Mallegni: Sanità, Mi vergogno di essere rappresentato da Rossi e Speranza
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Sanità, mi vergogno di essere rappresentato da Rossi e Speranza che speculano politicamente sulla pelle della gente”
«Avete creato una sanità ospedalecentrica che non cura, e adesso venite a fare le passerelle di propaganda. Mi vergogno di essere rappresentato da un ministro della salute come Roberto Speranza e da un presidente regionale come Enrico Rossi che speculano politicamente sulla pelle della gente»: lo afferma il Commissario regionale di Forza Italia senatore Massimo Mallegni circa la visita che ieri ha portato il ministro e il governatore toscana a Siena, presso alcuni laboratori di ricerca dove gli scienziati sono al lavoro anche nella formulazione di un vaccino contro il coronavirus covid-19.
«Eccoli i paladini della salute. Ieri Speranza e Rossi, i paladini dell’estrema sinistra in questa maggioranza, hanno fatto campagna elettorale sulla pelle dei toscani. Invito il ministro – incalza Mallegni – a starsene a Roma e dare indicazioni alle famiglie e alle mamme su come portare i loro bambini a scuola, su come si fa a farli stare in classe nel rispetto delle regole, su come farli pranzare a mensa in sicurezza».
«Non venga in Toscana dove prima non si era mai visto a fare campagna elettorale parlando di vaccini – prosegue Mallegni – e speculando sul voto del 20 e del 21. Mi vergogno di essere rappresentato da un presidente e da un ministro che si comportano in questo modo».
«Se oggi la Toscana ha avuto decessi e problematiche di contagio – conclude – lo si deve esclusivamente a una cattiva gestione del sistema sanitario regionale. Con la legge 34 è stata creata la sanità ospedalecentrica, distruggendo la sanità territoriale. Anche col covid-19 purtroppo è stato lasciato che tutto si sviluppasse negli ospedali, nelle strutture sociosanitarie, nelle residenze per anziani. Caro Rossi, caro Giani: l’unica speranza che ho non è nel cognome del ministro, ma che il 20 e 21 ve ne andiate a casa».




Ponte di Albiano Magra, dopo 100 giorni il nulla
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Sono passati 100 giorni dal crollo del ponte di Albiano Magra, il commissario Rossi non ha fatto nulla. Prosegue la sua gestione fallimentare come nell’epoca post alluvione 2011. Il Governo Conte che ne pensa di tutto questo?”
Sono passati già 100 giorni, dal crollo del ponte di Albiano Magra ma ancora il Commissario per l’emergenza, il Presidente uscente Enrico Rossi non ha fatto o deciso nulla di concreto per la zona lasciando tutti i cittadini davanti soltanto alle macerie del ponte ed ai disagi quotidiani.
Dispiace constatare che avevamo ragione quando sostenevamo l’inadeguatezza del Presidente Rossi quale commissario. Ribadiamo infatti la nostra totale contrarietà verso la scelta del Presidente della Regione Toscana,Enrico Rossi quale Commissario per la Ricostruzione. I nostri motivi sono noti.
Vogliamo ricordare come l’attuale Presidente Enrico Rossi sia già stato nominato Commissario ma per la ricostruzione dei danni dell’alluvione del 2011 con una notevole disponibilità di denaro (ben oltre 105 milioni di euro!).
Ad oggi, a circa nove anni dall’evento, le opere non sono ancora state completate e molte delle opere eseguite presentano criticità, soprattutto nell’impatto delle opere di difesa idraulica per l’abitato di Aulla è devastante e le opere di mitigazione devono ancora essere completate e ci si trova di fronte ad un cantiere eterno con costi che via via sono aumentati.
Concordo con le preoccupazioni del Sindaco di Aulla, Roberto Valettini, non è tollerabile che tutto sia rimasto fermo danneggiando 3500 abitanti e tutte le aziende ed i lavoratori che arrivano ad interessare, indotto compreso, 1000 persone. Uno scenario inquietante quello odierno, che non fa che destare preoccupazione fra la gente.
Come possiamo spiegare ai cittadini questi ritardi? Dove sono il Ministro De Micheli o il Premier Conte in tutto questo? Cosa dicono? Hanno paura a venire in Toscana adesso sotto campagna elettorale? Si devono vergognare. Non ci sono scuse. Non ci possono essere giustificazioni. Siamo stufi delle parole. Ora la popolazione vuole risposte immediate.
Il Presidente uscente Enrico Rossi prima di andarsene dal suo ruolo Istituzionale, si renda protagonista almeno di un interesse concreto per la ricostruzione e si faccia sentire concretamente dal suo Governo e dal suo partito.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e coordinatore provinciale Prato




Marchetti: Rossi fa la politica delle querele
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Rossi, dopo vent’anni tra assessorato e governatorato che triste fine. Altri tempi quando invitava a non usare la giustizia come una clava… ah già era una settimana fa!“
«Insieme al suo Pd e alle sinistre di governo regionale con la gara sul trasporto pubblico locale ha fatto un pastrocchio decennale, e ora che anche le autorità giudiziarie vogliono capire come sia stato possibile lui controquerela e diffida a più non posso.
Un operatore sanitario racconta che nelle corsie ospedaliere in cui era impegnato nell’emergenza coronavirus c’erano carenze? La Asl lo licenzia, attivando un comprensibile contenzioso nonché guadagnandosi il biasimo generale persino su un quotidiano non certo distante dal Pd come Il Manifesto.
Il leader della Lega Matteo Salvini e la candidata del centrodestra alle prossime elezioni regionali Susanna Ceccardi criticano il bilancio regionale? E il governatore mica replica nel merito! No no: minaccia azioni legali! Fenomenale!
Caro Rossi, dopo vent’anni tra assessorato alla sanità e governatorato questa è davvero una triste fine. Altri tempi quando sul suo profilo Facebook invitava a non utilizzare la giustizia come una clava. Ah già: era solo una settimana fa, prima di ricevere l’avviso di garanzia per la gara sul trasporto pubblico locale…»
Così il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti a seguito dello scambio di dichiarazioni sullo stato dei bilanci regionali tra il leader della Lega Matteo Salvini e la candidata del centrodestra alle prossime elezioni regionali Susanna Ceccardi da un lato, ed il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.




Caso mascherine, test della Regione denotano poca serietà
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Caso mascherine, la prova di laboratorio per testare il modello denominato ‘mascherina Toscana 1’ è stata effettuata con un aerosol liquido da 19,90 €“
“La prova di laboratorio per testare il modello denominato ‘mascherina Toscana 1’ è stata effettuata dal dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze, al polo scientifico di Sesto Fiorentino, con un aerosol liquido da 19,90 €. Sulla bocchetta di uscita del generatore di aerosol è stata applicata prima una mascherina chirurgica e poi una mascherina ‘Toscana 1’, misurando ogni volta la capacità di filtraggio sulle particelle di diverso diametro.
Credo che questo aspetto aggiunga un ulteriore tassello alla totale mancanza di serietà con cui la Regione Toscana ha gestito tutta la vicenda del caso mascherine protettive, su cui è in corso un’inchiesta della GdF di Prato”.
Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
“Per il tramite di Estar – ricorda Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare.
L’emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare.
Per di più questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni di euro spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani.
Dispiace e colpisce che ieri il governatore Enrico Rossi e l’assessore alla Sanità non abbiano trovato neppure un quarto d’ora per venire in aula e riferire su questa brutta vicenda. Il governatore non scappi e faccia chiarezza”.
caso mascherine
Caso mascherine in aula, ma Rossi non c’è
Marco Stella: “Caso mascherine, grave che governatore e assessore Sanità non in aula. Spiegazioni insufficienti”. Maurizio Marchetti: “Il torto giudiziario non sta a noi, quello politico è lampante. Dalle consegne alla certificazione dei materiali saltata ogni procedura”
“Dispiace sinceramente vedere che il governatore Enrico Rossi non abbia trovato neppure 30 minuti per presentarsi in Aula e riferire sulla posizione della Regione Toscana in merito all’inchiesta della GdF di Prato sul caso mascherine, e che neppure l’Assessore alla Sanità si sia fatta vedere, mandando in rappresentanza la vicepresidente della Giunta Monica Barni. Vorremmo sapere per quale motivo Rossi sia scappato dal confronto su una vicenda così grave. Le spiegazioni della Giunta sono comunque insufficienti e non rispondono ai nostri quesiti”.
Lo ha detto in aula il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
“Per il tramite di Estar – richiama Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare. L’emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare. Per di più questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni di euro spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani”.
“Noi vorremmo sapere dal presidente Rossi – chiede Stella – chi ha scelto le aziende produttrici, come è stato assegnato l’appalto, quante mascherine sono state ordinate alle aziende oggetto dell’indagine e quante ne hanno effettivamente prodotte. Ma anche a che prezzo sono state acquistate e dove sono state distribuite. Sono tutti interrogativi che necessitano di risposte urgenti. I toscani vogliono sapere come sono stati spesi i loro soldi, e perché sono finiti ad aziende cinesi con lavoratori in nero, che hanno realizzato dispositivi non a norma”, conclude Stella.
«Il torto giudiziario non spetta a noi, ma quello politico è lampante. L’emergenza non giustifica che Estar abbia fatto saltare ogni minima procedura, gestendo gli approvvigionamenti in maniera quanto meno improvvisata e confusa. Dalle consegne al materiale non certificato, qui non torna nulla. E solo la scorsa seduta eravamo a parlare dell’inchiesta sui ventilatori polmonari mai arrivati. Ogni giorno lavoro per gli inquirenti? Così non può andare»:
lo afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti a seguito della comunicazione con cui la giunta regionale – per bocca della vicepresidente Monica Barni – ha espresso la propria posizione sul caso mascherine finite sotto sequestro, e sotto inchiesta, nell’ambito di un’operazione della guardia di finanza coordinata dalla procura di Prato.
«Le situazioni non tornano, tra consegne e materiale non certificato. Si dimostra ancora una volta l’improvvisazione con cui Estar manovra le proprie azioni siano esse concorsi – enumera Marchetti – acquisizione di farmaci, e ultimamente in emergenza covid ventilatori e adesso mascherine.
Le indagini ci diranno chi ha torto a livello giuridico, ma qui oggi a noi interessa la responsabilità politica. Dove è necessario fare luce, significa che c’è dell’ombra. La sostanza oggi è che le mascherine Made in Tuscany di cui il governatore Rossi e la sua giunta, ma addirittura anche il suo partito, si sono tutti fatti belli alla fine della fiera non erano la miglior soluzione che si poteva individuare. E mi limito a questo».
«Tirando le somme – conclude Marchetti – nelle ultime settimane ogni giorno c’è lavoro per gli inquirenti. Questo credo attesti una gestione improvvisata e confusa che non può essere giustificata con l’emergenza. La fase emergenziale ha concesso procedure semplificate, ma pur sempre procedure che non andavano saltate a piedi pari».
caso mascherine
Forza Italia – Gruppo consiliare Regione Toscana
Gara TPL, Rossi riferisca subito in aula
Gara Tpl, dichiarazioni della deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, dei consiglieri regionali Marco Stella e Maurizio Marchetti e del Coordinamento provinciale di Siena
“Sul tema del trasporto pubblico locale in Toscana abbiamo denunciato, in molteplici circostanze, di non condividere alcune scelte dell’amministrazione Rossi. Le nostre critiche di ieri non cambiano di una virgola, anche di fronte all’inchiesta della procura di Firenze.
Nei confronti del presidente della Regione, Rossi, che sono sicura saprà dimostrare la sua innocenza sul piano giuridico, restano le nostre critiche politiche per scelte che sembrano aver avvantaggiato aziende straniere quando quelle italiane sembravano essere assolutamente all’altezza di concorrere per la fornitura di alcuni servizi pubblici essenziali nel settore dei trasporti”, ha dichiarato la Deputata di Forza Italia Deborah Bergamini.
“Le accuse di cui deve rispondere il governatore toscano sono pesanti. Enrico Rossi ha il dovere di chiarire e dare spiegazioni davanti a tutti i cittadini toscani. Attendiamo una sua comunicazione in aula”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), a seguito dell’iscrizione del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel registro degli indagati nell’inchiesta sulla gara regionale per il trasporto pubblico locale aperta dalla Procura di Firenze.
Oltre a quello di Rossi, ci sono altri sei indagati. La gara, da 4 miliardi di euro, è stata assegnata ad Autolinee Toscane, società controllata dai francesi del gruppo Ratp. Nell’inchiesta sono contestati, a vario titolo, ai sette indagati i reati di turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità. La contestazione mossa dalla Procura di Firenze nei confronti di Enrico Rossi è turbativa d’asta.
“Secondo i pm – ricorda Stella – Rossi avrebbe ‘anticipato’ in un’intervista del 13 novembre 2015 l’esito dell’aggiudicazione della gara del trasporto pubblico locale vinta poi da Autolinee Toscane. Ovviamente l’inchiesta della magistratura farà il suo corso. A livello politico, però, resta da capire se questa gara TPL con un lotto unico per tutta la Regione, sia stata la scelta giusta, e soprattutto bisognerebbe riflettere sul fatto che sarebbe stato opportuno prevedere la sospensione o l’annullamento della gara, cosa che già nei mesi scorsi chiedevano diversi soggetti coinvolti”
«Rossi venga urgentemente in aula a riferire sulla propria posizione in merito all’inchiesta sulla gara europea per l’affidamento del trasporto pubblico locale che, apprendiamo dai media, lo vede tra gli iscritti nel registro degli indagati. La tattica del ‘controquerelo tutti’ non è sufficiente né opportuna. Per altro, a suon di avvisi di garanzia ormai la ha anche consumata»: lo afferma il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti a seguito della notizia che anche il Presidente della Giunta regionale toscana Enrico Rossi risulta tra gli indagati nell’inchiesta sulla gara da 4 miliardi per l’affidamento del trasporto pubblico locale.
«Già oggi l’aula è riunita e affronterà il caso mascherine finite sotto sequestro dopo un contratto milionario con Regione ed Estar, fatti oggetto d’inchiesta della Finanza col coinvolgimento di un’azienda pratese risultata con profili di irregolarità. Ora questo. Prima ancora l’inchiesta sui ventilatori polmonari mai ricevuti e pagati 7 milioni… dovrebbe essere Rossi stesso a sentire per primo l’esigenza di venire in aula a riferire», conclude Marchetti.
Arrivano anche le dichiarazioni della Parlamentare azzurra, On. Erica Mazzetti, del Coordinatore Provinciale di Siena Lorenzo Loré, e della Responsabile Provinciale Comunicazione Maria Concetta Raponi:
“Anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi risulta coinvolto nell’indagine della Procura di Firenze sulla gara TPL. “Siamo e resteremo sempre garantisti, e non a giorni alterni, ma la notizia di un avviso di garanzia al governatore Enrico Rossi getta nuove ombre sulla gara TPL”.
“Abbiamo più e più volte chiesto chiarezza sulla Gara TPL toscano. Il reato contestato al Presidente Rossi di turbativa d’asta è molto grave ma insieme a lui ci sono dirigenti della Regione. Fare “come gli struzzi” adesso non sarebbe una scelta intelligente e corretta da parte della Maggioranza regionale di sinistra. I Cittadini toscani attendono adesso di capire la verità sulla vicenda. Il numero degli indagati è tale da non poter essere sottovalutato. Chi lo fa adesso commette un grave errore di superficialità politica”.
“Rossi, ancora una volta, sprezzante come sempre ma poco trasparente, evita di rispondere nel merito e minaccia querele. Il Governatore Rossi è passato da rispondere con un ‘chi se ne frega’ a questa inchiesta ad esserne coinvolto in prima persona nel giro di pochi mesi. Non sono queste le risposte che meritano gli utenti toscani soprattutto quando si parla di servizi pubblici. Rossi poi non contento se la prende con l’azienda che ha depositato l’esposto in Procura. A quanto pare l’azienda che ha perso sembra avere tutte le ragioni per recriminare. Secondo Rossi no, doveva perdere e tacere.”
“Ormai da anni in diversi settori è nota la posizione di Rossi assieme a tutta la Giunta che non avendo preso le distanze dalle sue follie, deduciamo come consenzienti.”
“L’ultima nomina affidata, anche con il nostro pubblico dissenso, è quella a Commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto di Aulla, che vista la sua posizione, dopo i fatti odierni, auspichiamo da parte del Ministro rimossa.”
“Forza Italia fino ad oggi ha chiesto di sospendere la gara fino al 31 dicembre 2020, viste però le ultime evoluzioni è la Regione Toscana a dover fare il primo passo annullandola in autotutela. Il Presidente Rossi faccia, per la prima volta, qualcosa di buono, poi se ha bisogno gli daremo delle lezioni di garantismo, anche a distanza”.
Forza Italia – Coordinamento Regione Toscana
Truffa mascherine, Stella: Domani in aula Rossi o Saccardi
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Truffa mascherine, soldi dei toscani in fumo e riversati nel distretto parallelo cinese. Non accetteremo contoterzisimi politici con notarelle lette da altri”
«Sulla vicenda della truffa mascherine domani in aula ci aspettiamo che la comunicazione venga svolta o dal governatore Enrico Rossi o dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi. Su questa vicenda la chiarezza deve farla chi ha responsabilità diretta, e non accetteremo contoterzismi politici con notarelle lette da altri»: a mettere le mani avanti è il Consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) promotore di uno dei question time all’ordine del giorno della seduta di domani sulla vicenda delle mascherine finite sotto sequestro da parte della guardia di finanza nei giorni scorsi.
«Per il tramite di Estar – richiama Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare. L’emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare. Tutto questo è inaccettabile».
«Per di più – prosegue Stella – questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani e con commesse che in piena emergenza sono state utilizzate da Pd e sinistre di governo regionale per fare propaganda politica. L’iter giudiziario farà il suo corso.
A noi interessa la responsabilità politica di un Ente di approvvigionamento che non ha saputo o voluto effettuare la benché minima verifica sui destinatari dell’attività contrattuale in fase di emergenza covid, né sulla qualità e l’effettiva disponibilità dei prodotti che si andavano ad acquisire. La responsabilità politica ha nomi e cognomi: Enrico Rossi e Stefania Saccardi. Domani in aula attendiamo loro».
Gruppo Consiliare Forza Italia Toscana
Ponte di Albiano, risposte dal Governo insufficienti
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Ponte di Albiano, scelta Rossi commissario ricostruzione inadeguata, visto suo fallimento politico nella gestione post alluvione 2011. Le rampe poi quando saranno pronte?“
“Anche oggi dal Governo Conte nessuna certezza sulla futuro della zona a due mesi dal crollo del Ponte di Albiano. L’unica notizia è pessima: Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi è stato nominato quale Commissario per la ricostruzione post crollo del viadotto di Albiano Magra.
Una decisione cui noi di Forza Italia ci siamo sempre opposti. I nostri motivi sono noti. Vogliamo ricordare infatti come l’attuale Presidente della Regione Enrico Rossi sia già stato nominato Commissario, ma per la ricostruzione dei danni dell’alluvione del 2011 con una notevole disponibilità di denaro (ben oltre 105 milioni di euro!).
Ad oggi, a circa nove anni dall’evento, le opere non sono ancora state completate e molte delle opere eseguite presentano criticità soprattutto l’impatto delle opere di difesa idraulica per l’abitato di Aulla è devastante e le opere di mitigazione devono ancora essere completate e ci si trova di fronte ad un cantiere eterno con costi che via via sono aumentati. “
“In merito poi alla futura costruzione delle rampe collegate all’autostrada A 15, il Governo è stato capace soltanto di annunciarci una costruzione “in tempi brevi” e ancora non si parla dei modi e dei tempi per la progettazione e realizzazione del nuovo manufatto.
Possibile che dopo due mesi dal crollo del viadotto si parli ancora del futuro di tutti i residenti della zona senza riferimenti temporali certi? Ma il Governo Conte ed il Ministro alle Infrastrutture De Micheli non si vergognano?
Siamo come Forza Italia veramente stupefatti da questo stato delle cose, per continueremo a vigilare con attenzione ed a tenere informata la cittadinanza con immediata audizione parlamentare del neo commissario sulle intenzioni”
Erica Mazzetti – deputata Forza Italia
Forza Italia – Coordinamento Regione Toscana
Giovani: Rossi si sta rivelando ancora inadeguato
Giovani: Rossi si sta rivelando ancora inadeguato. Il vice coordinatore Provinciale di Forza Italia Giovani Massa Carrara Nicola Biglioli: “Il popolo toscano è in totale confusione con tutti questi DPCM, l’economia toscana è pronta per ripartire in sicurezza, altrimenti ci troveremo di fronte ad un tracollo economico non indifferente, che porterà il nome del Presidente Rossi”
Marchetti: Il Pd litiga e i toscani battono testate nel muro
Marchetti: Il Pd litiga e i toscani battono testate nel muro. Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Sulle riaperture spettacolo indecente, Rossi uomo solo al comando. Per il governatore l’espressione del Parlamento dei toscani non conta”
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Mazzetti: Rossi non può bloccare una intera regione. La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “I toscani vogliono riaprire, non vogliono vivere in attesa delle sue ordinanze”
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Massa, polizia municipale: Rossi contro i tamponi. Il Gruppo Consiliare di Forza Italia Massa: “Il Gruppo Consiliare di Forza Italia esprime piena solidarietà al Sindaco che ha ricevuto questo attacco irresponsabile e per certi versi anche goffo e ridicolo”