Mugello: epilogo della vicenda Ex Ortofrutticola
Il capogruppo del centrodestra Mugello-Alto Mugello Rodolfo Ridolfi: “Riflessioni sull’epilogo della vicenda Ex Ortofrutticola del Mugello”
“Giù le mani dai marrons glaces” era stato il grido di guerra lanciato dal Sindaco renziano di Marradi, subito fatto proprio da tutte le istituzioni, dai sindacati e dai partiti ben consapevoli che senza quella produzione principale la fabbrica e soprattutto il territorio si sarebbe fortemente indebolito.
Purtroppo l’obbiettivo proclamato è stato mancato. La vertenza dell’Ortofrutticola di Marradi, si è conclusa sì con la riapertura dello Stabilimento ma mutilato della produzione e confezionamento dei marrons glaces.
Italcanditi non ha ceduto di un millimetro sul punto trasferendo completamente la produzione ed il confezionamento della produzione di punta dei marrons glaces nello stabilimento di Bergamo ed uscendo definitivamente di scena restituendo lo stabilimento impoverito all’imprenditore da cui lo aveva acquisito nell’estate del 2020: Gaetano De Feo.
Sindacati ed Istituzioni che fin dal dicembre scorso sedevano al tavolo regionale insieme a De Feo ed Italcanditi non hanno ritenuto di aprire un tavolo nazionale come proposto dal Vice Ministro Teresa Bellanova ed hanno chiuso la vicenda.
Non chiarissimo risulta il presunto coinvolgimento nella produzione dei marrons glaces a Marradi di Prada il cui interessamento era stato ventilato, come riportato sui giornali, da Regione e Sindacati.
Che l’epilogo dell’ex Ortofrutticola del Mugello non sia ottimale, e la soluzione definitiva ed affidabile, al netto della propaganda del centro sinistra, lo dimostra il fatto che il tavolo regionale rimarrà aperto al fine di monitorare l’andamento della impresa, ma soprattutto per ricercare tutte quelle opportunità e soluzioni che recuperino il tessuto produttivo di Marradi legato al Marrone.
Sia nel consiglio comunale di Marradi, che in quello della Città Metropolitana e dell’Unione dei Comuni le forze del centro destra unitariamente hanno confermato le posizioni che erano state di tutte le istituzioni durante la lotta per una soddisfacente risoluzione della crisi dell’ex ortofrutticola del Mugello ed ha avanzato proposte.
Hanno sottolineando come sia necessario, non solo monitorare costantemente la situazione della fabbrica, ma, ricercare nuove opportunità che facciano rinascere la filiera del marrone dopo la mutilazione subita chiedendo alle istituzioni di verificare se esistono margini e condizioni a riprendere contatti con l’ amministratore di Prada e/o ricercare nuovi partner interessati a produrre i Marrons glaces insediando ex novo la produzione dei marrons glaces a Marradi, anche con la nascita di una cooperativa di donne.
Occorre quella concreta soluzione ed impegno promesso dalle istituzioni capace di attenuare i gravi effetti negativi dell’impoverimento della economia locale che la perdita della produzione dei marrons glaces di Marradi ha determinato.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Marradi: O.d.g. vertenza dell’Ortofrutticola del Mugello
Marradi, i consiglieri di Forza Italia Raffaella Ridolfi, Mauro Ridolfi, Cristiano Talenti insieme al consigliere della Lega Giulio Bassetti hanno presentato un Ordine del giorno sulla vertenza dell’Ortofrutticola del Mugello per la perdita della produzione di punta: i Marrons Glacés
Il Consiglio Comunale di Marradi
Ritenuto
che non si possa definire conclusa la Vertenza dell’Ortofrutticola del Mugello dopo la perdita della produzione di punta “i marrons glaces”;
Considerato
che a fronte della irremovibile posizione Di Italcanditi e De Feo il nuovo/vecchio proprietario della fabbrica mutilata a non tornare indietro rispetto alla chiusura definitiva della produzione dei marrons glaces nello stabilimento di Marradi a partire dalla metà del febbraio scorso le pagine locali dei giornali la Nazione, Il Corriere della Sera, Ok Mugello, Il Filo, il Galletto del Mugello ed i periodici nazionali del settore come “Alimentando” MF Fashion, davano con ampia enfasi la notizia che l’ad di Prada “Bertelli, aretino, era già venuto a Marradi, per incontrare il sindaco Triberti ed effettuare un sopralluogo. “..
Lui è pronto a mettere le risorse per rilevare l’azienda che la proprietà, Italcanditi di Bergamo, vuole limitare o cambiare…. già nei prossimi giorni potrebbe esserci un nuovo incontro tra i vertici del gruppo fashion, il governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco del comune fiorentino Tommaso Triberti, per studiare le prossime mosse;
che come i giornali della metà di febbraio scorso hanno narrato:
“.. Alla fine della scorsa settimana si è tenuto infatti un incontro, faccia a faccia, tra lo stesso Bertelli (Prada) e il suo staff, il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Marradi Tommaso Triberti…. E c’era anche il sindaco metropolitano Dario Nardella, in videoconferenza causa covid;
“…. Per domani, a riprova che l’interessamento di Prada è concreto, ci sarà un altro incontro tra il governatore, il sindaco di Marradi e i vertici di Prada. Anche la Regione sarebbe pronta a fare la propria parte, investendo almeno 2 milioni per il rilancio dei marron glacè a Marradi, mentre il resto (almeno 5 milioni) dovrebbero essere investiti dal privato;
“…Sono molto contento che una personalità imprenditoriale che fa onore alla Toscana in tutto il mondo prenda in considerazione un nostro simbolo come la Ortofrutticola di Marradi, eccellenza per la produzione di marron glacé. Il marron glacé prodotto a Marradi è un prodotto del Made in Tuscany: se un nome così importante sul mercato globale accende i riflettori sull’azienda mugellana non ci può essere di meglio” il Presidente Giani commentava ;
“..L’avevamo sempre detto che stavamo parlando di un prodotto di grande valore in un territorio che manifesta eccellenze uniche – sottolinea Fabio Franchi, segretario Cisl di Firenze-Prato – non siamo davanti a uno stabilimento decotto come qualcuno voleva far credere, ma la produzione marradese ha mercato, eccome” Fabio Franchi segretario Cisl di Firenze-Prato;
che solo MF Fashion riportava che il Gruppo Prada “ha fatto sapere di non avere uno statement ufficiale sulla vicenda e che di fatto, al momento, non ci sarebbe nulla di concreto.”
Rilevato
che per il futuro economico di Marradi e per i lavoratori fu un non giustificato ottimismo, stante una non mediata interlocuzione con l’azienda, in occasione della cessione dell’Ortofrutticola del Mugello a Italcanditi sostenere che” “Nuove prospettive per l’Ortofrutticola del Mugello e una nuova speranza di sviluppo per Marradi che dimostra di essere un luogo dove si può investire”, che fa il paio con la valutazione sulla temporanea odierna chiusura della crisi senza prospettive della “Fabbrica dei marroni”;
Impegnano il Sindaco:
di concerto con i protagonisti istituzionali della vicenda (presidente Giani e Presidente Nardella) a fare piena luce con gli operai e con i cittadini sulla reale portata degli incontri con Prada e nel caso quanto riportato dalla stampa corrispondesse a verità,
a verificare se esistono margini e condizioni a riprendere contatti con l’ad di Prada e/o ricercare nuovi partner per produrre i Marrons glaces e nel contempo agevolare la nascita di una cooperativa di donne per produrre Marrons glacé e non solo con altri imprenditori interessati a recuperare o insediare ex novo la produzione dei marrons glaces a Marradi, unica concreta soluzione che attenuerebbe gli effetti negativi dell’oggettivo impoverimento della filiera del marrone che la vicenda ha lasciato purtroppo sul campo.
Raffaella Ridolfi capogruppo Forza Italia Marradi
Giulio Bassetti
Mauro Ridolfi
Cristiano Talenti
Marradi, stabilimento di marroni: accordo al ribasso
Marradi, crisi ortofrutticola del Mugello: “Dopo il carnevale arriva sempre la quaresima”. Il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola ha presentato una mozione sottoscritta da tutto il centrodestra
“Negli ultimi mesi ci siamo messi a completa disposizione e sostegno del presidio delle lavoratrici dell’Ortofrutticola del Mugello nonostante avessimo intuito, a seguito delle notizie di stampa, delle riunioni del consiglio comunale e di quelle dei capigruppo, come i sindacati e l’Amministrazione comunale, nonostante le perplessità fino ad allora manifestate fossero in procinto di dare il loro assenso al fumosissimo piano industriale del gruppo Italcanditi e del redivivo ex proprietario Gaetano Defeo.
Abbiamo evitato, durante la trattativa qualsiasi commento che la pregiudicasse scegliendo di tacere persino sui diversivi mediatici dell’acquisto di (Bertelli) Prada dell’Ortofrutticola che avrebbe salvato la produzione a Marradi dei marrons glaces condizione ritenuta irrinunciabile da parte di tutti i soggetti istituzionali.
Oggi di fronte all’epilogo degli eventi, qualcuno ha detto che “La montagna ha partorito il topolino” altri, più propriamente, che i protagonisti istituzionali e sindacali “hanno ceduto con fermezza”. Noi oggi per coerenza ed onestà intellettuale utilizziamo questa Conferenza Stampa per sottolineare come l’accordo firmato sia un accordo al ribasso, frutto di paure e disuguaglianze.
Un accordo senza prospettive che sposta soltanto nel tempo la possibilità di chiusura di una industria mutilata della sua parte più importante che vede mortificati in primis i lavoratori a tempo indeterminato e soprattutto irrimediabilmente penalizzato l’intero territorio comunale che puntava sulla produzione dei “marrons glaces” come garanzia non soltanto di stabilità occupazionale ma per lo sviluppo dell’intera filiera agro alimentare e di tutto l’indotto”.
Così si sono espressi stamani Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia – centrodestra per il cambiamento, Raffaella Ridolfi, capogruppo di Si-Amo Marradi ed i consiglieri comunali Mauro Ridolfi e Cristiano Talenti.
“Quello raggiunto – hanno attaccato – è un accordo di basso profilo rispetto al livello di lotta e di solidarietà espresso che i più disincantati hanno percepito come una “mancetta” concessa da un imprenditore per potersi liberare dal fastidio dei clamori mediatici, una resa per due spiccioli, una pagina non certamente esaltante di impresa, lavoro e relazioni sindacali.
Una soluzione che dimostra e conferma quanto sostenuto da tutti che se gli imprenditori in questione hanno accettato di pagare salari a un numero pari a più di sessanta lavoratori stagionali per un periodo di due anni anche in caso di non prestazione dell’attività lavorativa il grande valore della Ortofrutticola risiedeva proprio nella lavorazione e confezionamento dei Marrons Glaces a Marradi.
I più ottimisti possono parlare di risultato mediocre perché era del tutto evidente, che la vendita della “fabbrica dei marroni” nel 2020 che il Sindaco aveva salutato con parole rassicuranti di eccessivo e imprudente favore fosse il preludio alla chiusura perché quello che interessava ad Italcanditi era eliminare l’incremento di quote di mercato sempre maggiori che un’azienda di limitate dimensioni come l’Ortofrutticola, puntando sulla qualità si era conquistato.
Sospettiamo inoltre che le parti sindacali coinvolte, pur di chiudere la vertenza in ambito toscano per ascriversene il merito abbiano voluto rifiutare l’ipotesi, certamente più impegnativa e difficile, di aprire il tavolo a livello nazionale come suggerito dal ViceMinistro Bellanova e da altri illustri esperti di queste vicende che si erano messi a disposizione con la loro esperienza, lontano dai riflettori mediatici.
Lamentiamo come siano state oltremodo sacrificate le posizioni dei lavoratori a tempo indeterminato che hanno portato sulle spalle e sopportato due mesi di presidio che gli ha azzerato le buste paga. Per questi la magra consolazione è data solo da un tempo utile per trovarsi nel giro dei prossimi due anni un altro lavoro o maturare la pensione sapendo bene che se tra due anni la fabbrica chiuderà non ci saranno i margini per una nuova contrattazione”.
“Per questo, ha annunciato Gandola, ho provveduto a depositare una mozione (che sarà discussa mercoledì in consiglio metropolitano) con la quale si impegna il sindaco metropolitano ad invitare la proprietà di Italcanditi a mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi e, in subordine, a proporre al tavolo di crisi di implementare il piano aziendale lasciando nello stabilimento di Marradi i macchinari per la produzione di Marron Glacè al fine di attivare due linee specifiche di prodotto: Marrons Galles di Marradi IGP e Marrons Glacés italiani di alta qualità per confezioni di un prodotto da destinare al mercato della produzione di alta qualità.
Questo atto sarà oggetto di un ulteriore approfondimento durante una commissione ad hoc convocata per domani mattina e del cui risultato ancora non è dato sapere”.
“La soluzione alla vertenza dell’Ortofrutticola del Mugello, hanno concluso i rappresentanti azzurri, non dovrebbe far tirare un respiro di sollievo a nessuno anzi dovrebbe rappresentare, per chi non si rassegna al declino, la ripartenza di una nuova spinta politico-amministrativa di sviluppo fondata sulla consapevolezza che non c’è nessun evento da festeggiare ma solo da rimboccarsi le maniche per fare in modo di utilizzare un tempo inesorabilmente corto per dare forma almeno ad un primo vagito di una Marradi che vuole proiettarsi nel futuro”.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Mugello: mozione sulla crisi ortofrutticola
Mozione Crisi Ortofrutticola del Mugello-Alto Mugello dei consiglieri Rodolfo Ridolfi e Mauro Ridolfi
Il Consiglio dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello
Premesso che:
i comitati provinciali dei sindacati Cisl e CGIL il 24 dicembre 2021, comunicavano al Sindaco di Marradi che la ditta Italcanditi Spa (leader italiano ed europeo nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e lattiero casearia) di Pedrengo (BG), intendeva chiudere lo stabilimento di produzione di Marradi (FI), acquisita soltanto diciotto mesi prima, nell’agosto 2020, ed appartenuta fino a quel momento alla Srl Ortofrutticola del Mugello (con socio di maggioranza Gaetano De Feo della Terminio Frutta di Serino, AV);
lo stabilimento di Marradi è stato realizzato con fondi della Comunità economica europea ottenuti nel 1976 dalla Comunità Montana dell’Alto Mugello (Firenzuola, Marradi, Palazzuolo Sul Senio). I lavori di costruzione dello stabilimento iniziati nel 1981, sul terreno concesso gratuitamente dal Comune di Marradi furono conclusi nel 1984;
l’Ortofrutticola del Mugello è tra le aziende leader nel segmento di mercato dei Marrons Glacés utilizzati dai grandi marchi dolciari quali Lindt, Caffarel, Baratti, Amaretti Virginia, Majani, Vergani e nella produzione di ingredienti a base di castagne per l’industria dolciaria ed esporta i propri prodotti in oltre 30 paesi: con particolare riguardo al Giappone, Canada, Messico, Francia.
lo stabilimento di produzione è inserito in un contesto economico agricolo che vede il territorio di Marradi tra i più rinomati per la castanicoltura, tant’è che lo stabilimento di produzione dei Marrons Glacès acquistava una considerevole parte della produzione del prodotto fresco direttamente dal territorio;
nel 2020 la produzione ha risentito lievemente delle difficoltà causate dalla pandemia e nel 2021 invece si è avuta una produzione ottima;
Tenuto conto che la chiusura della lavorazione dei Marrons Glacés a Marradi comprometterebbe la già fragile condizione del tessuto economico e sociale del territorio marradese e dell’Alto Mugello poiché l’attività industriale dell’Ortofrutticola ed il relativo indotto, rappresentano la principale fonte di sostentamento della gran parte delle famiglie marradesi;
al tavolo regionale di composizione della crisi aziendale non si è raggiunta nessuna soluzione condivisa
Considerato che
nella prima riunione tra i Sindacati e la consulente del lavoro di Italcanditi S.p.a., quest’ultima avrebbe sostenuto, come riportato pubblicamente dagli stessi sindacati, che i macchinari per la produzione di Marrons Glacès, che oggi vogliono portare a Pedrengo, sarebbero obsoleti;
a quanto sempre pubblicamente affermato dai sindacati dall’agosto 2020 pur interloquendo costantemente con la proprietà mai avevano avuto sentore che l’azienda volesse chiudere lo stabilimento di di Marradi;
il clamore mediatico suscitato dalla vicenda ha indotto Italcanditi S.p.a. e il fondo di investimento riconducibile ad Andrea Bonomi, che ne detiene il 70%, a voler salvare la faccia retrocedendo dalla ipotesi di chiusura immediata dello stabilimento, senza però rinunciare al trasferimento del core business dell’azienda con sede a Marradi ovvero la produzione dei Marrons Glacès nella presentazione del nuovo piano industriale frettolosamente predisposto assieme al vecchio-nuovo proprietario Italcandidti S.p.a. sostiene che il mercato del Marrons Glacès rappresenta un mercato flat ovvero un mercato arrivato a saturazione senza prospettive.
Mentre esprime piena solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Azienda Ortofrutticola del Mugello Spa impegnati in una dura battaglia per la difesa del proprio posto di lavoro
Ritiene che:
la contraddittorietà di tutto quanto sopra riportato conferma contraddittorietà di tutto quanto sopra riportato confermi la volontà di Itala volontà di Italcanditi S.p.a di eliminare un concorrente scomodo, come si usa fare nelle logiche di mercato, anche e nel settore dei nel settore dei Marron Glacès;
alla luce di quanto fin qui accaduto, per il bene e lo sviluppo dello stabilimento di Marradi, sia irrinunciabile, in una strategia di filiera e di qualità che valorizzi il made in Italy e la sua sostenibilità, un piano industriale decennale fondato sull’ l’incremento di produzione di confezioni di Marrons Glacès (interi e rottami) con prodotto IGP di Marradi;
qualsiasi Marrons Glacès realizzato con prodotto non italiano ad un costo minore per coprire la fetta di mercato occupata fino a quest’anno dal prodotto realizzato a Marradi, utilizzerebbe impropriamente un vantaggio competitivo dato dalla consolidata qualità del prodotto realizzato a Marradi, che ha il pregio di essere un prodotto artigianale fatto industrialmente.
Tale strategia danneggerebbe la stessa credibilità sul mercato del prodotto e l’immagine di qualità che il made in Italy rappresenta nel mondo.
Impegna il Presidente e la Giunta:
Ad invitare la proprietà di Italcanditi a mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi lasciando i macchinari per la produzione di Marrons Glacès al fine di attivare due linee specifiche di prodotto: “Marron Glacès di Marradi IGP” e “Marron Glacès italiani di alta qualità”, per confezioni di un prodotto da destinare al mercato della produzione di alta qualità.
Nel caso invece di non disponibilità di Italcanditi chiedere chiedere formalmente l’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche.
Ad inviare senza alcuna procrastinazione questo documento al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche, al Presidente della Regione Toscana, al Presidente della Città Metropolitana di Firenze, al Sindaco di Pedrengo, al Sindaco di Firenze, al Sindaco di Pedrengo, al Sindaco di Bergamo.
Rodolfo Ridolfi e Mauro Ridolfi, Gruppo consigliare centrodestra Mugello-Alto Mugello
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Ortofrutticola Mugello: lasciare a Marradi i macchinari
Ortofrutticola Mugello, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, insieme a Raffaella Ridolfi: “Lasciare a Marradi macchinari per produrre marron glacés. In caso di indisponibilità azienda, Regione Toscana apra tavolo di crisi nazionale”
“Italcanditi SpA prenda l’impegno di lasciare a Marradi i macchinari per la produzione di confezioni di Marron Glacés da destinare al mercato della produzione di alta qualità realizzato con prodotto fresco IGP di Marradi, attivando due linee specifiche “Marron Glacés di Marradi IGP” e “Marron Glacés italiani di alta qualità”.
Nel caso di recepimento della proposta, il sindaco di Marradi inviti a partecipare ad un Consiglio comunale straordinario Italcanditi SpA e tutti gli attori istituzionali, per un formale e solenne impegno a rispettare quanto previsto nel piano aziendale”.
È quanto chiedono il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella e la consigliera comunale di Marradi, Raffaella Ridolfi, in vista del nuovo tavolo di crisi con proprietà, sindacati e istituzioni convocato per venerdì prossimo.
“Respingiamo al mittente – proseguono – la proposta di mantenere la produzione dei Marron Glacés solo per il 2022, ritenendola meramente dilatoria e inadeguata a dare prospettive e certezze ai lavoratori ed al futuro di Marradi.
Nel caso di indisponibilità sostanziale di Italcanditi SpA a cambiare strategie nel mantenimento integrale della produttività dello stabilimento di Marradi, riteniamo indispensabile la richiesta formale, da parte della Regione Toscana, dell’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale, attivandosi con i Ministeri competenti”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Ortofrutticola Mugello: proposta di marchio IGP
Ortofrutticola Mugello, il gruppo Siamo Marradi chiederà al consiglio comunale che vengano realizzate con prodotto fresco IGP di Marradi due linee specifiche “Marron Glacès di Marradi IGP” e “Marron Glacès italiani di alta qualità”.
Il gruppo Siamo Marradi nel Consiglio Comunale di lunedì 17 alle ore 18,30, non soddisfatto delle trattative tra Italcanditi SPA e i sindacati chiederà, presentando un proprio documento, che il Sindaco si faccia carico di portare al tavolo di crisi la loro proposta di integrazione dell’accordo inserendo nel piano aziendale presentato da Italcanditi S.p.a. l’impegno di lasciare a Marradi i macchinari per la produzione di confezioni di Marron Glacès da destinare al mercato della produzione di alta qualità realizzato con prodotto fresco IGP di Marradi attivando due linee specifiche “Marron Glacès di Marradi IGP” e “Marron Glacès italiani di alta qualità”.
Nel caso di recepimento della proposta nel caso di chiusura di un accordo chiede di invitare a partecipare ad un Consiglio comunale straordinario Italcanditi Spa e tutti gli attori istituzionali investiti della vicenda per un formale e solenne impegno a rispettare quanto previsto nel piano aziendale.
Si Amo Marradi rimanda al mittente la proposta di mantenere la produzione dei Marron Glacès solo per il 2022 ritenendola meramente dilatoria e inadeguata a dare prospettive e certezze ai lavoratori ed al futuro di Marradi.
Nel caso di perdurante indisponibilità sostanziale di Italcanditi Spa a cambiare strategie nel mantenimento integrale della produttività dello stabilimento di Marradi ritiene indispensabile la richiesta formale dell’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche.
coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Ortofrutticola Mugello: difendere stabilimento Marradi
Ortofrutticola Mugello, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Consiglio regionale unito per difendere stabilimento Marradi. Accolti punti nostra mozione”
“Il Consiglio regionale della Toscana, all’unanimità, si schiera per difendere lo stabilimento produttivo di Marradi. L’atto unitario accoglie i punti della nostra mozione, a cominciare dalla richiesta di mantenere la piena funzionalità dell’impianto con la produzione di Marrons Glacès in un’ottica di valorizzazione di un territorio e del suo prodotto di qualità; preservare l’occupazione con il mantenimento del monte ore degli ultimi tre anni per il personale stagionale; garantire lo scivolo ai dipendenti prossimi alla pensione”.
Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, a seguito della discussione in aula della vertenza sullo stabilimento produttivo di Marradi di proprietà di Italcanditi SpA, che vorrebbe trasferire la produzione in Lombardia.
“Chiediamo al Presidente Giani – ribadisce Stella – di attivarsi con ogni iniziativa necessaria affinché lo scenario delineato dalla proprietà nell’incontro del 13 gennaio, venga profondamente corretto. L’azienda deve garantire che, in un piano industriale decennale, sia prevista la continuità di produzione, con l’incremento di confezioni di Marrons Glacès con prodotto IGP di Marradi.
Nel caso di indisponibilità di Italcanditi SpA di cambiare strategie nel mantenimento della produttività dello stabilimento di Marradi, la Regione Toscana chieda formalmente l’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale attivandosi con i Ministeri competenti.
I lavoratori e la comunità di Marradi non sono soli, le istituzioni sono con loro. Grazie alla nostra consigliera comunale di Marradi, Raffaella Ridolfi, per l’impegno con cui si sta battendo”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Ortofrutticola Mugello: OdG Stella in Consiglio Regionale
Ortofrutticola Mugello, Ordine del Giorno del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “Mantenere funzionalità stabilimento Marradi. Regione Toscana si attivi perché proprietà riveda piano industriale”
“Mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi con la produzione di Marrons Glacès in un’ottica di valorizzazione di un territorio e del suo prodotto di qualità indiscussa; preservare l’occupazione con il mantenimento del monte ore degli ultimi tre anni per il personale stagionale; garantire lo scivolo ai dipendenti prossimi alla pensione”.
Sono alcune delle richieste contenute nell’ordine del giorno presentato da Forza Italia in Consiglio regionale della Toscana, in merito alla vertenza sullo stabilimento produttivo di Marradi di proprietà di Italcanditi SpA, che vorrebbe trasferire la produzione in Lombardia.
“Chiediamo al Presidente Giani – spiegano il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella e la consigliera comunale di Marradi, Raffaella Ridolfi – di attivarsi con ogni iniziativa necessaria affinché lo scenario delineato dalla proprietà nell’incontro di ieri, giovedì 13 gennaio, venga profondamente corretto.
L’azienda deve garantire che, in un piano industriale decennale, sia prevista la continuità di produzione di confezioni di Marrons Glacès con l’incremento di confezioni di Marrons Glacès con prodotto IGP di Marradi.
Nel caso di indisponibilità di Italcanditi SpA di cambiare strategie nel mantenimento della produttività dello stabilimento di Marradi, la Regione Toscana chieda formalmente l’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale attivandosi con i Ministeri competenti”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano