Massa: vergognoso atto intimidatorio contro Musetti
Massa, il presidente del Consiglio Comunale Stefano Benedetti e l’intero Gruppo Consiliare di Forza Italia esprimono massima solidarietà e vicinanza all’amico Gianni Musetti e alla sua famiglia per il vergognoso e intimidatorio atto commesso
In qualità di presidente del Consiglio Comunale di Massa e a nome dell’intero Gruppo Consiliare di Forza Italia, esprimo massima solidarietà e vicinanza all’amico Gianni Musetti e alla sua famiglia per il vergognoso e intimidatorio atto commesso nella sua proprietà la scorsa notte nel quale sono state date alle fiamme due auto di proprietà della sua famiglia.
Ho potuto assistere al fatto con grande incredulità e preoccupazione, essendo stato proprio in quel momento in compagnia di Gianni. Sono certo che le autorità arriveranno rapidamente all’individuazione dei responsabili che, a mio avviso, devono essere ricercati tra i movimenti di estrema sinistra di Carrara, anche in considerazione che proprio Gianni Musetti fu aggredito di notte nel centro città, di fronte a un locale dove solitamente si riuniscono militanti comunisti e anarchici.
Resto comunque convinto che questi vigliacchi non avranno mai la dignità e il coraggio che invece ha sempre contraddistinto Gianni , il quale, sono certo, continuerà con passione e determinazione a svolgere la sua attività politica come ha sempre fatto .
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio Comunale di Massa
Gruppo Consiliare Forza Italia Massa
Massa: mozione sul demansionamento degli OSS
Massa, i consiglieri comunali di Forza Italia hanno presentato una mozione sul demansionamento degli OSS dei servizi di trasporto interni ospedalieri
Il Consiglio Comunale di Massa
Premesso
Che i lavoratori dei servizi di trasporto interni ospedalieri sarebbero stati declassati da OSS “facchini”, con l’altrettanto conseguente declassamento, di fatto, del servizio sanitario di assistenza verso i malati o i non autosufficienti che, dal primo marzo scorso, non avrebbero più al loro fianco figure sanitarie adeguate per essere assistiti;
Considerato:
Che occorre difendere il sistema sanitario locale nel suo complesso;
Che, per sopperire alla mancanza di figure professionali adeguate nel servizio appaltato dei trasporti dei pazienti, dovrebbero essere i reparti invianti a fornirle;
Che l’invio di personale dai reparti comporterebbe un carico in più sulle spalle dei reparti stessi, già ridotti all’osso dalla carenza ormai cronica di personale, dovuta a decenni di tagli alla sanità;
Preso atto che:
Le lavoratrici e i lavoratori che sarebbero stati demansionati da OSS a “facchini” hanno manifestato pubblicamente le loro difficoltà con un presidio pubblico svoltosi a Massa;
Durante la pandemia sono state messe a nudo politiche disastrose, di tagli di personale e posti letto. Nel caso specifico, per sopperire alla mancanza di figure professionali adeguate nel servizio appaltato dei trasporti dei pazienti, si sarebbero verificate situazioni che meritano di essere chiarite;
Il demansionamento degli OSS prevederebbe la decurtazione dello stipendio e la riduzione degli orari di lavoro in considerazione del ridimensionamento dell’orario di copertura del servizio;
Il sindacato Usb avrebbe presentato un esposto agli organi di polizia giudiziaria poiché il demansionamento degli OSS potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza dei malati, ma anche degli operatori sanitari stessi, che non avrebbero più al loro fianco, nel duro ed essenziale lavoro per garantire la salute pubblica, collaboratori professionalmente preparati;
Invita il Sindaco di Massa
– ad attivarsi sulla problematica relativa al demansionamento degli OSS dei servizi di trasporto interni ospedalieri, nei confronti dell’ Asl, anche attraverso il coinvolgimento della Conferenza Zonale, per l’immediato ritiro del provvedimento assunto, eliminando, in questo modo, le ricadute e le conseguenze negative sui bisogni dei malati, sulla qualità del servizio e sui diritti dei lavoratori .
I Consiglieri Comunali
Luca Guadagnucci
Matteo Bertucci
Stefano Benedetti
Stefano Alberti
Piergiuseppe Cagetti
Gruppo consiliare di Massa di Forza Italia
Massa, Benedetti: Il Presepe in Comune
Massa, il Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti: “Il Presepe in Comune”
Questa mattina alla presenza del Vicesindaco Andrea Cella, del Presidente del Consiglio Comunale Stefano Benedetti, dell’ Assessore Giovanbattista Ronchieri e di diversi Consiglieri Comunali, è stato allestito il Presepe in Comune.
Sono ormai quattro anni che l’attuale amministrazione dona alla nostra comunità la rappresentazione della nascita di Gesù Bambino per rinnovare una tradizione e una usanza inizialmente italiana, diffusasi poi in tutti i paesi cattolici del mondo. Questo periodo vuole essere per noi un momento di raccoglimento e di riflessione non solo sulle tradizioni cristiane, ma anche su ciò che succede nel mondo a partire dalla tragedia del Covid-19 per arrivare ai conflitti diffusi in tanti paesi e alla violenza di genere.
L’augurio è quello che in tutte le case, ma soprattutto negli istituti scolastici, si realizzino i presepi e si spieghino agli studenti le usanze cristiane e il loro significato, proprio per tenere alta la fiaccola dei nostri incancellabili valori: amore, fratellanza e solidarietà verso il prossimo non solo spirituale, ma che si traduca in aiuti concreti nei confronti dei bisognosi e in iniziative verso ogni forma di violenza.
Il Presepe in Comune è visitabile tutti i giorni, ovviamente in sicurezza (Mascherina, gel e misurazione temperatura corporea).
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Carrara, aggrediti 3 esponenti di Forza Italia
Carrara, aggrediti 3 esponenti di Forza Italia. Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Delinquenti che devono stare in carcere. Adesso basta essere morbidi con questa gente”. Messaggi da Maurizio Gasparri, Deborah Bergamini, Stefano Benedetti e Riccardo Bruschi
“Esprimo la mia piena solidarietà a Gianni Musetti, Davide Ragini e Stefania Giannini, peraltro quest’ultima anche responsabile dello sportello anti-violenza di Forza Italia di Carrara”, esordisce così il Senatore azzurro Massimo Mallegni a seguito dell’aggressione, avvenuta a Carrara di fronte a un Circolo, ai tre appartenenti a Forza Italia.
“Nella giornata di venerdì questi nostri ragazzi sono stati aggrediti da oltre 60 persone, presumibilmente di stampo anarchico, per il solo fatto di essere di Forza Italia e con la sola colpa di transitare di fronte al loro famoso Circolo Baccanali a Carrara”. Questa la dinamica dell’aggressione, come spiega il Senatore.
“Atteggiamenti fuori luogo, sbagliati e fuori dal tempo: i modi e sistemi di questa sinistra anarchica, in cui le opinioni altrui vengono contrastate con la violenza, purtroppo non sono ancora sorpassati a Carrara dove ci sono ancora troppi soggetti pericolosi. Siamo stati probabilmente troppo morbidi con questa gente e, per il solo fatto di non esasperare gli animi, troppe volte sono stati lasciati fare – vedi la Casa Rossa a Montignoso-. Ma adesso basta: dobbiamo usare il pugno di ferro e spiegare ai cittadini dove stanno le persone oneste e che la libertà non è assolutamente in discussione”, prosegue l’azzurro.
“Dobbiamo infatti combattere ogni giorno per ristabilire questa libertà, anche quando qualcuno vorrebbe far finta che non esista: purtroppo spesso la contiguità di questi contesti anarchici con la politica – non certo la nostra – ha fatto credere a costoro di essere nel giusto”.
“Ebbene noi prendiamo le distanze in maniera indiscutibile e non arretriamo di un centimetro: queste non sono persone che hanno un’opinione diversa dalla nostra, questi sono dei delinquenti che devono stare in carcere e non certo liberi a girare e impedire alle persone di pensare e muoversi liberamente”, continua Mallegni fermo nella sua posizione assoluta contro la violenza.
“Nella mia qualità di Parlamentare e di Coordinatore Regionale della Toscana sono vicino a questi tre amici, a tutti gli amici di Forza Italia di Carrara e a tutti coloro che hanno subito nel tempo violenze da questi malviventi, mascalzoni e farabutti che spero vengano assicurati alla giustizia”, conclude il Senatore.
“A Gianni, Davide e a Stefania mando un grande abbraccio di amicizia e sostegno e nei prossimi giorni sarò insieme a loro per testimoniare anche fisicamente la mia vicinanza personale e quella di tutta Forza Italia”.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia, Capo Dipartimento Nazionale Turismo e Coordinatore regionale toscano.
“A proposito di violenza, quando parte da sinistra non si creano casi eclatanti come avvenuto in altre occasioni. È per questo che voglio solidarizzare fortemente con i militanti Forza Italia aggrediti nelle ultime ore a Carrara. Protagonisti di questa condotta violenta sono stati esponenti dell’ultra sinistra anarchica. Colpisce il silenzio istituzionale che ha accompagnato questa grave vicenda.
A quanto mi risulta nemmeno l’amministrazione locale ha avuto parole adeguate per condannare questa vile aggressione. Agli esponenti di Forza Italia vittime di questa violenza piena solidarietà. Ai faziosi che imprecano in alcuni casi è tacciono in altri, una totale commiserazione”.
Sen. Maurizio Gasparri, componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
“Esprimo la mia vicinanza a Gianni Musetti, Stefania Giannini e Davide Ragini, vittime di una violenta aggressione a Carrara. La violenza non è mai la strada per far valere opinioni differenti. Auspico che i responsabili vengano presto individuati ed assicurati alla giustizia.“
On. Deborah Bergamini, Sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento.
“Stanotte circa 60 anarchici (molti di essi sono stati riconosciuti) hanno aggredito a bottigliate tre militanti di Forza Italia, tra cui Gianni Musetti, un militare e una donna già vittima di violenza domestica.
Questo non é il primo episodio di violenza e intimidazione avvenuti negli ultimi giorni a Carrara ed é evidente che il clima di tensione esistente in città, é riconducibile ad una precisa strategia in vista delle prossime elezioni amministrative, dove il Centro Destra viene dato per favorito. Esprimo la mia piena solidarietà nei confronti degli amici di Forza Italia che hanno subito questa grave violenza politica, auspicando che le Forze dell’ Ordine riescano al più presto a identificare e denunciare gli anarchici che hanno partecipato all’ aggressione.”
Stefano Benedetti, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Massa Carrara
“Scrivo a nome di tutto il coordinamento comunale di FI Carrara ed a titolo personale in quanto le persone aggredite, Gianni Musetti, Stefania Giannini e Davide Ramagini, oltre ad essere esponenti di Forza Italia sono cari amici. I fatti accaduti ieri sera sono violenti e gravissimi, perché oltre alle lesioni personali vogliono anche perseguire chi ha opinioni politiche diverse dalle proprie, andando a ledere anche la liberta di pensiero.
Questo e inaccettabile, ma purtroppo a Carrara e l’ennesimo episodio di malamovida, figlia del degrado in cui purtroppo versa la citta di Carrara e che noi vogliamo combattere. Ringraziamo le forze dell ordine, esse stesse aggredite, intervenute a sedare il tafferuglio evitando il peggio. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che faccia maturare questi pavidi delinquenti, capaci di aggredire in gran numero (almeno 60) sole 3 persone, di cui una e’ donna, attualmente ricoverata in ospedale.
Auspico vengano presi provvedimenti per tutti questi facinorosi ed anche per il circolo Dei Baccanali. E’ ora di finirla, bisogna dare un segnale e riprendere il possesso del centro storico che adesso e’ in mano, in quasi ogni strada e piazza, solo a balordi e disagiati.“
Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia Carrara














Massa, Benedetti: Il Parco tutela interessi dei soliti noti?
Massa, il Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti: “Il Parco tutela gli interessi dei soliti noti?”
Il Piano Integrato del Parco (PIP), previsto dalla legge regionale n. 30/2015, art. 27, è lo strumento di attuazione delle finalità del parco e comprende gli atti di pianificazione e di programmazione previsti dall’articolo 25, commi 1, 2 e 3, della legge 394/1991.
A tal fine predispone un piano pluriennale economico e sociale per la promozione delle attivita’ compatibili.
Tale piano adottato dall’organismo di gestione del parco, Consiglio direttivo e Comunità di Parco, tenuto conto del parere espresso dagli enti locali territorialmente interessati, e’ approvato dalla regione.
Il Comune di Massa non ha un proprio rappresentante in seno al Consiglio del Parco e conseguentemente si “trova” a subire scelte di pianificazione non concordate tra Enti nel rispetto delle prerogative istituzionali reciproche, nel mentre è stato già adottato dal Comune di Massa il PABE che è strumento di pianificazione dell’attività estrattiva nel comprensorio apuano.
La recentissima pronuncia del Consiglio di Stato, Sez. IV, 20 agosto 2021, n. 5964 ha riaffermato che le ‘Aree Contigue di Cava’ non sono funditus parte del Parco stesso, pur se geograficamente collocate entro il relativo perimetro” e indicando le finalità da perseguire per il Parco stesso chiarisce che “la tutela dei valori naturalistici non è un valore finale ed assoluto, bensì funzione di un obiettivo ulteriore, il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali, “che deve armonizzarsi con il concorrente profilo della ‘realizzazione di un equilibrato rapporto tra attività economiche ed ecosistema”.
Ciò consegue che “non emerge … una sistematica ed assoluta prevalenza normativa del valore naturalistico in quanto tale, cui tutti gli altri concorrenti interessi debbano necessariamente ed imprescindibilmente sottostare: al contrario, la legge mira al conseguimento di un rapporto ‘equilibrato’ fra le esigenze di tutela ambientale lato sensu intese e le attività antropiche, nel prioritario interesse della popolazione locale.
La legge regionale Toscana n. 65/1997 e la precedente legge regionale Toscana n. 5/1985 istitutive e regolatrici del parco naturale regionale delle Alpi Apuane non presentano nemmeno profili di illegittimità costituzionale con la previsione dell’attività estrattiva nelle c.d. aree contigue, perché esse sono esterne all’area naturale protetta per disposizione del Legislatore regionale, così come consentito dalla normativa quadro nazionale artt. 11 e 32 della legge n. 394/1991 e s.m.i.).
Il Consiglio di Stato nel sancire la legittimità del P.I.T. in relazione alla previsione dell’attività estrattiva sulle Alpi Apuane, nei limiti e con i criteri indicati nell’atto di pianificazione, sancisce a questo punto la “piena e irrinunciabile tutela delle attività estrattive in quanto “le attività di escavazione sono tradizionali della zona e risultano ivi svolte da secoli, ciò che ne disvela un autonomo rilievo culturale ed identitario, che non ne rende macroscopicamente illogica la protezione o, quanto meno, la considerazione normativa”.
Il Parco con l’illogica previsione di uno strumento di pianificazione (Piano Integrato del Parco) avulso dal contesto locale del Comune di Massa vorrebbe ridurre in modo unilaterale e arbitrario le attività estrattive legittime e previste dalla pianificazione sovraordinata regionale, Piano regionale cave, a danno dell’economia del territorio in rapporto all’occupazione, all’indotto e ai tributi di estrazione e concessione.
IL problema serio è la strumentalizzazione politica che evidenzia un comportamento inaccettabile da parte del Parco gestito dal Centro Sinistra, che in modo spudorato e contestabile utilizza uno strumento della comunità per boicottare il nostro comune solo perchè di Centro Destra e nel farlo, però, forse non si rende conto di danneggiare seriamente tutta la comunità e l’ economia più importante della zona.
Nel chiedere le dimissioni del Presidente Putamorsi, mi appello ai referenti dei comuni presenti all’interno del Consiglio di Amministrazione, compreso, quello di Seravezza, affinchè rivedano questa posizione deleteria e distruttiva.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa, Benedetti: Erosione e ripascimento
Massa, il Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti: “Erosione e ripascimento”
In questo periodo si è riaperto il dibattito sull’erosione e di conseguenza sono ripartiti come un mantra gli attacchi verso l’attuale amministrazione comunale, responsabile secondo alcuni, del perdurare di una situazione grave che ogni anno mette a rischio la stagione turistica.
Nel merito è bene fare chiarezza, perchè la politica, quella messa in campo dalla Regione Toscana marchiata Centro Sinistra e dall’Assessore Monia Monni che io personalmente ritengo essere la vera responsabile dell’attuale situazione, è diretta solo a boicottare politicamente l’Amministrazione Comunale con tutte le conseguenze del caso.
Mi chiedo : E’ giusto che per attaccare politicamente gli avversari politici si possa utilizzare senza scrupoli la macchina amministrativa e in questo caso la Regione Toscana e le cariche regionali legittimamente assunte grazie al voto popolare ? Credo proprio di no.
E’ bene che si sappia che non solo il Comune di Massa ha presentato un progetto di ripascimento rimasto ad oggi lettera morta non certo per sua responsabilità, ma che nessuno fino ad ora ha avuto modo di visionare e confrontarsi con il progetto di ampliamento del Porto di Marina di Carrara, responsabile anch’esso della devastazione delle spiagge. Quindi, oggi si chiama in causa una amministrazione di Centro Destra per i danni subiti dal litorale, però nel contempo si evita il confronto sull’ampliamento del porto, e questo perchè?
Perchè, evidentemente, ai finanziatori dell’ampliamento del porto, nulla interessa delle spiagge di Marina di massa e del comparto turistico. Io, invece, credo che a qualsiasi intervento di ampliamento della struttura che, comunque, è strategicamente importante per il territorio, debbano seguire degli interventi finanziati e tesi a garantire l’apporto di nuova sabbia e il contenimento dell’erosione che, attualmente, sta aumentando inevitabilmente.
Non voglio fare propaganda politica, ma ritengo che l’Assessore Monni debba prendere atto del fallimento della Regione e quindi dimettersi dall’incarico per incapacità dimostrata e soprattutto per non aver ascoltato gli appelli del Sindaco persiani e dell’Amministrazione Comunale sul progetto che Avevano presentato.
E pensare che il 28 gennaio 2019 la Giunta comunicava al Consiglio Regionale :”La strategia regionale in materia di contrasto all’erosione costiera prevede azioni di carattere preventivo , implementazione e monitoraggio periodico del quadro conoscitivo , risposta alle criticità esistenti “. Avete forse avuto modo di vedere la Regione Tosca all’opera in qualche attività di prevenzione e soprattutto avete visto qualche risposta concreta al fenomeno dell’erosione ? Non credo proprio.
Ad oggi, sono stati spesi molti soldi per interventi atti a superare la problematica dell’erosione, ma ogni tentativo è stato vano, quindi, si renderebbe necessario che la REGIONE TOSCANA iniziasse a collaborare fattivamente con il Comune di Massa e forse proprio con l’utilizzo del progetto che il Sindaco Persiani sta promuovendo da diverso tempo e magari si potrebbe trovare una soluzione.
Ma per far ciò è indispensabile la presenza di un Assessore Regionale sensibile alla questione e lontano dalle questioni prettamente politiche e strumentali . Nel nostro caso l’ Assessore Monia Monni non è sicuramente la persona giusta.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa, Benedetti: Commissione indagine Serimper
Massa, comunicato sulla posizione sulla Commissione di Indagine sulla vicenda Serimper del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Leggo con grande stupore le perplessità di alcuni consiglieri di minoranza circa la posizione di astensione espressa da Forza Italia in seno alla Commissione Affari Istituzionali sulla richiesta di costituzione di una Commissione di Indagine per la vicenda Serimper.
Premesso che non sono personalmente interessato dall’indagine, perchè il mio personale coinvolgimento, riguarda un altro filone dell’inchiesta e più precisamente quello riguardante l’invio di curriculum per le assunzioni di personale e non l’inchiesta sulla gestione delle strutture per minori, mi sento obbligato a rispondere a coloro che oggi hanno polemizzato sugli organi di informazione, accusandomi di non essere stato coerente e quindi di aver cambiato idea.
A questi signori rispondo che è vero, infatti all’epoca avevo dichiarato di essere a favore dell’indagine di una commissione consiliare, sempre che vi fossero stati i presupposti validi per un lavoro serio e al di sopra delle parti e questi oggi sono mancati e mancando, ovviamente, la mia e la nostra posizione è cambiata. In Commissione ci siamo astenuti, ma in Consiglio Comunale, se l’ambiguità e la non troppa trasparenza della minoranza sarà riconfermata, dirò e forse diremo no a questa proposta e ne spiego le motivazioni.
Intanto, credo che una decisione del genere, per mantenere l’indagine al di sopra delle parti, evitando qualsiasi strumentalizzazione politica, debba essere concordata con tutti i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, con tanto di Presidente votato all’unanimità dal consiglio, altrimenti ad un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, diventerebbe inevitabilmente uno strumento di propaganda elettorale contro l’attuale amministrazione e questo, a mio avviso, è quello che vogliono i consiglieri di minoranza, d’altronde cosa ci sarebbe di più appetibile di qualche notizia giornalistica ad effetto in procinto delle elezioni ?
Ebbene, Forza Italia, che è e rimane parte integrante di questa Amministrazione Comunale di Centro Destra, è fermamente contraria a rendersi complice di Alberti e company sull’utilizzo di uno strumento, si previsto dal Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, assolutamente costoso per i cittadini e allora mi chiedo : Se non tutti i gruppi sono d’accordo, se Sindaco e Giunta esprimono parere contrario, se il Presidente non ha le caratteristiche necessarie per garantire equità e imparzialità, si rischia di non ottenere quei risultati sperati e magari aver speso tanti soldi in gettoni di presenza che rappresenterebbero non solo un costo per i cittadini.
Ma soprattutto uno spreco di denaro pubblico che potrebbe essere attenzionato dalla Corte dei Conti Regionale, la quale non esiterebbe a far pagare tutti i Consiglieri Comunali e non solo gli ideatori dell’iniziativa come Alberti e Company?
Pensate che ogni riunione costerebbe circa 400 euro e in totale, considerata la mole di lavoro e l’articolazione del settore sociale, l’indagine potrebbe durare circa sei mesi per un minimo di quattro riunioni al mese e quindi un totale di circa 10.000,00 euro, ma questo è un minimo, perchè tra lettura di atti amministrativi, testimonianze e ascolto di dirigenti, funzionari e dipendenti del settore, oltre, naturalmente, incontri di commissione per fare il punto della situazione, i mesi potrebbe aumentare vistosamente e di ciò ne abbiamo già avuto prova in passato.
Basterebbe andarsi a rivedere le risultanze delle Commissioni di Indagini sulla Massa Servizi o sullo scandalo dei cimiteri, tra l’altro richieste da me, per rendersi conto che non sono servite a nulla, assolutamente a nulla e che le indagini di riferimento vere e proprie sono state quelle della Corte dei Conti e della Procura, in compenso, però, i cittadini hanno pagato tutti i costi del lavoro svolto. Nel nostro caso, l’indagine amministrativa è stata garantita dal Sindaco con la decisione di affidarla a tecnici specializzati e la Procura della Repubblica, nonchè il Tribunale faranno il resto sulla parte penale della vicenda.
Questi sono i motivi che ci hanno spinto ad astenerci sulla votazione di ieri e questi saranno i motivi che molto probabilmente mi porteranno e spero, ci porteranno, a respingere la proposta diventata ormai inaccettabile perchè come ho spiegato sopra, ha perso completamente di credibilità e comunque ripeto, essendo parte integrante di una maggioranza che non ritiene la proposta accettabile, le regole Democratiche ci impongono l’allineamento con la stessa.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa: Guadagnucci coordinatore del gruppo consiliare
Massa: Guadagnucci coordinatore del gruppo consiliare. il Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti: “Oggi il Gruppo Consiliare di Forza Italia inizia una nuova fase di collaborazione costruttiva con l’ Amministrazione Comunale”
Il Gruppo Consiliare di Forza Italia di Massa ( Consiglieri Cagetti, Guadagnucci e Benedetti ), riunitosi nei giorni scorsi, ha eletto all’unanimità come Coordinatore il Consigliere Comunale Luca Guadagnucci , già Presidente della Commissione Urbanistica del Comune.
La scelta è stata condivisa con la dirigenza del partito e con i militanti e si è resa necessaria dopo l’ultima riunione del Coordinamento Provinciale, svoltasi alla presenza del Coordinatore Regionale Sen. Massimo Mallegni, con il quale sono stati fissati gli indirizzi e le strategie dell’attività politica di FI nel Comune di Massa, con il nobile obiettivo di mantenere unito il Centro Destra, requisito ritenuto indispensabile per la riconferma del nostro Sindaco Francesco Persiani.
Oggi il Gruppo Consiliare di Forza Italia inizia una nuova fase di collaborazione costruttiva con l’ Amministrazione Comunale, grazie anche al rilancio del partito a livello nazionale e all’impegno del Presidente Silvio Berlusconi e del Responsabile Regionale Massimo Mallegni , con l’auspicio che lo stesso partito a livello locale, sappia interpretare le decisioni assunte a larghissima maggioranza dalla dirigenza provinciale che ha dato inizio alla campagna elettorale per le prossime amministrative, tesa al raggiungimento di un grosso risultato, sia per Forza Italia che per l’intera coalizione.
Il prossimo obiettivo perfettamente in linea con i segretari nazionali, sarà la collaborazione diretta e costante con la Lega, in attesa della realizzazione del progetto federativo lanciato proprio da Berlusconi e Salvini in questi giorni.
E’ evidente che questo processo di trasformazione del Gruppo Consiliare di Forza Italia e in contemporanea, la nascita di “ Massa Civica “, oltre naturalmente alla nomina del Delegato Luigi Della Pina e quindi del coinvolgimento diretto del CDU all’interno dell’ Amministrazione Comunale, rappresentano un passo avanti e un valore aggiunto che nel prossimo futuro sarà sicuramente determinante per il successo elettorale del Centro Destra alle amministrative del 2023 e per la riconferma del Sindaco Francesco Persiani.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa: lettera al Prefetto su manifestazione no green pass
Massa, pubblichiamo lettera al Prefetto di Massa Carrara sulla prossima manifestazione no green pass del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Egregio Prefetto,
in data 26 luglio 2021, Le avevo inoltrato un esposto sulla manifestazione “ No Green pass “, organizzata senza alcuna autorizzazione in Piazza Aranci e soprattutto, cosa ben più grave e contestabile, che lo svolgimento della stessa era avvenuto in mancanza assoluta di sicurezza, disattendendo del tutto le norme anti-Covid.
Stamani, leggendo i quotidiani locali, ho saputo che domani sabato 7 agosto, si terrà sempre in Piazza Aranci, una nuova manifestazione contro il Green pass organizzata dal gruppo “ Rivoluzione Allegra “, che radunerà presumibilmente centinaia di persone.
Non è mia intenzione in questa occasione, commentare una posizione che io ed in primis il mio partito Forza Italia, non condividiamo , perché riteniamo che sia doveroso eliminare il rischio di contagio del Covid o quanto meno limitarlo al minimo, principalmente nelle aree chiuse e nei posti maggiormente a rischio.
Con questa mia, voglio evidenziare solo che il motto “ No Green pass “ equivale a “ No vax “ , poiché la maggior parte , non tutti sicuramente, ma la maggior parte di coloro che si oppongono al certificato di avvenuta vaccinazione, sono anche contrari allo stesso vaccino e quindi è ovvio che in una manifestazione del genere, i rischi di contagio possono aumentare notevolmente a causa del grande assembramento di persone.
E siccome nella nostra zona, nelle ultime settimane, ci sono stati nuovi casi di positività e nel 97% questi riguardano i non vaccinati, ritengo, che la manifestazione debba svolgersi solo se autorizzata e non abusivamente e che nel merito siano imposte agli organizzatori le prescrizioni come da normativa anti-Covid con conseguente controllo serrato da parte degli organi competenti.
