Omicidio Civitanova, Bergamini: educare a nuovo umanesimo
Omicidio Civitanova, la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini: “bisogna educare ad un cultura incentrata su un nuovo umanesimo“
“Davanti all’indifferenza nei confronti dell’uccisione di Alika Ogorchukwuch, l’ambulante aggredito ieri a Civitanova Marche, le domande da farci sono davvero tante. La società voyeuristica sta prendendo il sopravvento su quei valori di solidarietà e di collaborazione che da sempre caratterizzano il nostro Paese. E noi, rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il preciso compito di evitare questa deriva, agendo attraverso la scuola per educare ad una cultura incentrata su un nuovo umanesimo e, contemporaneamente, dobbiamo lavorare tanto sulla prevenzione.
Occorre rimettere al centro l’individuo e sostenerlo in un percorso educativo basato sul rispetto dell’altro e dell’ambiente che lo circonda. L’auspicio è che i nostri figli non debbano pensare che sia normale filmare con il telefonino un pestaggio, come avvenuto ieri, ma impegnarsi affinché quell’atto non si ripeta più. Alla famiglia di Alika va la mia vicinanza in questo momento di grande dolore”.
Lo dichiara in una nota la deputata di Forza Italia e sottosegretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini.
Omicidio Saman: Attivarsi nella prevenzione
Il Coordinatore comunale Forza Italia Carrara Riccardo Bruschi, insieme a Sonia Castellini e Stefania Giannini: “Omicidio Saman: Attivarsi nella prevenzione”
Purtroppo non è la prima volta che in Italia una ragazza pachistana viene uccisa nel contesto famigliare, senza voler generalizzare facendo di tutta l’erba un fascio né ancor meno sollevare critiche ad una nazione, ma questi sono i fatti: in parte del Pakistan, come anche in Afghanistan ed in India, esiste una mentalità lontana dalla nostra riguardo il genere femminile.
Abominevole pensare a come si possa arrivare a far uccidere la propria figlia. In questi Paesi esistono caste, e molti vivono isolati in campagne o monti, forse per questo combinano i matrimoni, anche tra consanguinei. Il rifiuto di lei si paga col “delitto d’onore” da parte dei parenti, perché anche su loro viene a ripercuotersi in vari modi ostracizzanti l’onta di avere una donna disobbediente in famiglia. In certe aree del mondo purtroppo hanno a che fare con questa realtà cruda, arretrata ed inaccettabile. Là sono moltissime le donne uccise di cui noi vediamo solo la punta dell’iceberg.
In Inghilterra, avendo un passato coloniale in quell’area e quindi una larga comunità residente, hanno conosciuto il problema già parecchie decadi fa ed adottato per legge dei sistemi di prevenzione, che tengono monitorate le famiglie di origine Pachistana.
Dovremo farlo anche in Italia, ma intanto qualcosa possiamo farlo da subito nella nostra comunità, per questo chiediamo i dati sul numero dei residenti di genere femminile nel Comune di Carrara di origine Pakistana, Afgana ed Indiana. Sarebbe opportuno che i servizi sociali, le mediatrici culturali e lo sportello antiviolenza adottassero rispetto alle donne che provengono da questi Paesi una logica di interlocuzione proattiva.
Non vogliamo mai più sentire un caso come questo della povera Saman.
Riccardo Bruschi, Coordinatore comunale Forza Italia Carrara
Sonia Castellini, Coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia Massa Carrara
Stefania Giannini, Responsabile provinciale violenza di genere Azzurro Donna Forza Italia Massa Carrara


Stella: Omicidio Duccio Dini, pene esemplari
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Omicidio Duccio Dini, pene esemplari ai responsabili. Check urgente stranieri in case Erp, revocare alloggi a pregiudicati e condannati“
“Con la condanna in primo grado a pene fino a 25 anni per cinque imputati, possiamo dire che ieri giustizia è stata fatta, anche se nessuno potrà restituire mai più Duccio Dini all’affetto dei suoi cari”.
Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) commentando la sentenza di primo grado per l’omicidio del 29enne fiorentino, travolto due anni fa sulle strade di Firenze durante un inseguimento per un regolamento di conti tra due bande Rom.
“Alcuni dei Rom coinvolti nella tragica vicenda che ha portato alla morte di Duccio Dini – sottolinea Stella – avevano precedenti per rissa, spaccio, sfruttamento della prostituzione e altri reati contro la persona, ma erano assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Chiediamo che il Comune di Firenze faccia un check di tutti gli stranieri assegnatari di case popolari, e nel caso risultino pregiudicati o condannati, vogliamo che si avviino le procedure per la revoca dell’alloggio”.
Gruppo Consiliare Forza Italia Toscana

