Mallegni: Berlusconi, c’è chi ancora non sopporta che l’Italia lo ami
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Berlusconi, c’è chi ancora non sopporta che l’Italia lo ami”
“Nel giorno del suo compleanno molti gli attestati di stima che il Presidente Berlusconi sta ricevendo da più parti, tanto dagli amici quanto dagli avversari. Eppure ancora oggi c’è chi nutre per lui sentimenti di odio e di questo ne sono mio malgrado diretto testimone.
Questa mattina mentre alcuni simpatizzanti mi chiedevano di recapitare al Presidente i loro più sinceri auguri di buon compleanno e di una pronta guarigione, sono stato aggredito verbalmente e quasi fisicamente da un uomo che non è stato in grado di trattenere il suo odio nei nostri confronti.
Non è successo nulla di grave per fortuna, tuttavia ho provveduto a depositare un esposto per una querela perchè trovo ingiusto essere ingiuriato, offeso e calunniato per la mia fiera appartenenza politica. Mi auguro che il clima teso dell’antipolitica in generale si affievolisca, una circostanza lieta come un compleanno non può tramutarsi in un terreno di conflitto così ostile”.
Lo dichiara Massimo Mallegni, Senatore di Forza Italia e commissario regionale toscano
Giannelli: Sunset Pontassieve, l’odio colpisce i lavoratori
Il Candidato Consigliere Regionale per Forza Italia al collegio Firenze 2 Giampaolo Giannelli: “Sunset Pontassieve, l’odio colpisce i lavoratori. Niente politica, era solo lavoro”
Quanto accaduto a Stefano Da Ros, titolare del ristorante “sunset” di Pontassieve, che doveva ospitare il pranzo (cancellato a causa delle minacce subite ) del leader leghista Matteo Salvini, al termine della sua mattinata elettorale a Pontassieve, porta ad una amara riflessione.
Le ingiurie, le pesanti offese, “l’accanimento violento” (sono parole del Da Ros) subite dal titolare del ristorante sono se possibile ancora più gravi dell’episodio dell’aggressione subita da Salvini dalla giovane congolese che gli ha strappato il rosario.
Fermo restando il fatto che se l’aggressione fosse stata perpetrata nei confronti di un esponente del PD oggi si griderebbe al fascismo, allo squadrismo e vi sarebbe come minimo una aggressione parlamentare, l’episodio, gravissimo, è un atto isolato, con una precisa responsabilità individuale.
Le minacce e la violenza verbale reiterata subite dal titolare del ristorante Sunset si inquadrano invece in un contesto generale di odio e violenza che niente ha a che vedere con la normale dialettica politica.
Nella civile Pontassieve ad un ristoratore, in un momento di profonda crisi economica, è stato impedito di fare la cosa più normale del mondo: svolgere il proprio lavoro, ospitando dei clienti a pranzo.
Io non difendo Salvini, che certo non ha bisogno della mia difesa o tutela; difendo il diritto di un ristoratore di svolgere il proprio lavoro, di ospitare delle persone dando loro da mangiare nel proprio ristorante.
Niente politica, solo lavoro. Questo ha giustamente spiegato Da Ros, che non so come la pensi politicamente, non mi interessa nè deve interessare a nessuno.
Mi interessa che in futuro fatti simili non acacdano di nuovo. Mi interessa che l’amministrazione di Pontassieve sia solidale col ristoratore, come lo sono io, Perchè non posso accettare episodi simili nel collegio nel quale mi candido a Consigliere Regionale.
Perchè impedire ad un ristoratore di svolgere tranquillamente la propria attività, questo si, è un atto squadrista. Che merita indagini accurate e pene esemplari per i responsbaili di questi atti intimidatori.
Giampaolo Giannelli, Candidato Consigliere Regionale per Forza Italia al collegio Firenze 2
