Bruschi: Carrarafiere, inaccettabile qualsiasi rinvio
Il Coordinatore comunale Forza Italia Carrara Riccardo Bruschi: “Inaccettabile qualsiasi rinvio su Carrarafiere ed offensivo il Polo tecnologico del marmo a Navacchio”
Avevamo già denunciato insieme ad un coro proveniente da tutta la Città quanto fosse assurda e colpevole questa situazione di sofferenza ormai fallimentare di IMM-Carrarafiere Srl, con bilanci non approvati da ormai due anni e 24 famiglie che rischiano un posto di lavoro.
C’erano state da parte dell’assessore regionale Marras rassicurazioni sulle coperture e la promessa di scadenze certe, adesso è inaccettabile qualsiasi rinvio.
Ancor più è offensivo leggere che il pallino sul Polo Tecnologico del Marmo sia passato da Carrarafiere a Navacchio!
E’ necessario dare subito corso al piano industriale ed approvare i bilanci, dar via ad un risanamento che preservi la funzione fieristica e polifunzionale della struttura, esternalizzare l’organizzazione delle fiere affittando gli spazi, mantenendo in house solo quelle strategiche per il territorio come Marmo e Nautica, in cui la nostra terra è un eccellenza mondiale. Quello che riguarda il marmo deve rimanere a Carrara, e quindi si diano subito spiegazioni su quanto avvenuto fuori da ogni logica comprensibile a Navacchio in Pisa.
I tempi sono fondamentali nel mondo dell’impresa privata e la politica è colpevole del tanto tempo perso. Se ne assumano la responsabilità il PD, che amministrano sia la regione che la struttura, ed i 5 stelle che governano, si fa per dire, il Comune di Carrara che è stato inesistente sul problema, assente non pervenuto, con un principiantismo ed una miopia sconcertante.
Solo loro, PD e 5 stelle, potevano portare al fallimento il nostro complesso fieristico, il più grande e bello della Toscana. Ci auguriamo che i cittadini tra un anno quando saranno chiamati al voto riconoscano che la coalizione di cui Forza Italia sarà primaria componente sarà l’unica credibile rispetto al cambiamento ed all’inversione di questa tendenza al degrado ed all’impoverimento della nostra amata Città.
Riccardo Bruschi, Coordinatore comunale Forza Italia Carrara



IMM-Carrarafiere: un’inaccettabile situazione di sofferenza
Il Coordinatore comunale Forza Italia Carrara Riccardo Bruschi: “IMM-Carrarafiere: un’inaccettabile situazione di sofferenza”
La situazione di sofferenza e quasi ormai fallimentare di IMM-Carrarafiere Srl, con bilanci non approvati da ormai due anni e 26 famiglie che rischiano un posto di lavoro, è veramente uno scandalo.
E’ anche difficilmente comprensibile. Ricordo ancora quando all’Università di Pisa l’esimio professore Anselmi della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, sapendo che io fossi di Carrara, mi chiese un tesina di analisi sul nostro complesso fieristico, ma io ero interessato al Comune e la feci invece su quello. Il punto è che la nostra struttura era un fiore all’occhiello, il polo piu importante della Toscana, ma come è possibile che oggi versi in queste condizioni!
Dopo la notizia di dismissione della palazzina da parte dell’amministratore unico Franceso Amedoro, ieri l’assessore regionale Marras ha dato la disponibilità alla copertura del deficit. E’ necessario un percorso che preveda in primis di approvare un piano di risanamento ed i bilanci degli ultimi due anni, e poi il via ad un piano industriale che preservi la funzione fieristica e polifunzionale della struttura. Ad oggi le fiere hanno subito un duro colpo e per ridurre i rischi è necessario esternalizzare l’organizzazione ed affittare gli spazi, mantenedo solo quelle fiere strategiche per il territorio come Marmo e Nautica.
In questo modo si potra anche ridurre il personale che è a principale voce di costo (sopratutto la dirigenza direi, che costa come 10 impiegati) assicurando il ricollocamento in aziende pubbliche locali che ne hanno carenza. Il personale necessario probabilmente verra ridotto ad una dozzina di dipendenti.
Per riempire il contenitore sarà poi necessario il contributo della Regione Toscana in termini di attrattività ed organizzazione eventi, in coordinamento con le altre fiere di Firenze ed Arezzo, ognuno per le proprie peculiarità e specializzazioni (moda a Firenze, oro ad Arezzo ecc). Per il marmi e per la nautica è necessario il contributo organizzativo dei nostri migliori industriali.
Per Forza Italia un percorso di questo tipo ha un senso industriale, quindi quello che conta è che alle intenzioni seguano i fatti, e che il 15 di giugno, e non un giorno piu tardi, venga approvato il piano di risanamento e si realizzi così un primo passo. I tempi sono fondamentali nel mondo dell’impresa privata ed è una vergogna che siano trascorsi due anni di incertezza senza approvare i bilanci, una tracotanza inaccettabile e di cui la politica è colpevole.
Se ne assumano la responsabilità il PD, che amministra la regione da sempre e che già con l’ASL ha regalato alla nostra provincia un buco da 400milioni. Altri grandi responsabili i 5 stelle che amministrano, si fa per dire, il Comune di Carrara che è stato inesistente sul problema, assente non pervenuto, così poco ferrati in materia da preoccuparsi solo che venisse realizzata la White Carrara Downtown, un principiantismo ed una miopia avvilente che vede la pagliuzza e non il trave.
Il nostro è il complesso fieristico piu grande e piu bello della Toscana, collocato in una zona di rilievo turistico balneare di altissimo pregio, che funzionava ma che hanno portato al fallimento. Affinche alle parole seguano i fatti, Forza Italia terrà acceso il riflettore sulla data del 15 di giugno e poi a tutto il prosieguo tale che riporti il nostro complesso fieristico ad un bilanzio positivo ad esprimere nella gestione il proprio potenziale.
Riccardo Bruschi, Coordinatore comunale Forza Italia Carrara



Pistoia, Troccoletti: La nostra montagna è in sofferenza
La Responsabile Azzurro Donna Forza Italia di Pistoia e candidata alle elezioni regionali Daniela Troccoletti: “Pistoia, la nostra montagna è in sofferenza”
Valorizzare le nostre ricchezze ambientali e culturali dovrebbe essere uno dei punti essenziali del programma di governo della Regione, una priorità. Fino ad oggi non è stato così e nessuno ci potrà convincere che ciò che non è stato fatto in 50 anni, sarà fatto da ora in poi, se non cambia il governo della Regione.
I problemi della montagna sono tanti, ma se chiedi ai residenti quale sia il problema più importante, rispondono che è l’ospedale!!!
C’è voluta l’emergenza straordinaria del Covid19 per capire l’importanza dell’ospedale Pacini nell’ambito della rete sanitaria provinciale e del conseguente impegno affinché esso venga rivalutato in termine di servizi. Questa struttura è passata negli anni da ospedale a pronto soccorso e, da ultimo, a ospedale di primo soccorso.
A nulla sono valse le proteste della popolazione che chiedeva che fosse mantenuta la (originaria) struttura, in quanto, considerando la popolazione che invecchia, la vastità del territorio con frazioni sparse e la viabilità difficoltosa, con le strade che risalgono ancora al 1700, il cui stato si aggrava nei mesi invernali, risulta complicato arrivare a Pistoia, specialmente in caso di urgenze.
Però non c’è ancora niente di certo, ci sono progetti di rivalutazione, ma i residenti della montagna ancora non si sentono rassicurati, vista l’esperienza passata di aspettative andate disattese.
Ma non c’è soltanto il problema dell’ospedale, la nostra montagna manca spesso di servizi essenziali; vengono chiusi uffici postali, banche, edicole e farmacie: quest’anno c’è stata pure la difficoltà a sostituire il medico di famiglia che aveva raggiunto l’età della pensione, e tutto questo con l’invecchiamento della popolazione diventa un problema serio. Si assiste inermi ad un impoverimento del tessuto sociale ed economico dovuto al fatto che le attività produttive chiudono e non c’è ricambio generazionale perché i giovani non sono motivati a rimanervi.
Inoltre c’è il problema della viabilità con un intrecciarsi di competenze fra vari enti che poi, alla fine, danno tutte lo stesso risultato: incuria e lentezza delle manutenzioni.
Le strade forestali, che sono infrastrutture indispensabili per poter svolgere in modo sostenibile la gestione dei boschi, sono caratterizzate da una viabilità carente e inadeguata che richiederebbe maggiori e più efficaci interventi di manutenzione, la cui mancanza fa aumentare i rischi di abbandono del territorio da parte della popolazione residente.
I letti dei fiumi non vengono ripuliti e quindi, in caso di forti piogge, ci sono seri rischi di allagamenti e frane: sono risultate vane le numerose proteste dei residenti, che sono stati costretti ad arrangiarsi da soli e, in caso di forti piogge, ed a rimanere in stato di allerta nel timore di essere travolti dall’acqua. Tutto questo rappresenta un grosso pericolo dovuto sia a danni idrogeologici ed anche a incendi.
Per rivitalizzare la montagna ed invogliare i giovani a viverci, il governo, soprattutto regionale, deve intervenire in tutti i modi possibili: defiscalizzando in misura significativa i redditi prodotti “in loco” per un certo numero di anni, facilitando l’accesso al credito agevolato e a fondo perduto per chi vi si trasferisce e intraprende un’attività o vi compra casa.
Non mi riferisco a sussidi fine a se stessi, che poi si esauriranno, ma alla creazione di condizioni strutturali e permanenti che rendano possibile e conveniente (o almeno non svantaggioso) lavorare e vivere in montagna.
Rivitalizzare le nostre montagne porterebbe anche ad alleggerire i centri urbani con benefici per tutti.
Certamente non potrà essere fatto in un giorno quello che non è stato fatto (o fatto male) da chi ha governato la Toscana ininterrottamente per 50 anni. Se la montagna avesse un nuovo impulso, riaprirebbero negozi, bar, ristoranti, alberghi e tornerebbe il turismo. Le bellezze naturali ci sono, la gente della montagna è abituata a lavorare duramente e ad impegnarsi. Manca solo che la politica faccia la sua parte!!!
Daniela Troccoletti, Responsabile Azzurro Donna Forza Italia Pistoia e candidata alle elezioni regionali nel collegio di Pistoia

