Mallegni: Renzi dica ai toscani cosa ha fatto per loro
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Basta venditori di pentole. Renzi prima di parlare dica ai toscani cosa ha fatto per loro negli ultimi cinque anni!”
Massimo Mallegni, vice Presidente dei senatori di Forza Italia, Coordinatore regionale toscano e candidato alle prossime elezioni, dice la sua riguardo al rispetto del mandato ricevuto dai cittadini elettori.
“Ho atteso anche troppo ma adesso basta – attacca. Non è pensabile che ci sia uno che in primo luogo ha avuto vergogna a mettere il suo nome sulla scheda elettorale, che non si è praticamente mai presentato in senato per 5 anni, dove ha totalizzato il 32% di presenze, non è mai stato primo firmatario di un progetto di legge, così come nessuna mozione o interrogazione. Nulla di Nulla!
Eppure va in giro per le tv a pontificare: faremo, brigheremo, siamo gente seria, ecc.
Finché in Italia ci saranno persone così – continua – che hanno anche il difetto di non aver mai lavorato un giorno nella propria vita, non avremo futuro!
Chiedo pubblicamente da settimane un confronto pubblico tra i Capi lista al Senato. Secondo voi qualcuno ha risposto?
Spero che almeno i cittadini toscani lo abbiamo chiaro!”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana

Servizi segreti: la disputa tra Conte e Renzi
Servizi segreti: la disputa tra Conte e Renzi. Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Aldo Milone: “Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.”
È la prima volta dalla nascita della Repubblica che un Governo viene sfiduciato da un partito della maggioranza anche perché il Presidente del Consiglio ha voluto tenere per sé la delega ai Servizi di Informazione, volgarmente detti Servizi Segreti, così come prevede la legge di riforma nr. 124 del 2007.
Matteo Renzi, del partito che sosteneva il Presidente del Consiglio dei Ministri, ha inserito tra i motivi della crisi politica proprio la mancata delega da parte del Premier ad un altro soggetto, nonostante la legge di riforma assegna proprio al Presidente del Consiglio dei Ministri la piena responsabilità politica dei Servizi Segreti.
Questa insistenza del leader di Italia Viva fa nascere non pochi dubbi.
Innanzitutto chiariamo che gli agenti dei Servizi non hanno la qualifica di Agenti o Ufficiali di Polizia Giudiziaria, per cui non sono obbligati a notiziare l’Autorità Giudiziaria nel caso in cui vengano a conoscenza di notizie che potrebbero dare spunto per delle indagini più approfondite da parte della Magistratura. Questo è un aspetto importante.
Come abbiamo già detto, fa insospettire l’insistenza di Renzi nel chiedere la delega ai Servizi. Il sospetto nasce dal fatto che ha ricoperto l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e quindi ha avuto la responsabilità politica dei Servizi Segreti. Ha forse interesse ad utilizzare per fini politici l’apparato dei Servizi? I Servizi hanno anche il compito di acquisire notizie riservate.
Come Forza Italia riteniamo assurdo che uno dei motivi di questa crisi possa essere la delega ai Servizi. Organismi, visto il loro ruolo delicato e riservato, che devono essere tenuti fuori dalla disputa politica.
Sen. Massimo Mallegni, Coordinatore regionale di Forza Italia
Aldo Milone, Responsabile Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Forza Italia Toscana
Mallegni: Giani non abbocchi ai soliti ricatti di Renzi
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Giani non abbocchi ai solito metodo ricattatorio di Renzi”
“Giunta regionale al palo? Ovviamente finché c’è di mezzo Renzi ogni cosa si basa sul ricatto, il sotterfugio e la necessità di portarsi a casa qualcosa.
Nasce così la prospettiva della politica renziana: dal giorno in cui fu pronunciata la famosa frase “stai sereno Enrico” alla nascita del nuovo gruppo in Senato e alla Camera, al ricatto al PD, alla nascita del Governo Conte bis e al ricatto politico continuativo all’interno della maggioranza.
Oggi anche in Toscana si replica, seppur assolutamente non determinante, grazie anche al risultato che Forza Italia ha ottenuto in Toscana, Renzi e le sue truppette continuano nel solito metodo ricattatorio nei confronti non del presidente ma dei cittadini della Toscana, bloccando di fatto la nascita della nuova giunta.
A questo punto mi viene da dire: caro presidente Giani non abbocchi, li tenga fuori, sarebbe ora che imparassero la lezione”.
Lo dichiara il Senatore Massimo Mallegni, Commissario regionale di Forza Italia in Toscana.
Mallegni, stadio Firenze: Renzi si arroga meriti non suoi
Firenze, stadio: Chiacchiere del PD allontanano Commisso. Il Capogruppo Forza Italia al Comune di Firenze Jacopo Cellai: “Esponenti PD parlano senza avere chiara una linea. Così gli imprenditori scappano”
Arezzo, banche: il Pd pensi al disastro del Governo Renzi
Il capogruppo di Forza Italia al Comune di Arezzo Jacopo Apa: “Ralli e il Pd sono gli ultimi per poter intervenire sulla situazione banche, dopo il disastro politico del Governo Renzi“
“E’ evidente e concreto l’impegno dei nostri deputati azzurri aretini nelle attività parlamentari su svariati temi, anche e soprattutto, a beneficio del territorio, imprese e sostegno ai cittadini. Talmente evidente che subito Ralli e PD, tentano infruttuosamente, di entrare nel merito cercando in maniera inconcludente di partecipare alla scena.
Non scorderemo mai – dice Apa – il disastro politico del Governo Renzi e le conseguenze negative del comparto bancario e le relative problematiche successive alle imprese e risparmiatori.
Forza Italia sta vigilando e vigilerà con attenzione e interesse, sull’operazione di acquisizione da parte di Intesa San Paolo di Ubi e Bpr.
Si tratta di un accordo, di un accentramento bancario, che vede coinvolte banche private, ma tutelare e preservare lavoratori e filiali, sul territorio, deve essere una assoluta priorità.
Una posizione condivisa da Forza Italia sia a livello locale, che dai nostri rappresentanti in Parlamento D’Ettore e Mugnai.
Un controllo che sarà puntuale, lo ribadiamo, nel primario interesse dei dipendenti e del mantenimento sul territorio di questo presidio bancario e relativo indotto.
Una chiosa politica, anche volutamente polemica, è comunque d’obbligo – conclude il Capogruppo azzurro -. Il Pd era l’ultimo a poter intervenire e dire qualcosa su questa situazione, dato quanto accaduto in passato ad Arezzo. Ma i cittadini non se ne scorderanno”.
Jacopo Apa – Capogruppo Forza Italia Comune di Arezzo

