Siena: Piano esodi MPS e nuove assunzioni
Il coordinamento provinciale e comunale di Forza Italia Siena: “Piano esodi MPS e nuove assunzioni, un buon accordo. Fondamentale la valorizzazione del territorio di origine della banca”
I coordinamenti comunale e provinciale di Forza Italia esprimono soddisfazione per l’accordo che MPS ha raggiunto sul piano esodi che vedrà interessati 3500 dipendenti e con una nota esprimono la loro posizione “Riteniamo che il progetto presentato dall’AD Luigi Lovaglio sia un piano bilanciato al contesto attuale.
L’apertura del fondo esodi fino a 7 anni, su base volontaria, con la percentuale dell’85% di trattamento economico stabilita fino all’ingresso nella regolare pensione, è un buon accordo. Così come riteniamo essere una scelta opportuna – anche perché necessaria – la parziale compensazione delle uscite con nuove assunzioni di giovani”.
Forza Italia Siena conclude la sua nota mantenendo il punto sulla valorizzazione del territorio “Fino al momento in cui lo Stato uscirà dal capitale del Monte, come forza politica, per ciò che potremo fare, da parte nostra continueremo ad avere uno sguardo attento su aspetti che per noi rimangono imprescindibili quali la tutela del marchio e il radicamento della Direzione Generale sul suo territorio di origine.
Questi due temi non devono essere letti come un ‘arroccamento localistico’, bensì come riconoscimento della tradizione storica della banca e, soprattutto, dell’impegno di generazioni di montepaschini che negli anni hanno lavorato con attaccamento all’azienda anche in momenti estremamente complessi”.
Coordinamento provinciale e comunale Forza Italia Siena
Siena, MPS: da Valentini ricostruzioni fantasiose
MPS, il coordinamento provinciale e comunale di Forza Italia Siena: “Le responsabilità di che era all’opposizione? Ricostruzioni fantasiose degne di un libro di Harry Potter”
“Il revisionismo storico deve avere un limite quando altera – peraltro goffamente – la realtà vera dei fatti”.
I Coordinamenti provinciale e comunale di Forza Italia Siena non ci stanno alle accuse lanciate dall’ex sindaco di Siena e di Monteriggioni, Bruno Valentini e in una nota sottolineano alcuni passaggi.
“Valentini, in una trasmissione locale, commentando la recente sentenza di assoluzione sulle vicende MPS, ha dichiarato che le operazioni finanziarie furono fatte anche con l’avallo di tutte le forze politiche nazionali.
Al di là delle legittime simpatie o antipatie politiche di ciascuno, onestamente sta diventando stucchevole questa continua chiamata a correo sulla gestione – e decadenza economica – di una intera comunità. Preme ricordare che il Signor Valentini vanta una lunghissima carriera politica negli organismi dirigenti locali per decenni al potere a Siena e provincia, partendo dal PCI negli anni giovanili, fino al PD (prima era stato nel PDS, poi nei DS, ossia in tutte le evoluzioni del partito dagli anni ’70 ad oggi).
Vogliamo mettere sul piatto della bilancia il peso e l’incidenza politica di partiti che per decenni non potevano ‘toccare’ palla perché ininterrottamente all’opposizione? Potrebbe spiegare, di grazia, il Valentini negli anni duemila in quali stanze venivano prese le decisioni politiche (e, pertanto di complessiva gestione della comunità senese) su tutto, MPS, Fondazione, Ospedale, Università, Siena Biotech, solo per citarne una esigua parte? Ora è veramente il caso di dire ‘anche basta’.
Ricordiamo che Valentini nei giorni scorsi ha detto di ‘vergognarsi’ del contributo di 600mila euro che a suo tempo Mussari dette al suo partito, il PD. Rinnoviamo l’invito a chiedere pubblicamente al PD la restituzione della somma interrogando, magari, i suoi organismi dirigenti sulla condivisione o meno di questa sua ‘vergogna’. Se, poi, questa non fosse condivisa e la somma non restituita delle due l’una, o il Valentini prende pubblicamente le distanze dal PD o il PD prende pubblicamente le distanze da Valentini. Terze strade non ci sono.
Vede, Signor Valentini, non ci pare di aver letto da nessuna parte commenti al vetriolo per il reingresso, nel febbraio scorso, negli organismi dirigenti del PD locale di Franco Ceccuzzi, ovviamente ogni partito – in generale – è libero di fare le proprie scelte nella selezione dalla sua classe dirigente. Sempre che queste, poi, non vadano a ricadere sulla comunità, ma questo è un altro discorso”.
Forza Italia Siena chiude con un auspicio “Lo stile vorrebbe che prima di guardare la pagliuzza nell’occhio altrui, venisse fatta una seria, storica ed oggettiva analisi sulla reale gestione politica di Siena. E dopo, ma solo dopo, valutare se parlare o meno”.
Coordinamento provinciale e comunale Forza Italia Siena
Siena, MPS: assolti dalla giustizia, condannati dalla storia
MPS, il coordinamento provinciale e comunale di Forza Italia Siena: “Responsabilità giudiziarie assolte in aula. Responsabilità politiche condannate dalla Storia”
“È una sentenza che, comprensibilmente, non poteva non lasciare l’amaro in bocca ad una città che si è vista depauperata di una ricchezza e di un benessere creato con il lavoro e l’impegno delle vecchie generazioni. E che le nuove non potranno godere”.
Così l’inizio della nota con cui i coordinamenti provinciale e comunale di Forza Italia Siena hanno commentato la recente sentenza di assoluzione sulle vicende MPS.
“Esiste, però, una realtà storica che nessuna sentenza può ribaltare. Così come altrettanto reali sono le responsabilità politiche di chi in quegli anni teneva saldamente in mano le redini della città. Nessuna istituzione esclusa.
Proprio per questo motivo fanno sorridere le affermazioni dell’ex sindaco di Siena e di Monteriggioni, Bruno Valentini, nella quali ha detto di ‘vergognarsi’ dei 600mila euro versati da Mussari al PD. Da una rapida scorsa delle rassegne stampa dell’epoca non si riscontrerebbero crociate dell’allora dirigente del PD Bruno Valentini contro il contributo economico dato al suo Partito da Mussari.
E, anzi, per coerenza, Valentini dovrebbe pubblicamente chiedere che il PD restituisca tale somma”.
Forza Italia Siena conclude la nota con un ammonimento “Prima è stata la vicenda del collasso di MPS, a causa di logiche clientelari e inadeguata selezione della classe dirigente ad opera del centro sinistra locale e non.
Ora, non essendoci più nulla da spolpare su MPS, dato che oltre alla carne è stato addentato anche l’osso, auspichiamo che il PD non pensi di fare altrettanto con il costituendo Biotecnopolo, dato l’eccessivo interventismo sul tema da parte del segretario Enrico Letta”.
Coordinamento provinciale e comunale Forza Italia Siena
Siena: 550 anni MPS, manifestazioni pubbliche?
Il Coordinamento provinciale Forza Italia Siena: “550 anni MPS, il buongiorno non si vede dal mattino”
“Il 4 Marzo 2022 è una data importante: è il 550° anniversario dalla nostra fondazione”. Così inizia una lettera postata sul sito interno e rivolta a tutti i dipendenti.
Concordiamo completamente con quanto affermato!!
Tuttavia ci poniamo una domanda: una ricorrenza così importante non avrebbe dovuto essere solennizzata con una manifestazione pubblica?
Risulterebbe che esistesse un programma ben definito da tempo per effettuare quanto meno una cerimonia pubblica per rendere conosciuta a tutta la comunità nazionale tale ricorrenza; come mai non è stata effettuata?
Se fosse stata una decisione presa dal nuovo amministratore delegato sarebbe un pessimo inizio della sua attività per il nostro territorio.
Ricordiamo che nel 1972 (ricorrenza dei 500 anni) fu addirittura fatto un palio straordinario.
Forza Italia di Siena conferma che una priorità assoluta per il futuro della Banca Senese sia la tutela della connessione con il territorio di origine.
Ci auguriamo che il Consiglio di amministrazione ed il nuovo Amm. Delegato svolgano la loro attività con questo obiettivo prioritario.
Coordinamento provinciale Forza Italia Siena
MPS: Mallegni presenta mozione per rinvio operazione
MPS, Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni presenta una mozione in Senato per il rinvio dell’operazione di privatizzazione. Il testo integrale
MOZIONE
MALLEGNI,
Il Senato,
premesso che:
domenica 24 ottobre u.s., con una nota congiunta, il gruppo bancario Unicredit e il Ministero dell’economia delle finanze – socio di maggioranza assoluta con il 64 per cento del capitale sociale – hanno comunicato “l’interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro definito di Banca Monte Paschi di Siena”, sottolineando che la rottura è avvenuta “nonostante l’impegno profuso da entrambe le parti”;
da quanto si apprende, l’esito negativo della trattativa sarebbe da ascrivere alle divergenti valutazioni degli asset e alla definizione del perimetro della banca senese oggetto dell’operazione e, secondo diverse fonti, lo sforzo finanziario fino a 8,5 miliardi, tra aumento di capitale e altri oneri, sarebbe stato considerato eccessivamente punitivo per i contribuenti;
il gruppo Unicredit, guidato dall’amministratore delegato Andrea Orcel e presieduto dall’ex Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, è stato, ad oggi, l’unico soggetto ad aver accordato una disponibilità a trattare per il salvataggio della Banca MPS chiedendo, nel mese di luglio u.s., il rafforzamento del capitale di Mps prima del passaggio di proprietà che avrebbe riguardato solo le attività più redditizie, cioè il “perimetro definito” citato nella nota congiunta emessa domenica 23 ottobre u.s.;
giova ricordare come l’istituto Monte dei Paschi di Siena già nel 2017 sia stato già destinatario di un intervento pubblico pari a 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale nell’ambito del piano di ristrutturazione dello stesso;
occorre, altresì, evidenziare che se oggi si discute delle sorti del Monte Paschi di Siena e della possibilità di riuscire a salvare l’istituto, è anche grazie al profuso impegno del Sindaco De Mossi che per primo ha rimesso in gioco la Città e la Fondazione MPS;
sarebbe opportuno chiarire le prospettive strategiche del Gruppo MPS e dei circa 21 mila dipendenti attraverso un intervento da parte del Governo finalizzato alla valorizzazione del patrimonio, alla tutela dell’integrità e del futuro del più antico marchio di banca nel mondo, stante anche i dati positivi che la banca sta raggiungendo nell’andamento ordinario,
impegna il Governo:
a negoziare con la Commissione europea il rinvio dell’operazione di privatizzazione dell’istituto Monte dei Paschi di Siena, auspicando l’individuazione di soluzioni alternative al potenziale acquisto da parte del gruppo Unicredit.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano







MPS: Tajani presenta interrogazione Ue su proroga termini
MPS, il il vice Presidente del PPE e Coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani presenta interrogazione Ue su proroga termini: “Garantire marchio, posti di lavoro e risparmi degli italiani”
La Commissione europea intende prorogare il termine del 31 dicembre 2021 per consentire soluzioni di mercato che garantiscano il marchio della quarta Banca italiana, i livelli occupazionali e i risparmi degli italiani?”.
E’ questa la domanda contenuta nell’interrogazione scritta, presentata alla Commissione europea, dal vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.
Nel testo della lettera l’ex presidente del Parlamento europeo ricorda che Il termine per l’uscita dello Stato da Mps e’ stato fissato dalla Commissione europea al 31 dicembre 2021.
Ma, rileva Tajani, “le richieste avanzate da Unicredit, comporterebbero un onere per lo Stato italiano tra i 7 e gli 8 miliardi di euro e metterebbero a rischio 7000 posti di lavoro”.
Concludendo l’interrogazione Tajani chiede infine quali misure la Commissione intenda adottare per “valorizzare le banche con forte legame territoriale a tutela di famiglie, imprese e dell’economia reale”.
Il testo dell’interrogazione:
Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Antonio Tajani (PPE)
Oggetto: Monte dei Paschi di Siena
Nel 2017 lo Stato italiano, su intervento della Banca centrale europea e dell’Autorità bancaria europea, ha salvato il Monte dei Paschi di Siena con un investimento di 5,4 miliardi di euro e diventando, così, il primo azionista della banca con una quota maggioritaria del 64%. Il termine per l’uscita dello Stato da MPS è stato fissato dalla Commissione europea al 31 dicembre 2021.
Unicredit, a fine luglio scorso, aveva avviato alcune procedure per l’acquisizione di alcuni asset di MPS nell’ambito di una trattativa che si è interrotta il 24 ottobre. Le richieste avanzate da Unicredit, infatti, comporterebbero un onere per lo Stato italiano tra i 7 e gli 8 miliardi di euro e metterebbero a rischio 7000 posti di lavoro.
Alla luce di quanto sopra, la Commissione europea:
Intende prorogare il termine del 31 dicembre 2021 per consentire soluzioni di mercato che garantiscano il marchio della quarta Banca italiana, i livelli occupazionali e i risparmi degli italiani?
Quali misure intende adottare per valorizzare le banche con forte legame territoriale a tutela di famiglie, imprese e dell’economia reale?
Antonio Tajani, Coordinatore nazionale Forza Italia







MPS, Mallegni: chi l’ha distrutta oggi la vuole regalare
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Quelli che hanno distrutto MPS sono gli stessi che oggi tentano di regalarlo a Unicredit. Forza Italia sta cercando di salvare il salvabile: presentiamo mozione parlamentare per evitare che il Pd, nuovamente, favorisca una banca”
“Leggiamo di festeggiamenti di qualche partito politico che a Siena, dopo la presa di posizione di Forza Italia lo scorso anno, si è accodato anche con poca competenza e forse convinzione, alla nostra presa di posizione su MPS. Ma come si o dice in questi casi? ‘A caval donato non si guarda in bocca’”, afferma il Senatore azzurro Massimo Mallegni.
“Chiarito questo fatto, ci preme rilevare che se oggi siamo a discutere di MPS e della possibilità di Siena di riuscire a salvare il salvabile é grazie all’impegno del Sindaco De Mossi che per primo ha rimesso in gioco la Città e la Fondazione MPS, tentando di ridare ai senesi ciò che qualcuno gli ha rubato.
Ma la cosa paradossale è che quelli che hanno distrutto il “Monte” sono gli stessi che oggi tentano di regalarlo ad UniCredit, addirittura con nuovi soldi dei cittadini italiani”, prosegue Mallegni.
“Prima si è salvata la banca con 6,4 miliardi di euro e poi adesso UniCredit chiede 7 miliardi, tra tax credit, cancellazione dei crediti deteriorati e ammortizzatori sociali per acquistare. Inoltre non vuole le filiali del centro sud, che andrebbero in “groppa” al Medio Credito Centrale, quindi ancora ai Cittadini italiani, e poi non vuol parlare di MPS leasing & Factoring, MPS Fiduciarie a MPS Capital Services.
Beh ma allora questo non significa acquistare qualcosa ma chiedere un regalo, sceglierne le caratteristiche, deciderne la carta con cui fare il pacchetto e poi farsi dare anche i soldi necessari per comprarsene un altro”, spiega il Senatore e Coordinatore Regionale della Toscana”.
“Forza Italia è un Movimento politico pragmatico e post ideologico, non ci facciamo prendere dal panico o ci fissiamo su posizioni preconcette, ma non possiamo certo accettare che al Partito Democratico venga permesso di fare ancora una volta carne di porco del Monte dei Paschi.
Qui sono in ballo migliaia di posti di lavoro e il futuro di Siena e della Toscana. Siamo fiduciosi che le prospettive che il Sindaco De Mossi prevede, di altre opportunità per il “ Monte”, possano essere concrete.
