Marradi: l’orologio della Piazza non funziona più da mesi
Il capogruppo del centrodestra Mugello-Alto Mugello Rodolfo Ridolfi: “L’orologio della Piazza di Marradi non funziona più da mesi. i cittadini protestano”
La cupola rossa con il suo leone non canta più. L’orologio si è fermato da mesi ed i cittadini, ratutto quelli del centro, protestano. Abbiamo doverosamente raccolto alcuni dei numerosissimi post di facebook sull’argomento: Scrive la scrittrice Gianna Botti:
“Marradi, paese senza tempo. Sbiaditi i quadranti, immobili le lancette: da mesi è fermo l’orologio sulla torre comunale. Ultimo atto di una morte iniziata anni fa col “silenziamento” dei rintocchi delle ore e l’abolizione della “Naia”. Personalmente la cosa mi rattrista, ma non ho visto post né commenti in merito come se quell’orologio a cui istintivamente volgiamo lo sguardo non interessasse più. Certo i cellulari lo rendono obsoleto, ma è obsoleta la memoria delle nostre radici?.”
Le fa eco Giovanna Bandini già assessore alla cultura del Comune di Marradi:
“Gianna, dopo aver letto il tuo scritto sull’orologio, ho cercato queste righe che scrisse un caro compaesano al momento del silenziatore per la naia e vari rintocchi perché disturbavano chi era venuto ad abitare nei paraggi. Ora siamo al limite. Un paese senza un orologio funzionante è un paese “morto” a prescindere dai pochi abitanti rimasti. Senza considerare che questo orologio è ricordato anche negli scritti di Campana. Brava, condivido in pieno tutto ciò che hai dichiarato!”
E Maria Anna Innocenti “Chi a suo tempo era venuto ad abitare nei paraggi doveva aver visto che c’era l’orologio !!!! Forse siamo l’unico paese che ha un orologio non funzionante, speriamo che fra le imprese faraoniche che saranno illustrate il 9 agosto ci sia anche qualche spicciolo per restaurare l’orologio.
Quanti residenti attività e iniziative sta perdendo Marradi da dieci anni a questa parte! Speriamo che almeno l’orologio con i suoi rintocchi della Naja venga salvato.
Rodolfo Ridolfi, capogruppo del centrodestra Mugello-Alto Mugello
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Mugello: epilogo della vicenda Ex Ortofrutticola
Il capogruppo del centrodestra Mugello-Alto Mugello Rodolfo Ridolfi: “Riflessioni sull’epilogo della vicenda Ex Ortofrutticola del Mugello”
“Giù le mani dai marrons glaces” era stato il grido di guerra lanciato dal Sindaco renziano di Marradi, subito fatto proprio da tutte le istituzioni, dai sindacati e dai partiti ben consapevoli che senza quella produzione principale la fabbrica e soprattutto il territorio si sarebbe fortemente indebolito.
Purtroppo l’obbiettivo proclamato è stato mancato. La vertenza dell’Ortofrutticola di Marradi, si è conclusa sì con la riapertura dello Stabilimento ma mutilato della produzione e confezionamento dei marrons glaces.
Italcanditi non ha ceduto di un millimetro sul punto trasferendo completamente la produzione ed il confezionamento della produzione di punta dei marrons glaces nello stabilimento di Bergamo ed uscendo definitivamente di scena restituendo lo stabilimento impoverito all’imprenditore da cui lo aveva acquisito nell’estate del 2020: Gaetano De Feo.
Sindacati ed Istituzioni che fin dal dicembre scorso sedevano al tavolo regionale insieme a De Feo ed Italcanditi non hanno ritenuto di aprire un tavolo nazionale come proposto dal Vice Ministro Teresa Bellanova ed hanno chiuso la vicenda.
Non chiarissimo risulta il presunto coinvolgimento nella produzione dei marrons glaces a Marradi di Prada il cui interessamento era stato ventilato, come riportato sui giornali, da Regione e Sindacati.
Che l’epilogo dell’ex Ortofrutticola del Mugello non sia ottimale, e la soluzione definitiva ed affidabile, al netto della propaganda del centro sinistra, lo dimostra il fatto che il tavolo regionale rimarrà aperto al fine di monitorare l’andamento della impresa, ma soprattutto per ricercare tutte quelle opportunità e soluzioni che recuperino il tessuto produttivo di Marradi legato al Marrone.
