La “Speranza” dittatoriale: rifiutare il MES porta al panico
La “Speranza” dittatoriale del ministro: rifiutare il MES sanitario porta al panico. Il Responsabile Dipartimento Sanità di Forza Italia Toscana Tullio Rizzini, insieme a Chiara Tenerini: “Occorre elaborare e pianificare efficacemente con commissioni mediche extra-ospedaliere”
L’ultima bella notizia sul fronte di questo governo nei confronti della pandemia é quella dell’elaborazione del piano pandemico 21-22.
Da un certo punto di vista la notizia è molto buona perché negli ultimi 10 anni i governi precedenti, a marca sinistra, si erano preoccupati di non elaborare nessun nuovo piano pandemico, occupati come erano a diminuire in modo drastico le risorse per la sanità ed a creare secondo modalità creative posti di lavoro secondo logiche politiche e non meritocratiche.
Ora, in piena rilavorazione dei concetti che ci hanno portato al disastro sanitario più ampio di tutto il mondo civile, la Speranza che ci viene dal nostro ministro è quella di tipo dittatoriale:
considerare che i pazienti con più possibilità di sopravvivere al terribile virus vadano privilegiati in relazione alle terapie intensive, mentre invece quelli che hanno maggiori possibilità di morire e cioè le persone anziane e con patologie, è opportuno che vengano messi in seconda fila e di fatto esclusi dalla possibilità di accedere alla terapia intensiva, ultimo tentativo per chi purtroppo subisce gli effetti più acuti del virus.
Il che in realtà è un evidente ed ingannevole paradosso clinico, mascherato da dati statistici senza senso rispetto alla sostanza del problema.
Tutto ciò, al netto del grossolano errore terapeutico di base, non può che urtare contro i principi etici che la democrazia occidentale ha posto a salvaguardia del suo stesso persistere in questo mondo dominato dal denaro: Evidentemente la rigorosità dell’atteggiamento dittatoriale pertinente ai dissacratori dei valori tradizionali su cui si fonda ancora, e nonostante tutto, il vivere civile, non si fa scrupolo alcuno di applicarsi al pensiero paradosso, elaborando quindi concetti che sono degni di una “gabbia” di secondo ordine: il razzismo folle e illogico alla base di questo atteggiamento appare chiaramente rivoltante.
Non solo, ma come detto, da un punto di vista puramente medico ci troviamo di fronte al paradosso che chi più ha bisogno di cure dovrebbe essere meno curato.
La dura realtà è che chi ci governa, in un anno intero non e’ riuscito a elaborare dei piani concreti per creare delle idonee e piccole Task Force, munite di linee guida aggiornate ed effettivamente controllate in maniera efficace da commissioni mediche extra-ospedaliere.
Task Force munite di strumenti opportuni, quali la possibilità di dare ossigeno nelle case dei pazienti in modo da non intasare gli ospedali in maniera assolutamente ignobile, (e da questo irresponsabile errore d’ origine deriva l’ intasamento dei servizi!).
Questi soggetti che ci governano dunque ritengono anche di potersi permettere di riflettere ed elaborare severi piani di stampo staliniano, assolutamente antitetici e contrari allo spirito che ha da sempre mosso i servizi sanitari.
Non avendo provveduto a nessun tipo efficace di prevenzione, preferiscono perdere la possibilità di accedere tramite il Mes sanitario ad un’ingente quantità di fondi, ben felici di gettare nel panico e quindi nella totale riduzione delle capacità immunitarie un intero popolo, questi soggetti insulsamente incapaci di garantire le giuste prestazioni a livello extra-ospedaliero, che sarebbero state le uniche idonee a fornire una reale profilassi e prevenzione in tutti gli ambiti, hanno perduto tempo a chiacchierare di mascherine, giocandoci e guadagnandoci su; infine sono pervenuti ad un atteggiamento di irreale irresponsabilità etica, mascherata da responsabilità medica!
Speriamo nei vaccini.
Dr. Tullio Rizzini, Responsabile Dipartimento Sanità – Forza Italia Toscana
Chiara Tenerini, Responsabile Dipartimenti – Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Ospedale Versilia, Marchetti: Dal Mes conferma criticità
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Ospedale Versilia, il bersaglio colpisce al cuore problemi storici, in primis il pronto soccorso. Criticità costantemente sperimentate dai cittadini e segnalate anche da me”
«Sull’attività dell’Ospedale Versilia il bersaglio Mes colpisce al cuore problemi storici costantemente sperimentati da cittadini e operatori sanitari e più volte segnalati anche a me, in primis il pronto soccorso e il sottodimensionamento degli organici che si ripercuote sulle performance come si nota dalla valutazione degli utenti, che è veramente bassa. In pratica, l’indagine Mes sul 2019 non fa che confermare la percezione dei malati.
Tutti problemi storici su cui Regione e Asl non hanno mai voluto incidere, forse complice la criticità dei profili economico-finanziari evidenziata dalla ricerca medesima e sempre negata dall’Azienda»: questa la lettura del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti sullo studio prodotto come ogni anno dal Laboratorio management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa sulle performance 2019 della sanità toscana, Versilia compresa.
«Mi preoccupa fortemente il basso standard rilevato sul blocco parto – sottolinea Marchetti – sia circa l’assistenza che per la valutazione degli utenti. Si tratta di un segmento delicato su cui è giusto mettere mano immediatamente per rialzare le performance. Ma non meno delicata è la psichiatria, su cui più volte io stesso sono intervenuto chiedendo implementazioni dell’organico e riqualificazione dei reparti anche a livello logistico e strutturale».
«Che poi il pronto soccorso sia in costante affanno – prosegue Marchetti – lo hanno più volte gridato a gran voce anche i sanitari, afflitti da carichi di lavoro estenuanti perché perennemente sotto organico, e i cittadini che di conseguenza si sono spesso trovati ad affrontare tempi di permanenza record per ottenere una diagnosi o, peggio mi sento, per essere avviati in reparti costantemente saturi malgrado i magheggi tra accorpamenti e parziali modificazioni funzionali degli stessi. Non basta: bisogna investire.
L’indagine Mes di oggi non tiene conto del periodo di emergenza covid che tuttavia ha colto il sistema sanitario toscano in flagranza di sottodimensionamento, tanto che è stato necessario riattivare i vecchi ospedali ove presenti e procedere a reclutamenti straordinari di personale».
«Gli investimenti vanno resi strutturali – è l’opinione di Marchetti – e non prodotti solo per rincorrere l’emergenza. Certo è che se dal Sant’Anna ci dicono che la tentuta economic-finanziaria dell’Asl Nord Ovest è preoccupante, ecco spiegato il perché si gioca alla meno.
Ma questo non è accettabile né politicamente né a livello di governance, soprattutto riguardo a un ospedale che nei mesi estivi è sottoposto a una pressione estrema rispetto a un bacino di utenza che si amplifica a dismisura senza che il servizio alla salute si adegui, sia in termini ospedalieri che di territorio».
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana
Ospedale Versilia


Prato: potenziare la sanità usando i fondi del MES
La Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Ristrutturiamo il vecchio ospedale Misericordia e Dolce. Comune, regione e governo non gettino via questa opportunità per tutta la comunità locale”