Sciopero, Mazzetti: no a demagogia e conflitto sociale
Sciopero, la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Ascoltare tutte le rivendicazioni ma alcuni sindacati sbagliano metodo: dialogo e condivisione, no a demagogia e conflitto sociale”
“Lo sciopero generale che generale non è, perché le defezioni e i distinguo si sprecano, dimostra quanto sia illogica la tattica di alcuni sindacati e che scegliere il governo come bersaglio è un errore per l’intera nazione e per tutti coloro che con grande fatica si stanno impegnando in proprio per farla rinascere.
Le rivendicazioni sociali, dai dipendenti agli autonomi e ai disoccupati, sono, tutte, meritevoli di ascolto, visto che veniamo da una crisi complessiva, ma questi non sono i metodi migliori per ottenere qualcosa: pare più un ricatto di una parte sociale che, proprio in questi due anni, è l’unica che ha visto garantito le proprie entrate.
Il Paese ha vissuto e vive una fase straordinaria, riportata su binari di normalità da questo governo, solo il dialogo e la condivisione ci possono aiutare in questo momento. A nulla serve fomentare rabbia o nuova conflittualità. Un blocco dei servizi, anche se parziale, andrebbe solo a colpire i più deboli e le attività commerciali già in difficoltà.
L’Italia oggi ha bisogno di condivisione e collaborazione, fra politica, categorie economiche e anche sindacati. Mettiamo insieme le energie migliori e mandiamo in soffitta la demagogia: solo insieme possiamo sperare in una rinascita immediata”.
Lo dichiara la Deputata di Forza Italia Erica Mazzetti.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana


Giacomoni: Non serve scioperare, ma lavorare di più!
Manovra, Il deputato e membro del coordinamento di Presidenza di Forza Italia Sestino Giacomoni: “Non serve scioperare, ma lavorare di più!”
CGIL e UIL ‘esultano’ perché il Governo ha convocato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil per lunedì 20 dicembre per discutere in particolar modo della riforma delle pensioni.
Esultano come fosse una conquista delle loro ultime dichiarazioni e iniziative, vedi il folle sciopero generale indetto per il 16 dicembre, dimenticando che per dialogare con questo Governo, un Governo di Unità e Salvezza nazionale in cui tutti dovrebbero dare il massimo per il bene del Paese, non c’è bisogno di creare frizioni sociali.
Lo dimostra il recente confronto tra sindacati e Governo avvenuto senza alcun tipo di pressione (16 novembre scorso). Nonostante tutto, Cgil e Uil confermano lo sciopero generale di dopo domani, dichiarandosi sempre disponibili al confronto, ma non a ritirare lo #sciopero. In un momento in cui c’è un estremo bisogno di rimboccarsi le maniche e lavorare, alcuni sindacati preferiscono scioperare non comprendendo che i costi dello sciopero ricadranno sui lavoratori, senza dimenticare il rischio di creare assembramenti.
Ma ciò che stupisce di più è che la protesta arriva all’indomani dell’annuncio del Governo abbassare le tasse a lavoratori e imprese, mettendo a disposizione più risorse per contenere gli aumenti delle bollette senza imporre altri prelievi.
Come ha scritto il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, in una lettera inviata al Corriere della Sera è bene che ‘Cgil e Uil ci ripensino e non compromettano il clima di unità costruito in questi mesi’.
I sindacati pronti allo sciopero si ricordino che prima di redistribuire la ricchezza, bisogna crearla!
È il principio che sta alla base dell’equazione liberale dello sviluppo e del benessere di Forza Italia: meno tasse sulle imprese, meno tasse sulle famiglie, meno tasse sul lavoro = più consumi, più produzione, più lavoro. Maggiori entrate fiscali!
Se a questo affianchiamo un fisco onesto, avremo cittadini più onesti disposti a pagare tasse ragionevoli.
Il mio appello è: il 16 dicembre non scioperiamo, ma lavoriamo di più, per creare ricchezza, sviluppo e benessere per tutti! Forza Italia Camera dei deputati
Sestino Giacomoni, deputato e membro del coordinamento di Presidenza di Forza Italia




Sciopero Taxi, mozione Stella a sostegno
Sciopero Taxi, mozione deIl capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella: “No a multinazionali, stralciare tpl non di linea da ddl Concorrenza”
Una mozione a sostegno dei tassisti che stanno combattendo contro l’inserimento del loro settore nel ddl Concorrenza. A presentarla, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. “L’inserimento del comparto taxi e Ncc nel ddl è contro ogni logica giuridica – sottolinea Stella -. Non è possibile far sottostare a logiche di mercato un settore come quello del trasporto pubblico non di linea, che proprio in quanto servizio pubblico ha tariffe e turnazioni stabilite per legge e non può quindi subire concorrenza da parte di soggetti privati, che a queste regole non sono sottoposti”.
Nella mozione, Stella chiede alla Giunta regionale di impegnarsi presso il Governo nazionale affinché “venga stralciato integralmente l’art. 7 dal ddl Concorrenza”, perché siano “disciplinate adeguatamente in conformità con la normativa vigente le attività delle piattaforme tecnologiche”, e perché “si avviino le procedure per l’istituzione del Registro informatico pubblico nazionale delle imprese titolari di licenza per il servizio taxi effettuato con autovettura, motocarrozzetta e natante e di quelle di autorizzazione per il servizio di noleggio con conducente effettuato” con gli stessi mezzi.
Con queste modifiche contenute nel ddl Concorrenza “è chiara la volontà di favorire le multinazionali e i fondi di investimento, che vogliono solamente fare utili costringendo gli operatori del settore a stare alle loro regole, oltretutto senza pagare le tasse nel nostro Paese. Sosterrò – annuncia il capogruppo di Forza Italia a Palazzo del Pegaso – tutte le iniziative consiliari che vorranno porsi a tutela delle imprese e piccole imprese famigliari minacciate da direttive come la Bolkestein, con particolare riferimento a tassisti, ambulanti e balneari”.
Marco Stella, capogruppo Forza Italia al Consiglio regionale toscano


Mazzetti: sciopero statali di oggi imbarazzante
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Oggi in scena uno sciopero imbarazzante. Gli statali tacciano almeno fino a quando tutti i privati e gli autonomi non avranno gli stessi diritti. Scioperare in emergenza nazionale ennesimo schiaffo ai cittadini”
Ci sono migliaia di autonomi che stanno morendo economicamente, purtroppo in alcuni casi anche fisicamente, dipendenti privati che se gli va bene percepiscono una cassa integrazione tardiva e misera, ed i sindacati si permettono adesso addirittura di incitare i dipendenti pubblici allo sciopero. Una vera follia che deve finire.
Quello odierno è uno sciopero a dir poco imbarazzante e senza senso. Come si può pensare in un momento di emergenza nazionale per tutti, di creare altri disagi alla popolazione? I sindacati degli statali si rendono conto dello stato attuale del Paese e dell’economia in questo momento? Comprendono che nella vita ci sono delle priorità e che adesso la prima è la salute della popolazione e la ripresa economica? Adesso c’è l’esigenza quotidiana di fornire servizi certi agli Italiani e non regalare un giorno in più di “festa” ai dipendenti pubblici dopo l’8 dicembre!
Sono 9 mesi che molti dipendenti pubblici non tornano nel proprio posto di lavoro, spesso dando un servizio ridotto al cittadino ed ai professionisti ed in alcuni casi si arriva all’interruzione di pubblico servizio, senza dimostrare la reale produttività espressa il tutto con lo stesso stipendio.
Credo opportuno, come già detto nelle scorse settimane all’annuncio di questo folle sciopero , che la politica debba subito fare chiarezza e realizzare un’inchiesta sulla reale produttività in questi mesi dello Smart Working del pubblico. Deve essere realizzato ed inserito un programma che controlli e verifichi la produttività degli impiegati della pubblica amministrazione e deve diventare una priorità arrivare in Parlamento ad equiparare , diritti e doveri dei dipendenti pubblici a quelli privati ed a tutti gli autonomi e non per ultima la cassa integrazione.
Non ci devono essere differenze fra lavoratori di serie A e B.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Mallegni: Sciopero P.A., andate a lavorare voi che potete
Il Commissario regionale di Forza Italia Toscana Sen. Massimo Mallegni: “Sciopero sindacale per il rinnovo delle P.A, andate a lavorare, voi che potete ancora farlo”
“Evitate di ricoprirvi di vergogna e andate a lavorare, voi che ancora potete farlo e fatelo per il rispetto che dovete alla comunità che vi paga lo stipendio”.
Risponde così il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni alla proclamazione dello sciopero per il prossimo 9 dicembre nei comparti delle Funzioni Locali, della Sanità e delle Funzioni Centrali. L’iniziativa è stata infatti annunciata dai sindacati a seguito della vertenza “Rinnoviamo la Pubblica Amministrazione” portata avanti dagli stessi da tempo e che si basa sostanzialmente sulla richiesta di cambiare la pubblica amministrazione ed avviare il confronto sul rinnovo contrattuale.
“Comprendo le necessità da voi esposte e mi rendo conto che in un tempo “ordinario” possano essere legittime ma oggi, in tempo di pandemia, è inaccettabile” si legge nella nota di Mallegni.
“Ritengo totalmente irrispettoso – per non dire offensivo – che la funzione pubblica, a tutti i livelli di Stato, possa solo lontanamente pensare a scioperi o altre attività tese a limitare il lavoro delle pubbliche amministrazioni” afferma il senatore di Forza Italia.
“La mia opinione è quella di equiparare il pubblico impiego al privato, istituendo quindi le stesse regole. E’ bene ricordare che, rispetto ad un mondo in disfacimento nel quale siamo oggi costretti a sopravvivere, siete dei privilegiati avendo sempre percepito il vostro stipendio senza soffrire di limitazioni economiche e non conoscendo la cassa integrazione” continua Massimo Mallegni senza mezzi termini, smontando la richiesta dei sindacati e ricordando quanto la maggior parte dei lavoratori si trovano oggi a dover inventare un modo per arrivare a fine mese, con tutele blande e un futuro senza certezze.
“E’ del tutto evidente che voi – conclude il Senatore – o forse la maggioranza di voi sono persone che non avrebbero alcun problema di fronte ad una riforma del mondo del lavoro pubblico nel quale si prevedano incentivi veri, possibilità di carriera autentica e il reale rischio di licenziamento per non essere all’altezza del ruolo da ricoprire”.
Focalizzarsi sulle reali problematiche che l’Italia si trova costretta a dover affrontare, senza indugi o titubanze, non perdendosi in personalismi e agendo concretamente nel rispetto di tutti coloro che in questo momento rischiano il completo fallimento: questa la posizione del Senatore Mallegni.
Coordinamento regionale di Forza Italia Toscana
Mazzetti: sciopero statali follia, controlli smart working
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Sciopero dipendenti statali una follia. Il Governo Conte attui controlli serrati su smart working. Rispetto per chi lavora seriamente, ma severi con chi se ne approfitta. I sindacati, anziché polemizzare dimostrino seriamente di difendere il vero lavoratore da quello che finge di lavorare”
Sono stupefatta dall’annuncio apparso ieri dello sciopero degli statali indetto per il prossimo il 9 dicembre. I dipendenti statali potranno iniziare a lamentarsi quando tutti i dipendenti privati e gli autonomi avranno i loro stessi diritti. Ci sono migliaia di autonomi che stanno morendo economicamente, purtroppo in alcuni casi anche fisicamente, dipendenti privati che se gli va bene percepiscono una cassa integrazione misera, ed i sindacati si permettono adesso addirittura di incitare i dipendenti pubblici allo sciopero. Una vera follia che deve finire.
Sono 9 mesi che molti dipendenti pubblici non tornano nel proprio posto di lavoro, spesso dando un servizio ridotto al cittadino ed ai professionisti ed in alcuni casi si arriva all’interruzione di pubblico servizio, senza dimostrare la reale produttività espressa. Credo opportuno che la politica debba subito fare chiarezza e realizzare un’inchiesta sulla reale produttività in questi mesi dello Smart Working del pubblico.
Deve essere a mio avviso inserito un programma per la verifica della produttività degli impiegati della pubblica amministrazione e soprattutto si deve iniziare a lavorare in Parlamento per equiparare , diritti e doveri dei dipendenti pubblici a quelli privati ed a tutti gli autonomi e non per ultima la cassa integrazione
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia