alla competenza. In tutti questi anni Pd e Iv hanno imperato dividendo le professioni sanitarie, così da ottenere maggior controllo.
Nell’emergenza-urgenza come nella sanità di territorio e ospedaliera la sinistra di governo ha compromesso l’armonizzazione tra medici, infermieri, oss, volontariato. Lo ha fatto tagliando i servizi e sovrapponendo mansioni in maniera inappropriata. Così ha svilito tutti, ma soprattutto ha penalizzato il malato. Al tutti utili, nessuno indispensabile rispondo no: tutti i professionisti della sanità sono indispensabili alla corretta presa in carico della persona».
Al principio vanno date gambe. Come? «Assumendo e investendo sull’organizzazione della sanità di territorio che oggi manca di una formulazione organica e coerente. In emergenza covid-19 i medici di famiglia si sono trovati in prima linea spesso senza raccordo né tra loro né con gli altri segmenti professionali. Questo va superato e corretto – incalza Marchetti – attraverso l’implementazione di una rete territoriale che aggreghi professionalità e discipline in maniera che ciascuno percorra in efficacia il proprio segmento di assistenza e cura.
I medici di medicina generale hanno prodotto alla Regione una proposta che procede in questo senso, e noi la sosterremo così come sosterremo ad esempio il bisogno degli infermieri di essere inglobati ma non inghiottiti dal sistema. Ma è solo un esempio e vale per tutti. La cappa di afflizione controllante imposta sul sistema salute dalla sinistra va sollevata immediatamente perché uccide la capacità di cura. Con essa, si intacca la salute delle persone in un perverso effetto domino.
Per invertire la rotta, l’unica è cambiare conducente. Forza Italia è pronta, il centrodestra è unito».

Ospitalità in aree rurali, Marchetti: No piazzola selvaggia
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: “Ospitalità in aree rurali: No a piazzola selvaggia. Provvedimento assurdo fatto per accontentare pochi prima delle elezioni“
«No a piazzola selvaggia nelle campagne toscane»: questo il concetto affermato dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, intervenuto in aula durante il dibattito sulla nuova normativa per l’ospitalità turistica in area rurale.
«E’ una norma contro il buon senso – ha incalzato – contro il paesaggio, anche contro la buona ospitalità che invece è rigidamente regolamentata e persino contro tutto quello che ci avete detto sul paesaggio in questi anni».
«Qui bisogna che vi diate una regola prima o poi – ha allargato le braccia Marchetti – e però il punto è che ormai il tempo è scaduto e non siete stati capaci. Con questo atto si interviene sulla spinta di sollecitazioni di pochi a fine legislatura per contentare qualche territorio, ma per farlo si vanno a disseminare i terreni agricoli di piazzole».
«E’ una scelta come minimo inopportuna – ha concluso Marchetti – perché le piazzole necessariamente implicano anche strutture e servizi, in primis quelli igienici. Il paesaggio cambierà volto. Non possiamo che esprimere un voto contrario a questo provvedimento».

Rimborsi chilometrici erronei? Giani si giustifichi
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti: ” Rimborsi chilometrici, se per Giani sono “erroneamente corrisposti”, allora sono anche erroneamente deliberati a sua firma. Si giustifichi”
«In oltre trent’anni di esercizio politico non mi sono mai trovato in queste situazioni. Mai chiesto un rimborso, mai un pie’ di lista: nulla. Non ho mai chiesto nulla e non voglio, anzi proprio rigetto che mi arrivino denari che non mi spettano. Per questo di certo domani voterò la proposta di legge che ci verrà sottoposta in aula di Consiglio regionale».
«Sottolineo però che se come leggo nella formulazione scelta dai vertici regionali Eugenio Giani ed Enrico Rossi i rimborsi di mandato in questi giorni oggetto di dibattito sono stati “erroneamente corrisposti”, come scrivono nel loro comunicato, beh allora sono anche stati erroneamente deliberati ed è il caso che Giani spieghi come mai ha firmato quell’atto. Se c’è stata una decisione “erronea” che fa passare tutti noi per ladri di polli, per altro con grave lesione per l’immagine dell’istituzione oltre che dei singoli, chi la assunta ora dovrà farsene carico, giustificarla e motivarla».
Così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti circa la formulazione con cui – attraverso una nota diffusa dall’agenzia per l’informazione della giunta regionale Toscana Notizie – si dà notizia dell’accordo tra il governatore toscano uscente Enrico Rossi e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani (candidato governatore Pd alle prossime elezioni regionali) a presentare nella seduta del Consiglio in programma domani 30 luglio una proposta di legge contenente disposizioni per il recupero, dalle indennità mensili future dei consiglieri dell’attuale legislatura, della quota che è stata «erroneamente corrisposta» nel periodo di lockdown per l’esercizio del mandato. rimborsi chilometrici