Se non fosse così, si potrebbe creare un pericoloso precedente e l’idea che i cittadini possono disattendere le leggi senza che nessuno le faccia rispettare, quindi un pericoloso stato di anarchia che personalmente escludo, poiché il Governo centrale ha ormai intrapreso la strada della messa in sicurezza e deciso che gli Italiani potranno fare determinate cose solo se in possesso della Green pass.
Per quanto sopra, la invito, gentilmente, a porre particolare attenzione alla questione, per evitare il propagarsi del virus proprio a causa di un grosso assembramento di piazza nel centro città.
Per il resto sono certo che vorrà attivarsi per controllare la manifestazione, sempre che la stessa sia stata autorizzata e quindi per eliminare o limitare qualsiasi tipo di assembramento.
Certo di un Suo pronto riscontro porgo distinti saluti
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa: Esposto al Prefetto su manifestazioni no green pass
Massa, esposto al Prefetto sulle manifestazioni no green pass del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Le immagini che allego a questo esposto, dimostrano palesemente il mancato rispetto delle norme di Sicurezza anti COVID, durante la manifestazione No Green pass organizzata dai No Vax in Piazza Aranci a Massa, come, d’altronde, è accaduto in tante città italiane. I manifestanti pur tanti che siano stati, erano assembrati a centinaia e pochissimi portavano le mascherine di sicurezza e ciò , a mio avviso, è stato un comportamento molto pericoloso e irrispettoso per tutta la nostra comunità che in termini di COVID ha già dato molto e in questo modo rischia di tornare ai giorni più bui del lockdown .
E’ vero che negli ultimi giorni sono raddoppiate le prime dosi di vacino e 30 milioni di Italiani sono ormai immunizzati, ma L’ ISS ha informato che il 71% dei ricoveri e il 69% dei morti provengono dai No Vax, un dato che se reale, è molto preoccupante proprio per le manifestazioni No Green pass che rischiano di aumentare a vista d’occhio e con esse di conseguenza anche i contagi e i decessi, basta pensare che il bollettino sui nuovi contagi emanato ieri, conferma il trend di crescita con 5.140 positivi in più in 24 ore e con 260.000 tamponi effettuati che inalzano il tasso di positività al 2%.
In queste piazze le manifestazioni, ovviamente e tassativamente non autorizzate, si sono trasformate in alcuni casi in risse e aggressioni, urla e insulti al governo e alle istituzioni, a politici e giornalisti, abbiamo osservato stelle di Davide e Green pass paragonati a svastiche : su molti cartelli esibiti dai manifestanti c’era l’analogia con la discriminazione razziale – Non vaccinati = Ebrei , insomma centri sociali e estremisti di destra che hanno utilizzato lo stermino degli ebrei ( Olocausto ) come strumento per una battaglia che non è comprensibile e neanche accettata dalla stragrande maggioranza dei cittadini.
In alcune città sono stati attaccati esponenti politici ,come i militanti di FI di Pescara, che stavano raccogliendo pacificamente le firme per i referendum sulla giustizia e sono stati aggrediti materialmente dai manifestanti.
Come l’aggressione vergognosa e incivile avvenuta ieri a Firenze ai danni del giornalista Saverio Tommasi, al quale va tutta la mia personale solidarietà.
Insomma, una situazione esplosiva che deve necessariamente essere controllata e bloccata dallo Stato con tutti gli strumenti a disposizione. Nel merito, non ho compreso il motivo per il quale le Forze dell’ Ordine non sono intervenute all’ Interno di Piazza Aranci per allontanare i manifestanti, eliminando il pericoloso assembramento che si era creato.
Per quanto sopra, chiedo al Signor Prefetto di Massa Carrara, referente in loco del Governo, di attivarsi per prevenire ogni rischio contagio, non autorizzando in città manifestazioni No Vax e No Green pass e sopprimendo qualsiasi tentativo di manifestazione abusiva che potrebbe diventare uno strumento di contagio.
Per quanto riguarda il comportamento inaccettabile dei manifestanti, che hanno vergognosamente paragonato le persone che non vogliono vaccinarsi agli ebrei perseguitati e sterminati dai nazisti, dimostrando in questo modo una crudele leggerezza , priva di cognizione di causa e conoscenza della storia, chiedo che sia avviata un’inchiesta per individuare e denunciare i profanatori della storia e con essa della tragedia ebraica e quindi anche per denunciare i manifestanti non autorizzati perseguendolo penalmente e civilmente.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa, Benedetti: Commissione indagine su Serimper
Massa, comunicato sulla richiesta di Commissione di Indagine sulla vicenda Serimper del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Leggo suoi quotidiani locali di oggi, che la minoranza consiliare ha presentato una richiesta di Commissione di Indagine sulla vicenda Serimper, richiesta che mi troverà assolutamente d’accordo, se formulata nel rispetto del Regolamento del Funzionamento del Consiglio Comunale. Trovo a questo punto giusto e legittimo utilizzare uno strumento previsto dalla normativa e che permette ai consiglieri comunali di costituire una commissione che dovrà operare in modo trasparente, evitando ingerenze con le indagine portate avanti dalla Procura della Repubblica.
Dopo il coinvolgimento di dipendenti del comune ed anche del sottoscritto e preso atto della costituzione di parte civile presentata con largo anticipo rispetto ai tempi consentiti e quindi della volontà da parte del Sindaco di Massa di voler chiarire la vicenda a livello amministrativo e penale , ritengo che sia necessario attivare la Commissione. Perchè ? Sicuramente per verificare il lavoro svolto dai dipendenti comunali e quindi non solo quello burocratico e operativo, ma anche quello di controllo del rispetto delle convenzioni stipulate e del buon andamento delle strutture che hanno operato con il Comune .
In sintesi la questione può essere ridotta alle presunte o meno responsabilità di chi aveva il dovere e l’obbligo di vigilare. Le indagini della Procura, soprattutto sulla ipotetica mala gestione delle strutture Serimper, si sono concentrate nel nostro comune ed è qui che la Procura ha svolto le indagini con accuse molto pesanti di maltrattamenti e altro. Personalmente sono garante fino al terzo grado e non mi permetterò di esprimere accuse neanche contro me stesso fino alla condanna definitiva, ma ciò rientra nel livello penale, ma questo non ci deve impedire di accertare le attività svolte dal nostro settore sociale e con esso dai nostri funzionari e dirigenti.
Nel merito, mi viene spontanea una domanda : Se per ipotesi, le accuse mosse dalla Procura della Repubblica dovessero risultare veritiere, è possibile che il nostro settore sociale non si sia mai accorto di nulla e nulla abbia mai denunciato ? A questo punto i casi sono due : o risulterà tutto falso e inventato, oppure saranno individuati dei colpevoli. Nel secondo caso, se dovessero essere individuati dei colpevoli all’interno della Serimper, siamo sicuri che nel settore sociale del comune di Massa, oltre alla assistente sociale inquisita, nessuno abbia mai saputo nulla e perché non sarebbe intervenuto in quel caso ?
Mi risulta che la Serimper, che per me fino a prova contraria lavorava bene, abbia quintuplicato il fatturato in pochi anni e che il Comune di Massa sia stato uno dei maggiori fornitori e questo è già un buon motivo per costituire una Commissione ad hoc e verificare tutto l’iter e tutti i passaggi degli ultimi anni, poi, ovviamente, dovremo approfondire il canale dei controlli e quindi leggere tutti i verbali e sentire come testimoni tutti gli addetti al settore.
Quindi un’indagine amministrativa supportata da tutti i gruppi consiliari , perchè questa è materia di tutti e non solo della minoranza o della maggioranza e quando di mezzo ci sono gli interessi della comunità e a maggior ragione quelli dei minori, tutti coloro che sono all’interno delle istituzioni devono in qualche modo attivarsi per individuare delle soluzioni.
Già in passato furono costituite delle Commissioni di Indagine e per tutte ricordo quelle richieste dal sottoscritto sulla Massa Servizi Spa e sullo scandalo dei cimiteri. In quell’ambito furono votate all’unanimità dei presenti e lavorarono intensamente per addivenire a delle conclusioni importanti di tipo amministrativo e non penale.
Sulla Massa Servizi Spa, la documentazione poi inviata dal sottoscritto alla Corte dei Conti Regionali, diede seguito ad una indagine amministrativa che portò alla condanna del Dott. Massimo Tognocchi ( Attuale Sub Commissario della Casa di Riposo Ascoli ) con Sentenza dell terza Sez. Centrale di Appello N. 449 del 29/11/2018, quindi con sentenza ormai passata in giudicato , a risarcire il Comune di Massa per un danno erariale pari ad euro 139.157,96, oltre agli interessi legali e alla rivalutazione monetaria.
La pesante condanna inflitta al Dr. Tognocchi era motivata in sentenza dal fatto che lo stesso aveva illegittimamente affidato il servizio di riscossione del comune alla Massa Servizi Spa, in assenza di procedure di evidenza pubblica , cagionando al comune un ingente danno economico del valore di euro 347.894,90. Tutto ciò era emerso anche attraverso gli accertamenti della Commissione d’Indagine. Questo fatto chiarisce bene l’importanza di una indagine amministrativa fatta dai gruppi consiliari.
Per questi motivi, dopo aver letto la richiesta e appurato che non vi siano delle ingerenze con la parte penale che riguarda la Procura della Repubblica, il sottoscritto voterà a favore.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa, Benedetti: Comunicato su costituzione parte civile
Massa, comunicato su costituzione parte civile del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Avrei preferito non intervenire sulla vicenda Serimper, ma in questi giorni il mio cellulare è stato preso letteralmente d’assalto da diversi miei elettori e amici che, letta la notizia che il Comune di Massa si era costituito parte civile, con una richiesta danni pari a 300.000 euro, contro di me e altri indagati, tra cui il Sindaco di Villafranca Bellesi, mi chiedevano spiegazioni in merito. Per tale motivo, ho ritenuto opportuno chiarire la questione con parole mie, senza ricorrere alla consulenza di un legale, poiché quanto accaduto sembra abbastanza semplice da spiegare.
Innanzi tutto, è necessario chiarire di cosa si tratta.
La costituzione di parte di civile è l’istituto giuridico che consente al soggetto danneggiato dal reato di esercitare l’azione civile nel processo penale. Non è un’azione obbligatoria e necessaria del processo penale, bensì volontaria e accessoria. Infatti, resta sempre la possibilità di promuovere l’azione derivante dal danno subito per il reato commesso nei confronti della persona offesa, in sede civile.
Bisogna tener conto, che il Comune di Villafranca ha deciso di non costituirsi parte civile nei confronti del proprio Sindaco Bellesi, anch’esso indagato per la vicenda Serimper. In compenso, ci ha pensato il Comune di Massa che, nel caso di condanna definitiva, chiederà a Bellesi un risarcimento, senza comprendere, nel merito, quale danno possa aver arrecato al nostro comune.
Stessa cosa dicasi per quanto riguarda la mia posizione di imputato, del tutto marginale e completamente estraneo ai gravi fatti contestati ai gestori della Cooperativa.
Sono accusato di aver raccomandato, con l’invio di un curriculum, una giovane psicologa infantile assunta, peraltro, a tempo determinato per tre mesi, senza il rinnovo del contratto e interruzione del rapporto di lavoro.
Non comprendo quali danni possa aver causato al Comune la mia azione, del tutto estranea ai fatti contestati di violenze e abusi su minori, che avrebbe potuto costituirsi parte civile nei confronti dell’assistente sociale, dipendente del comune nel settore interessato, coinvolta a pieno titolo nell’inchiesta. Nel mio caso, lo dimostreremo sicuramente facendo opposizione, non si è consumato alcun danno per l’ente comunale.
Non contesto la scelta del Sindaco che, tra l’altro, non ha trovato all’ interno della sua giunta l’unanimità sul voto della delibera di costituzione di parte civile, anche se non la condivido perché, così agendo, ha creato indubbiamente una situazione di imbarazzo politico all’ interno della coalizione che l’ha sostenuto e portato al successo elettorale.
Appare, a mio parere, quantomeno affrettato il termine per la costituzione, in quanto il comune avrebbe potuto attendere l’eventuale rinvio a giudizio per intraprendere l’azione civile in quanto, in mancanza di questo, si trova ad avere speso inutilmente soldi della cittadinanza che in futuro potrebbero essere richiesti indietro dalla Corte dei Conti Regionale.
L’ altra questione, che ha disorientato un pò tutti, è stata la mancata costituzione di parte civile del Comune di Massa nei confronti del Presidente della Provincia e degli altri indagati di Montignoso, quasi a determinare, ancor prima del pronunciamento dei giudici, la distinzioni tra indagati bravi (Lorenzetti e company) e indagati cattivi (Benedetti e Bellesi).
Ciò premesso, non ho nulla da rimproverare al Sindaco Persiani, che sono certo abbia agito in buona fede e nell’interesse della cittadinanza e, anzi, colgo l’occasione per rinnovargli la mia personale fiducia, esortandolo ad andare avanti nell’azione amministrativa con la volontà di unire e non dividere, perchè gli elettori alle amministrative del 2018 hanno riposto la fiducia a lui e a tutti i partiti della coalizione, senza esclusione alcuna.
Non dimentichiamoci che oggi non c’è più tempo per litigare, ma solamente per mettere in campi scelte condivise e unitarie, con le prossime elezioni ormai alle porte.
Nel frattempo affronterò il processo con la dignità e la serenità che mi contraddistingue, da buon liberale garantista di tutti e anche di me stesso, fermamente convinto che la giustizia appurerà che i fatti a me ascritti non costituiscono reato e sarà dimostrata la mia innocenza e restituita dignità alla mia persona.
Ringrazio tutti coloro che, in questi giorni mi hanno e continuano, a esprimermi vicinanza e solidarietà.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia














Massa: mozione per la figura dell’educatore di plesso
Massa, il Responsabile Dipartimento Cultura di Forza Italia Massa Luca Tonlazzerini: “Inclusione scolastica: Forza Italia propone la figura dell’educatore di plesso.”
Nel nostro Paese, già prima della pandemia, un giovane su sette si smarriva durante il proprio percorso di studi; oggi il Covid 19 ha ulteriormente aggravato la situazione e la percentuale di studentesse e studenti che non riescono a conseguire il diploma sta vertiginosamente aumentando.
I dati fanno rabbrividire: secondo Save the Children da marzo 2020 a gennaio 2021 nel 28% delle classi superiori si è denotato l’allontanamento di almeno una/un alunna/alunno. Il dato Ipsos è di 34mila ragazzi dispersi. In molte realtà il tasso di dispersione è più che raddoppiato passando dal 13% al 27%.
Tale situazione mette a rischio la vita e il futuro delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi percuotendo, in particolare modo, le persone più fragili.
Forza Italia, attraverso il responsabile provinciale del dipartimento Istruzione e Disabilità Luca Tonlazzerini e il gruppo consiliare (Benedetti, Cagetti, Cofrancesco, Ronchieri) ha provveduto a presentare un’iniziativa tramite la quale rispondere con adeguatezza ai nuovi bisogni educativi territoriali, anche alla luce delle complessità della gestione scolastica emersa durante l’emergenza sanitaria.
Secondo Tonlazzerini è fondamentale mettere in atto misure atte a garantire l’integrazione scolastica ed attenuare il rischio d’isolamento e di abbandono, tutelando, in particolar modo, studentesse e studenti disabili così da evitare di accentuare disparità e diseguaglianze.
Una prima azione concreta per garantire servizi inclusivi efficaci e di qualità a partire dall’ambiente scolastico, e consolidare un’ alleanza che miri a rafforzare l’impegno reciproco di supporto e di collaborazione tra i vari protagonisti coinvolti nel processo di inclusione, potrebbe essere l’introduzione, già dal prossimo anno scolastico, della figura degli educatori di plesso.
Equipe stabili di educatori afferenti ai singoli Istituti che possano finalmente diventare una risorsa, non solo per studentesse e studenti ma per l’intera comunità educante.
Luca Tonlazzerini, Responsabile Dipartimento Cultura di Forza Italia Forza Italia Massa
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MASSA
MOZIONE
“ EDUCATORE DI PLESSO E CAMPAGNA INFORMATIVA “
IL CONSIGLIO COMUNALE :
PREMESSO CHE:
– la scuola pubblica, come sancito nell’art. 34 della Costituzione, “è aperta a tutti”. Così la scuola è inclusiva e non esclusiva e occlusiva e si configura come un servizio essenziale per la vita di una comunità e il diritto allo studio per ogni cittadino;
– che le leggi nazionali dell’ordinamento italiano, in particolare la L. 517/77 e la L. 270/82, hanno rappresentato un cardine di civiltà nel cammino dell’integrazione per i soggetti diversamente abili anche in ambito scolastico;
– nella L.104/92 sono indicate idonee e specifiche garanzie e tutele in materia di assistenza, integrazione e diritti delle persone portatrici di handicap; in particolare l’art. 12 di detta legge riporta ai commi 2 e 3 che “è garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie” e che “l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”;
– secondo quanto sancito dall’articolo 13 della L. 104/92, che si raccorda anche alla L. 128/00 “L’integrazione scolastica della persona handicappata (…) si realizza (…) anche attraverso: programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio assistenziali, culturali, ricreativi sportivi e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o privati. A tale scopo gli enti locali, gli ordini scolastici e le unità sanitarie locali, nell’ambito delle rispettive competenze, stipulano accordi di programma di cui all’articolo 27 della legge 8 giugno 1990 n. 142;
– il diritto all’istruzione degli alunni con disabilità è oggetto di specifica tutela anche per quanto riguarda la normativa internazionale, di rilievo la recente Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con Disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, entrata in vigore sul piano internazionale il 3 maggio 2008 e ratificata e resa esecutiva dall’Italia con legge 3 marzo 2009, n.18;
– nella scuola italiana, in tempi di Covid-19 e di quarantena, è aumentato il rischio di abbandono delle studentesse e studenti più deboli, quelle/i con meno risorse e/o in particolar modo le/gli alunne/i con disabilità certificata;
– dopo la grave situazione pandemica Sars-CoV-2 risulta ancora più marcata la necessità di promuovere e attuare contesti e pratiche pedagogiche inclusive, con particolare attenzione agli studenti e alle studentesse con disabilità e con bisogni educativi speciali.
