Milone: Serve provvedimento contro poliziotta No Vax
Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Immigrazione di Forza Italia Toscana Aldo Milone: “Il provvedimento del Ministero dell’Interno contro la poliziotta Schiliro’ deve esse drastico, così come ha chiesto anche la stessa Associazione Nazionale dei Funzionari della Polizia di Stato”
L’intervento di un vicequestore della Polizia di Stato, d.ssa Nunzia Schiliro’, alla manifestazione dei no-green pass a Roma richiede un intervento duro da parte del Ministro dell’Interno, così come chiede la stessa Associazione Nazionale dei Funzionari della Polizia di Stato.
Non è assolutamente tollerabile che un appartenente alle Forze di Polizia possa usare un palco di manifestanti per attaccare il Governo per un provvedimento approvato dallo stesso Parlamento. Tra l’altro si permette di definire incostituzionale il decreto legge, approvato dal Parlamento, il green pass. Non so se la poliziotta riveste anche la carica di giudice della Corte Costituzionale, perché solo questa Corte può dichiarare incostituzionale una legge dello Stato.
Questo dimostra anche la poca conoscenza della materia costituzionale da parte della Schiliro’. Il suo intervento, tra l’altro, è ancora più grave perché contestualmente i suoi colleghi a Milano venivano attaccati dai manifestanti che protestavano contro l’istituzione del green pass. Se la poliziotta avesse voluto contestare il provvedimento in questione doveva prima dimettersi e poi da libera cittadina poteva salire sul palco ed esprimere il suo dissenso contro il green pass.
Questo è l’inizio della sua carriera politica perché sono più che convinto che alle prossime elezioni politiche verrà candidata da qualche partito. Forse è meglio così perché sicuramente ha sbagliato carriera. Però è opportuno che il Governo, soprattutto il Ministro dell’Interno, sia molto vigile perché non è tollerabile che un appartenente alle Forze di Polizia possa contestare un qualsiasi provvedimento del Governo, approvato tra l’altro dal Parlamento che rappresenta la volontà popolare.
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana

Provvedimento disciplinare contro primario Versilia
Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Provvedimento disciplinare per primario Versilia, aveva lamentato la carenza di tamponi covid, un fatto reale. Basta censure alla libertà di espressione, basta cappa da regime. In Toscana tutta la sanità è paese: le Asl licenziano o intimidiscono chi parla”
«Basta censure alla libertà di espressione per i sanitari, basta con questa cappa da regime per cui le Asl della Toscana si permettono di licenziare o intimidire con provvedimento disciplinare chi lamenta le carenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Il provvedimento disciplinare contro il primario di psichiatria dell’ospedale della Versilia per aver lamentato l’insufficienza di tamponi è l’ennesimo sopruso di un apparato che si comporta da reame. Da regime, anzi. Uno scandalo. Un affronto alle libertà fondamentali delle persone».
Così tuona il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti commentando la notizia del deferimento del professor Mario Di Fiorino, prima rio di psichiatria all’ospedale della Versilia, alla commissione di disciplina.
«In Toscana tutta la sanità è paese. Dopo che la Asl Centro ha licenziato un dipendente per il solo sospetto di aver rilasciato un’intervista al Tg2 circa la gestione dell’emergenza covid nel suo ospedale – incalza Marchetti – adesso la Asl Nord Ovest mette alla gogna un primario con la scusa di aver procurato allarme.
Ma è falso. Che i tamponi sono mancati, che sono mancati i reagenti per processarli e che i pochi tecnici di laboratorio pervicacemente tagliati dalla Asl Nord Ovest in questi anni, fatto anche da me più volte evidenziato, era sotto gli occhi di tutti.
Che il professor Di Fiorino lo abbia detto come mille altri sanitari esasperati dalle condizioni operative che hanno dovuto fronteggiare in piena emergenza non ha generato allarme.
La realtà dei fatti ha generato allarme, quella sì. Ma di quella le Asl e la Regione sono responsabili, non certo chi si è massacrato nelle corsie e ora viene strapazzato, licenziato o intimidito a piacimento dagli apicali selezionati da Rossi&C»
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana

