Infiltrazioni mafiose al Porto di Livorno
Infiltrazioni mafiose al Porto di Livorno, il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone, insieme a Davide Anselmi: “intervenga la Commissione speciale regionale”
Dopo che la Toscana si è piazzata al 6° posto in Italia per la presenza di ecomafie, ovviamente un piazzamento di cui avremmo volentieri fatto a meno, qualche giorno fa è stata portata a termine dalle Forze di Polizia un’altra operazione contro soggetti conniventi con organizzazioni mafiose.
Sono stati arrestati alcuni portuali a Livorno perché legati alla ‘ndrangheta. Ovviamente questo legame portava a favorire l’approdo in Toscana di quintali di sostanze stupefacenti.
Per non dimenticare le altre operazioni come quella dei rifiuti speciali, protagonista sempre la ‘ndrangheta.
Da diversi mesi è operante in Regione una commissione speciale che deve occuparsi proprio di delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio.
Occorre con estrema urgenza studiare questo fenomeno ed intervenire con forza, perchè quello che sta accadendo in Toscana è molto preoccupante.
Non possiamo permettere che la nostra Regione divenga terra di conquista per le organizzazioni mafiose, sarebbe oltretutto un biglietto da visita negativo anche per l’immagine della Toscana nel mondo e un colpo tremendo al turismo.
Siamo quindi a sollecitare la commissione speciale regionale, non possiamo permetterci ulteriori episodi di questa specie.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Davide Anselmi, coordinatore comunale azzurro di Piombino

Massa, Benedetti: Erosione e ripascimento
Massa, il Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti: “Erosione e ripascimento”
In questo periodo si è riaperto il dibattito sull’erosione e di conseguenza sono ripartiti come un mantra gli attacchi verso l’attuale amministrazione comunale, responsabile secondo alcuni, del perdurare di una situazione grave che ogni anno mette a rischio la stagione turistica.
Nel merito è bene fare chiarezza, perchè la politica, quella messa in campo dalla Regione Toscana marchiata Centro Sinistra e dall’Assessore Monia Monni che io personalmente ritengo essere la vera responsabile dell’attuale situazione, è diretta solo a boicottare politicamente l’Amministrazione Comunale con tutte le conseguenze del caso.
Mi chiedo : E’ giusto che per attaccare politicamente gli avversari politici si possa utilizzare senza scrupoli la macchina amministrativa e in questo caso la Regione Toscana e le cariche regionali legittimamente assunte grazie al voto popolare ? Credo proprio di no.
E’ bene che si sappia che non solo il Comune di Massa ha presentato un progetto di ripascimento rimasto ad oggi lettera morta non certo per sua responsabilità, ma che nessuno fino ad ora ha avuto modo di visionare e confrontarsi con il progetto di ampliamento del Porto di Marina di Carrara, responsabile anch’esso della devastazione delle spiagge. Quindi, oggi si chiama in causa una amministrazione di Centro Destra per i danni subiti dal litorale, però nel contempo si evita il confronto sull’ampliamento del porto, e questo perchè?
Perchè, evidentemente, ai finanziatori dell’ampliamento del porto, nulla interessa delle spiagge di Marina di massa e del comparto turistico. Io, invece, credo che a qualsiasi intervento di ampliamento della struttura che, comunque, è strategicamente importante per il territorio, debbano seguire degli interventi finanziati e tesi a garantire l’apporto di nuova sabbia e il contenimento dell’erosione che, attualmente, sta aumentando inevitabilmente.
Non voglio fare propaganda politica, ma ritengo che l’Assessore Monni debba prendere atto del fallimento della Regione e quindi dimettersi dall’incarico per incapacità dimostrata e soprattutto per non aver ascoltato gli appelli del Sindaco persiani e dell’Amministrazione Comunale sul progetto che Avevano presentato.
E pensare che il 28 gennaio 2019 la Giunta comunicava al Consiglio Regionale :”La strategia regionale in materia di contrasto all’erosione costiera prevede azioni di carattere preventivo , implementazione e monitoraggio periodico del quadro conoscitivo , risposta alle criticità esistenti “. Avete forse avuto modo di vedere la Regione Tosca all’opera in qualche attività di prevenzione e soprattutto avete visto qualche risposta concreta al fenomeno dell’erosione ? Non credo proprio.
Ad oggi, sono stati spesi molti soldi per interventi atti a superare la problematica dell’erosione, ma ogni tentativo è stato vano, quindi, si renderebbe necessario che la REGIONE TOSCANA iniziasse a collaborare fattivamente con il Comune di Massa e forse proprio con l’utilizzo del progetto che il Sindaco Persiani sta promuovendo da diverso tempo e magari si potrebbe trovare una soluzione.
Ma per far ciò è indispensabile la presenza di un Assessore Regionale sensibile alla questione e lontano dalle questioni prettamente politiche e strumentali . Nel nostro caso l’ Assessore Monia Monni non è sicuramente la persona giusta.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia




Piombino: 71 milioni di euro per il porto
Il Coordinatore Comunale di Forza Italia Piombino Davide Anselmi: “71 milioni di euro per il porto di Piombino! 55 milioni di euro saranno dedicati al secondo lotto della famigerata 398”
Questo significherà di fatto riuscire a completare, finalmente, una infrastruttura fondamentale per la città e per la sua area portuale.
L’accesso diretto al porto sarà essenziale per lo sviluppo dei traffici e sarà un driver importante per i nuovi investimenti delle imprese a Piombino.
Come Forza Italia ribadiamo l’importanza di andare spediti nella realizzazione dell’intera opera, primo e secondo lotto.
Finalmente, grazie ai fondi europei del PNRR e alla piena volontà di questa amministrazione di far “ripartire Piombino”, riusciremo a dare nuovo slancio al territorio, dopo troppi anni di stallo e pesantezza di un “governo” immobile che ha soltanto frenato l’economia del territorio.
Forza Italia ha fin da subito sostenuto i recovery funds che porteranno nuovo sviluppo e in prospettiva, nuovo lavoro. Senza i denari dell’Europa non avremmo oggi la possibilità di aprire i cantieri.
Invitiamo coloro che comunicano come una loro la vittoria l’arrivo di questi fondi, segnatamente il PD, alla prudenza per pudore e per rispetto dei cittadini e del territorio, per i comunicati stampa c’è tempo…
Ora è compito della Regione non perdere tempo e mettere al lavoro tutte le professionalità necessarie per snellire le procedure.
Davide Anselmi, Coordinatore comunale Piombino – Forza Italia




Piombino: Acciaierie, discarica e porto, serve piano urgente
Piombino: Acciaierie, discarica e porto, serve piano urgente. La coordinatrice provinciale di Forza Italia Livorno Chiara Tenerini, insieme a Riccardo Petraroja: “Occorre un piano politico ed economico per ripartire, fatto di scelte coraggiose e lungimiranti”
Un lento e immeritato declino di una città, che ha alle spalle una storia millenaria basata sul Porto e sulla lavorazione dell’Acciaio, bloccata troppo spesso dal pregiudizio di chi non ha avuto (e non ha) una visione liberale e sostenibile di sviluppo del territorio.
“Scelte” politiche improvvisate (ma soprattutto colpevoli inerzie), che hanno depotenziato un patrimonio logistico e strutturale che pochi siti italiani posseggono.
Un Porto moderno con un pescaggio imponente capace di accogliere grandi navi commerciali e turistiche, un entroterra ampio da poter sfruttare per l’indotto, una fabbrica che può ancora essere una eccellenza a livello europeo nell’industria pesante, con know-how all’avanguardia (specialmente nella progettazione dei binari), già pronta a poter ripartire magari cercando di reperire imponenti investimenti dal PNRR.
Piombino è anche cultura enogastronomica di livello, pesca, vino, con una piazza bellissima che si affaccia sul mare e che lascia senza fiato nell’ammirare l’Isola d’Elba, lì a due “bracciate”.
Ciò nonostante l’economia del territorio è purtroppo al collasso e le notizie che arrivano sul fallimento anche di Rimateria, dopo il dietrofront dei privati nella gestione della discarica, e lo stallo drammatico sul futuro delle acciaierie, non lasciano intravedere nessuna luce sul futuro della città.
Dobbiamo ripartire da ciò che abbiamo, dimenticando ciò che doveva o poteva essere.
Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia alla realtà e allo stato attuale del territorio, per farne tesoro e investire in ciò che Piombino può e deve fare, per risorgere economicamente.
Con la “politica” del NO a tutti i costi, fatta di decisioni estemporanee senza alcuna “Vision Imprenditoriale”, di chi ha governato da sempre Piombino, ci ritroviamo oggi con una discarica di enormi dimensioni (praticamente all’ingresso della città), destinata a rimanere lì per decenni e decenni, col pericolo imminente di diventare disastro ambientale, specialmente se gli interventi urgenti di manutenzione, saranno sospesi in conseguenza del probabile Fallimento di Rimateria.
La discarica e la fabbrica, invece, possono e devono essere considerate due grandi “risorse”, strategicamente fondamentali per l’economia del territorio, ma sono necessarie scelte coraggiose e lungimiranti, senza compromettere la qualità dell’ambiente e creando economia circolare.
Occorre, pertanto, farsi parte attiva per promuovere l’elaborazione di un piano industriale concreto, coinvolgendo con la massima trasparenza le eccellenze private del settore, per redigere studi di fattibilità urgenti, finalizzati a riconvertire gli attuali siti della discarica e ridurre drasticamente l’impatto ambientale. Si può creare un circolo virtuoso, fondamentale anche per la ripartenza degli impianti delle acciaierie in “modalità ecologica”, che coinvolgerebbe anche l’indotto, inteso principalmente alla salvaguardia di migliaia di posti di lavoro, che attualmente sono in serio pericolo.
Economia circolare dunque, secondo i più moderni parametri socio economici, che può diventare un vero proprio “plus” di sicura attrattiva per nuovi investitori italiani, seriamente intenzionati ad investire nel polo acciaio di Piombino, un settore fondamentale e strategico per l’intera economia nazionale, in special modo in questo momento storico.
Il cambiamento culturale è necessario per ripensare il modo in cui utilizziamo materie prime ed energia: dalla progettazione alla produzione, dall’ utilizzo fino alla gestione del cosiddetto rifiuto.
La pandemia ci ha reso vulnerabili, ma ancor di più ci ha reso consapevoli di quanto sia importante essere autonomi e autosufficienti in settori così importanti come la produzione di energia e l’industria pesante. Questo è vero ancor di più, in vista dell’attuazione degli enormi investimenti strutturali del PNRR, che non può vederci dipendenti da soggetti terzi nel processo di realizzazione delle opere.
Le quotazioni dell’acciaio, a causa del “caro rottame”, sono salite a dismisura negli ultimi tempi e questo potrebbe impattare in maniera devastante sugli investimenti destinati alla ripartenza, perché comporterebbe una importante dispersione di risorse. Un motivo in più, qualora vi fossero ancora dubbi, di quanto importante può (e deve) diventare Piombino con il suo Porto, le acciaierie e il suo indotto per la ricostruzione e la ripartenza Italiana post-pandemica.
Piombino, per la sua collocazione quindi, può diventare l’hub strategico, affiancando al forno nuovo elettrico un grande impianto di “preriduzione” (produzione di preridotto, che si ottiene da minerale e gas metano), un Asset di cui il nostro paese necessita fortemente. Un altro investimento importante, ma necessario all’industria siderurgica, per poter sopperire al calo rottame.
Una occasione unica e irripetibile, che non possiamo permettere venga vanificata da una politica attendista fatta di se e di ma. Non intendiamo mollare di un centimetro le nostre posizioni: il polo industriale Piombinese è strategicamente indispensabile alla ripartenza dell’Italia, ne siamo fermamente convinti e non ci fermeremo dinanzi ai “NIET” di una politica cieca e incompetente. Anni e anni di immobilismo, fatto di rimpalli di responsabilità e chiacchiere, hanno di fatto ottenuto solo un effetto boomerang che ha impoverito oltremodo la città e il territorio, oggi “sommerso da una montagna di rifiuti”.
È il momento di una netta e immediata inversione di rotta, fatta di competenze e industrie 4.0.
Il futuro.
Chiara Tenerini, Coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia
Riccardo Petraroja, Responsabile Dipartimento provincia Livorno Bilancio, Finanze e Sistema Bancario, con delega alle Politiche Economiche Forza Italia
Tenerini: Cecina, Lippi dopo anni si ricorda del porto
la Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Cecina Chiara Tenerini: “Lippi, dopo anni di inspiegabili silenzi e con estremo ritardo, si ricorda del “Porto di Cecina””
La questione “Porto” riguarda tutta Cecina e confidare in una soluzione positiva per la società, per i soci, ma anche e soprattutto per i cittadini e per lo sviluppo economico del territorio è un dovere di qualsiasi amministratore che ha a cuore il bene del suo paese.
Un porto nuovo, funzionante, è un volano importante per il nostro turismo e per soddisfare quel miglioramento qualitativo dei servizi erogati.
La posizione del Sindaco di Cecina è sempre stata irremovibile nel ribadire che l’Amministrazione non poteva intervenire in una questione che era “cosa tra privati”.
Oggi Lippi scopre che “il Comune non è un semplice creditore” e chiede alla PORTO SPA di mantenere gli impegni presi in virtù della Convenzione firmata.
Si tratta di lavori per 6,3 milioni di euro pretesi per autorizzare la costruzione del porto alla foce del fiume, tra cui troviamo l’importante messa in sicurezza degli argini del fiume e il rifacimento del ponte di via Volterra.
Vorremmo che Lippi spiegasse perché si è mosso solo adesso e quale sia stata la sua strategia, perché non ne abbiamo davvero contezza.
Le opere a carico della Porto spa previste in convenzione devono essere garantite da fideiussioni, per legge. A fronte dell’inadempienza, il Comune non deve far altro che escutere la fideiussione e provvedere con quei soldi a fare le opere promesse.
A più riprese il Sindaco è stato sollecitato ad intervenire e pretendere gli adempimenti dovuti, ma troppi sono stati i semplici rinvii.
Oggi, con un ritardo di qualche anno, Lippi tenta di correre ai ripari incaricando un professionista ad hoc, per vedere tutelati i diritti del Comune, pur sapendo che ormai è tardi.
Il Comune ha lasciato scadere le fideiussioni e la Porto spa ha avviato un difficile percorso concorsuale in cui il Comune si trova nella difficile situazione di creditore, controllore delle autorizzazioni e soggetto interessato a che l’opera si finisca ad ogni costo.
L’inerzia dell’amministrazione in tutti questi anni in cui la crisi della Porto spa era evidente è dunque una grave colpa che rischia davvero di metterci di fronte ad un altro progetto incompiuto e cantiere infinto che decorerà Cecina per tanti anni avvenire.
L’infrastruttura portuale e tutto quanto si doveva realizzare intorno ad esso, era ed è fondamentale per lo sviluppo economico del territorio, la stessa amministrazione Lippi definisce il porto struttura strategica.
Il porto è in gran parte un bene demaniale e la Porto spa lo gestisce tramite una concessione dello Stato. Affermare che questa vicenda sia questione “tra privati” vuol dire non aver capito di cosa si stia parlando.
Il silenzio compiacente dell’amministrazione sugli annunci faraonici che presentavano investitori russo-americani-svizzeri, privi di alcuna referenza credibile, prontamente scomparsi; il silenzio sulla messa in sicurezza degli argini del Cecina a Marina; il silenzio sulla sabbia che la Porto spa doveva garantire annualmente per mantenere la linea di costa; sono tutte responsabilità gravi.
Ancora una volta dobbiamo registrare il fallimento di chi amministra Cecina con una visione passiva, priva delle competenze necessarie per gestire progetti complessi e importanti per Cecina, pronta ad annunciare incassi faraonici da convenzione con i costruttori che poi, alla resa dei fatti, si dimostrano impegni impossibili da mantenere.
Ora serve recuperare il tempo perduto e limitare al minimo i danni. Cecina non può permettersi un altro disastro socioeconomico. Un fallimento della Porto spa vedrebbe il completamento dell’opera portuale congelato per anni e con essa anche l’argine di Marina. Servirebbe un sindaco capace di relazionarsi con tutti i soggetti coinvolti, capace di mediare tra le diverse esigenze e di attirare potenziali investitori.
Il settore turistico portuale, seppur in crisi, ha visto realtà vicino a noi, vedi il Cala de Medici a Rosignano, emergere da situazioni complicate e fallimentari, affidandosi a manager competenti e affidabili. Il porto di Cecina e l’amministrazione prenda ad esempio queste esperienze.
Chiara Tenerini, Capogruppo Consiglio Comunale Cecina e Coordinatore provinciale Forza Italia Livorno
Marina di Carrara: stop all’ampliamento del porto
Il Coordinatore Comunale di Massa di Forza Italia Domenico Piedimonte: “Marina di Carrara, chiediamo uno stop all’ampliamento del Porto”
Il Coordinamento eletto di Forza Italia Massa conferma la sua totale contrarietà all’ampliamento del Porto di Marina di Carrara e ribadisce la necessità di una sua conversione a favore della nautica da diporto.
Questa posizione, chiara e cristallina, è stata espressa in ogni assise locale. Ha fatto parte del programma del nostro partito nelle comunali 2018 ed è stata ribadita anche nel programma delle ultime regionali dai candidati della costa. Tra i quali la civica Colacicco Orietta, in rappresentanza dei Paladini Apuo-Versiliesi, ospitata nella lista di Forza Italia.
Imprese del settore nautico e manodopera locale attendono da troppi anni un vero ed adeguato spazio che consenta loro una pianificazione aziendale di lungo termine volta allo sviluppo e valorizzazione delle maestranze locali da anni costrette a spostarsi su altri lidi.
E’ già tardi e sin troppo anacronistico continuare ad obbligare le aziende del settore nautico, che nella provincia producono benessere economico, a doversi recare a Viareggio o altrove per poter allestire le imbarcazioni che le nostre eccellenze costruiscono. Sottraendo di fatto alle famiglie del nostro territorio le possibilità di lavoro.
La sabbia proveniente dal fiume Magra deve finalmente poter tornare a ripascere in maniera naturale le nostre spiagge. Ed è certo che la creazione del Porto di Marina di Carrara ha interrotto proprio questo ciclo naturale.
Inoltre, per consentire l’ingresso in porto alle grandi navi, c’è necessità di scavare artificiosamente e continuativamente una buca all’ingresso del porto profonda almeno 10 metri.
In questo modo, le sabbie provenienti dal Magra, anziché raggiungere le nostre spiagge, vanno a riempire la buca.
L’ampliamento del Porto di Marina di Carrara di cui parla il Sindaco De Pasquale non deve vedere la luce perchè sarebbe la mazzata finale per la nostra costa.
A Massa, il coordinamento comunale di Forza Italia ed il suo Gruppo Consiliare chiedono che venga istituita immediatamente una COMMISSIONE DI CONTROLLO che, con Ministero, Regione, Sindaci della costa ed associazioni (come Legambiente e Paladini Apuo-Versiliesi) possa fornire ulteriori valutazioni affinché l’arenile non scompaia del tutto fino a Viareggio.
Domenico Piedimonte – Coordinatore Comunale di Forza Italia Massa