Sia nel consiglio comunale di Marradi, che in quello della Città Metropolitana e dell’Unione dei Comuni le forze del centro destra unitariamente hanno confermato le posizioni che erano state di tutte le istituzioni durante la lotta per una soddisfacente risoluzione della crisi dell’ex ortofrutticola del Mugello ed ha avanzato proposte.
Hanno sottolineando come sia necessario, non solo monitorare costantemente la situazione della fabbrica, ma, ricercare nuove opportunità che facciano rinascere la filiera del marrone dopo la mutilazione subita chiedendo alle istituzioni di verificare se esistono margini e condizioni a riprendere contatti con l’ amministratore di Prada e/o ricercare nuovi partner interessati a produrre i Marrons glaces insediando ex novo la produzione dei marrons glaces a Marradi, anche con la nascita di una cooperativa di donne.
Occorre quella concreta soluzione ed impegno promesso dalle istituzioni capace di attenuare i gravi effetti negativi dell’impoverimento della economia locale che la perdita della produzione dei marrons glaces di Marradi ha determinato.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Mugello: mozione sulla crisi ortofrutticola
Mozione Crisi Ortofrutticola del Mugello-Alto Mugello dei consiglieri Rodolfo Ridolfi e Mauro Ridolfi
Il Consiglio dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello
Premesso che:
i comitati provinciali dei sindacati Cisl e CGIL il 24 dicembre 2021, comunicavano al Sindaco di Marradi che la ditta Italcanditi Spa (leader italiano ed europeo nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e lattiero casearia) di Pedrengo (BG), intendeva chiudere lo stabilimento di produzione di Marradi (FI), acquisita soltanto diciotto mesi prima, nell’agosto 2020, ed appartenuta fino a quel momento alla Srl Ortofrutticola del Mugello (con socio di maggioranza Gaetano De Feo della Terminio Frutta di Serino, AV);
lo stabilimento di Marradi è stato realizzato con fondi della Comunità economica europea ottenuti nel 1976 dalla Comunità Montana dell’Alto Mugello (Firenzuola, Marradi, Palazzuolo Sul Senio). I lavori di costruzione dello stabilimento iniziati nel 1981, sul terreno concesso gratuitamente dal Comune di Marradi furono conclusi nel 1984;
l’Ortofrutticola del Mugello è tra le aziende leader nel segmento di mercato dei Marrons Glacés utilizzati dai grandi marchi dolciari quali Lindt, Caffarel, Baratti, Amaretti Virginia, Majani, Vergani e nella produzione di ingredienti a base di castagne per l’industria dolciaria ed esporta i propri prodotti in oltre 30 paesi: con particolare riguardo al Giappone, Canada, Messico, Francia.
lo stabilimento di produzione è inserito in un contesto economico agricolo che vede il territorio di Marradi tra i più rinomati per la castanicoltura, tant’è che lo stabilimento di produzione dei Marrons Glacès acquistava una considerevole parte della produzione del prodotto fresco direttamente dal territorio;
nel 2020 la produzione ha risentito lievemente delle difficoltà causate dalla pandemia e nel 2021 invece si è avuta una produzione ottima;
Tenuto conto che la chiusura della lavorazione dei Marrons Glacés a Marradi comprometterebbe la già fragile condizione del tessuto economico e sociale del territorio marradese e dell’Alto Mugello poiché l’attività industriale dell’Ortofrutticola ed il relativo indotto, rappresentano la principale fonte di sostentamento della gran parte delle famiglie marradesi;
al tavolo regionale di composizione della crisi aziendale non si è raggiunta nessuna soluzione condivisa
Considerato che
nella prima riunione tra i Sindacati e la consulente del lavoro di Italcanditi S.p.a., quest’ultima avrebbe sostenuto, come riportato pubblicamente dagli stessi sindacati, che i macchinari per la produzione di Marrons Glacès, che oggi vogliono portare a Pedrengo, sarebbero obsoleti;
a quanto sempre pubblicamente affermato dai sindacati dall’agosto 2020 pur interloquendo costantemente con la proprietà mai avevano avuto sentore che l’azienda volesse chiudere lo stabilimento di di Marradi;
il clamore mediatico suscitato dalla vicenda ha indotto Italcanditi S.p.a. e il fondo di investimento riconducibile ad Andrea Bonomi, che ne detiene il 70%, a voler salvare la faccia retrocedendo dalla ipotesi di chiusura immediata dello stabilimento, senza però rinunciare al trasferimento del core business dell’azienda con sede a Marradi ovvero la produzione dei Marrons Glacès nella presentazione del nuovo piano industriale frettolosamente predisposto assieme al vecchio-nuovo proprietario Italcandidti S.p.a. sostiene che il mercato del Marrons Glacès rappresenta un mercato flat ovvero un mercato arrivato a saturazione senza prospettive.
Mentre esprime piena solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Azienda Ortofrutticola del Mugello Spa impegnati in una dura battaglia per la difesa del proprio posto di lavoro
Ritiene che:
la contraddittorietà di tutto quanto sopra riportato conferma contraddittorietà di tutto quanto sopra riportato confermi la volontà di Itala volontà di Italcanditi S.p.a di eliminare un concorrente scomodo, come si usa fare nelle logiche di mercato, anche e nel settore dei nel settore dei Marron Glacès;
alla luce di quanto fin qui accaduto, per il bene e lo sviluppo dello stabilimento di Marradi, sia irrinunciabile, in una strategia di filiera e di qualità che valorizzi il made in Italy e la sua sostenibilità, un piano industriale decennale fondato sull’ l’incremento di produzione di confezioni di Marrons Glacès (interi e rottami) con prodotto IGP di Marradi;
qualsiasi Marrons Glacès realizzato con prodotto non italiano ad un costo minore per coprire la fetta di mercato occupata fino a quest’anno dal prodotto realizzato a Marradi, utilizzerebbe impropriamente un vantaggio competitivo dato dalla consolidata qualità del prodotto realizzato a Marradi, che ha il pregio di essere un prodotto artigianale fatto industrialmente.
Tale strategia danneggerebbe la stessa credibilità sul mercato del prodotto e l’immagine di qualità che il made in Italy rappresenta nel mondo.
Impegna il Presidente e la Giunta:
Ad invitare la proprietà di Italcanditi a mantenere la piena funzionalità dello stabilimento di Marradi lasciando i macchinari per la produzione di Marrons Glacès al fine di attivare due linee specifiche di prodotto: “Marron Glacès di Marradi IGP” e “Marron Glacès italiani di alta qualità”, per confezioni di un prodotto da destinare al mercato della produzione di alta qualità.
Nel caso invece di non disponibilità di Italcanditi chiedere chiedere formalmente l’apertura di un tavolo di crisi a livello nazionale al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche.
Ad inviare senza alcuna procrastinazione questo documento al Ministro del Lavoro e al Ministro delle attività economiche, al Presidente della Regione Toscana, al Presidente della Città Metropolitana di Firenze, al Sindaco di Pedrengo, al Sindaco di Firenze, al Sindaco di Pedrengo, al Sindaco di Bergamo.
Rodolfo Ridolfi e Mauro Ridolfi, Gruppo consigliare centrodestra Mugello-Alto Mugello
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Mugello: interrogazione sul futuro del latte
Seconda interrogazione sul futuro del latte del Mugello-Alto Mugello dei consiglieri Rodolfo Ridolfi e Mauro Ridolfi
I sottoscritti consiglieri Mauro e Rodolfo Ridolfi
Premesso: che con una precedente interrogazione del maggio 2020 chiedevano una iniziativa inderogabile ed urgente di concerto con la Regione i Sindaci e le Associazioni agricole volta a tutelare gli allevatori del territorio ed il comparto che rischia in assenza di una equa remunerazione degli allevatori e di una garanzia sulla qualità ed eccellenza del prodotto una forte crisi;
che apprendono dalla stampa che nei giorni scorsi si sarebbe tenuto, convocato dalla Regione Toscana, su richiesta di alcuni soggetti del mondo agricolo un tavolo riguardo al mancato rispetto dell’accordo sul prezzo del latte alla stalla firmato a novembre presso il Mini-stero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
che di questa situazione di crisi hanno sofferto e soffrono principalmente i produttori del Mugello e dell’Alto Mugello;
che sarebbe emersa la disponibilità di Mukki Latte a discutere direttamente con gli allevatori per la valorizzazione economica del prodotto e la disponibilità di Conad e Unicoop a valutare l’aumento del costo del latte alla stalla;
che l’insufficiente remunerazione del latte agli allevatori, 0,36 euro al litro, insieme ad una lievitazione dei costi soprattutto quelli energetici, ha provocato la chiusura di un numero elevato di aziende e minaccia seriamente la sopravvivenza dell’intero comparto;
Interrogano il Presidente Per riproporre, dopo due anni che non hanno portato a nessuna concreta soluzione della crisi del settore, anzi l’hanno accentuata, una iniziativa inderogabile ed urgente di concerto con la Regione i Sindaci e le Associazioni agricole volta a tutelare gli allevatori del territorio ed il comparto che rischia il totale collasso, in assenza di una immediata soluzione, che faccia corrispondere all’eccellenza del prodotto mugellano, sopravvissuto, un aumento della remunerazione al litro per gli allevatori insieme a provvidenze aggiuntive legate non solo all’emergenza Covid ma anche al fortissimo aumento dei prodotti energetici. Rodolfo Ridolfi Mauro Ridolfi
Rodolfo Ridolfi e Mauro Ridolfi, Gruppo consigliare centrodestra Mugello-Alto Mugello
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Palazzuolo: approva la mozione per Garante per la terza età
Palazzuolo: approva la mozione per Garante per la terza età. Prima in Italia per i piccoli comuni. Era stata presentata da Rodolfo Ridolfi Mirco Monti e Michele Montanari di Forza Italia
IL Consiglio Comunale di Palazzuolo sul Senio ha votato la mozione, presentata da Rodolfo Ridolfi di Palazzuolo Viva, per l’istituzione del Garante per la Terza Età.
Spiega Ridolfi: “La soddisfazione è maggiore essendo questa delibera una delle prime in Italia per quanto riguarda i piccoli Comuni”.
COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO
Assessorato: Provincia di Firenze
Ufficio : SEGRETERIA
Oggetto: MOZIONE PER L’ISTITUZIONE DEL GARANTE DELLA TERZA
Il Consiglio approva l’istituzione del garante e dà mandato agli uffici di risolvere gli
aspetti tecnici e alla Giunta di garantire l’istituzione.
Potrebbe essere un Consigliere.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con votazione resa in forma palese da tutti i Consiglieri presenti e votanti che dà il seguente risultato:
CONSIGLIERI ASSEGNATI: N. 11
PRESENTI: N. 8
FAVOREVOLI: N. 7
CONTRARI: N. ==
ASTENUTI: N. 1 (Meloni Alessio)
DELIBERA
Di approvare la “Mozione per l’istituzione del garante della terza età”
Rodolfo Ridolfi Mirco Monti e Michele Montanari, Forza Italia Palazzuolo



Vaccini: molti mugellani vaccinati in Romagna
Vaccini, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella, insieme a Rodolfo Ridolfi: “Molti mugellani vaccinati in Romagna a causa di inefficienze sistema in Toscana”
“Diversi residenti nell’Alto Mugello si sono vaccinati in queste settimane in Romagna, a causa delle inefficienze del sistema in Toscana. Questo è successo e sta succedendo per colpa dei ritardi nel piano vaccinale della nostra Regione. I ritardi, le promesse di apertura di punti di vaccinazione che venivano e vengono annunciati e spostati di settimana in settimana, i continui cambi di metodi di gestione degli appuntamenti gli annunci stampa non corrispondenti alla obiettività dei fatti hanno disorientato i cittadini dell’Alto Mugello”.
Lo affermano il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e Rodolfo Ridolfi (FI), capogruppo nell’Unione dei Comuni Montani del Mugello-Alto Mugello, che ha presentato un’interrogazione.
“Molti cittadini dell’Alto Mugello – sottolineano Stella e Ridolfi – hanno fatto ricorso autonomamente ai centri vaccinale della Romagna che li ha accettati, accolti e vaccinati con generosità ed impeccabile organizzazione nei centri di Faenza, Imola, Modigliana e Ravenna. Per questo chiediamo che l’ASL e la Società della salute siano in grado di quantificare il numero dei residenti nell’Alto Mugello vaccinati nelle strutture romagnole e di comunicare quando la Regione e l’Asl saranno in grado di mettere a punto una efficace organizzazione vaccinale nel Mugello ed Alto Mugello, in grado di allontanare dai cittadini disagi e preoccupazioni che fino ad oggi in tanti hanno dovuto subire”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano
Rodolfo Ridolfi, capogruppo nell’Unione dei Comuni Montani del Mugello-Alto Mugello


