Amato: Scuola, continua il lavoro di Forza Italia
La responsabile del Dipartimento Università e formazione professionale di Forza Italia Toscana Elisa Amato: “Forza Italia continua il lavoro per la tutela del “mondo” scuola“
La Toscana della scuola non si ferma grazie all’Onorevole Valentina Aprea, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione di Forza Italia, che ha incontrato in remoto il Direttivo Docenti Precari Toscana.
Dentro l’emergenza sanitaria c’è l’emergenza educativa e della docenza, la scuola ha bisogno di uscire dall’abuso del precariato, dalla situazione “cattedre vuote”.
Sempre più docenti in servizio nelle scuole sono attualmente precari. Si tratta di una realtà unica che non può essere affrontata con la modalità della selezione per concorso ma è necessaria una soluzione che tenga conto degli anni di servizio maturati da questi docenti.
Pertanto, è necessario ultimare il concorso straordinario ed attivare concorsi riservati per i docenti precari che prevedano l’accesso in base agli anni di servizio a corsi-concorsi della durata di un anno con valutazione finale per la stabilizzazione, unitamente a percorsi formativi, per riallinearli anche alle nuove sfide digitali.
I docenti hanno giustamente fatto presente che la situazione di oggi è identica a quella dello scorso anno, con classi in DAD e prospettive confuse.
Situazione nebulosa per l’inizio del prossimo anno scolastico, occorre provvedere nell’ immediato a coprire i migliaia di posti vacanti (circa 230mila) per i docenti e per gli ATA.
Come sottolinea l’ Onorevole Aprea , i docenti precari sono i nostri docenti, tutelare i loro diritti è sinonimo di migliorare il settore Istruzione: stanno dando gli anni migliori alla Scuola ed ai loro Studenti, per questo devono essere valorizzati.
Occorre programmare la formazione in servizio, gratuita e garantita con lo scopo di finalizzarla alla valorizzazione della propria esperienza.
Troppe le cattedre scoperte anche nel sostegno (circa 70mila). Ribadiamo che Forza Italia si batterà per stabilizzare e formare tutto il comparto.
Restiamo quindi in attesa di ricevere per iscritto le problematiche riscontrate unitamente a possibili soluzioni da parte del Direttivo Docenti Precari Toscana che ha apprezzato le nostre proposte e incoraggiate ad andare avanti.
Porteremo il tutto nelle sedi parlamentari e proporremo un dibattito anche in Regione Toscana coinvolgendo i due dipartimenti regionali “Istruzione” e “Università e Formazione”.
Uniti possiamo superare le problematiche relative ai docenti precari per i quali è necessario e fondamentale la loro stabilizzazione.
Elisa Amato, Responsabile Dipartimento Università e formazione professionale Forza Italia Toscana
Massa: Docenti precari “funamboli” a vita
Il Responsabile Dipartimento Cultura di Forza Italia Massa Luca Tonlazzerini: “Docenti precari “funamboli” a vita”
Questo mercoledì pomeriggio, anche nella nostra provincia, come in ogni parte d’Italia, il personale scolastico non di ruolo si mobiliterà per chiedere rispetto, quel rispetto che solo una sinistra indifferente e insensibile non riesce a garantire.
Disperazione, sconforto, angoscia, afflizione, grida di aiuto di lavoratrici e lavoratori precari abbandonati da un governo distaccato e sordo che si rifiuta di ascoltare! Così il Ministero dell’Istruzione, dopo aver architettato, in fretta e furia e con grande superficialità, un nuovo sistema di nomina, le ormai conosciute GPS, ha continuato a disinteressarsi delle richieste di dialogo provenienti dalle sigle sindacali, ha continuato egoisticamente ad ignorare le considerazioni ed i suggerimenti derivanti dalle forze di opposizione (che ormai sono in netta maggioranza) ed, in modo superbo ed arrogante, ha costretto i docenti non di ruolo a subire l’ennesima prostrazione.
Continuando a seguire lo stesso modus operandi, la Signora Ministro Azzolina, con l’avvallo del Capo del Governo Conte, ha stabilito, a brucia pelo, la data dei nuovi concorsi straordinari.
Ricordiamo che da tempo le Organizzazioni Sindacali e le forze politiche di destra avevano esortato la Signora Azzolina di evitare di dare vita al gioco di ruolo delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze perché era ovvio, visto anche il grave problema sanitario che ci troviamo ad affrontare, che avrebbe provocato solo ulteriore malessere (40.000 domande fallite a causa di un sistema informatizzato inefficiente; nuove tabelle di valutazione, che hanno mutilato, non solo il punteggio, ma la vita di un numero inestimabile di supplenti che si sono visti superati da persone che, nella scuola, non hanno mai messo piede… alla faccia della meritocrazia più volte chiamata in causa dalla Ministra).
Al governo era, infatti, stato suggerito, davanti a questa grave pandemia, di riprendere ed adottare la legge 417: il concorso per soli titoli, conosciuto come “doppio canale”, proposto dall’attuale Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, quando rivestiva il ruolo di Ministro dell’Istruzione.
Tale provvedimento era stato emanato proprio per far fronte a situazioni eccezionali ed enunciava: “Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare norme in materia di reclutamento del personale della scuola, in relazione all’esigenza di provvedere, con la dovuta tempestività, alla copertura dei posti vacanti con personale di ruolo, in modo da assicurare l’ordinato svolgimento dell’anno scolastico”.
Ma qualcuno, a Roma, era troppo impegnato a pensare ai banchi con le rotelle, era troppo impegnato a presenziare i salotti televisivi, era troppo impegnato, e lo è tutt’ora, ad offendere, con “slogan last second”, l’intelligenza delle persone.
Le scelte inopportune fatte da questo governo hanno provocato solo preoccupazioni, difficoltà, malumori ed a parlare sono gli occhi delle persone che oggi hanno partecipato a questa mobilitazione: gli occhi del silenzio. Quegli sguardi valgono più di mille parole, fanno trasparire l’angoscia, la paura, lo sconcerto: quegli occhi sono un grido di dolore.
Perché questo governo giallo-rosso continua a perseverare sulle proprie scelte? Ricordiamo che un detto dice “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”. Oggi non chiediamo la luna, chiediamo rispetto, rispetto delle persone. Chiediamo di evitare ulteriori comportamenti dannosi, chiediamo, visto che per gli esponenti dei 5 Stelle l’adozione del “doppio canale” è incostituzionale, di posticipare le date del concorso.
Chiediamo a questo governo di usare almeno un po’ di coerenza ed abbandonare i comportamenti Borderline, dove, se da una parte, vista la rapida e preoccupante crescita dei contagi, invita alla prudenza, dall’altra obbliga, nell’arco di un breve periodo, 64000 docenti a muoversi “a destra e a manca” per l’intero Paese.
Un comportamento squilibrato: da una parte il governo prolunga lo stato di emergenza, mette in atto misure restrittive per contenere il virus, dall’altra contribuisce alla sua diffusione, obbligando allo spostamento 64000 persone.
Non solo, il concorso stresserà ulteriormente le strutture scolastiche, che si troveranno costrette ad ospitare gli aspiranti per le prove concorsuali; questo non farà altro che sottoporre la comunità scolastica a rischi maggiori perché la commistione tra personale esterno (docenti precari) e personale interno (studenti, docenti, ATA, ecc.) nella frequenza dei locali scolastici, potrebbe inasprire il numero dei contagi; possibile aumento dei contagi che graverà, ancora una volta, sulle spalle dei docenti precari impedendo loro di presentarsi al concorso e, siccome il governo non ha previsto prove supplettive, si troveranno impossibilitati a salire sul treno della loro vita nonostante abbiano pagato, a caro prezzo, il biglietto.
Ancora, gli studenti si vedranno privati dei propri insegnanti (ricordiamo che molti docenti non sono stati ancora nominati e molte cattedre risultano ancora “scoperte”) perché chiamati a sostenere il concorso, saranno privati dei loro laboratori che diventeranno sedi d’esame.
Forza Italia si unisce al coro dei precari della scuola e chiede a questo governo, al Ministero dell’Istruzione, o di posticipare le prove concorsuali in un momento più opportuno o di prendere in esame altre modalità di selezione.
Luca Tonlazzerini, Responsabile Dipartimento Cultura di Forza Italia Forza Italia Massa
Scuola: Forza Italia con i precari, 1 su 4 non di ruolo
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Precari scuola, Il concorso sia davvero equo, non l’ennesima ingiustizia. Regione Toscana, come coordinatrice di settore in Stato-Regioni, non crei docenti di serie A e B”
«In Toscana 1 docente su 4 è precario. Solo a Lucca si parla di 3mila insegnanti, ovvero circa la metà del corpo docente. Ora basta: in era covid bisogna superare questo stato di cose che vede insegnanti di serie A e B pur mentre fanno lo stesso, prezioso lavoro. La Toscana, che in conferenza Stato-Regioni coordina il settore, promuova modifiche procedurali che rendano l’imminente concorso davvero equo, e non l’ennesima ingiustizia a danno di chi educa e forma i nostri ragazzi»: l’appello parte dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti sulla scorta delle sollecitazioni degli stessi precari che nei giorni scorsi si sono riuniti in direttivo toscano.
A Lucca la maglia nera del non-ruolo: «Mentre nelle altre province della Toscana la percentuale di docenti precari si attesta sul 25-30% – illustra Marchetti – a Lucca arriva al 50% con circa 3mila insegnanti precari. In media, secondo le stime degli interessati nel nostro territorio regionale 1 docente su 4 non è di ruolo. Eppure fanno lo stesso lavoro con la stessa energia e abnegazione dei loro colleghi stabili, gomito a gomito quando non nelle stesse videoriunioni in quest’ultimo difficile periodo».
Marchetti guarda al futuro: «Finora sui precari si è sostanzialmente retto il mondo della scuola, nel sostegno ai ragazzi in difficoltà più ancora che nella didattica tradizionale. Ma è una situazione che la scuola in era covid non può più tollerare né sostenere. E il concorso straordinario per il ruolo non semplifica l’accesso di questi professori, genera ulteriori ostacoli, inserisce distinguo incomprensibili e insomma non procede – incalza Marchetti – nel solco di un’autentica parificazione degli insegnanti nel ruolo».
La Regione non resti a guardare, è la richiesta di Marchetti: «Finora non ho sentito dire ‘pio’ su questo da parte della giunta toscana. Eppure – sottolinea il Capogruppo azzurro – la Toscana è coordinatrice di settore all’interno della Conferenza Stato-Regioni. E allora, dia prova d’interesse per un mondo che le sinistre solleticano quando c’è da fare propaganda ma poi prendono di tacco lasciandolo sempre nel bilico dell’incertezza. E’ inaccettabile oggi più di sempre».