Sfidiamo inoltre anche gli altri partiti presentando una mozione parlamentare per evitare questa fuoriuscita di miliardi degli italiani per favorire una banca che oggi ha come suo capo il signor Padoan e quindi il Partito Democratico”, conclude Mallegni.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano







MPS, Preoccupazione per chiusura 8 sportelli in Toscana
MPS, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, insieme a Davide Anselmi: “Preoccupazione per chiusura 8 sportelli in Toscana, istituto ci ripensi”. Verrà presentata interrogazione in Consiglio regionale: “Chiediamo spiegazioni”
“Desta preoccupazione il programma di riduzione dei costi annunciato dal Monte dei Paschi di Siena, che prevede la chiusura di 50 sportelli, 8 dei quali in Toscana. Tra questi, l’agenzia di via l’Erario a Piombino. Ancora una volta si tolgono servizi fondamentali per un quartiere all’interno di una ristrutturazione che è addirittura prodromica a quella in corso con Unicredit. Prima ancora di quella maxi operazione bancaria si chiudono altri sportelli”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e il coordinatore comunale azzurro di Piombino, Davide Anselmi.
“Purtroppo, in questa situazione di stallo – osservano – a rimetterci saranno i cittadini piombinesi e di tutte le altre realtà colpite dal piano di tagli. A Piombino sparirà dunque un’altra agenzia bancaria, dopo quella di Salivoli. Forza Italia denuncia con preoccupazione questo impoverimento e presenterà una interrogazione in Consiglio Regionale per avere delucidazioni ulteriori. Purtroppo, l’inizio della procedura sta a significare che entro 60 giorni quegli sportelli potrebbero chiudere. Chiediamo a Mps di ritornare sui suoi passi e di rivedere una decisione che avrà il solo risultato di impoverire il territorio”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Davide Anselmi, coordinatore comunale azzurro di Piombino







Siena: difenderemo il marchio MPS
Siena: difenderemo il marchio MPS. Il Gruppo consiliare di Forza Italia Siena: “Azioni concrete a tutela del nostro territorio. Ci opporremo con tutti i mezzi disponibili alla macellazione della nostra storia e dei diritti dei dipendenti”
E’ veramente incredibile quello che si sta delineando all’orizzonte per la Banca della nostra comunità. Non solo è stato distrutto uno dei patrimoni pubblici più rilevanti ma addirittura ora si vuole cancellare una storia che appartiene al nostro territorio ed alla nostra civiltà.
L’Europa tramite la BCE afferma che non si debba mantenere il marchio MPS; qualche sciagurato analista arriva ad attribuire la colpa dei disastri perpetrati sulla nostra Banca ai dipendenti ….
E’ incredibile!!! In questo contesto con quale coraggio Letta si aggira (fortunatamente in modo sporadico) per il territorio della nostra provincia per la campagna delle suppletive.
Lui, lo ricordiamo con forza, rappresenta quella parte politica che ha la responsabilità storica e materiale del punto al quale è stata portata la nostra Banca.
Dove è oggi il presidente della Regione Toscana Giani che a pieni polmoni ha più volte dichiarato di voler difendere gli interessi del nostro territorio in termini di mantenimento del marchio, di tutela dei lavoratori e di salvaguardia degli interessi economici della regione?
Forza Italia farà con i propri rappresentanti in seno al governo le azioni politiche necessarie a ottenere una proroga dei tempi per la concretizzazione di un’operazione di fusione e per permettere la valutazione di strade alternative all’operazione Unicredit.
Troppi sono i conflitti di interesse che si profilano in relazione alla posizione del Partito Democratico.
Oggi è il tempo nel quale la nostra comunità deve mostrare le proprie capacità di resilienza. Noi ci opporremo con tutti i mezzi disponibili alla macellazione della nostra storia e dei diritti dei dipendenti.
Gruppo Consiliare Forza Italia Siena
Siena: MPS, la politica si è svegliata
Siena, MPS, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme a Lorenzo Loré e Fabio Massimo Castellani: “La vicenda MPS – UniCredit è sulla bocca di tutti, la politica si è svegliata, i commenti si rincorrono, le notizie di stampa si accavallano”
Forza Italia è il partito che a livello locale e nazionale per primo si è occupato di questo tema, anche quando nessuno osava parlarne. E oggi Forza Italia non starà in silenzio neanche un giorno: griderà allo scandalo al fianco dei lavoratori, preoccupati per le ipotesi di esuberi che si leggono, dei sindacati, che sono stati esclusi dalle trattative, delle istituzioni locali, che allo stato attuale non sono state ascoltate a livello nazionale.
Ma soprattutto al fianco di Siena perché questo è un affare che è legato a doppio filo al territorio: la prima azienda del senese sta per essere smembrata? Spolpata? Saccheggiata? Non lo possiamo permettere, non vogliamo sentir parlare di finanziamenti compensativi per il territorio. Come possono pensare di cancellare 549 anni di storia della banca erogando finanziamenti compensativi al territorio. È una vergogna!
Vogliamo poi tralasciare la tempistica? La trattativa subisce una accelerata proprio quando si concretizza la candidatura di letta alle elezioni per la Camera dei Deputati per coprire il posto lasciato dal deputato “senese” Padoan, andato a ricoprire l’incarico di presidente di UniCredit. Quanto meno curioso! E poi il PD parlava di conflitto di interessi del presidente Berlusconi. Ma la dignità dov’è?!
Ne vedremo delle belle ma noi di Forza Italia saremo vigili al fianco dei senesi e della città, in maniera seria, disinteressata e operativa. Useremo ogni mezzo – anche utilizzando i nostri buoni uffici all’interno del governo – per bloccare questo scempio.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Lorenzo Loré, Coordinatore Provinciale Forza Italia Siena
Fabio Massimo Castellani, Responsabile Dipartimento Banche Forza Italia Toscana







Siena: MPS ed il conflitto d’interessi del Pd
Siena, MPS, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme a Lorenzo Loré, Federico Dabizzi e Fabio Massimo Castellani: “grave che un processo per la cessione della quota di controllo subisca in piena campagna elettorale una così evidente accelerata”
Abbiamo appreso con stupore ed amarezza da varie agenzie di stampa che UniCredit avrebbe raggiunto un accordo per avviare i colloqui in esclusiva con il MEF per verificare la fattibilità di “una potenziale operazione” su MPS.
Abbiamo da un anno contrastato con varie azioni, tramite mezzi di comunicazione e in Parlamento, questa operazione in danno di imprese e lavoratori toscani, con rischio di ulteriore depressione economica del territorio e della città di Siena.
Tra l’altro troviamo grave che un processo per la cessione della quota di controllo di Banca MPS, in mano al Tesoro in corso ormai da mesi, subisca in piena campagna elettorale per le suppletive nel collegio elettorale di Siena una così evidente accelerata, facendo comunicare ad Unicredit Banca, presieduta dall’ex deputato PD Piercarlo Padoan, eletto nel collegio di Siena, che tale decisione potrebbe arrivare a settembre.
Tutto ciò ci fa essere sempre più determinati ad appoggiare la candidatura di Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore del territorio, che da ormai diversi mesi sta macinando chilometri nel collegio e non ha bisogno di mettere mano a vicende nazionali per avanzare nei sondaggi.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Lorenzo Loré, Coordinatore Provinciale Forza Italia Siena
Federico Dabizzi, Responsabile Organizzazione Forza Italia Toscana
Fabio Massimo Castellani, Responsabile Dipartimento Banche Forza Italia Toscana







Siena: Letta ricorda agli elettori le responsabilità del PD
Il Gruppo consiliare di Forza Italia Siena: “Letta, con le sue esternazioni, non fa altro che ricordare agli elettori le responsabilità che il PD ha avuto nella distruzione di un patrimonio storico della nostra comunità”
Risulta incredibile che il segretario del PD, il Pisano Enrico Letta, faccia i complimenti a chi ha lavorato per ottenere un risultato nella trattativa tra Fondazione e Banca per la composizione delle controversie legali. Proprio il suo partito aveva fortemente contestato il Sindaco De Mossi quando questi aveva fatto ciò che il PD non aveva mai fatto negli anni precedenti (mettere in condizioni la Fondazione di chiedere un risarcimento).
Esternazioni da parte di Letta su questo argomento favoriranno il candidato del centrodestra alle prossime suppletive Tommaso Marocchesi Marzi (imprenditore Senese); Letta infatti, con le sue esternazioni, non fa altro che ricordare agli elettori le responsabilità che il PD ha avuto nella distruzione di un patrimonio storico della nostra comunità
Il merito del risultato ottenuto ad oggi nella transazione tra Banca e Fondazione va solo ed esclusivamente alla attività svolta dalla amministrazione del Comune di Siena.
Vogliamo sottolineare che la partita non è affatto conclusa; infatti sono molti i temi politici che dovranno essere presi in considerazione nelle prossime scelte che riguarderanno la Banca Monte dei Paschi.
In primis la tutela del legame con il territorio di origine inteso come mantenimento della Direzione Generale a Siena, tutela dei posti di lavoro sul territorio della Regione e mantenimento del patrimonio artistico.
Forza Italia per prima a Siena ha sostenuto il Sindaco De Mossi nella sua attività destinata a recuperare parte dei disastri causati dalle amministrazioni PD.
Continueremo con forza a sostenerlo nelle prossime importanti partite che ancora si devono giocare sul destino della Banca e del nostro Territorio.
Gruppo Consiliare Forza Italia Siena
Mps, Pd l’ha rovinato. Tutelare lavoro e mantenere direzione
Mps, Pd l’ha rovinato. Tutelare posti di lavoro e mantenere in Toscana direzione generale. Il Coordinatore regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni, insieme a Marco Stella: “Serve politica industriale che mantenga i nostri asset, o diventeremo colonia multinazionali”
“Quando la politica è intervenuta su Mps, ha fatto disastri.
Avete un gran coraggio, amici del Pd, a intervenire sul Monte dei Paschi di Siena. Se c’è una responsabilità negli oltre 30 miliardi di euro dei cittadini italiani serviti a risanare Mps, questa è di chi quella vicenda l’ha governata, di chi ha messo alla guida di Mps un uomo che ha portato al disastro la banca, che ha depauperato un patrimonio incredibile, facendo fallire imprese e famiglie.
Avreste dovuto venire qui e chiedere scusa. Quando la politica ha voluto individuare un percorso, come con l’acquisizione di Antonveneta e Banca 121, ha portato al disastro e al fallimento del Monte dei Paschi”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e il coordinatore di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni.
“Ma prima ancora di parlare di fusioni o acquisizioni – premettono Stella e Mallegni – occorre guardare al Sistema Paese, che è sotto attacco, e da tempo. Questo è un Paese senza politica industriale, e mi auguro che il nuovo Governo metta al centro la politica industriale dell’Italia, quali asset strategici tutelare.
Se Mps finisce in mani straniere, anche aziende e asset italiani finiranno in mani straniere. Quando si parla di fusioni o ricapitalizzazioni, bisogna tenere conto di tutto questo. Paesi e aziende straniere pensano di venire in Italia a fare quello che vogliono. Questo non è sovranismo, è buonsenso: significa la tutela e la difesa delle nostre aziende e delle nostre famiglie”.
“Nello specifico – hanno argomentato gli esponenti di Forza Italia – crediamo che su tre punti occorra essere chiari: il mantenimento della presenza pubblica, la tutela dei posti di lavoro, e il mantenimento in Toscana della Direzione Generale della Banca. Mps non può essere banca del territorio da sola.
Oggi una banca deve stare sul mercato ed essere competitiva. Crediamo che sia fondamentale una politica industriale che mantenga i nostri asset, altrimenti diventeremo una colonia delle multinazionali estere”.
In aula Stella ha votato a favore della risoluzione bipartisan, “per senso di responsabilità, nonostante alcuni punti del documento ci trovino contrari”, ha specificato.
Siena, Mps: ODG in Comune a sostegno del territorio
Mps, il Consigliere comunale di Forza Italia Siena Massimo Castellani: “Oggi vogliamo affermare con forza quale possa essere una strada per consentire al nostro territorio di non uscire con le ossa rotte dalle future operazioni finanziarie che riguarderanno la Banca.”
I problemi connessi alla Banca Monte dei Paschi sono uno degli argomenti politici di maggiore rilevanza a livello nazionale e soprattutto provinciale e regionale.
Voglio rivendicare che Noi in FORZA ITALIA siamo stati i primi a sollevare la questione e segnalare la necessità di operare a sostegno dei giusti diritti del territorio.
Molte sono state le iniziative che abbiamo effettuato nei mesi scorsi; per un lungo periodo anzi siamo stati soli a sostenere quelle legittime ragioni delle quali oggi siamo in Consiglio Comunale a discutere.
Oggi vogliamo affermare con forza quale possa essere una strada per consentire al nostro territorio di non uscire con le ossa rotte dalle future operazioni finanziarie che riguarderanno la Banca.
Perche infatti il tema è proprio questo …..
La Banca MPS è un patrimonio civile e materiale della nostra città e della nostra Regione
Tutt’ oggi un quarto dei dipendenti della Banca opera nella nostra regione e di questi la metà a Siena.
Le aziende del territorio in gran parte hanno o hanno avuto rapporti finanziari con la banca e le sue partecipate ricevendone un valore aggiunto rispetto alle loro concorrenti di altri territori
I disastri compiuti dalle gestioni politiche del precedente decennio hanno condotto alla distruzione di questo patrimonio della nostra comunità ; oggi, in conseguenza di normative europee, esiste la necessità di effettuare un operazione di privatizzazione.
La proprietà della Banca è attualmente per il 64 per cento nelle mani dello Stato
A questo riguardo vogliamo affermare come partito quanto segue:
- Anzitutto sottolineiamo di non essere contrari di principio ad una privatizzazione che come detto è imposta da precise normative
- Tuttavia a fronte di una futura operazione di alienazione da parte dello Stato delle sue quote di proprietà, affermiamo con forza che questo non avvenga in danno degli interessi della Fondazione MPS, dei dipendenti e degli imprenditori dei territori della nostra Provincia e della nostra Regione.
- Riteniamo quindi che sia necessaria una proroga della scadenza prevista per il dicembre 2021 entro la quale questa operazione si deve attualmente chiudere. Questo anche in considerazione della contingenza determinata dalla crisi finanziaria conseguente alla pandemia; infatti questa verrebbe sicuramente aggravata nei nostri territori dalla necessaria riorganizzazione della Banca
- Affermiamo quindi la necessità che le sorti della prima azienda per numero di addetti della nostra Regione non siano affidate solo a decisioni di natura tecnica. Si ha infatti la sensazione che gli organi del Mef e gli organi dell’ attuale Governo non pongano la necessaria e doverosa attenzione politica ai legittimi interessi del territorio, delle famiglie dei 5000 dipendenti della Banca in Toscana ed delle innumerevoli famiglie degli imprenditori che operano con la Banca. Come Partito agiremo a livello nazionale per fare le necessarie pressioni sul governo nazionale e ci chiediamo se altrettanto faranno i partiti della attuale maggioranza di governo.
- Inoltre, qualunque sia il futuro soggetto finanziario, una cosa va difesa: la tutela giudiziale degli interessi economici della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Se oggi siamo riuniti in Consiglio Comunale per parlare del futuro della Banca lo si deve solo all’ intervento di questa Amministrazione perché la la Fondazione MPS potesse agire in tutela dei propri interessi richiedendo in via per ora stragiudiziale un risarcimento danni di 3,8 miliardi.
In questo contesto in data di ieri 11 Gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha comunicato di aver conferito un incarico ad un nuovo advisor finanziario da affiancare al precedente. Tale scelta viene motivata con la necessità di valutare alternative strategiche a disposizione della Banca e operare una verifica degli interessi di mercato da parte di operatori di primario standing.
Si evidenzia quindi che il Consiglio di Amministrazione della Banca sta operando per valutare le diverse operazioni possibili con partner differenziati; bisogna creare i tempi tecnici per poter effettuare correttamente tale attività.
In conseguenza di quanto esposto Forza Italia dichiara che l’ unico modo per far valere i nostri interessi di territorio sia quello della prosecuzione in giudizio da parte della Fondazione MPS al fine di ottenere un reale contributo economico conseguente al risarcimento dei danni ricevuti.
Questa è un azione che avrebbe già dovuto essere stata effettuata dalle precedenti amministrazioni.
Oggi è il tempo di curare le ferite che la nostra comunità ha ricevuto nei decenni passati; a partire da quando l’ amministrazione PDS nel 1999 consentì la prima disgraziata operazione di acquisto di Banca 121 che personalmente configuro come l’ inizio dei disastri fatti poi negli anni successivi.
Forza Italia propone e firma quindi convintamente il seguente Ordine del Giorno.
ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO COMUNALE DEL 13 GENNAIO 2021
PREMESSO CHE:
La Banca Monte dei Paschi di Siena è un ente finanziario che è nato e cresciuto nel territorio Senese e Toscano; la sua storia pluricentenaria si è sviluppata intorno alla realtà sociale e economica del nostro territorio.
Lo sviluppo che la Banca ha avuto nel corso del ‘900 è stato ottenuto grazie alla lungimiranza e alle capacità di persone senesi e toscane che hanno saputo far crescere a livello nazionale ed internazionale l’ ente.
La connessione con il nostro territorio non è solo di natura storica; infatti la Banca Monte dei Paschi di Siena rappresenta tutt’oggi una delle maggiori fonti di lavoro e di sviluppo economico nel territorio del nostro comune, della provincia e della regione.
Il radicamento territoriale è dimostrato dai dati di mercato; infatti secondo dati Bankit in Toscana la Banca Monte dei Paschi ha quote di mercato del 14,30 per cento sulla raccolta diretta e del 13,80 sugli impieghi.
I dati dell’occupazione della Banca MPS nella nostra Provincia, secondo le fonti sindacali, sono i seguenti: in provincia di Siena sono occupati 2600 addetti così dettagliati: 1800 Direzione Generale, 300 al Consorzio e 500 in rete.
Se si allarga il conto alla Regione toscana si devono aggiungere altri 2800 addetti, di cui 1150 sulla piazza di Firenze, 300 su Livorno, 235 su Grosseto.
A livello nazionale la Banca conta oggi su circa 20000 dipendenti; si evidenzia quindi come la Banca abbia in Toscana un quarto del totale dei propri addetti.
I detti numeri non tengono poi conto degli addetti delle società partecipate e delle aziende dell’indotto.
Il Gruppo Monte dei Paschi di Siena rappresenta la prima fonte di lavoro dipendente nella nostra Provincia e nella nostra Regione.
Da questi numeri si evince come il legame con il territorio Senese e Toscano sia e debba restare indissolubile.
Oggi lo Stato, a seguito dell’operazione di burden sharing prevista dalla direttiva europea BRRD emanata nel 2017, e delle successive cessioni di crediti deteriorati, è proprietario del 64% del capitale; Il gruppo Generali detiene il 4% e Banca MPS Spa (mediante azioni proprie) il 3% (fonte CONSOB 8 dicembre 2020).
Secondo le dette direttive della commissione europea lo Stato entro il dicembre 2021 dovrà effettuare una cessione a privati delle quote di sua proprietà sulla Banca.
La futura operazione di privatizzazione del capitale della Banca comporta il rischio di completa delocalizzazione delle strutture di direzione generale presenti sul territorio senese e toscano, con conseguenti riflessi estremamente negativi per l’ occupazione sul nostro territorio.
Si prende atto anche dei risultati gestionali che sono stati riportati ed evidenziati nel comunicato stampa del 18/12/2020 che vedono evidenziata una situazione critica anche ai sensi dell’art. 2446 del c.c.
Inoltre anche un diverso assetto territoriale della rete, conseguente ad un eventuale fusione della Banca in un altro gruppo, potrebbe arrecare rilevanti conseguenze negative nei confronti del tessuto imprenditoriale della nostra Regione.
Tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
Dà mandato al Sindaco di intraprende, in collaborazione con gli altri enti competenti (Fondazione MPS, Provincia, Regione, parlamentari eletti nel territorio), tutte le azioni necessarie sotto il profilo istituzionale e legale al fine di:
- supportare la Fondazione MPS affinchè la stessa tuteli, in via giudiziale nei confronti di tutti i soggetti responsabili, i propri diritti e interessi e richieda adeguato indennizzo con le conseguenti positive ricadute economiche ,sociali sulla nostra comunità;
- Relazionarsi con i rappresentanti del Governo (insieme agli esponenti degli altri enti territoriali coinvolti) al fine di valutare come gli interessi del nostro territorio vengano rispettati nelle future operazioni;
- Avvalersi di un advisor affinché si valutino tutte le possibili risoluzioni alla trattativa in essere.
Massimo Castellani, Consigliere comunale Forza Italia Siena e Responsabile regionale Dipartimento Bilancio, Finanze e Sistema bancario Forza Italia Toscana
Siena, Mps: sconcertante che il Pd non prenda posizione
Mps, il Coordinamento provinciale di Forza Italia Siena: “E’ sconcertante che il Pd senese e toscano non abbia preso una posizione certa e determinata”
“Ieri le Istituzioni amministrative senesi nelle persone del Sindaco, Presidente della Provincia e Presidente della Fondazione Mps, sono state convocate al MEF per parlare delle istanze del territorio connesse al futuro di MPS” si legge in una nota diffusa da Forza Italia in merito alle questioni riguardanti Banca Mps e il recente incontro tre le istituzioni locali e il Mef.
“L’ incontro, come dichiarato dai partecipanti, ha avuto natura interlocutoria; tuttavia, dopo anni che questo non succedeva, gli organi dell’attuale governo hanno avuto la necessità di ascoltare le istanze provenienti dal nostro territorio riguardo a livelli occupazionali, territorialità, tutela del marchio, e partecipazione al futuro soggetto finanziario da parte della Fondazione Mps.
Era dai tempi del disastro MPS (quando il governo della città e della Fondazione era esercitato dal PD) che la nostra comunità non aveva la possibilità di far valere i propri interessi.
Forza Italia vuole sottolineare che questo è una diretta conseguenza della determinazione politica della Amministrazione Comunale di Siena che con forza nei mesi scorsi ha permesso alla Fondazione Mps di intentare la causa per risarcimento nei confronti della Banca. Non sarebbe certo stato lo stesso in assenza di questo contenzioso.
E ora cosa potrà succedere ? Una cosa è certa: solo un intervento politico forte a livello governativo potrebbe indurre la Commissione Europea a prorogare i tempi previsti della privatizzazione per effettuare un’ operazione che tenga conto delle Istanze sopra indicate.
Questa è una partita che riguarda il futuro del sistema economico non solo Senese ma di tutta la Regione Toscana riguardo ai dipendenti, aziende e enti.
Forza Italia già da mesi sta sostenendo l’azione del Sindaco Luigi De Mossi.
In questo contesto ci chiediamo: ma il Partito Democratico dove è?
E’ sconcertante che il PD senese e toscano non abbia preso una posizione certa e determinata a favore delle Istanze sopra indicate. Forse che ha indicazioni dalla sua Struttura nazionale di non ostacolare un’operazione nella quale, a dadi fermi, lo stesso PD possa avere il controllo del futuro soggetto finanziario? Forse teme di non riuscire a concludere un’operazione prima che cada il governo (sono note le attuali incertezze per la sopravvivenza di questo governo)?
Oggi invece è il momento in cui tutte le forze politiche senesi e toscane dovrebbero spingere con forza nella stessa direzione”.
Coordinamento provinciale Forza Italia Siena
MPS: Il PD ha fretta di tutelare il proprio controllo
Il Responsabile dipartimento Dipartimento Bilancio, Finanze, Sistema bancario di Forza Italia Toscana Fabio Massimo Castellani: “MPS: Il PD ha fretta di tutelare il proprio controllo sul gruppo finanziario”
È veramente incredibile quello che sta succedendo per la privatizzazione del Monte dei Paschi. Si apprende dai giornali che, a fronte della resistenza apposta dall’ Amministratore Delegato di Unicredit Mustier alla fusione immediata con la banca senese, la reazione è stata quella di sostituirlo con altra figura.
Addirittura si vocifera che il successore nel ruolo di amministratore delegato possa essere affidato a persona vicina al Partito Democratico.
Si verrebbe così a creare la situazione nella quale il PD avrebbe il controllo tecnico amministrativo del futuro gruppo derivante dalla fusione, dopo aver nominato Padoan alla presidenza di Unicredit.
Se questa operazione si concretizzerà il territorio senese avrà solo da perdere.
Torniamo a sostenere che sia necessario prorogare la proprietà pubblica della Banca oltre il 2021; questo per consentire di sviluppare una operazione idonea a non penalizzare le esigenze dei territori di riferimento della Banca e delle persone che lavorano all’interno della banca MPS.
Dobbiamo essere consapevoli che le priorità devono essere la tutela dei posti di lavoro e le esigenze finanziarie del territorio di competenza della Banca MPS.
Vogliamo mettere in chiaro che non siamo contrari in via pregiudiziale alla privatizzazione della Banca Senese; ciò infatti è perfettamente in linea con la nostra cultura liberista. Quello che sosteniamo è che oggi dobbiamo dare il tempo agli organi amministrativi della Banca di creare le premesse per una giunta e condivisa operazione.
La politica deve agire con forza sulla Commissione Europea sul piano politico; questo infatti è un organo le cui nomine vengono effettuate dalle forze politiche e quindi affermiamo che si debba agire con determinazione per ottenere la detta proroga.
A valle di una proroga si potrebbe valutare come creare una importante banca del territorio nell’area del Centro Italia salvaguardando i coefficienti patrimoniali necessari.
Per fare questo c’è bisogno di tempo e di una precisa pressione politica sugli organi Europei.
Forza Italia è favorevole a tutte quelle soluzioni che tutelino in primis gli interessi dei lavoratori e degli operatori economici in Toscana. Le forze politiche di maggioranza a livello nazionale hanno una precisa responsabilità in tal senso.
Fabio Massimo Castellani, Responsabile Dipartimento Bilancio, Finanze, Sistema bancario Forza Italia Toscana