Bergamini: Dobbiamo mettere le donne al centro della ripresa
La deputata e sottosegretario ai rapporti con il parlamento di Forza Italia Deborah Bergamini: “Dobbiamo mettere le donne al centro della ripresa, al centro del Recovery Plan. Questa è l’occasione, giusta e irripetibile, per raggiungere finalmente l’equità e l’uguaglianza“
“La pandemia ha aumentato le disparità già esistenti tra donne e uomini in quasi tutti gli ambiti della vita: in Italia, in Europa, nel mondo.
Questo arretramento non è una nostra opinione ma è un fatto e, come tale, riguarda tutti.
Sono meno di un terzo (il 28%) le donne dirigenti in Italia: su questo fronte il nostro Paese si posiziona quintultimo nella classifica degli Stati membri dell’Ue. Eppure le lavoratrici italiane sono le più colpite dai contagi professionali da Covid-19: in prima linea contro la pandemia, ma ancora nelle retrovie in troppe Istituzioni pubbliche e private.
Dobbiamo mettere le donne al centro della ripresa, al centro del Recovery Plan. Questa è l’occasione, giusta e irripetibile, per raggiungere finalmente l’equità e l’uguaglianza, ripartendo da un welfare capace di promuovere e sostenere il lavoro femminile, tutelare le madri lavoratrici, affinché non si trovino più nella condizione di dover scegliere fra carriera e famiglia.
La società è la casa delle donne, non le mura domestiche. E’ il momento di liberare energie, professionalità, competenze troppo a lungo tenute in silenzio e in disparte. Senza il sostegno delle donne l’Italia non si sarebbe liberata dalla dittatura, senza il sostegno delle donne l’Italia non riuscirà a liberarsi dalla crisi sanitaria, economica e sociale che ci imprigiona. L’Italia è donna, così come lo sono la democrazia e la libertà.
Buon 8 marzo a tutte”.
Lo afferma la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento.
Turismo: Recovery Plan, le proposte di Forza Italia
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme al Responsabile dipartimento Turismo e Commercio Pietro Gavazzi: “Recovery Plan le proposte di Forza Italia per il settore Turistico”
Come dimostrano i dati Istat l’impatto dell’emergenza Covid sulle imprese del turismo è stato assolutamente drammatico.
I dati presentati da BankItalia sul Turismo sono inequivocabili, confermando i dati Istat, che la pandemia sta causando danni gravissimi all’intera filiera del turismo, che vive l’incertezza della ripartenza e le sempre presenti difficoltà burocratiche.
Un vero dramma che stanno vivendo le aziende, e conseguentemente i lavoratori.
Aziende ferme da quasi un anno, lavoratori assistiti da ammortizzatori sociali che vengono erogati in misura molto limitata rispetto alle normali retribuzioni e con scadenze non sempre puntuali completano il quadro del dramma che gli alberghi italiani ed i loro collaboratori stanno vivendo.
L’impossibilità o la limitazione degli spostamenti regionali oltre che il divieto di organizzare eventi tolgono qualsiasi alternativa di mercato agli hotels che non potranno riprendere le attività prima della normalizzazione della situazione.
Il problema è che fermare una azienda per mancanza di mercato significa continuare a sostenere dei costi relativamente a personale di guardiania, utenze, tasse e oneri vari; questa situazione ha azzerato totalmente la liquidità delle aziende ed a nulla sono serviti gli aiuti a fondo perduto erogati indiscriminatamente ed in misura totalmente insufficiente per affrontare il periodo eccezionale.
In questo scenario il Recovery Plan diventa uno strumento strategico come dichiarato dal Presidente Silvio Berlusconi, che lo ha definito un occasione irripetibile.
Infatti grazie all’Europa disporremo di 209 miliardi di euro, dei quali 82 miliardi di euro di sovvenzioni a fondo perduto, per la ricostruzione post Covid: siamo difronte al Piano Marshall del XXI secolo.
