Tecnologia e innovazione: problema di accesso alle risorse
Raffaele Brussa, membro del Dipartimento dell’Innovazione Digitale di Forza Italia Toscana: “Tecnologia e innovazione: il problema di accesso alle risorse”
È sotto gli occhi di tutti come, nella nostra epoca, la tecnologia el’innovazione stiano progredendo a delle velocità incredibili; ne sono un esempio i successi dell’azienda aerospaziale SpaceX di Elon Musk e, più banalmente, i nuovi cellulari in uscita sul mercato ogni anno.
Le compagnie telefoniche italiane stanno adoperandosi per ampliare la diffusione della copertura della rete 5G sui territori, un settore dove non siamo ancora al passo dei modernissimi U.S.A., della Cina e di molti altri Stati europei e in cui è e sarà fondamentale investire molto.
In questo clima di modernità e di modernizzazione, assistiamo tuttavia a fenomeni di “medioevo tecnologico” che, a spese dei cittadini che vivono queste condizioni di disagio sulla propria pelle, palesano la necessità e l’urgenza di un intervento repentino e puntuale.
Confrontandomi con il consigliere di Cantagallo Lorenzo Santi, è emerso un caso specifico, ovvero la situazione di alcuni territori della Valbisenzio, quali Vernio e Cantagallo, dove alcune famiglie hanno lamentato le difficoltà spesso insuperabili legate ad una inesistente connessione a Internet e ad un segnale della telefonia mobile altalenante al punto tale da dover essere “rincorso”.
Addirittura in molte zone non arrivano né adsl, né i cavi del telefono, una situazione inaccettabile nel 2021 per un Paese che ambisce ad essere moderno senza però esserci ancora riuscito davvero.
Eppure sono risorse essenziali e la pandemia ce l’ha insegnato: in moltissimi ormai utilizzano lo smart-working per poter lavorare, così come altrettanti studenti seguono le lezioni scolastiche ed universitarie tramite la didattica a distanza (la “d.a.d.”, che per gli studenti universitari degli anni successivi al primo è rimasta una scelta imposta fino agli inizi di maggio).
Le dirette conseguenze possono essere molte, tra le quali lo studente potrà avere un deficit nello studio ed il lavoratore rischierà di veder diventare instabile il proprio posto di lavoro. Inoltre può accadere, e infatti è accaduto, che ad esempio un cittadino abbia bisogno di chiamare il pronto soccorso per un’emergenza e che però non sia possibile, proprio a causa dell’assenza di segnale, con tutte le conseguenze che possiamo ben immaginare.
Anche senza ricorrere ai casi di emergenza, è fondamentale capire che fornire i servizi di telefonia e di connessione alla rete significa porre i cittadini in una situazione di eguaglianza e di eguale accesso alle risorse, due tra i diritti che lo Stato si impegna costituzionalmente a garantire e che in questa circostanza sono violati.
Non devono esistere cittadini di serie a e di serie b a cui viene negato, ad esempio, il diritto all’informazione tramite la rete, così come non devono esistere neppure territori di “categoria inferiore”, dove per alcune aziende è impossibile essere davvero competitive.
Ritengo che sia necessario un intervento diretto della Regione e dello Stato per eliminare gli ostacoli (come previsto anche dall’articolo 3 della nostra Costituzione) che si frappongono tra molti dei cittadini della Valbisenzio ed il lavoro, lo studio, l’informazione e la sicurezza,sanando questa lacuna provocata dai mancati investimenti delle aziende private in infrastrutture e servizi.
“[…] È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Raffaele Brussa, membro del Dipartimento dell’Innovazione Digitale di Forza Italia Toscana
