Mazzetti: giornata di incontri in Lunigiana
Forza Italia, giornata di incontri in Lunigiana per l’On. Erica Mazzetti
Agenda fitta anche questa settimana per l’On. Erica Mazzetti che sta visitando i tanti territori che compongono la Toscana. Dopo l’Abetone oggi è il turno della Lunigiana.
Oggi alle ore 12:00 è in programma un incontro con il candidato sindaco a Pontremoli Jacopo Ferri.
“Tutti cittadini ma soprattutto coloro che saranno chiamati ad agire per la collettività devono sapere che possono contare su Forza Italia e sul mio impegno concreto per portare le loro istanza nell’Aula, con la concretezza che ci contraddistingue” sottolinea.
Si prosegue alle ore 13:00 con un incontro con gli amministratori locali del Centrodestra. Nel primo pomeriggio ad Aulla sopralluogo al Ponte di Albiano “che, per colpa delle lungaggini e nonostante i nostri solleciti, ha comportato un danno incalcolabile al territorio”.
Si conclude alle ore 18:00 a Massarosa con un momento di confronto insieme al candidato sindaco Carlo Bigongiari incentrato sul rilancio economico a partire dall’edilizia e grazie al Superbonus.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e membro della Commissione Ambiente


Ospedale Pontremoli: reparto Covid 19 al gelo
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Paradossi all’Ospedale Pontremoli: il reparto Covid al gelo, la camera mortuaria con la cella frigo non funzionate“
L’arrivo del freddo rende ancora più difficile la situazione al reparto Covid.
La scelta irrazionale (per il tipo di struttura) e mal gestita (quanto a percorsi insicurezza, a tamponi periodici ed a sanificazioni radicali) di allestirlo in una struttura come quella dell’ospedale di Pontremoli ha favorito, come noto, innumerevoli contagi tra personale e pazienti, causando disagi, tensioni e danni tali da costringere interi reparti a chiudere i battenti e da concorrere al dramma di alcune famiglie.
Ma non contenta di questo la direzione Aziendale continua a fare orecchie da mercante anche rispetto alle problematiche organizzative che si sono fin dall’inizio registrate. Molti degenti riferiscono infatti che con l’arrivo del freddo e della pioggia le temperature registrate in reparto siano spesso poco sopportabili ed a tratti (anche la notte) addirittura proibitive.
Del resto, senza impianti di areazione e di ricambio d’aria l’unica alternativa praticabile rimane quella classica delle finestre aperte e questa soluzione non è certo né tra le più moderne (tant’è che è riservata a Pontremoli…), né tra le più comode. Ci sarà forse anche qualcuno che ne uscirà fortificato, ma per i più potrebbe essere un ulteriore elemento di rischio rispetto a quadri clinici già provati dal virus.
I pazienti riferiscono inoltre che lo stesso personale medico, infermieristico e di supporto/pulizia appare estremamente provato dalla situazione, vista anche la tremenda pressione a cui è sottoposto per il tipo di lavoro, le complesse procedure e gli orari pesantissimi.
In compenso, si per dire, ha fatto notizia – ovviamente in negativo – l’impossibilità registrata nei giorni scorsi di poter far uso della cella frigo all’interno della camera mortuaria, con necessità di trasferire al NOA alcune salme.
Con questa Asl non si può stare mai in pace: dove ci dovrebbe essere caldo c’è freddo, dove ci dovrebbe essere freddo c’è caldo ed infine, tanto per non darci illusioni, non siamo più sicuri neppure di avere servizi normali di fine vita, senza dover migrare a Massa.
E’ pur vero che al peggio non c’è mai fine, ma quando è troppo è troppo.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Ferri: Pontremoli, sull’ospedale la direttrice minimizza
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Sull’Ospedale di Pontremoli la Direttrice Casani minimizza e non focalizza i problemi per nascondere le sue evidenti responsabilità“
La direttrice Casani nega l’evidenza e cerca di attribuire ad altri colpe che sono proprie.
L’Ospedale di Pontremoli non era e non è in grado nel suo complesso di ospitare reparti Covid, ciò a causa dei mancati investimenti ed i ritardi con cui, proprio lei ed i suoi apicali dirigenti aziendali, insieme ai propri diretti referenti politici, hanno gestito la sanità ospedaliera in Lunigiana, sia nella fase di tregua tra le ondate Covid che negli anni precedenti la pandemia.
È ben noto e lo si vede tutti i giorni il grande impegno profuso con professionalità da ciascun operatore sanitario e dagli addetti alle pulizie, per cui non finiremo mai di ringraziarli. Se c’è qualcuno che specula sul loro lavoro questi è invece proprio la direttrice che li ha costretti ad operare in condizioni impossibili ed insicure, avendo anche il coraggio ora di attribuire responsabilità a loro comportamenti. Dovrebbe vergognarsi e dimettersi immediatamente per quanto ha detto.
Del resto lo hanno compreso anche i muri che il problema va ben al di là della presenza o meno di contagiati in un reparto piuttosto che in un altro, ma esso è risieduto e risiede nel fatto che la generale gestione di pazienti Covid (entrata, spostamenti, percorsi, ecc.) coinvolge necessariamente tutta la struttura ospedaliera, inadatta, nel suo complesso e quindi direttamente o indirettamente moltissimi operatori.
Altrettanto grave è che Casani affermi che siano state prese tempestivamente e sistematicamente tutte le precauzioni in materia di tamponi frequenti/veloci e sanificazioni profonde non è stato e non è così. Infatti, purtroppo, per tutti questi errori di pianificazione e di organizzazione attribuibili esclusivamente alle direzioni aziendale e di presidio, i contagi si sono moltiplicati coinvolgendo – anche con gravissime conseguenze – diversi pazienti (entrati in Ospedale negativi).
La difesa ad ogni costo di una soluzione sbagliata si è così trasformata da atto di arroganza a causa di grave danno ed a fonte di continuo rischio. Questa ulteriore impuntatura non può quindi che classificarsi quale elemento di sconsiderato, e poco lucido, esercizio di potere.
Ritengo che le pagine da scrivere in futuro sulla sanità ospedaliera delle aree periferiche dovrà al contrario contare su politiche finalmente opposte a quelle sin qui viste e la sua gestione dovrà poter essere affidata a chi abbia esperienze e capacità tecniche per affrontare, in autonomia, un settore tanto importante quanto complesso.
Nel frattempo, Casani si degni di venire a vedere qual’è la reale situazione che lei stessa ha determinato, affinché possa convincersi del fatto che si deve al più presto affidare ad un diverso schema organizzativo, in grado di evitare ulteriori drammatiche ed ingestibili conseguenze.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Ferri: Pontremoli, peggiora la situazione in ospedale
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “La situazione peggiora all’Ospedale di Pontremoli, ma Regione ed Asl tacciono perseverando nei propri pericolosi errori“
Mentre l’Asl fa finta di niente e la Regione non si degna di rispondere né agli operatori né ai Sindaci né ai tanti cittadini esterrefatti, il bollettino dei contagi in Ospedale a Pontremoli si fa sempre più pesante e la situazione sempre più esplosiva.
Sono ormai più di 30 i casi riscontrati. Salgono sia quelli tra gli operatori di vari reparti che quelli tra i pazienti, entrati negativi per le loro necessità e contagiati per l’incredibile atteggiamento che l’Asl Toscana Nord Ovest e la Regione hanno tenuto e continuano a tenere pur di non ammettere gli errori compiuti e cercare di rimediarli.
Non contenta di questo quadro l’Azienda continua a concedere con il contagocce ed in ritardo i tamponi al personale (solo a quanti si trovino in situazione di rischio classificato medio alto! Ed è davvero difficile immaginare chi, in quel contesto, lo corra medio basso…) e continua a limitare le operazioni di sanificazione, anche nei reparti più colpiti e nelle sale operatorie, a quelle pur importanti, ma ordinarie. In più, da qualche giorno, ha incredibilmente deciso di intensificare l’attività chirurgica, alzando di conseguenza ulteriormente tutti i livelli di rischio.
Nel reparto Covid di Medicina, poi, i pazienti segnalano temperature polari a causa della necessità di aprire spesso le finestre. Le problematiche dei percorsi ‘sporco/pulito‘ ridicoli sono rimaste esattamente le stesse con la forte preoccupazione che il subdolo virus possa, come si è visto, farsi spazio ed uscire. Il personale invece che essere incrementato tende a diminuire perché costretto a turni allungati e molto provanti sia a livello fisico che psicologico.
Intanto, purtroppo, in tutto questo si registrano ulteriori effetti penalizzanti per i pazienti ordinari: per reclutare gli infermieri che l’Asl avrebbe dovuto assumere dall’esterno mesi fa è stata sospesa la seduta del mercoledì in endoscopia che era dedicata alle colonscopie in screening ed al posizionamento delle peg. I pazienti sono dirottati a Massa, con ogni disagio e costo conseguente a loro carico.
Il clima che si registra è quindi sempre più teso ed i timori che la situazione continui a degenerare sono sempre più concreti.
Sembra quasi che la Regione e l’Asl pur di non dover ripetere la retromarcia fatta sulla guardia medica notturna siano disposte ad accettare di pagare qualunque prezzo, ovviamente sulla pelle degli altri.
Il Presidente Giani e l’assessore regionale intervengano subito sulla dirigenza Asl perché non è possibile andare avanti in questo modo!
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Ferri: Pontremoli, aumentano i contagi in ospedale
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Aumentano i contagi in Ospedale a Pontremoli: fare subito tamponi a tappeto e sanificazioni profonde e rivedere la scelta Covid“
Sarebbero ormai arrivati ad una quindicina i casi di contagio riscontrati all’interno dell’Ospedale di Pontremoli.
Si tratta prevalentemente di operatori sanitari, ma si segnalano alcuni contagi anche tra i pazienti.
La situazione rischia di degenerare, soprattutto perché ad oggi non è stato attivato dalla direzione aziendale un serio piano che definisca una sanificazione straordinaria e profonda dei reparti e delle sale operatorie, per poi rendere davvero continui interventi sanificatori più significativi ed uniformi in tutti gli spazi ospedalieri, anche nella normalità delle attività quotidiane.
Non è stata inoltre effettuata, e parrebbe non essere in previsione, una verifica a 360° sul personale e sui degenti della struttura attraverso l’esecuzione di tamponi molecolari.
Fatti questi che stanno allarmando non poco operatori e fruitori dei servizi ospedalieri, rispetto ai quali l’Azienda deve intervenire, affinché sia subito circoscritto l’ambito di diffusione del virus e garantite il più possibile sia la sicurezza di chi si trova in Ospedale sia l’erogazione delle prestazioni ai cittadini.
Intanto il numero dei pazienti Covid ricoverati in medicina pare abbia superato i 20, andando ben oltre gli annunciati 14 posti letto da occupare …
In questo marasma, il crescente ‘bollettino’ giornaliero evidenzia sempre di più l’irrazionale e sbagliata scelta dell’Azienda e della Regione, destinata di questo passo a creare ulteriori e sempre più gravi problemi e danni.
Serve subito, per limitare questi ultimi, un deciso ed immediato passo indietro.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Contagi in ospedale a Pontremoli, Asl riveda decisioni
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Contagi in ospedale a Pontremoli, l’azienda riveda subito le sue decisioni ed intervenga prima che sia troppo tardi“
I primi effetti dell’assurda decisione di rendere parzialmente Covid l’Ospedale di Pontremoli si stanno manifestando e rischiano di essere un vero e proprio tsunami.
Pur avendo ridimensionato il piano originario di coinvolgere più reparti nella nuova organizzazione (dopo aver dovuto prendere atto della propria inerzia nel realizzare investimenti sulla struttura e, più, in generale nel reclutare a livello area vasta il personale), infatti l’Azienda Asl e la Regione hanno comunque respinto al mittente gli appelli giunti da svariate direzioni politiche ed istituzionali affinché il presidio Pontremolese restasse no-covid e, purtroppo, la situazione si sta evolvendo nella direzione che anche solo la logica faceva prevedere.
Si segnalano così, in questi giorni, diversi contagi tra gli operatori sanitari ospedalieri senza che vi siano reazioni all’altezza di evitare la propagazione del virus nel nosocomio.
Anche dopo questi fatti, sono restate insufficienti e parziali le operazioni di sanificazione, così come non vengono effettuati a dovere i tamponi di controllo sul personale.
Nel reparto Covid, in aggiunta ai tanti altri problemi già segnalati ed ignorati, la zona pulita è divisa da quella sporca ancora adesso da una sola striscia indicata sul pavimento, come se il virus fosse ligio nel non valicarla…
Il personale, peraltro, risulta ancora impegnato al 100% del proprio tempo lavorativo in reparto Covid (in difformità alla regola che vorrebbe un alternanza con mansioni più leggere) ed i medici continuano ad essere soltanto 4 (con la sola reperibilità per la notte), con conseguenze sui loro turni e soprattutto con impatto di fatica fisica e non solo per tutti gli operatori di reparto.
Il tutto senza contare le innumerevoli difficoltà che continuano a crearsi per l’erogazione puntuale di molti servizi ordinari.
E’ necessario un intervento immediato che rimedi ad una decisione sbagliatissima e – ormai non più solo potenzialmente – gravemente dannosa.
L’azienda e la Regione devono provvedere.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Pontremoli: via al reparto Covid-19 tra mille difficoltà
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Via al reparto Covid a Pontremoli tra mille difficoltà che evidenziano l’ennesima vergogna di Asl e Regione“
Oggi a seguito della insensata decisione dell’Asl e della Regione (peraltro figlia dei loro stessi errori di programmazione datati e recenti) arriveranno i primi pazienti covid a Pontremoli.
Ecco la situazione che in cui si trova il reparto di medicina del nostro Ospedale che li ospiterà:
1. I percorsi (scale, corridoi, ascensori) non sono affatto differenziati (a meno che non si faccia uso delle scale di sicurezza …). I rapporti con gli altri reparti sono un punto interrogativo drammaticamente irrisolto.
2. Il personale della medicina è ridotto a 4 unità mediche che svolgeranno a quanto sembra, unitamente al resto del personale, turni ordinari (mentre in tutti i centri Covid – peraltro organizzati con standard di sicurezza ben diversi – per motivi di pesantezza del lavoro, svolgono metà delle ore lavorative in centro Covid e l’altra metà in centro non Covid). Di notte il medico non sarà presente, ma solo reperibile!
3. Non c’è impianto di areazione e ricircolo aria. Si dovranno quindi aprire spesso le finestre nelle camere dei pazienti!
4. Il reparto è stato dotato di un solo ventilatore per 21 pazienti!
5. L’impianto con l’ossigeno non potrà funzionare a due vie. Quindi se ci fosse necessità di aspirare una persona, non si potrà contemporaneamente ossigenare l’altra…
6. Non ci sono filtri né zona di decontaminazione in uscita.
7. Le docce da utilizzare per il personale saranno pochissime (una ogni cinque persone che smontano dal turno) e, quelle al 5 piano, del tutto inadeguate: pochissima acqua.
8. I servizi igienici sono in tutto 5 (per 21 pazienti), due dei quali in stanze singole quindi non fruibili se non da chi vi alloggia.
Nel frattempo, da oggi gli ambulatori per visite cardiologiche, diabetologiche, ambulatorio dello scompenso, holter, elettrocardiogramma da sforzo, ecocuore sono chiusi, visite annullate e buona fortuna!
Insomma, si parte alla solita maniera con la quale Regione ed Azienda amano gestire la sanità in Lunigiana: senza mezzi, senza spazi, senza logica (se non quella distruttiva), lasciando il peso di tutto, compresi i rischi personali, alla eccezionale professionalità ed al senso del dovere degli operatori sanitati e riversando ogni conseguenza negativa sui soliti cittadini della Lunigiana classificati sacrificabili.
L’ennesima vergogna.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Pontremoli: Ospedale destinato al Covid
Il Coordinatore Provinciale di Massa Carrara di Forza Italia Rita Galeazzi, insieme a Manuel Buttini: “L’Asl e Regione si ricordano dell’ospedale di Pontremoli solo adesso e scelgono, contro la volontà del territorio, di destinarlo al Covid“
La scelta arrivata sabato, per la verità senza comunicazioni ufficiali e senza concordarla con nessuno, di destinare l’ospedale di Pontremoli al Covid, conferma la distanza della Regione dal territorio.
Asl e PD, cioè azienda e partito che governa la sanità toscana, hanno inviato oggi i loro dirigenti a Pontremoli per calare la sciagurata scelta dall’alto.
A loro, del territorio e dei suoi rappresentanti, poco importa.
Lo hanno sempre dimostrato e lo confermano oggi.
Pensiamo subito alle conseguenze: le attività ambulatoriali del quinto piano saranno probabilmente sospese da lunedì.
Il pronto soccorso sarà dedicato al Covid e gli accessi spostati a Fivizzano oppure a Massa.
Chirurgia sarà ridotta perché rianimazione verrà dirottata al Covid.
Al Covid sarà dedicata anche medicina.
Così l’Asl otterrà in tutto 14 posti letto Covid.
Questo senza considerare le condizioni dell’ospedale, degli spazi e degli impianti.
Anche i pazienti del pronto soccorso dovranno essere spostati.
Se pensiamo a tutto il tempo trascorso in estate e alle risorse spese per il vecchio ospedale di Massa, dove si sarebbe potuto fare bene quello che oggi si fa, male, ci rendiamo conto di tutti gli errori che sono stati commessi.
Questo è l’ennesimo schiaffo alla Lunigiana, ai suoi rappresentanti, ma anche e soprattutto ai suoi cittadini.
Ringraziamo di questo Asl e Regione che saranno responsabili anche delle eventuali conseguenze
Rita Galeazzi, Coordinatore provinciale di Massa Carrara di Forza Italia
Manuel Buttini, Coordinatore comunale Pontremoli
Lieve malore per il sen. Mallegni, presto lascerà l’ospedale
Firenze, stadio: Chiacchiere del PD allontanano Commisso. Il Capogruppo Forza Italia al Comune di Firenze Jacopo Cellai: “Esponenti PD parlano senza avere chiara una linea. Così gli imprenditori scappano”