Ospedale Pontremoli: reparto Covid 19 al gelo
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Paradossi all’Ospedale Pontremoli: il reparto Covid al gelo, la camera mortuaria con la cella frigo non funzionate“
L’arrivo del freddo rende ancora più difficile la situazione al reparto Covid.
La scelta irrazionale (per il tipo di struttura) e mal gestita (quanto a percorsi insicurezza, a tamponi periodici ed a sanificazioni radicali) di allestirlo in una struttura come quella dell’ospedale di Pontremoli ha favorito, come noto, innumerevoli contagi tra personale e pazienti, causando disagi, tensioni e danni tali da costringere interi reparti a chiudere i battenti e da concorrere al dramma di alcune famiglie.
Ma non contenta di questo la direzione Aziendale continua a fare orecchie da mercante anche rispetto alle problematiche organizzative che si sono fin dall’inizio registrate. Molti degenti riferiscono infatti che con l’arrivo del freddo e della pioggia le temperature registrate in reparto siano spesso poco sopportabili ed a tratti (anche la notte) addirittura proibitive.
Del resto, senza impianti di areazione e di ricambio d’aria l’unica alternativa praticabile rimane quella classica delle finestre aperte e questa soluzione non è certo né tra le più moderne (tant’è che è riservata a Pontremoli…), né tra le più comode. Ci sarà forse anche qualcuno che ne uscirà fortificato, ma per i più potrebbe essere un ulteriore elemento di rischio rispetto a quadri clinici già provati dal virus.
I pazienti riferiscono inoltre che lo stesso personale medico, infermieristico e di supporto/pulizia appare estremamente provato dalla situazione, vista anche la tremenda pressione a cui è sottoposto per il tipo di lavoro, le complesse procedure e gli orari pesantissimi.
In compenso, si per dire, ha fatto notizia – ovviamente in negativo – l’impossibilità registrata nei giorni scorsi di poter far uso della cella frigo all’interno della camera mortuaria, con necessità di trasferire al NOA alcune salme.
Con questa Asl non si può stare mai in pace: dove ci dovrebbe essere caldo c’è freddo, dove ci dovrebbe essere freddo c’è caldo ed infine, tanto per non darci illusioni, non siamo più sicuri neppure di avere servizi normali di fine vita, senza dover migrare a Massa.
E’ pur vero che al peggio non c’è mai fine, ma quando è troppo è troppo.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli
Pontremoli: via al reparto Covid-19 tra mille difficoltà
Il Capogruppo di Forza Italia a Pontremoli Jacopo Ferri: “Via al reparto Covid a Pontremoli tra mille difficoltà che evidenziano l’ennesima vergogna di Asl e Regione“
Oggi a seguito della insensata decisione dell’Asl e della Regione (peraltro figlia dei loro stessi errori di programmazione datati e recenti) arriveranno i primi pazienti covid a Pontremoli.
Ecco la situazione che in cui si trova il reparto di medicina del nostro Ospedale che li ospiterà:
1. I percorsi (scale, corridoi, ascensori) non sono affatto differenziati (a meno che non si faccia uso delle scale di sicurezza …). I rapporti con gli altri reparti sono un punto interrogativo drammaticamente irrisolto.
2. Il personale della medicina è ridotto a 4 unità mediche che svolgeranno a quanto sembra, unitamente al resto del personale, turni ordinari (mentre in tutti i centri Covid – peraltro organizzati con standard di sicurezza ben diversi – per motivi di pesantezza del lavoro, svolgono metà delle ore lavorative in centro Covid e l’altra metà in centro non Covid). Di notte il medico non sarà presente, ma solo reperibile!
3. Non c’è impianto di areazione e ricircolo aria. Si dovranno quindi aprire spesso le finestre nelle camere dei pazienti!
4. Il reparto è stato dotato di un solo ventilatore per 21 pazienti!
5. L’impianto con l’ossigeno non potrà funzionare a due vie. Quindi se ci fosse necessità di aspirare una persona, non si potrà contemporaneamente ossigenare l’altra…
6. Non ci sono filtri né zona di decontaminazione in uscita.
7. Le docce da utilizzare per il personale saranno pochissime (una ogni cinque persone che smontano dal turno) e, quelle al 5 piano, del tutto inadeguate: pochissima acqua.
8. I servizi igienici sono in tutto 5 (per 21 pazienti), due dei quali in stanze singole quindi non fruibili se non da chi vi alloggia.
Nel frattempo, da oggi gli ambulatori per visite cardiologiche, diabetologiche, ambulatorio dello scompenso, holter, elettrocardiogramma da sforzo, ecocuore sono chiusi, visite annullate e buona fortuna!
Insomma, si parte alla solita maniera con la quale Regione ed Azienda amano gestire la sanità in Lunigiana: senza mezzi, senza spazi, senza logica (se non quella distruttiva), lasciando il peso di tutto, compresi i rischi personali, alla eccezionale professionalità ed al senso del dovere degli operatori sanitati e riversando ogni conseguenza negativa sui soliti cittadini della Lunigiana classificati sacrificabili.
L’ennesima vergogna.
Jacopo Ferri, Capogruppo Forza Italia a Pontremoli