Ospedale Versilia: sosta selvaggia, posti pochi e cari
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Ospedale Versilia: sosta selvaggia, posti pochi e cari. La mia mozione per tariffa zero approvata a unanimità e mai attuata”
«Posti pochi e cari per parcheggiare all’ Ospedale Versilia. Ecco perché poi scatta la sosta selvaggia, non certo segno di gran senso civico ovviamente. Ma alle responsabilità individuali di chi ostacola l’accesso dei mezzi di soccorso all’ospedale, c’è anche la responsabilità istituzionale di una mia mozione per l’abbattimento tariffario fino a zero per questo autentico balzello sul dolore e sulla malattia che, pur approvata all’unanimità l’anno scorso, non ha avuto attuazione da parte della maggioranza Pd e Iv»: a sottolineare l’inadempienza è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.
«Era il 12 giugno 2019 – ricorda Marchetti – quando la mia mozione per abolire o per lo meno minimizzare, rendendola unica, la tariffa imposta sulla sosta nei parcheggi di molte aree ospedaliere della Toscana tra cui proprio quella dell’ Ospedale Versilia aveva ricevuto condivisione collettiva da parte del Consiglio regionale. La commissione sanità avrebbe dovuto attuarla. Ebbene, non è mai accaduto con il solito arrogante e sussiegoso comportamento di chi il potere vuole spremerlo fino all’ultima goccia. Che importa se gravando su chi soffre, malati o familiari che siano».
Per il Versilia, poi, c’è la specificità legata ai flussi: «In estate – spiega Marchetti – il bacino di utenza potenziale si espande in virtù della presenza di turisti che almeno nel fine settimana, anche quest’anno, raggiungono la nostra costa. Questo rende gli spazi sosta disponibili troppo pochi, oltre che troppo cari».
E Marchetti conclude: «Su chi dimostri meno civismo tra chi parcheggia fuori norma e chi crea istituzionalmente le condizioni affinché ciò avvenga, francamente è una brutta gara di cui fatico a individuare il vincitore. So però che a perderci sono gli utenti dell’ospedale, soprattutto quelli con patologie tempo-dipendenti per i quali ogni secondo è prezioso. Alla prossima legislatura regionale riproporrò l’iniziativa, e stavolta pretenderò la soluzione anche perché al governo della Toscana ci saremo noi di Forza Italia e il centrodestra».

Rimborsi chilometrici, donazione consiglieri regionali FI
I consiglieri regionali di Forza Italia Marco Stella e Maurizio Marchetti hanno devoluto i rimborsi chilometrici per le trasferte percepiti durato il periodo di lockdown ad Enti benefici: “Invitiamo i nostri colleghi Consiglieri regionali a fare altrettanto”
«Ho provveduto a disporre un bonifico di euro 2000, ovvero la quota di rimborsi trasferte ricadente sui due mesi di lockdown durante i quali il Consiglio regionale si è riunito in forma telematica, a favore della Misericordia di Altopascio che è la mia città. La causale del bonifico, di cui trasmetto qui in allegato l’attestazione, è Devoluzione rimborsi Crt bimestre covid».
«Dare pubblicità a un gesto benefico è per me innaturale, tanto che già lo avevo fatto proprio nel periodo di lockdown attraverso la mia sezione Lions senza preoccuparmi di tracciarlo. Ora vado contro me stesso e rendo pubblica la mia attestazione di versamento. Invito i miei colleghi Consiglieri regionali a fare altrettanto».
Dichiarazione del Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti
Il Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) ha donato l’esatto ammontare della cifra (1.020 euro) percepita per i rimborsi chilometrici durante il periodo di lockdown dell’Assemblea toscana, e li ha versati con un bonifico bancario ad un’associazione che si occupa di assistenza all’infanzia.
Lo rende noto il consigliere Stella.

Lucca: Per i disabili bus-miraggio, solo 21 fermate adatte
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Lucca: Per i disabili bus-miraggio, solo 21 fermate adatte. Voglio pensiline tutte accessibili a tutti, usiamo i soldi Ue anche per questo”
Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti incalza CttNord «Questo servizio non è realmente per tutti. Prenotare assistenza 36 ore prima disincentiva il libero uso del trasporto pubblico locale per le persone a mobilità diversa»
«Perché io posso andare a prendere un autobus ovunque e in qualunqe momento mi salti il ghiribizzo o mi si presenti la necessità, e invece una persona con problemi motori oppure in carrozzina invece deve prenotare assistenza 36 ore prima compilando moduli e contromoduli con l’azienda che si riserva anche di rifiutare il servizio? Così CttNord penalizza fortemente i disabili.
Come se non bastasse, tra il comune di Lucca, la Piana e la montagna le pensiline omologate alla salita e discesa del diversamente abile sono appena 21. Ma qui a mio avviso bisogna superare la questione se siano poche, come sono, oppure tante: il punto vero è che tutte devono essere accessibili a tutti, e ritengo che i fondi Ue in arrivo debbano essere utilizzati anche per rendere veramente pubblico un servizio di trasporto che al momento è per molti, ma non per tutti. E questo non è da paese civile».
L’affondo arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti a seguito delle segnalazioni delle associazioni di disabili che lamentano le insufficienze sullo stato del servizio di trasporto erogato da CttNord a Lucca.
«Le fermate accessibili sono 21 in tutto secondo i dati messi in rete dalla stessa azienda di trasporto. Dieci di queste si trovano nel territorio comunale di Lucca, 5 a Capannori, 2 ad Altopascio e poi 1 a Barga, 1 a Borgo a Mozzano, 1 a Gallicano e 1 a Vergemoli. Fine della fiera. Ora io – insiste Marchetti – voglio chiarire un punto, ed è che nessuna persona deve essere costretta ad andare col lanternino in cerca di una fermata adatta. Tutte le fermate devono essere adatte tanto a me quanto a chiunque altro, perché la mobilità è un diritto di tutti».
Marchetti analizza la carta dei servizi 2020<https://lucca.cttnord.it/carta-dei-servizi/P/93> che CttNord ha messo in rete anche per Lucca con dati aggiornati al 26 marzo scorso: «Ebbene – ripercorre il Capogruppo regionale di Forza Italia nonché Coordinatore provinciale degli Azzurri lucchesi – a pagina 93 il paragrafo dedicato ai Servizi attrezzati per disabili impone procedure poco adeguate a una carta dei servizi degna di questo nome.
Per poter prendere un autobus, infatti, una persona a mobilità ridotta deve intanto cercarsi la fermata giusta e poi l’azienda scrive: “Il fruitore del servizio è tenuto a prenotare l’assistenza con almeno 36 ore di anticipo rispetto alla data e ora prescelte, mediante una delle due opzioni seguenti: a. Compilando direttamente sul sito web della società il format predisposto; b. Telefonando al numero uno dedicato recentemente predisposto 050.884080”. Un disagio unico, che per di più non garantisce nemmeno di ottenere il servizio.
Lo scrive ancora CttNord subito dopo: “I settori aziendali preposti prendono in carica la richiesta, ne valutano la fattibilità e contattano il richiedente per confermare la erogazione del servizio o meno”».
Secondo Marchetti: «Se io fossi una persona con mobilità ridotta mi sentirei talmente umiliato da una simile condizione che rinuncerei. E forse non sarei il solo, dato che ancora la carta dei servizi a pagina 38 ci dice che per tutto il 2019 nell’intera provincia di Lucca non è stato effettuato nemmeno mezzo servizio ai disabili. Segno che nessuno, e comprensibilmente, si può assoggettare a procedure che limitano ulteriormente la capacità di muoversi. Ciascuno di noi, domani, potrebbe trovarsi in situazione di mobilità ridotta banalmente fratturandosi una gamba. Capita.
E lo domando a ciascuno: trovereste accettabile affrontare una trafila del genere per recarvi al controllo in ospedale con la carrozzina con un bus cui avete diritto? Io no. Alla sinistra di governo regionale che sin qui non ha saputo incidere lasciando indietro le persone dico: andate a casa, lasciate governare Forza Italia e il centrodestra. Potrete riprenotare il vostro strapuntino 36 mesi prima delle regionali che si terranno tra cinque anni. Vi ricontatteremo per dirvi se accettiamo o no di concedervelo».

Firenze: Antonio Tajani incontra le categorie economiche
Il Vice Presidente di Forza Italia Antonio Tajani, insieme a Marco Stella e Maurizio Marchetti, hanno incontrato i rappresentanti delle categorie economiche: “La sinistra ha sfiancato la Toscana, la nostra competenza al loro servizio”
«La sinistra ha sfiancato la Toscana, noi mettiamo a disposizione delle categorie economiche la nostra competenza per rilanciare la loro crescita»: così i Consiglieri regionali di Forza Italia Maurizio Marchetti (Capogruppo) e Marco Stella (Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana) che stamani a Firenze, insieme al Vicepresidente nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, hanno incontrato le delegazioni di Confindustria, Confartigianato, Confedilizia, Federalberghi, Confcommercio e Confesercenti.
L’incontro ha di fatto inaugurato sia la giornata toscana di Antonio Tajani, sia la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali: «Non potevamo che partire da economia e impresa – affermano Marchetti e Stella – senza il cui prezioso contributo nessun territorio può crescere e svilupparsi. In Toscana la sinistra ha sfiancato imprenditori e professionisti, e noi come sempre siamo pronti a rispondere alle loro istanze.
Sburocratizzazione, defiscalizzazione, rilancio infrastrutturale, efficace politica dei rifiuti non sono che alcuni tra i principali capisaldi per il buon governo della nostra terra. Rossi e Giani, il Pd e Iv della maggioranza regionale e le sinistre che governano la Toscana da decenni hanno portato allo stallo. L’emergenza covid-19 non ha fatto che contribuire a portare al pettine nodi storicamente irrisolti».
Il sollievo economico, secondo Forza Italia è il presupposto indispensabile per gli altri canali di crescita e ammodernamento: «Sanità avanti a tutto – incalzano – per un sistema che ritrovi ramificazione territoriale che adesso non c’è e rimetta al centro i bisogni della popolazione. E poi – concludono – c’è tutta la rete di infrastrutture immateriali da implementare, ma in fin troppe zone addirittura da attivare per rendere la digitalizzazione diffusa e a portata di tutti. Cittadini e imprese. C’è di che rimboccarsi le maniche, noi siamo pronti», concludono Marchetti e Stella.

Massarosa, Marchetti: Da Ghiara poche idee e ben confuse
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Massarosa, da Ghiara poche idee e ben confuse. Inadatto a stare in politica e anche a fare il bene dei cittadini”
«Leggo, con qual certo imbarazzo per lui, le dichiarazioni con cui l’ormai ex rappresentante di Forza Italia nel Consiglio comunale di Massarosa Lorenzo Ghiara tenterebbe una balbettante risposta nei confronti non tanto miei, quanto del partito che era chiamato a rappresentare. Tessera o non tessera, egli non è stato eletto all’interno di una lista civica. Si è candidato infatti nella lista di Forza Italia. Di conseguenza Forza Italia lo espelle. Non gli piace il termine? Lo rinnega come suo rappresentante in ogni consesso dell’universo mondo da Massarosa in su e in giù».
«Quanto al dubbio di Ghiara sulla volontà di espropriarlo del suo pensiero non abbia timore: non avendo pensiero, nessuno può espropriarlo di alcunché. A più riprese, nelle scorse settimane, ho cercato e creato occasioni di confronto interno a Forza Italia in cui provare a comprendere quale fosse il punto politico in cui cadeva la divergenza di Ghiara: a quelle occasioni interne, lui non si è mai presentato. Mi sono dunque recato personalmente, l’altra sera, in Consiglio comunale a Massarosa, per ascoltarlo nel tentativo appunto di capire».
«Ebbene: non ho potuto. Questo perché da Ghiara non ho ascoltato nemmeno mezza considerazione politica, ma solo questioni personali adatte forse al contesto di un torneo di ramino, ma non certo a una questione fondamentale per la vita di un’amministrazione comunale come il suo bilancio. Se vi sono divergenze politiche questo è plausibile, ma le si dibattono intanto centrandole, e poi nel giusto contesto. Ma questo è l’ABC politico che Ghiara, a oltre 10 anni dalla mozione di sfiducia da lui firmata nei confronti dell’allora sindaco Larini, dimostra di non avere ancora acquisito. Dubito che mai riuscirà nell’impresa».
«Asserisce che il sindaco Coluccini non sia adatto? Beh, io dico che alla luce del suo percorso forse è lui a non avere le idee chiare su come si stia in un’amministrazione comunale e su cosa le si richieda. Chi – Ghiara come altri consiglieri comunali – oggi assume posizioni di carattere personale per affossare la guida di una città che ha espresso il proprio mandato con chiarezza fin dal primo turno, io credo non sia adatto a fare il bene della comunità di Massarosa. Rinnovo perciò i saluti al Compagno Ghiara, auspicando per la salute pubblica che in futuro trovi da dedicarsi ad altro che alla politica».

Rapporto Irpet: economia toscana a picco, Regione inerte
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Rapporto Irpet, economia toscana a picco. Le sinistre hanno tenuto i borsoni chiusi per famiglie e imprese buttando milioni per ventilatori mai arrivati e mascherine da ditta irregolare cinese”
«Per mesi abbiamo chiesto alla Regione sostegni mirati per famiglie e imprese, prevedendo facilmente la capacità di contraccolpo economico che l’emergenza coronavirus avrebbe generato. Ma la sinistra di governo Pd e Iv è stata avara e ha tenuto i borsoni chiusi, buttando però milioni per ventilatori polmonari mai arrivati e per mascherine da una ditta cinese irregolare, il che ha peggiorato la situazione per via della dispersione di risorse.
Oggi il rapporto Irpet ci disegna un’economia da stato di guerra, ma era tutto già scritto e la sinistra ha preferito stracciare la pagina»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti commenta il rapporto Irpet sull’economia toscana.
«Lo indicavo proprio nei giorni scorsi ad esempio per l’artigianato. In una Toscana che sin qui è stata trainata dall’export – sottolinea Marchetti – lasciar disperdere il patrimonio di saper fare e manualità legato alle nostre imprese artigiane che stanno chiudendo o non riaprendo a grappoli è sciagurato. Idem per le industrie, che non riescono realmente a ripartire. Ci sono interi distretti come quello orafo aretino, il tessile pratese, il cartario e il calzaturiero tra Lucca e Pistoia che non sono stati sostenuti e oggi affannano nella ripartenza.
Qui non si tratta, e anzi non si trattava – prosegue Marchetti – di fare dell’assistenzialismo a imprese decotte come però più volte in passato la Regione ha fatto erogando contributi a pioggerellina di marzo. Si trattava invece di mettere in campo strategie e misure che sostenessero le economie superstititi a mo’ di ponte in questo 2020. La misura principe? La cancellazione, non la sospensione o il rinvio, di tutte le imposte per quest’anno. Invece il circuito della tassazione procede e proprio in questi giorni si aprono alcune finestre di pagamento importanti».
Idem sul tursimo: «La Toscana ha nel proprio patrimonio artistico e paesaggistico un giacimento di petrolio culturale che adesso è fermo. Ma lo era anche mesi fa – evidenzia Marchetti – e non si sapeva fino a quando, ma nulla è stato fatto per tamponare quella che si sapeva sarebbe stata una falla a livello imprenditoriale, con tutto il segmento Horeca in ginocchio, e quindi occupazionale. Quando la cassa integrazione, che pure arriva a rilento con aventi diritto ancora non raggiunti dalla quota di aprile, a settembre andrà ad esaurirsi allora si avrà una caduta verticale della tenuta sia economica che sociale. Pd e sinistra di governo regionale stanno a guardare.
Noi continuiamo a indicare una via a cui le sinistre girano le spalle. Il risultato ce l’ha servito il rapporto Irpet, non un’opposizione brutta e cattiva ma analisti oggettivi. La Toscana è lacerata, lo deve al governo regionale Pd e Iv del tutto passivo e a quello nazionale Pd, sinistre spicciole e grillini del tutto inefficace».

Massarosa, Marchetti: Lorenzo Ghiara espulso da Forza Italia
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Sentito il Coordinamento comunale di Massarosa, come Coordinatore provinciale dichiaro Lorenzo Ghiara espulso dal partito”
«Sentito il Coordinamento comunale di Forza Italia a Massarosa, come Coordinatore provinciale di Forza Italia dichiaro Lorenzo Ghiara espulso dal partito».
«I comportamenti tenuti nelle ultime settimane e in particolare il voto contrario opposto ieri sera al bilancio comunale di Massarosa in piena sintonia con le sinistre collocano Ghiara fuori dal perimetro di Forza Italia e del centrodestra».
«Tali comportamenti sono ancor più gravi dato che questa persona siede nell’Assemblea cittadina non in quanto eletto, bensì in quanto subentrato all’eletta Elisabetta Puccinelli dopo che quest’ultima è stata chiamata in giunta comunale. A Ghiara si richiedeva il rispetto del mandato elettorale espresso dal voto dei cittadini, ovvero quello di operare nella cornice della maggioranza».
«In lui Forza Italia e la maggioranza di centrodestra hanno riposto fiducia, tanto che il Sindaco gli ha conferito una delega all’urbanistica che Ghiara non ha saputo onorare in maniera palpabile».
«Ieri sera, dinanzi al bilancio portato in aula dal Sindaco di Massarosa, Ghiara ha espresso voto contrario adducendo motivazioni che davvero poco e niente hanno a che fare con la politica, apparendo invece esse più di carattere personale e personalistico negli attacchi frontali mossi al Sindaco individualmente».
«Si ravvisa, in tale comportamento, certa serialità rammentando quando lo stesso Ghiara, era la fine del secondo mandato di Larini sindaco, firmo una mozione di sfiducia nei confronti di quest’ultimo, ottenendo poi per sé la candidatura a sindaco del centrodestra. Il personaggio si conferma a tutt’oggi bizzarro, e in conseguenza la stima e la fiducia che in lui avevamo riposto non può che venir meno».
«Fa specie e dispiace dover assumere questa grave decisione, ma fa ancor più specie aver visto ieri sera un esponente di centrodestra perfettamente organico e omogeneo alla sinistra. Rivolgiamo dunque un in bocca al lupo al compagno Ghiara affinché nella sua nuova collocazione politica trovi quell’equilibrio politico che ha sin qui dimostrato di non avere».

Scuola, Lucca punta di nuovo sui container, così non va
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Scuola, Lucca punta di nuovo sui container, così non va. Il Pd tratta la scuola da campeggio. E pagano i nostri ragazzi”
«I container per la scuola no, non sono nemmeno da considerarsi una soluzione ma solo una dichiarazione di incapacità a individuare spazi per la didattica idonei da parte di un Pd che tratta la scuola da campeggio. Per di più sono investimenti a perdere fatti con denaro pubblico che meglio sarebbe investito in interventi strutturali, non nel provvisorio.
La pensavo così quando la Provincia operò questa scelta per il Paladini e il Civitali, lo penso oggi che il coronavirus ha trasformato le mancate strategie di anni sulla scuola da parte del Pd in emergenze diffuse. Ma a pagare sono i nostri ragazzi. Ancora una volta, dopo mesi di deprivazione di socialità»: la bocciatura arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che così commenta le prospettive sul nuovo anno scolastico illustrate ieri dalla Provincia di Lucca.
La contrarietà di Marchetti ai container come spazio scolastico non è nuova: «Un’installazione provvisoria ma perdurante, ovvero non certo destinata a qualche mese di vita ma a anni di utilizzo, non è una soluzione compatibile con le esigenze di una buona didattica.
L’esperienza del Paladini e del Civitali a Lucca ha già dato prova di disagi legati alle temperature, ghiacciaia d’inverno e forno d’estate, all’acustica, con pareti-non-pareti attraverso cui si sentono anche i respiri – prosegue Marchetti – e a un generale senso di precarietà che certo non favorisce la concentrazione e l’apprendimento».
«Ma se sbagliare è umano, resto basito dall’idea di Menesini di perseverare schiaffando altri studenti di nuovo nei container. Così nel capoluogo i ragazzi del Passaglia si aggiungeranno ai loro colleghi di Civitali, Paladini e Fermi nei moduli precari, mentre a Capannori altri moduli per il Vallisneri andranno a sommarsi a quelli del Majorana mentre la Versilia ne vedrà spuntare per accogliere, si fa per dire, parte dei ragazzi del Chini-Michelangelo a Lido di Camaiore.
Ho l’impressione che Menesini pensi di aver individuato nelle classi da Tre Porcellini l’uovo di Colombo – conclude Marchetti – e invece si sbaglia di grosso. Strutture precarie, insegnanti precari, trasporti precari, presente e futuro resi precari dalla contingenza legata agli esiti della pandemia… così si spezza la spinta a costruire dei nostri giovani.
I luoghi sono importanti nel qualificare la formazione, e Menesini pare averlo dimenticato».
C’è poi l’aspetto squisitamente amministrativo: «Investendo denari dei cittadini nel provvisorio, come nel caso dei container, ai cittadini medesimi non tornerà indietro niente. Sono soldi sostanzialmente a perdere. Non è un sano amministrare».
E le ristrutturazioni, a che punto sono? «Con i fondi che dovevano essere attinti dai mutui Bei eravamo rimasti in stallo con il ministero dell’economia che doveva rilasciare il nulla osta per lo schema tipo per la stipula dei mutui. A quel che mi risulta dovrebbe averlo fatto con nota dal numero di protocollo DT97503 del 4 novembre 2019.
E quindi a che punto siamo? Quelli sono interventi strutturali che recano valore al territorio e all’universo scolastico. Ma se ne sono perdute le tracce».

Comuni, Marchetti: Dai Sindaci alla Regione grido di dolore
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Comuni, Il Pd ha reso la Toscana un reame sussiegoso, il territorio è un’altra cosa. Rossi&C su un altro pianeta e Giani orbita lì. La dimostrazione? Rifiuti e guinzagli”
«Il documento bipartisan siglato ieri dai Sindaci dei Comuni toscani con un appello alla Regione è un autentico grido di dolore che attesta quel che da tempo evidenziamo anche noi, ovvero che Rossi&Compagni hanno reso la Toscana un reame sussiegoso distante dai bisogni reali del territorio. La sinistra di governo regionale vive su un altro pianeta dove anche Giani orbita, come dimostrano le esternazioni su rifiuti, termovalorizzatori e guinzagli.
Come sperare che le relazioni cambino con uno che si proclama Sindaco tra i Sindaci senza mai esser stato primo cittadino da nessuna parte? E’ il segno flagrante che non sa di che parla»: l’analisi arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che così commenta i contenuti del documento condiviso ieri durante l’assemblea di Anci Toscana dai sindaci di tutti gli schieramenti.
«Il documento – incalza Marchetti – sottolinea il fallimento complessivo delle politiche regionali rispetto ai territori per tutti i segmenti strategici della governance, con i sindaci che temono il tilt su trasporto pubblico locale, sanità, servizi, welfare, scuola… è un pacchetto che impatta su tutto quel che è il quotidiano delle persone e sui loro bisogni resi più taglienti dall’emergenza covid.
Chi vive sul piano di realtà queste cose le sa bene, i sindaci sono tra la gente. Compresi quelli del Pd che ai loro compagni in Regione sostanzialmente domandano di scendere sulla terra e occuparsi dei problemi concreti».
«Invece in Regione abbiamo una giunta Pd e Iv che continua a narrare il Paese della Frutta Candita – prosegue il capogruppo di Forza Italia – riscuotendo il biasimo non tanto di Forza Italia e del centrodestra, non tanto dai sindaci non organici alla loro parte politica bensì dai primi cittadini dei loro stessi partiti.
Coi sindaci sono state lasciate sole le comunità. Ovvero le persone che ogni mattina si alzano e non sanno se riusciranno ad accaparrarsi un posto su un autobus, né se questo si guasterà nel tragitto magari verso un ospedale dove si sciropperanno ore e ore di coda per effettuare un prelievo o prenotare una prestazione, in alcune zone trovando gli sportelli Cup chiusi perché gli operatori sono in sciopero a chiedere certezze per il loro posto di lavoro. Un lavoro che tanti toscani non hanno più, senza però riuscire ad accedere a cassa, bonus e sussidi.
Intanto a settembre le scuole e gli asili devono riaprire: come? Dove? Come ci arrivano i ragazzi in una Toscana dove sul tpl viaggiano al momento solo le inchieste? Con quali precauzioni anticontagio in una Toscana che ha comprato le mascherine a milioni da una ditta cinese irregolare? E che non si ammalino in troppi, perché i ventilatori acquistati per 7 milioni non sono mai arrivati. Niente dispositivi, niente più milioni. Non va nulla.
Pd e sinistra hanno condotto la Toscana e i suoi Comuni, quindi la sua gente, sull’orlo dell’abisso. Il coronavirus non ha dato altro che la spinta finale. E ora tutto è emergenza».