CONSIDERATO CHE:
– la Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, ha impegnato i Paesi a promuovere la rimozione delle “barriere” che possono essere di ostacolo all’esercizio del diritto a partecipare in modo pieno ed effettivo alla società, da parte di quanti sono portatori di minorazioni fisiche, mentali o sensoriali a lungo termine;
– tale situazione destabilizza fortemente la vita e il futuro delle ragazze e dei ragazzi con disabilità in quanto compromette la loro più importante occasione di entrare a far parte, con piena dignità e parità, della società in cui vivono;
– emerge una grande sofferenza da parte delle famiglie, in quanto vedono negata per la/il figlia/o con disabilità un’importante e reale opportunità di crescita ed integrazione;
– viene fortemente compromesso il diritto fondamentale riconosciuto dall’art.3 della Costituzione che sancisce la pari dignità sociale di tutti i cittadini, l’uguaglianza “davanti alla legge senza distinzioni di sesso, razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali ” e che determina alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana;
– risultano spesso particolarmente fragili e carenti i servizi e le strategie messe in atto per rispondere efficacemente alle esigenze dei nuclei familiari in cui sono presenti disabili e, ai tempi del Covid-19, il principio dell’inclusione scolastica ha subito una grave limitazione;
– in Italia già prima della pandemia avevamo un tasso di dispersione scolastica superiore al 13%, situazione ulteriormente aggravatasi a causa dell’emergenza sanitaria, aggredendo maggiormente le studentesse e gli studenti più fragili;
– a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, durante il periodo di sospensione delle attività didattiche in presenza, le famiglie con figli disabili hanno dovuto sostenere da sole il peso dell’isolamento con inevitabili ripercussioni e così, circa 300 mila bambine/i e ragazze/i disabili, nel nostro Paese hanno pagato il prezzo più alto di tutti;
– la precarietà dei docenti, inclusi gli insegnanti di sostegno, che ogni anno si vedono costretti a cambiare Istituto Scolastico.
RITENUTO CHE:
– deve essere obiettivo della Regione, oltre che dello Stato, sostenere e garantire, a prescindere dalle condizioni sociali e psico-fisiche, il percorso di crescita e di autonomia di ogni studentessa e ogni studente, favorendone le esperienze di crescita individuale e sociale attraverso l’abbattimento di ogni difficoltà che ne ostacoli l’accesso all’istruzione;
– è concreto il rischio per studentesse e studenti, in particolar modo per le alunne e gli alunni che presentano situazioni di disabilità, che la riapertura delle scuole a settembre potrebbe significare restare a casa o comunque rimanere ai margini;
– è urgente pensare fin d’ora a come fare integrazione scolastica da settembre in avanti, poiché non prepararsi alla riapertura in un’ottica inclusiva significa arretrare rispetto ai livelli finora raggiunti, perdere qualità educativa e per tanti studentesse e studenti e per le loro famiglie tale aspetto potrebbe tradursi in una perdita della qualità di vita.
IMPEGNA
– il Sindaco e l’Assessore all’Istruzione ad attivarsi presso l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ufficio Scolastico Territoriale, affinché, come già avvenuto in altre località del nostro Paese, venga istituita una figura professionale non sostitutiva del docente di sostegno ma di appoggio educativo scolastico atta a rispondere, con adeguatezza, ai nuovi bisogni territoriali;
– figure professionali che, grazie alla stabilità e alla continuità, possano radicarsi in maniera strutturata nei contesti educativi e favorire servizi inclusivi sempre più efficaci e di qualità tramite i quali instaurare una collaborazione sempre più efficace tra i vari protagonisti coinvolti nel processo di inclusione ed essere d’ausilio all’intera comunità scolastica;
– ad attuare congrue misure atte ad attenuare, per le studentesse e gli studenti disabili, soprattutto gravi e di quelli più fragili, il rischio d’isolamento e di abbandono e di garantire l’integrazione scolastica per non accentuare le disparità e le diseguaglianze, affinché risulti congruo il rapporto insegnanti di sostegno-alunni con disabilità nel rispetto delle direttive ministeriali e dell’Art. 3, comma 3 legge n. 104/1992;
– ad assicurare una realtà educativa stabile e continuativa anche per studentesse e studenti che, a causa delle loro particolari condizioni di salute, non sono nelle condizioni di frequentare gli ambienti scolastici;
– ad istituire una campagna informativa sull’inclusione e sull’integrazione scolastica da svolgere principalmente nelle scuole con una cadenza periodica, in collaborazione con le associazioni del territorio e con l’Ufficio Scolastico Territoriale.
I consiglieri comunali:
Giovanbattista Ronchieri
Antonio Cofrancesco
Piergiuseppe Cagetti
Stefano Benedetti














Massa: mozione per spostare i bagni di Piazza Pellerano
Massa: mozione per spostare i bagni di Piazza Pellerano. Il Gruppo consiliare di Forza Italia Massa: “La mozione però non è stata approvata, ma neanche respinta, il risultato è stato un pareggio”
Ieri sera in Consiglio Comunale è stata discussa e votata la mozione di Forza Italia sulla realizzazione di un bagno pubblico chimico all’interno di Piazza Pellerano a Marina di Massa, scelta non condivisa dagli operatori della zona e dai frequentatori che lamentano tutti i rischi del caso a partire da un certo aumento del degrado.
La mozione, che ha raccolto le istanze dei commercianti, chiedeva lo spostamento di circa 15 metri della struttura, distanziandola dall’area gioco dei bambini e posizionandola in un sito idoneo, libero da verde, piante e quant’altro, facilmente accessibile e lontano dalle attività commerciali che in estate si riempiono notevolmente di turisti.
La mozione però non è stata approvata, ma neanche respinta, il risultato è stato un pareggio (favorevoli 15 FI/M5S/PD/Dell’Ertole/Mosti/Incoronato/Berti/Guadagnucci – Contrari 15 e 1 astenuto Dei Roberta ) e con ciò rimane l’incertezza di un opera pubblica che non è condivisa ed è voluta fortemente dal Sindaco Persiani e dall’Amministrazione Comunale e purtroppo e lo dobbiamo riconoscere a malincuore, in assenza totale di condivisione e in mancanza assoluta di trasparenza, tant’è che questa mattina i lavori sono ricominciati come niente fosse.
Invece, Ieri sera in Consiglio Comunale qualcosa per la prima volta è accaduto, poichè sulla mozione si è formata in modo naturale e senza strategia alcuna, una componente trasversale da sinistra a destra, che ha così evidenziato, un forte senso di responsabilità e di appartenenza alla nostra comunità, condividendo un percorso a fianco della cittadinanza, cosa che il Sindaco e la Giunta non hanno fatto, dimostrando al contrario, la volontà di amministrare la città senza partecipazione e senza nessun rispetto nei confronti di coloro che oggi a causa della pandemia sono costretti a sbarcare il lunario per poter mantenere le proprie famiglie.
A noi spiace dover constatare ciò che è accaduto e auspichiamo un passo indietro del Sindaco Persiani e dell’ Assessore Guidi , ma soprattutto il cambio di rotta di una amministrazione e di un Consiglio Comunale che hanno vinto le elezioni garantendo agli elettori un vero cambiamento che per il momento non c’ è stato.
E ovviamente, questo non vale solo per il bagno pubblico, ma per tutti quei progetti ed iniziative che saranno messe in campo in questi due ultimi anni di governo della città, quindi, Piazza Stazione, Luna Park, Variante Aurelia ecc… e soprattutto il nostro impegno sarà concentrato sulla Marina che non riteniamo essere una zona di serie B rispetto al centro città, anzi, dovremmo avere un occhio di riguardo nei suoi confronti, proprio perché rappresenta una unica e vera opportunità di sviluppo economico del nostro territorio.
Da parte nostra cè una grande voglia di rilanciare il lavoro dell’Amministrazione Comunale e la nostra appartenenza al Centro Destra è totale e anche futura e ciò deve essere chiaro a tutti, poichè senza i liberali di Forza Italia sarà impossibile la riconferma alle prossime elezioni amministrative.
In sintesi, senza un movimento liberale come Forza Italia, sarebbe molto difficile aggregare le diverse anime che contrastano la sinistra formata ormai dal connubio Pd-M5S. Non è una questione di numeri ma di contenuti. Il Grande partito degli astensionisti, i movimenti civici, il ceto medio produttivo come i pensionati e i giovani disoccupati, sono realtà all’interno del Centro Destra in cerca di riferimenti e collocazioni politiche all’interno di una forza liberale, riformista, garantista e di ispirazione Cristiana.
Anche per questi motivi ci riteniamo utili ed indispensabili alla coalizione di Centro Destra, alla quale riconfermiamo la nostra totale fedeltà, per cui chiediamo al Sindaco di cambiare il modo di gestire il ben comune , aprendo un confronto costante trasparente e partecipativo con tutte le forze politiche e i gruppi consiliari, che a nostro avviso devono fungere da intermediari con la popolazione locale, proprio per realizzare progetti condivisi e importanti per lo sviluppo del territorio.
Il Gruppo Consiliare di Forza Italia Massa
Giovanbattista Ronchieri
Antonio Cofrancesco
Piergiuseppe Cagetti
Stefano Benedetti
Mozione su spostamento bagni in piazza Pellerano: 15 a 15 e speriamo non serva votare nuovamente.
Forza Italia Massa è forza di maggioranza leale a questa coalizione ed al Sindaco Persiani.
Ieri sera, per conto dei cittadini, commercianti ed albergatori ha portato all’attenzione del Consiglio Comunale la richiesta di spostare il bagno pubblico di piazza Pellerano di pochi metri. Allontanandolo dai tavolini dove da anni si consumano pizze e gelati. E da sotto le finestre degli alberghi ove vi alloggiano turisti.
Il Consiglio Comunale si è espresso con 15 a favore contro e 15 contrari e quindi i regolamenti prevedono che alla prossima riunione si voti nuovamente.
Forza Italia Massa crede che non ci sia più bisogno di una nuova discussione poiché dal dibattito protrattosi fino a tarda sera sono emerse verità documentali che finalmente avranno fatto capire al nostro Sindaco molte cose in più. Non solo il valore della lealtà e delle competenze del nostro partito ma soprattutto la nostra linearità ed il nostro amore per i cittadini e per la coalizione da lui guidata. Forza Italia mantiene le promesse.
E’ innegabilmente emerso che il Sindaco abbia preso delle decisioni basandosi su informazioni documentali fornitegli dall’assessore ai lavori pubblici e dal Dirigente dimostratesi sbagliate. Sicuramente in buona fede ma sbagliate!
Ieri sera, è stato purtroppo il nostro Sindaco a riferire sulla mozione dei commercianti. E non il Dirigente dei lavori pubblici o l’assessore di FdI Marco Guidi.
Il Sindaco lo ha fatto basandosi su un documento firmato proprio da Guidi e Della Pina che recitava che non era possibile spostare i bagni pubblici nella cosiddetta “zona C” di Piazza Pellerano (vedi foto) poiché “la messa in opera dei bagni in quella zona comporterebbe il taglio di alcune essenze vegetative, tra cui alberi, in contrasto con la vigente normativa”.
Invece nella zona C a mala pena insiste qualche filo d’erba. E di fronte non ci sono attività commerciali. Ora lo mostriamo al Sindaco con foto e con il servizio di Antenna 3.
Come coordinatore comunale di Forza Italia Massa e come cittadino mi chiedo: se il Sindaco avesse avuto queste informazioni quando al 9 marzo abbiamo raccolto le istanze di chi piazza Pellerano la vive e ci lavora , avrebbe preso la stessa decisione?
Se quando il Sindaco è venuto ad incontrare i cittadini e si è riservato un supplemento di indagine avesse avuto dagli amici di Fratelli d’Italia al governo dei lavori pubblici le informazioni corrette, non si sarebbe risparmiato questo braccio di ferro inutile con noi alleati e con i commercianti ed albergatori? Un po’ di condivisione e partecipazione come facciamo noi che male avrebbe fatto?
A lavorare si può sbagliare tutti. Ma è altrettanto vero che se ci fosse stato quel minimo di rispetto dovuto tra alleati, anziché tacciare Forza Italia di essere in cerca di visibilità e se altri consiglieri di maggioranza avessero avuto maggior equilibrio e prestato maggior attenzione ai documenti anziché agli slogan, non avrebbero reso un miglio servizio ai cittadini, alla coalizione ed al Sindaco stesso?
Eppure Forza Italia, già il 9 marzo, con la massima lealtà ha accompagnato il Vicesindaco Cella ed il proprio capogruppo al primo colloquio con i cittadini. E fino al 10 aprile non ha preso alcuna posizione pubblica. Anzi, il 13 aprile ha presentato una mozione per far si che il Consiglio Comunale intervenisse su una decisione della Giunta ed il 19 aprile ha diffidato gli uffici e la Giunta stessa dal procedere con i lavori finchè al Consiglio non fosse data la parola dovuta.
Altri hanno invece fatto accelerazioni blitz e quant’altro. Forza Italia era solo in attesa che venissero date risposte ai cittadini ed ha lavorato lealmente avvicinando l’amministrazione alla città. Ma si è sentita rispondere troppe inesattezze.
Una di queste era che la “commissione paesaggistica” aveva indicato il punto dove collocare il bagno. E dai documenti acquisiti non si è dimostrato corrispondere al vero. Bensì la paesaggistica indicava solo che la piazza Pellerano era idonea ad ospitare il gabinetto; ma senza indicarne un punto rispetto ad un altro.
Un altra inesattezza è che il progetto stesso di rifacimento di piazza Pellerano ne individuava il posizionamento. Ed invece nella relazione tecnica acquisita dagli uffici leggevamo che il gabinetto cioè “il manufatto che, per le sue caratteristiche costruttive intrinseche, potrebbe esser facilmente sospato in altro luogo o rimosso, essendo costituito da un unico corpo prefabbricato semplicemente appoggiato sul terreno”.
Visti anche tutti questi elementi, mi chiedo: ma chi è che ha allora interesse ad indurre in errore il nostro Sindaco? Chi è che in buona o mala fede mette in condizioni di difficoltà la nostra coalizione di centro destra ed il nostro Sindaco?
Dov’è il contributo positivo a favore del Sindaco espresso anche dal Presidente della Commissione Lavori Pubblici che durante il consiglio di ieri ha dimostrato di non aver mai messo piede in piazza Pellerano e di non conoscere le alternative di cui si discuteva?
E perchè il Delegato alla Costa, chiamato per tutto il mese di marzo ed aprile dai commercianti ed albergatori non ha mai concesso loro neanche un colloquio?
Io mi sarei risparmiato di prendere posizione sulla stampa il 13 aprile se non ci fossero stati tentativi di scatti in avanti per mettere tutti davanti al fatto compiuto
Al nostro Sindaco non va buttata sabbia negli occhi! Va aiutato da tutti noi a prendere le decisioni migliori. Lui si fida di cio’ che gli viene detto e fornito da noi alleati. Per questo dobbiamo tutti migliorarci. Dobbiamo essere tutti più costruttivi, dialoganti e partecipativi.
Anzichè scambiare sedie per catene oppure pensare di assolvere alla propria funzione consiliare trincerandosi solo dietro i Signorsì, dimostra che il percorso di crescita di alcuni deve vedere un accelerazione. Stiamo parlando di Politica. La politica che ieri il Consiglio Comunale ha dimostrato di saper fare. Abbiamo assistito ad una bella pagina di democrazia. Abbiamo visti saggi consiglieri, al di la degli schieramenti, offrire una soluzione a tutti noi. E ne è stata sciupata l’occasione.
Forza Italia Massa è ancora fiduciosa che, alla luce di quanto emerso nel Consiglio Comunale di ieri, il Sindaco della città saprà prendere ora i giusti provvedimenti. Ha le “carte” per porre rimedio alla difficile situazione creatasi a causa della distrazione di alcuni di cui egli si fida troppo ciecamente.
Errore amplificato anche da chi non ha capito le professionalità, le capacità e l’amore per il territorio che l’alleato Forza Italia ha in seno e può portare in dote al bene della città. Senza dimenticare il grandissimo lavoro svolto dai Consiglieri Cofrancesco, Benedetti, Ronchieri e Cagetti.
Il mio vero compiacimento però va in questo caso all’intero Consiglio ed ai consiglieri tutti. Maggioranza ed opposizione. Si è dimostro che si può ragionare al di la degli steccati ideologici quando è in gioco il benessere della collettività
Domenico Piedimonte, Coordinatore comunale Forza Italia Massa














Massa: approvata mozione contro la violenza di genere
Massa: approvata mozione contro la violenza di genere. Il Gruppo consiliare di Forza Italia Massa: “Pensavamo di arrivare ad una approvazione complessiva all’unanimità delle tre mozioni che trattavano il dramma della violenza di genere, ma così non è stato”
Pensavamo di arrivare ad una approvazione complessiva all’unanimità delle tre mozioni, all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di lunedì, che trattavano il dramma della violenza di genere, ma così non è stato, perchè la minoranza ha perso la cognizione di quella che ormai è una realtà drammatica che è sotto gli occhi di tutti.
Infatti, ogni giorno accadono episodi di violenza disumana nei confronti delle donne e ciò ci dovrebbe spingere ad affrontare questa tematica fuori dalle logiche politiche e partitiche, con l’obiettivo di mettere in campo tutte le forze necessarie per garantire alle donne la massima protezione e sicurezza a tutti i livelli.
Ma in ciò, lunedì sera, durante il Consiglio Comunale, si è toccato il fondo per responsabilità di una minoranza disorientata e maldestra, che non ha esitato a penalizzare fortemente una battaglia importante come questa, tentando una strumentalizzazione politica ignobile e inaccettabile che alla fine non è riuscita.
Grazie alla sensibilità e all’intelligenza di una maggioranza con in testa il Sindaco e l’ Assessore Zanti, hanno scelto la strada della responsabilità a quella della strumentalizzazione politica, favorendo l’approvazione dei due documenti del PD, al contrario dei consiglieri dello stesso partito, che invece hanno sfacciatamente votato contro la mozione di Forza Italia, considerata dal resto dei consiglieri comunali, completa e strategica per tentare di superare uno stato di emergenza effettivo come quello della violenza sulle donne.
Ma non ci meravigliamo di questi politici alla vecchia maniera, che farebbero e fanno di tutto pur di ottenere qualche voto in più o per boicottare l’amministrazione comunale di turno. Basta pensare che le loro proposte sono state illustrate dal Consigliere Alberti Stefano che ha parlato on line con l’immagine di Che Guevara dietro la schiena, proprio lui il massacratore di gay e lo sterminatore “ Democratico “ dei propri oppositori politici.
Ma a parte questo scenario da 0 repubblica, riteniamo importante questo traguardo che ci permetterà di interagire con la Regione Toscana, per chiedere l’avvio di un percorso atto a favorire il reinserimento nel tessuto sociale ed economico delle donne vittime di violenza.
Il Gruppo Consiliare di Forza Italia Massa
Giovanbattista Ronchieri
Antonio Cofrancesco
Piergiuseppe Cagetti
Stefano Benedetti














Massa, 10 Aprile 1945: Giorno della Liberazione
Massa, 10 Aprile 1945: Giorno della Liberazione. Relazione del Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti
Anche quest’anno di emergenza Covid, come lo scorso, abbiamo cercato di commemorare nel migliore dei modi il giorno della liberazione di Massa dal giogo nazista, avvenuta il 10 Aprile del 1945 ad opera delle formazioni partigiane e delle truppe Americane.
Conservare memoria di quanto avvenuto è un doveroso riconoscimento per quanti hanno sofferto e per i molti che hanno perso la vita per donare speranza alle future generazioni.
Il mio auspicio è che la lotta di liberazione sia intesa, da tutte le forze in campo, come momento di unione e non di divisione, e che prevalga lo spirito di appartenenza nazionale, permettendo di realizzare quella coesione necessaria a rendere credibile e autorevole l’Italia al cospetto dei consessi internazionali.
Mi preme, ed è doveroso, a questo punto, ripercorrere brevemente i fatti che hanno portato alla liberazione del 10 Aprile.
Massa, così come tutta la provincia di Apuania, faceva parte della linea Gotica, creatura del feldmaresciallo Kesselring. La linea, studiata sulla carta, andava dal torrente Parmignola, al confine con la provincia di La Spezia, sino al monte Altissimo, passando per i crinali delle Alpi Apuane. Di fatto, si attestò dal Cinquale al monte Folgorito e all’Altissimo, e così Carrara e Massa rimasero in territorio occupato, con tutte le conseguenze che comportò.
La presenza del fronte e della consistente organizzazione partigiana spiega la politica di occupazione nazifascista, che presentò i caratteri del ‘terrore preventivo’, una sorta di vera e propria ‘guerra ai civili’, fatta di rastrellamenti, rappresaglie, fucilazioni sommarie, incendi di case, che seguiva precisi ordini di Kesselring e raggiunse livelli di assoluta barbarie.
L’offensiva degli Alleati partì dalla Versilia ed investì Cinquale, Montignoso, il castello Adinolfi.
Dalla Versilia partirono, il 9 aprile del 1945, i soldati neri della 92sima divisione Buffalo e del 442simo Regimental Combat Team, i famosi Nisei, soldati Usa di origine asiatica, che si distinsero per coraggio e combattività, subendo consistenti perdite e ricevendo numerose decorazioni.
L’offensiva di aprile alla linea Gotica arrivava dopo un inverno terribile, con tutta la provincia di Apuania rimasta sotto il giogo nazista.
La decisione di fermare il fronte ai piedi della linea Gotica, prima che arrivasse l’inverno, fu opera del generale Alexander, capo delle truppe alleate. Una scelta che gli storici hanno poi giustificato dal punto di vista strategico e politico e sulla quale non è il caso di dilungarsi.
E così, mentre Pietrasanta venne liberata il 19 settembre del 1944, Massa verrà liberata il 10 aprile. Quasi 8 mesi di lutti, dolori, fame, freddo.
In questi lunghi mesi rimasero solamente le truppe partigiane, rifornite in parte di armi e materiale attraverso i lanci aerei operati dagli alleati, ad opporsi alle barbarie perpetrate dai nazisti. La lotta partigiana vide la partecipazione attiva delle donne, principalmente in attività di supporto, ma non solo. Una per tutte, Amalia Lydia Lalli, partigiana nella brigata Garibaldina ‘Ugo Muccini’, caduta in combattimento la notte del 2 aprile 1945 ed insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Massa subì anche, nel settembre 1944, il dramma dello sfollamento forzato, che si tradusse in ulteriori stenti e patimenti da parte della popolazione civile, non vissuto da altri territori più fortunati.
Per tutto questo, Massa è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile, con la seguente motivazione:
“Ardente focolare di vivido fuoco, all’inizio dell’oppressione nazi-fascista, sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla resistenza, vinse la fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri ,subì dovunque stragi, devastazioni e rappresaglie atroci; si abbarbicò alle natie montagne, facendo del gruppo delle Apuane la cittadella inespugnata della libertà. In epici combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse, santificò il suo dolore ed il sangue dei suoi caduti, offrendoli come olocausto alla difesa della propria terra ed alla redenzione della Patria” ( Settembre 1943 – Aprile 1945 ).
Questa medaglia ha significato per la nostra comunità, in termini numerici, 629 caduti in combattimento, 1250 mutilati ed invalidi, 797 vittime delle rappresaglie, decine di paesi rasi al suolo e migliaia di case distrutte.
Da ultimo, la festa per la Liberazione fu purtroppo segnata da un episodio nefasto.
Una cannonata, forse proveniente da Punta Bianca ed esplosa vicino a Palazzo Ducale, affollato da cittadini in festa, colpì a morte il comandante partigiano Arnaldo Pegollo e ferì altre 4 persone. In dettaglio, un soldato alleato e 3 partigiani: Andreoni, Bimbi e Tonarelli.
Il dramma peggiore si concretizzò, comunque, sul piano economico e sociale.
La popolazione affamata, l’economia azzerata, la Zona Industriale distrutta, gli stabilimenti spogliati dei macchinari.
All’agricoltura mancavano terreni coltivabili, i più essendo stati minati.
La lunga opera di risanamento fu accompagnata da morti e feriti, anche tra i bambini.
Il ritorno alla normalità richiedeva anche la nomina dei rappresentanti delle istituzioni, chiamati a risolvere o quantomeno mitigare i problemi ereditati dalla guerra di occupazione.
Le prime figure, designate dal Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale e dai partiti componenti, furono il Prefetto Pietro Del Giudice, insieme al repubblicano Dazzi e al popolare Piccinini.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia
Massa: mozione a sostegno delle donne vittime di violenza
Massa: mozione a sostegno delle donne vittime di violenza. Il Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia Stefano Benedetti, insieme a Giovanbattista Ronchieri e Antonio Cofrancesco: “chiediamo l’avvio di un percorso che favorisca il reinserimento nel tessuto sociale ed economico di donne vittime di violenza”
La violenza di genere è una grave violazione dei diritti umani e della libertà in tutte le sue sfere, personale, lavorativa ed economica, oltreché un problema culturale;
Nell’ultimo anno di osservazione circa 3700 donne si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, secondo quanto riportato nel dodicesimo Rapporto sulla Violenza di Genere, pubblicato dalla Regione Toscana;
I dati inerenti ai casi di violenza, relativamente al periodo del lockdown conseguente alle misure anti-covid, rilevano che la convivenza e il confinamento forzati hanno aggravato situazioni di violenza preesistenti all’interno della famiglia;
Vi è stata una flessione delle richieste di intervento nella fase più rigida dell’isolamento sociale da parte delle donne e un aumento di richieste di aiuto nella fase successiva;
La maggiore difficoltà per il raggiungimento dell’autonomia da parte delle donne vittime di violenza – che hanno intrapreso un percorso presso una casa rifugio nei Centri Antiviolenza – è trovare una soluzione abitativa decorosa e capace di soddisfare le esigenze proprie ma soprattutto, nella maggior parte dei casi, dei figli minori;
Il reinserimento nel mondo del lavoro per le vittime di violenza di genere risulta difficoltoso, compromettendo quel fattore determinante per l’emancipazione femminile che è l’indipendenza economica. Elemento, quest’ultimo, decisivo anche per l’uscita definitiva dal circolo delle violenze;
Frequenti sono i casi di donne che, una volta uscite dalla casa rifugio, non rientrano nel proprio comune di residenza, dove abita anche colui che si è macchiato di violenza ai danni delle stesse;
Attualmente, in base ai criteri di assegnazione stabiliti dalla Legge Regionale Toscana n. 2 del 02.01.2019 e dalle successive modificazioni e/o integrazioni, non è prevista una graduatoria riservata a donne che, uscite dalle case rifugio, preparano il loro rientro in società, né sono previste specifiche misure per favorire l’accesso ad altri tipi di edilizia sociale;
La Legge Regionale Toscana offre tuttavia la possibilità ai Comuni di destinare fino al 40% delle abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica a finalità sociali;
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta ad intervenire presso la Regione Toscana e il Presidente Eugenio Giani per chiedere l’ avvio di un percorso che favorisca il reinserimento nel tessuto sociale ed economico di donne vittime di violenza, che escono dalle case rifugio, ovunque dislocate;
Destini, anche attraverso il coinvolgimento dellq nostra Amministrazione Comunale, alcune abitazioni di edilizia residenziale pubblica o di altre forme di edilizia sociale alle donne vittime di violenza;
Sostenga e promuova percorsi di formazione delle donne vittime di violenza e incentivi politiche di inserimento attivo per chi si trova ad aver vissuto esperienze di violenza;
Sensibilizzi le imprese alle assunzioni di coloro che escono dalle case rifugio, incentivando le misure di sostegno alla genitorialità;
Si adoperi per istituire anche nella nostra Regione, sull’esempio di altre Regioni d’Italia, la figura del Garante per la tutela delle donne vittime di violenza.
Si includa le donne vittime di violenza – che hanno intrapreso un percorso di protezione nei Centri Antiviolenza – tra le categorie destinatarie di agevolazioni nell’inserimento lavorativo ed abitativo.
Stefano Benedetti, Presidente del Consiglio comunale di Massa di Forza Italia
Giovanbattista Ronchieri, Presidente del gruppo consiliare di Forza Italia a Massa
Antonio Cofrancesco, Consigliere comunale di Massa, Gruppo misto