Grandi navi, Mallegni: serve soluzione per navi crociera
Grandi navi, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “serve soluzione per navi crociera”
“Io che sono stato amministratore locale, so che quando non si vuole risolvere qualcosa subito si istituisce una commissione, si apre un tavolo e si prende tempo. Auspico, quindi, che questa modalità non venga seguita per la laguna di Venezia. Il gruppo che viene costituito con questo decreto non si trastulli per settimane, mesi o anni. Noi vigileremo, saremo attenti sul lavoro di questi esperti perché bisogna dare risposte efficaci e rapide a Venezia”.
Lo ha detto in aula il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Massimo Mallegni, durante le dichiarazioni di voto sul decreto legge recante misure urgenti nel settore dei trasporti e per la disciplina dei traffico crocieristico nella laguna di Venezia.
“Non si può pensare – ha aggiunto – che in Italia ci siano solo dipendenti pubblici e che eventualmente il reddito di cittadinanza sia la soluzione per quelli che perdono il posto. Ci sono, per fortuna anche le aziende che vanno tutelate e incentivate a svolgere il loro prezioso lavoro. E’ bene, è condivisibile che le navi da crociera non passino più dal canale della Giudecca ma dobbiamo farle passare da un’altra parte e la soluzione va trovata con la massima solerzia.
Voteremo a favore di questo decreto e ci fa particolare piacere che anche coloro che erano contrari al Mose, oggi ammettano che l’opera tuteli Venezia e la salvaguardi dalle alte maree. Se questo risultato si è ottenuto, mi piace ricordare, che lo dobbiamo al governo Berlusconi e all’allora ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che si batté da par suo affinché il Mose fosse realizzato, tenendo duro rispetto alle feroci critiche dei contrari all’opera”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
Vaccini: dopo un anno di covid19, unica soluzione possibile
Il Responsabile dipartimento Turismo e Commercio di Forza Italia Toscana Pietro Gavazzi: “Vaccini: dopo un anno di covid19, unica soluzione possibile”
Dopo un anno di Covid, per il Commercio e il Turismo si prospetta un mesto anniversario. Occupazione, consumi e fatturato, infatti sono tutti pesantemente negativi ad un anno dall’inizio della pandemia. A certificarlo è la Banca d’Italia, che ha registrato come nel primo semestre dell’anno del Covid-19 i redditi privati non finanziari hanno fatto segnare la maggiore contrazione degli ultimi 20 anni.
La crisi economica scatenata dall’emergenza sanitaria, sta aggiungendo problemi a problemi e potrebbe rivelarsi una vera propria bomba sociale. Flessione che solo in parte è stata contrastata dalle misure di sostegno adottate dall’ex esecutivo Conte. Una tegola che potrebbe avere impatti di rilievo nella fase più delicata della ripartenza, con conseguenze di lungo periodo che potrebbero aumentare il divario con i partner europei.
La crisi, non si è abbattuta con la stessa forza su tutte le categorie e le attività. È evidente che a soffrire di più sono i lavoratori autonomi. Anche l’Istat aggiorna con nuovi record negativi le stime delle imprese del comparto dei servizi turistici, con una flessione del fatturato di ben 12 punti nel 2020, cifre drammatiche in termini di perdite per tutta la filiera turistica.
Nel 2021 si prevede un recupero dei redditi fortemente asimmetrico, mentre nel settore pubblico nel 2021 è previsto un incremento dei redditi che salirà a 9,4 miliardi.
È evidente che la crisi pandemica non ha colpito tutti allo stesso modo, dai dati dei redditi si è concentrata quasi completamente su lavoratori autonomi e conseguente sui loro dipendenti, con perdite decisamente superiori. Molti sono ancora in attesa dell’ultima trance dei sostegni inclusi nel ristori V con 32 miliardi di risorse, che a circa 60 giorni del loro annuncio non si sono ancora concretizzate.
Situazione che continua ad alimentare sconcerto e sfiducia tra gli imprenditori e di loro dipendenti, bloccando una prospettiva di ripresa. Il rapporto di Palazzo Koch: “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19” evidenzia tutta la difficoltà che il sistema italiano sta affrontando”.
La distruzione di reddito inizia a farsi sentire sui bilanci familiari italiani, con considerevoli conseguenze nel lungo periodo anche sull’erosione della ricchezza privata, il più significativo ammortizzatore sociale del Paese.
Come evidenziato nell’analisi di via Nazionale, tra i più colpiti, sono stati i redditi da lavoro dipendente, scesi dell’8,7% per effetto del calo dei redditi unitari, mentre i redditi da lavoro e i profitti delle famiglie produttrici sono diminuiti del 7,4 %. Numeri da scenario di guerra.
In questi giorni si parla di possibili nuovi lockdown, dimostrando che le restrizioni alle imprese non bastano a contenere l’epidemia, oltre ad essere una soluzione insostenibile per l’economia sul lungo periodo.
L’ unica strategia è puntare con maggior forza sui vaccini con un’azione di governo che si sposti dai decreti di chiusura all’organizzazione di una campagna di vaccini a tappeto che permetta all’economia di tornare alla normalità.
Pietro Gavazzi, Responsabile Dipartimento Turismo e Commercio di Forza Italia Toscana