Scuola: Non sia una repubblica fondata sul precariato
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Scuola, non sia una repubblica fondata sul precariato. Il concorso straordinario pare più arzigogolato dell’ordinario”
La scuola non sia una repubblica fondata sul precariato, o la Toscana dove un docente su 4 è precario pagherà un prezzo salatissimo. Per evitare un settembre disastroso bisogna muoversi adesso, e chiedo alla Regione Toscana coordinatorice di settore in Stato-Regioni di promuovere la stabilizzazione dell’intero corpo docente avente titolo.
Al contrario, in concorso straordinario made in Azzolina pare più arzigogolato dell’ordinario»: torna a suonare l’allarme, il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che già nei giorni scorsi guardava con preoccupazione ai dati sulla quota di personale docente a ruolo e non.
«Premesso che tenere una porzione tanto consistente di docenti in condizione di indeterminatezza a mio avviso rappresenta una iniquità a prescindere dall’emergenza covid – sottolinea Marchetti – adesso però è il momento per la Toscana e per l’Italia di raccogliere la sfida a sanare sacche di disparità come quella degli insegnanti.
Secondo i dati del direttivo toscano dei precari, il 25-30% del corpo docente toscano della scuola è precario. Significa oltre un quarto, con Lucca maglia nera dove la percentuale sale a circa la metà per l’equivalente di circa 3mila insegnanti non di ruolo».
Il concorso annunciato non rasserena le prospettive: «Non sono io un tecnico – mette le mani aventi Marchetti – ma da più parti anche di diverso orientamento sia rispetto a me che tra loro non ricevo altro che segnalazioni secondo le quali questo concorso straordinario risulta più complesso dell’ordinario, con procedure e imbuti da Ufficio complicazione affari semplici.
Dal ministro grillino Azzolina del resto non mi aspettavo di più, dunque non stento a crederlo. Sta di fatto che il concorso straordinario deve rappresentare un’opportunità, non l’ennesimo farraginoso barbatrucco per generare altre riserve di cattiva occupazione in un settore che ha in mano la formazione dei nostri bambini e ragazzi. Sono gli italiani di domani, e meritano un futuro all’altezza delle loro aspirazioni. Lo si costruisce adesso, e c’è bisogno di un corpo docente omogeneo rispetto al riconoscimento del suo lavoro».
Marchetti torna dunque a sollecitare la giunta regionale a prendere in mano le redini della situazione: «La Regione è priva di competenze dirette sulla materia, ma la Toscana può incidere se c’è la volontà politica poiché in Conferenza Stato-Regioni è coordinatrice di settore.
In questa veste – indica il Capogruppo di Forza Italia – e mentre rimbalzano di territorio in territorio timori di tagli agli insegnanti e alle classi che invece con le misure anticontagio andrebbero incrementate, la giunta toscana ha il dovere di attivarsi e incidere per scongiurare scenari che paghiamo tutti: insegnanti, studenti di oggi, adulti di domani, famiglie».

Calo demografico, la Regione pensi alle famiglie
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Calo demografico, No caro Rossi, altro che immigrazione, bisogna pensare alle famiglie e ai giovani per invertire il fenomeno. Anche in emergenza covid dalla Regione zero euro stanziati a loro sostegno”
«Eh no caro Rossi: contro il calo demografico che affligge la Toscana e l’Italia rendendo la nostra regione tra quelle a più alto indice di invecchiamento la ricetta non è la tua che vuoi cambiare le politiche sull’immigrazione, ma la nostra di Forza Italia e centrodestra che vogliamo attivare politiche per la famiglia, per i giovani e per la loro occupazione perché senza indipendenza economica non c’è maturità sociale».
Parola del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che così ribatte al post con cui il governatore della Toscana Enrico Rossi commentava via Facebook il nuovo calo demografico registrato dall’Istat.
«Senza sbocco in una buona occupazione senza un sano mercato delle abitazioni anche in locazione e senza la benché minima politica dedicata al sostegno alla famiglia e alla genitorialità – afferma ancora Marchetti – i nostri ragazzi faticano a progettare il futuro che pure agognerebbero. Un futuro che include figli e famiglia. Ma la maturità sociale implica indipendenza economica che per troppi resta una chimera.
Come Pd e sinistra avete fallito nell’affrancare i nostri figli e le nostre figlie dal precariato, e lei in particolare va a caccia di voti promettendo profilattici e pillole. Altro che cambiare le politiche per l’immigrazione, Rossi inizi a guardare in casa sua. Non per altro, sa? Ma perché sarebbe anche casa nostra. E’ la Toscana, ha presente?».

Artigiani, Lucca si ripensi anche a misura di bottega
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Artigiani, Ora tendere una mano al settore, intanto studiare il rilancio modellato sui bisogni. Aiuti diretti subito, poi tavolo d’area con istituzioni, categorie, Imt”
«Aiuti diretti subito all’artigianato lucchese, poi però si istituisca un tavolo d’area che aggreghi politica, istituzioni, categorie ed esperti Imt per studiare una Lucca anche a misura di bottega, ma soprattutto un territorio che armonizzi servizi, tempi e spazi sulla base dei nuovi bisogni espressi dal territorio. Facciamo dell’emergenza coronavirus un’opportunità di rilancio.
Diamo un senso creativo alla parola crisi»: è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti (Coordinatore provinciale di Forza Italia a Lucca) a dare il ‘la’ per un lavoro sinergico che unisca gli attori della realtà cittadina e provinciale.
«Gli artigiani rappresentano per Lucca un tessuto economico irrinunciabile non solo in termini strettamente di Pil – osserva Marchetti – ma anche per il valore culturale e di saperi che essi esprimono. Da qui passa tanta della ‘lucchesità’ e questo è un patrimonio da non disperdere, da proteggere dall’assenza di fondi per la cassa integrazione che il governo di Pd e M5S non sa far arrivare al bersaglio dei lavoratori, con tante famiglie e imprese anche mini e micro che vengono lasciate indietro. E sono i nostri artigiani, le nostre botteghe, i negozi di vicinato e i nostri creativi.
Lucca deve tornare a essere per loro un nido in cui operare, crescere, svilupparsi, lavorare e dare lavoro. Esportare, magari, anche. Reinventarsi nei canali del commercio digitale… Ovvio che per amministrazioni di sinistra sia imbarazzante rivendicare l’orgoglio territoriale presso un governo altrettanto di sinistra che annuncia provvedimenti vuoti, come le misure di aiuto che, ci dice Confartigianato Lucca, anche in emergenza covid sono arrivate a rilento, parzialmente, e poi si sono esaurite prima di coprire il bisogno».
L’impasse, secondo Marchetti, può essere superato solo attraverso la condivisione di intenti: «Da qui a settembre bisogna istituire un tavolo che veda le istituzioni capofila ma che aggreghi politica, famiglie, attori del volontariato, categorie, ordini professionali, rappresentanti dell’universo studentesco e della scuola e del mondo finanziario, bancario, creditizio.
Tutti insieme – è la visione di Marchetti – auspicabilmente con l’aiuto degli esperti dell’Imt dovranno essere chiamati a definire una piattaforma di bisogni e relative risposte in termini di possibili soluzioni da calare sul territorio. Da qui a fine anno, su quella base si dovranno rimodulare i servizi ma anche i tempi e gli spazi della città e della provincia, così da rendere il territorio stesso volano di sviluppo.
Un territorio-incubatore per far crescere la comunità intera. Chi studia, chi lavora, chi produce, chi assiste, chi crea e inventa, chi arriva da fuori per affari o piacere. Insieme con Lucca al centro si può, io sono disponibile a iniziare anche subito».

Marchetti: Decreto semplificazioni, Lucca grande assente
Il Capogruppo regionale di Forza Italia e Coordinatore provinciale di Lucca Maurizio Marchetti: “Semplificazioni, Lucca grande assente. Altro che letterine, commissario per gli assi viari contro il fallimento Pd. Il nord-sud già finanziato, il Pd lo tiene in serbo per tagliare nastri elettorali?”
«Lucca grande assente nel decreto Semplificazioni che, pur non semplificando un bel nulla, però per lo meno prova a individuare un elenco di opere incompiute e strategiche. E il sistema tangenziale lucchese però non c’è. E’ gravissimo. Inutile che ora Menesini scriva a Conte. Più che le letterine di Menesini al governo, per altro solo annunciate e tardive, ormai per gli assi viari serve un commissario che superi il fallimento politico-amministrativo di Pd e sinistre che fanno filotto tra governo e amministrazioni locali».
A invocare il commissario per realizzare il sistema tangenziale lucchese è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti (Coordinatore provinciale di Forza Italia) che a più riprese ha spronato le istituzioni, dal Comune di Lucca alla Provincia e fino alla Regione, a procedere alla cantierizzazione dell’opera viaria più attesa dai lucchesi.
«Ma ci rendiamo conto che l’asse nord-sud è già finanziato? Non vorrà mica il Pd tenersi l’opera in serbo per tagliare nastri elettorali mentre la città e la Piana affogano nel traffico? C’è un intero polo industriale, quello del cartario, che aspetta e spera da anni. Tutto l’universo produttivo d’area asfissia nella carenza infrastrutturale. E’ un danno pazzesco al territorio e alle sue capacità di sviluppo. E siccome l’assenza è divenuta emergenza, allora ecco perché serve il commissario», incalza Marchetti.
«Per il Pd che guida Comune e Provincia a Lucca e Regione Toscana, il tempo delle letterine era ieri. E’ mentre si predisponeva il decreto – sottolinea Marchetti – che le istituzioni locali dovevano esprimere le loro priorità caldeggiandole a Roma. Ora non vale più, è solo un’operazione di facciata, per di più declinata al futuro e destinata all’inconcludenza. Il Pd continuerà a tenere gli assi viari in ostaggio delle proprie beghe interne, di campanile, delle sue logiche particolari. Con buona pace delle esigenze della città e della sua cintura che chiedono buona mobilità con un progetto di cui si parla dal 1935, in parte già finanziato dal Cipe con una quota di risorse regionali.
Che si aspetta? Il favor di elezioni per tagliare il nastro di una prima transenna al di là della quale non si realizzerà nemmeno un metro di nuova infrastruttura? Questa è una beffa bella e buona per la città, per la provincia, per chi ci vive e per chi con amore e passione si ostina a produrre e a creare occupazione avendo le istituzioni che gli remano contro con ogni mezzo. Negare di fatto le infrastrutture dichiarate indispensabili a parole è proprio uno di quei mezzi». Semplificazioni
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana

Marchetti: Infrastrutture non fatte sono emergenza ordinaria
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Le infrastrutture non fatte sono ormai un’emergenza ordinaria, lo sia anche il regime commissariale. Per riaccendere il motore delle opere disboscamento procedurale permanente”
«Le infrastrutture mai nate che condannano la Toscana a una mobilità granducale e l’Italia comunque a muoversi su reticoli ottocenteschi ormai rappresentano un’emergenza ordinaria. Per questo il decreto Semplificazioni non fa il suo dovere, che sarebbe stato quello di rendere ordinario ciò che oggi è straordinario e invece funziona: la gestione commissariale dei cantieri fermi da un’alba dei tempi amministrativi di cui è perfin difficile conservare memoria»: così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che boccia alle fondamenta del decreto Semplificazioni.
«Al di là di un elencazione di opere selezionate alla bell’e meglio perché non sono altro che la punta di un iceberg di stallo imponente – incalza Marchetti – io non trovo quel che serviva. Ovvero la presa d’atto che il non fatto nel tempo oggi configura tutto emergenza. In questo senso, incidere sulle gare non serve. Bisogna che Pd e sinistre a ogni livello istituzionale rinuncino alla loro sete di controllo procedurale che imprigiona i cantieri e i progetti entro un reticolo di autorizzazioni e pareri spesso ridondanti, sovente stratificati, quasi sempre dai tempi dilatati a dismisura. Tutto per non rinunciare al potere generato dall’apparato. Ma così la Toscana muore».
Nello scorrere l’elenco delle 130 infrastrutture individuate dal governo come prioritarie, Marchetti strabuzza gli occhi: «Io capisco che da Roma la Toscana voglia esser vista come il regno delle frutta candita per via degli allineamenti politici – sottolinea – ma non mi si venga a dire che le sole infrastrutture urgenti nella nostra regione siano tre. Tre di numero, una due e tre: Tirrenica, Due Mari e Ponte di Albiano Magra. Queste opere sono realmente indispensabili.
Ma non sono le sole. L’aeroporto di Firenze con la sua nuova pista? Il sistema tangenziale di Lucca in parte anche già finanziato e ritenuto necessario fin dal 1935? La nostra rete ferroviaria? E quella autostradale a due corsie? Le arterie gestite da Anas e particolarmente malconce in gran parte? Qui va messa mano a tutto. E di certo dimentico qualcosa mentre compongo il pacco rifilato dalle amministrazioni e dai governi regionali di sinistra in Toscana. Uno spreco silente, ma uno spreco».
Secondo Marchetti ormai «tutto è divenuto talmente indispensabile da integrare, di fatto, un’emergenza». Per questo il Capogruppo regionale di Forza Italia stronca l’impianto del decreto per i riflessi toscani, ma anche più in generale: «L’ordinarietà dell’immobilismo di sinistra – afferma – è divenuta una straordinaria emergenza. Per questo il decreto avrebbe dovuto tramutare la gestione commissariale, oggi straordinaria, in procedura ordinaria, strutturale e permanente.
Non è mancato il coraggio. Manca la volontà politica di liberare le energie del territorio. Un popolo libero è meno controllabile. Questo teme la sinistra, per questo motivo trattiene le strade come fossero briglie».

Scuola: Forza Italia con i precari, 1 su 4 non di ruolo
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Precari scuola, Il concorso sia davvero equo, non l’ennesima ingiustizia. Regione Toscana, come coordinatrice di settore in Stato-Regioni, non crei docenti di serie A e B”
«In Toscana 1 docente su 4 è precario. Solo a Lucca si parla di 3mila insegnanti, ovvero circa la metà del corpo docente. Ora basta: in era covid bisogna superare questo stato di cose che vede insegnanti di serie A e B pur mentre fanno lo stesso, prezioso lavoro. La Toscana, che in conferenza Stato-Regioni coordina il settore, promuova modifiche procedurali che rendano l’imminente concorso davvero equo, e non l’ennesima ingiustizia a danno di chi educa e forma i nostri ragazzi»: l’appello parte dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti sulla scorta delle sollecitazioni degli stessi precari che nei giorni scorsi si sono riuniti in direttivo toscano.
A Lucca la maglia nera del non-ruolo: «Mentre nelle altre province della Toscana la percentuale di docenti precari si attesta sul 25-30% – illustra Marchetti – a Lucca arriva al 50% con circa 3mila insegnanti precari. In media, secondo le stime degli interessati nel nostro territorio regionale 1 docente su 4 non è di ruolo. Eppure fanno lo stesso lavoro con la stessa energia e abnegazione dei loro colleghi stabili, gomito a gomito quando non nelle stesse videoriunioni in quest’ultimo difficile periodo».
Marchetti guarda al futuro: «Finora sui precari si è sostanzialmente retto il mondo della scuola, nel sostegno ai ragazzi in difficoltà più ancora che nella didattica tradizionale. Ma è una situazione che la scuola in era covid non può più tollerare né sostenere. E il concorso straordinario per il ruolo non semplifica l’accesso di questi professori, genera ulteriori ostacoli, inserisce distinguo incomprensibili e insomma non procede – incalza Marchetti – nel solco di un’autentica parificazione degli insegnanti nel ruolo».
La Regione non resti a guardare, è la richiesta di Marchetti: «Finora non ho sentito dire ‘pio’ su questo da parte della giunta toscana. Eppure – sottolinea il Capogruppo azzurro – la Toscana è coordinatrice di settore all’interno della Conferenza Stato-Regioni. E allora, dia prova d’interesse per un mondo che le sinistre solleticano quando c’è da fare propaganda ma poi prendono di tacco lasciandolo sempre nel bilico dell’incertezza. E’ inaccettabile oggi più di sempre».