Per la prima volta, in Italia ci sarebbero fondi sufficienti per far fronte a costose riforme di sistema a partire dalla Pubblica Amministrazione, con i suoi ritardi nei pagamenti e nella lentezza della giustizia civile.
Questa è l’occasione per creare un clima di fiducia per imprese ed investitori per rilanciare il sistema Italia.
I dati dimostrano che gli stranieri sono praticamente spariti, le presenze italiane si sono ridotte al lumicino. Solo nel 2020 appena trascorso si sono volatilizzati 33 miliardi di euro in consumi turistici, tre volte tanto le risorse messe sul piatto.
Il futuro preoccupa gli imprenditori nonostante il vaccino: sembra impossibile che il turismo inverta la tendenza entro prossimi sei mesi del 2021.
In questo scenario occorre una campagna di comunicazione forte in Italia e all’estero per valorizzare il nostro Made in Italy.
Gestire bene le risorse per Forza Italia, è l’occasione per ripensare al turismo in Italia, impegnandosi su come attrarre più presenze, facendo in modo che il ritorno sia distribuito sul territorio in modo sostenibile.
A tal fine serviranno interventi sulla digitalizzazione e lo sviluppo delle competenze, sull’efficienza ed efficacia dei mezzi di trasporto e sulle infrastrutture che dovranno essere più sostenibili.
Dobbiamo ammettere che non usciremo a breve dalla crisi, a tale proposito è fondamentale la programmazione, nel medio, lungo periodo, di interventi in aiuto del settore insieme a misure in vista dell’attesa futura ripresa.
Per Forza Italia immaginare un piano Marshall per il turismo non è un utopia, ma una necessità, prevedendo la reintroduzione dei voucher e cospicui stanziamenti di risorse immediate facendo ricorso al contributo a fondo perduto, una iniezione immediata di liquidità da assegnare alle imprese del turismo, compresi alberghi e ristorazione, per consentire a tutto il comparto di essere pronto quando finalmente si potrà riavviare il motore della macchina turistica.
Il momento è particolarmente delicato, inoltre con l’apertura della crisi di governo, serve grande senso di responsabilità da parte di tutti per traghettare il Paese fuori dalla crisi.
Gli imprenditori del turismo, che vivono dall’inizio della pandemia le preoccupazioni relative alla sopravvivenza delle aziende, attendono risposte concrete in vista della fase di rilancio, guardando ai fondi del Recovery Plan e a come questi dovranno essere investiti, in favore di un comparto che rappresentava, prima della crisi sanitaria, il 13,5% del Pil nazionale.
Massimo Mallegni, Commissario regionale Forza Italia Toscana
Pietro Gavazzi, Responsabile Dipartimento Turismo e Commercio di Forza Italia Toscana
Infrastrutture: Recovery Plan, tra il dire e il fare…
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti e il senatore e commissario regionale Massimo Mallegni: “Bene 50 miliardi del Recovery Plan per infrastrutture. Peccato che con Ministro De Micheli e Governo valga il proverbio “tra il dire e fare… C’è di mezzo il mare”. Chiediamo subito i nominativi dei commissari”
Se veramente vengono indirizzati 50 miliardi del Recovery Plan per infrastrutture-edilizia-rigenerazione urbana la notizia è ottima e tutti noi di Forza Italia soprattutto siamo soddisfatti visto che da sempre abbiamo puntato su questi settori e con provvedimenti concreti. Anche quando, voglio ricordarlo, abbiamo potuto governare ed essere forza di maggioranza abbiamo sempre attuato politiche chiare sulle infrastrutture con azioni visibili sul territorio e senza ostacoli ideologici.
Ad oggi però vediamo solo annunci da parte della ministra De Micheli e del Suo Governo. Con questa maggioranza vale il proverbio “fra il dire ed il fare…c’è di mezzo il mare” in quanto non sono arrivati in Parlamento ad oggi neanche i nomi dei commissari con relativa opera da seguire e nemmeno l’accordo fra Stato e Regioni , tutto questo da Decreto Semplificazione doveva servire per semplificare invece di complicare. Come al solito si annunciano novità che poi non hanno seguito concreto.
E’ già troppo tempo che leggiamo di liste di opere pubbliche pronte dal Governo per essere attivate ed avviate, ma che restano poi soltanto sulla carta! Senza contare come da lista a lista presentata ogni volta escano alcune opere per dar posto ad altre senza una logica.
Infatti ,secondo legge, i nomi dei commissari per le singole opere pubbliche da realizzare devono essere approvati dalla Commissione Lavori Pubblici che ad oggi ha visto nulla in merito.
Visto che Forza Italia è il Movimento Politico “del fare” nel nostro ruolo di membri della commissione competente alla Camera ed al Senato , abbiamo chiesto più volte l’audizione della Ministra su questo tema, ma non essendo soddisfatta e vedendo tutti questi annunci faraonici senza fondamento , chiederemo immediatamente con nota ufficiale che consegni alla commissione elenco delle opere con relativo commissario per esaminare il tutto.
Forza Italia chiede che si avvii subito piano delle Grandi Opere senza perdere tempo ulteriore. Recovery Plan è una grandissima occasione per un Paese come l’Italia. Mi auguro che le discussioni da cortile di questa Maggioranza GialloRossa in perenne litigio non frenino lo sviluppo infrastrutturale che attendiamo da decenni, nè che eventuali “rimpasti pilotati” gettino sulla strada dei futuri lavori pubblici ulteriori ostacoli inutili.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Massimo Mallegni, Senatore e Commissario regionale Forza Italia Toscana
Raponi: Recovery Plan opportunità rilancio figura Donna
La coordinatrice provinciale Azzurro Donna Forza Italia di Siena Maria Concetta Raponi: “Recovery Plan sia opportunità per rilanciare figura della Donna. Fondi aiutino rilancio settore occupazionale dopo crisi da COVID-19“
Se l’emergenza sanitaria da COVID 19 ha colpito tutta la società, ci sono categorie più colpite di altre. In particolare le donne si sono ritrovate esposte su più fronti, quello sanitario, economico e familiare. La pandemia ha di fatto amplificato le disparità, annullando in parte i progressi fatti negli ultimi anni.
L’ultimo rapporto Caritas, ci dice che le donne che hanno chiesto aiuto subito dopo il lockdown sono state il 54,4% contro il 50,5% del 2019. L’impatto economico del virus è stato grave e le donne potrebbero soffrirne molto di più. Questo sia perché il tasso occupazionale femminile è inferiore rispetto a quello degli uomini, sia perché, quando lavorano hanno una retribuzione inferiore.
Da un punto di vista occupazionale ad essere stati sconvolti, sono stati tutti i settori occupati prevalentemente da donne, istruzione, ricezione, turismo assistenza all’infanzia. È in questi settori, bloccati dalle drastiche misure anti – covid, che molte donne hanno perso il posto di lavoro. Ma il COVID non ha colpito solo l’aspetto economico, la sfera sociale ne sta risentendo in maniera molto pesante.
Durante il periodo del lockdown, le donne sono state maggiormente esposte ai rischi di subire violenza a causa della coesistenza domestica obbligatoria. La chiusura delle scuole e dei centri diurni per non autosufficienti, hanno inevitabilmente sovraccaricato di lavoro le donne. La disuguaglianza di genere ha radici culturali, politiche, sociali ed economiche. In una fase come questa, c’è la possibilità di invertire la rotta, innovando l’intero sistema, altrimenti gli effetti della crisi porteranno ad un arretramento dell’indipendenza economica delle donne.
Il Recovery plan è un’occasione da non perdere per colmare le differenze di genere, a partire dal mercato del lavoro. Il nostro auspicio è che, quanto emerso dalla crisi sanitaria, porti a fare un’attenta riflessione su cosa investire e che una parte significativa dei fondi del Recovery plan venga utilizzata per implementare il lavoro delle donne e per potenziare i servizi pubblici di supporto.
Maria Concetta Raponi, Coordinatore provinciale Azzurro Donna Forza Italia Siena