Pistoia: dieci operai senza stipendio da tre mesi
Pistoia, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Regione intervenga e convochi tavolo, grave dieci operai senza stipendio da tre mesi”
“La Regione Toscana intervenga nella vicenda che vede coinvolti dieci operai edili a Pistoia, senza stipendio da tre mesi. I lavoratori sono esasperati, e da qualche giorno sono saliti sul tetto dello stabile che stanno costruendo, e hanno annunciato che non scenderanno finché non avranno ricevuto il salario pattuito”.
Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. Secondo quanto ricostruito dai sindacati, la ditta che si è aggiudicata l’appalto non avrebbe pagato quella subappaltatrice, generando così il mancato pagamento.
“Serve un tavolo urgente con prefetto, forze sindacali, ditte coinvolte, che veda protagonista e mediatrice la Regione Toscana – è la richiesta di Stella -. Va assolutamente trovata una soluzione per questi dieci operai e per le loro famiglie.
Non è accettabile che dei lavoratori restino senza soldi e non vengano pagati per il lavoro che hanno svolto. La Giunta regionale intervenga immediatamente per trovare uno sbocco positivo a questa vertenza. Agli operai e alle loro famiglie assicuriamo l’impegno e la vigilanza costante di Forza Italia su questa vicenda”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano

Prato, Milone: Droga agli operai sfruttati
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Droga agli operai sfruttati”
L’operazione dei Carabinieri di qualche giorno fa, che ha portato all’arresto di un cittadino cinese per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, ketamina in questo caso, ha portato forse alla luce un nuovo fenomeno, il “doping lavorativo”. Nel senso che questa sostanza veniva data, e forse viene ancora somministrata, agli operai cinesi che vengono sottoposti a turni massacranti e questa droga sintetica serve proprio a sopportare la fatica.
Ovviamente per me non è una novità anche perché proprio 10 anni fa facevo presente questo fenomeno e lo definivo “doping lavorativo”, ipotesi condivisa anche dal magistrato che si occupò di alcuni decessi di operai cinesi avvenuti in alcuni stanzoni. È ben noto che il controllo della droga sintetica, ketamina e ecstasy, è quasi monopolizzato da organizzazioni criminali cinesi.
Altri provvedimenti della magistratura che iniziano ad avere una certa efficacia contro l’illegalità economica, presente nel distretto “parallelo”, sono i sequestri di beni mobili e immobili. Credo e ritengo che se si proseguirà su questa strada, il sequestro dei beni mobili e immobili può portare nelle casse dello Stato e, indirettamente, anche del Comune, un po’ di liquidità frutto, soprattutto, dell’evasione fiscale e di tasse comunali che in un momento particolare come questo potrebbe costituire un toccasana.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana




Prato: Giusto rispondere a La7 ma lo sfruttamento esiste
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “È necessaria la risposta alla trasmissione Piazza Pulita de La7. Però è anche necessario non nascondere questo fenomeno che a Prato esiste soprattutto nelle aziende straniere”
Sono d’accordo sul rispondere alla trasmissione Piazza Pulita, che sicuramente ha generalizzato per quanto riguarda l’accusa rivolta al distretto pratese circa lo sfruttamento di operai. Però non bisogna neanche nascondersi dietro un dito e far finta che a Prato non esiste questo fenomeno.
Bisogna assolutamente dire quali aziende praticano questo sfruttamento. Ovvero le aziende straniere, e non da ora, ma da anni. Solo in questo modo si diventa credibili. Il conduttore della trasmissione, per far sì che sparasse la notizia sensazionale, ha dovuto generalizzare e buttare fango su un intero distretto.
La risposta di Confartigianato e degli altri enti, compreso Comune e Provincia, deve essere secca e non reticente, se vogliamo fare una smentita soprattutto, come ho già detto, credibile.
Gli stessi controlli di questi giorni, con l’ausilio anche dei Carabinieri di Roma, stanno soltanto confermando quanto ho sempre asserito ma soprattutto è un ulteriore sostegno al lavoro del sottoscritto iniziato da assessore alla sicurezza e alla Polizia Municipale nella giunta Cenni.
E già allora le TV nazionali si occuparono di questo gravissimo fenomeno, soprattutto dopo la morte dei 7 operai cinesi, avvenuta nel dicembre del 2013.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana




Milone: dopo la morte di Luana solito set cinematografico
Prato, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Solito set cinematografico dopo la morte di Luana in fabbrica. Domani per tutti e anche per le organizzazioni sindacali si ritornerà alla vita di sempre”
Oggi abbiamo assistito alla solita, ahimè, sceneggiata in piazza delle Carceri delle organizzazioni sindacali con l’inserimento nel cast cinematografico di alcuni politici, dopo la straziante morte sul luogo di lavoro della giovanissima ragazza madre Luana.
Dopo alcune ore è stata smontata la scena, come su un set cinematografico, e si rimonterà quando ci sarà il prossimo morto in una fabbrica o capannone. La stessa scena è stata montata quando ci furono i famosi 7 operai cinesi, deceduti a causa di un incendio mentre dormivano nel capannone di una ditta.
Già domani tutto verrà dimenticato e sarà un problema solo per i genitori e per il figlioletto di 5 anni della Luana che dovranno affrontare una nuova vita. Avrei preferito non dire nulla e tacere ma sono affiorati in maniera prepotente quei ricordi quando, da assessore alla sicurezza durante la giunta Cenni, ho avviato i controlli nei famosi capannoni dove lavoravano e continuano a lavorare gli operai sfruttati dai loro datori di lavoro.
Quel tipo di attività di contrasto all’illegalità consisteva anche nel far rispettare le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, oltre ovviamente a contrastare lo sfruttamento del clandestini e dei lavoratori al nero, l’evasione fiscale e contributiva. Vorrei ricordare che furono rinvenuti alcuni operai cinesi, senza vita, sul marciapiede, deceduti ovviamente nei capannoni.
I ricordi di quegli anni comprendono anche le numerose critiche che provenivano, oltre che dai partiti politici di sinistra, anche dalle organizzazioni sindacali che etichettavano come “RAZZISTI” quei controlli. Sempre e solo con ritardo le organizzazioni sindacali si sono accorte dei problemi di questo distretto. Non ho mai visto una manifestazione contro l’illegalità ma solo tanto ma tanto silenzio assordante che continua fino ad oggi.
Però una domanda la voglio porre: dopo questa manifestazione cambierà la situazione nel distretto pratese? e per distretto pratese intendo comprendere anche le aziende con titolari cinesi. Nell’ultimo controllo del gruppo Interforze in un’azienda orientale su 11 operai 10 erano tutti irregolari tra cui anche 6 clandestini. Mi duole dirlo però spero che per vedere un’altra manifestazione non dovremo aspettare che si verifichi l’ennesimo morto in una fabbrica.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana