Mallegni: Concerie, imprese come carne da macello, ora basta
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Concerie, imprese usate come carne da macello, ora basta!”
A qualche settimana dalla “bufera delle concerie” di Santa Croce l’unica cosa a cui nessuno pensa, tranne noi, sono le imprese usate come “Carne da macello”!
Quando la politica è esercitata da persone che nella vita non si sono mai poste il problema di lavorare, e dare lavoro, accadono queste cose.
Il Partito Democratico ha travolto il Paese e la Toscana in particolare, in modo preoccupante, un coacervo di azioni politiche e personali autoreferenziali tese soltanto alla propria sopravvivenza. Cambiano i suonatori ma la musica è sempre quella, anzi probabilmente peggiorata.
La zona del Distretto Conciario è un fiore all’occhiello per l’intera economia nazionale. Le nostre imprese sono da sempre un riferimento per i grandi marchi della moda mondiale e vanno sostenute senza se e senza ma!
Basta scaricare sulla testa dei nostri imprenditori responsabilità di anni di una politica “oppressiva e ricattatrice” che spesso chiede, e nulla restituisce.
La cosa però che mi fa pensare è il motivo per cui dopo anni di oppressione e prese in giro quei cittadini hanno continuato a votare per gli stessi…
Speriamo che stavolta qualcuno abbia aperto gli occhi.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano

Santa Croce: No al garantismo a senso unico alternato
Santa Croce sull’Arno: Il Coordinamento provinciale di Forza Italia Pisa: “No al garantismo a senso unico alternato”
Siamo molto preoccupati per la situazione che si è venuta a creare a Santa Croce sull’Arno e nel comprensorio del cuoio che sta mettendo a repentaglio tutta l’economia del territorio, con migliaia di posti di lavoro, oltre 500 imprese, tra aziende e filiera, operanti nel distretto conciario.
Leggiamo le dichiarazioni di alcuni dirigenti e sindaci del PD che chiedono di rinominare i vertici dei consorzi e delle associazioni oggetto delle indagini.
Sicuramente, a breve, ci saranno i rinnovi degli organi coinvolti ma, forse, gli stessi amministratori locali non si sono accorti che questa inchiesta ha coinvolto direttamente anche organi dirigenti ed eletti del PD stesso.
Da sempre noi siamo garantisti, lo siamo sempre stati e lo saremo anche in futuro e non vogliamo entrare nella vicenda giudiziaria, ma lasciamo che la giustizia, che sta proseguendo le indagini, sperando in tempi rapidi, segua il proprio corso.
Tuttavia, il garantismo non può essere a senso unico alternato e non ci può essere un auto assolvimento da parte di alcuni amministratori locali per se stessi e i loro colleghi di partito.
Già l’emergenza sanitaria ha messo a dura prova tutto il settore e lo scandalo Keu potrebbe solo creare un ulteriore danno d’immagine che avrebbe ripercussioni sul comparto produttivo e sulla società civile di Santa Croce e del comprensorio.
Il distretto di Santa Croce sull’Arno, importante polo del Made in Italy, è da anni punto di riferimento delle grandi firme della moda, attirate sul territorio grazie alla promozione dell’etica, della sostenibilità ambientale e dello sviluppo dell’economia circolare delle aziende sul territorio.
In un’area in cui vivono circa 100000 persone, circa il 10% sono impiegate nel settore conciario, con una lavorazione di pelli che raggiunge il 35% della produzione nazionale, il 98% della produzione nazionale di cuoio da suola e il 30% della produzione nazionale di macchine per conceria, per un fatturato annuo pari a circa 2 miliardi e mezzo di euro.
Purtroppo, il comparto delle pelli che già, nel 2020, aveva perso oltre il 30% del giro d’affari, arrivava da un 2019 molto difficile.
Il nostro interesse primario è la tutela dei lavoratori, delle imprese, della popolazione residente sul territorio, oltre alla tutela ambientale.
Tutta l’Italia e la Toscana stanno affrontando la più grave crisi economica dal secondo dopoguerra e non è accettabile che il centrosinistra sia più interessato alle sue vicende interne che al governo degli enti locali e della Regione ed imputi ogni responsabilità ad altri, nella speranza di escludere le proprie.
Se si chiede il cambio dei vertici delle organizzazioni settoriali e delle associazioni di comparto, ancor prima bisognerebbe chiedere le dimissioni di chi, nella medesima vicenda, risulterebbe politicamente coinvolto.
Serve sicuramente un cambio di passo, senza più situazioni ambigue, poco chiare.
Noi di Forza Italia, da sempre vicini ai territori, con i nostri eletti e dirigenti locali, siamo profondamente preoccupati per il futuro delle aziende, delle lavoratrici e dei lavoratori e della salute dei cittadini che vivono nelle aree interessate, in un momento molto difficile come questo, in forte crisi anche a causa della pandemia e per questo motivo, ci attiveremo nelle sedi istituzionali per comprendere e seguire l’evolvere delle situazioni.
Raffaella Bonsangue, Coordinatore provinciale di Forza Italia Pisa
Roberto Giannoni, coordinatore comunale di Forza Italia, Santa Croce sull’Arno
Manuela Del Grande, coordinatore comunale di Forza Italia, Santa Maria a Monte
Carlo Corsi, coordinatore comunale di Forza Italia, San Miniato
Aurora Rossi, coordinatore comunale di Forza Italia, Castelfranco di Sotto
Coordinamento provinciale Forza Italia Pisa