Truffa mascherine, Stella: Domani in aula Rossi o Saccardi
Il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): “Truffa mascherine, soldi dei toscani in fumo e riversati nel distretto parallelo cinese. Non accetteremo contoterzisimi politici con notarelle lette da altri”
«Sulla vicenda della truffa mascherine domani in aula ci aspettiamo che la comunicazione venga svolta o dal governatore Enrico Rossi o dall’assessore alla sanità Stefania Saccardi. Su questa vicenda la chiarezza deve farla chi ha responsabilità diretta, e non accetteremo contoterzismi politici con notarelle lette da altri»: a mettere le mani avanti è il Consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) promotore di uno dei question time all’ordine del giorno della seduta di domani sulla vicenda delle mascherine finite sotto sequestro da parte della guardia di finanza nei giorni scorsi.
«Per il tramite di Estar – richiama Stella – la Regione Toscana ha investito oltre 3 milioni di soldi pubblici per mascherine inutili a livello di protezione individuale e prodotte da un gruppo irregolare. L’emergenza non giustifica che si siano stipulati contratti milionari con il distretto parallelo del tessile cinese, quello stesso che le istituzioni hanno il dovere di contrastare. Tutto questo è inaccettabile».
«Per di più – prosegue Stella – questa vicenda fa il paio con quella relativa ai 7 milioni spesi sempre da Estar per 250 ventilatori polmonari mai arrivati. Tutto a spese dei cittadini toscani e con commesse che in piena emergenza sono state utilizzate da Pd e sinistre di governo regionale per fare propaganda politica. L’iter giudiziario farà il suo corso.
A noi interessa la responsabilità politica di un Ente di approvvigionamento che non ha saputo o voluto effettuare la benché minima verifica sui destinatari dell’attività contrattuale in fase di emergenza covid, né sulla qualità e l’effettiva disponibilità dei prodotti che si andavano ad acquisire. La responsabilità politica ha nomi e cognomi: Enrico Rossi e Stefania Saccardi. Domani in aula attendiamo loro».
Gruppo Consiliare Forza Italia Toscana
Truffa mascherine, Marchetti: parti lese sono i toscani
Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: “Truffa mascherine, in Estar hanno usato i soldi della gente per propaganda elettorale e non si sono fatti scrupolo di ricorrere al distretto parallelo cinese”
«Ecco dove andavano i milioni per le mascherine da distribuire ai toscani con cui Rossi e il suo Pd si sono fatti propaganda elettorale in piena emergenza coronavirus: nel distretto parallelo cinese e per dispositivi non conformi. Altro che usare le inchieste giudiziarie a mo’ di clava, come Rossi lamentava giusto ieri.
Una tempistica suggestiva, se guadata oggi nel controluce dei 14 arresti e dei milioni di mascherine sequestrate ieri e a quanto pare realizzate nella rete di produzione clandestina smantellata dalla guardia di finanza con almeno 90 lavoratori irregolari.
Nell’inchiesta la Regione risulta al momento parte lesa. Politicamente io invece vedo che lesi sono i toscani, presi per il naso con proclami a vuoto e i cui soldi sono stati usati da Estar come minimo senza cautele. Accade qui per le mascherine, esattamente come accaduto con i ventilatori polmonari mai arrivati e pagati 7 milioni di euro».
A parlare così è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti in merito all’operazione della guardia di finanza condotta ieri al culmine di un’inchiesta avviata nel 2018. Gli accertamenti si sono via via estesi anche alle forniture recenti di dispositivi di protezione per la Regione e per la Protezione Civile, attualmente in posizione di parte lesa.
«I soldi dei toscani sono stati impiegati dalla Regione attraverso Estar in maniera inefficace e priva dei necessari controlli di autotutela. Su quelle azioni, poi, la giunta e i partiti di maggioranza regionale hanno fatto propaganda elettorale.
Per di più, fa specie che non ci si sia fatti scrupolo di assegnare un contratto milionario a quel distretto parallelo cinese e alla rete di produzione clandestina che la Regione avrebbe invece il compito di contrastare in quanto sacca di illegalità che mina il nostro distretto tessile. Oggi mina anche l’autorevolezza della Regione che vi ha attinto con disinvoltura per materiale contestato dalle autorità come inefficace.
Qui non si tratta di usare le inchieste a mo’ di clava, ma di non usare i soldi della gente per prenderla in giro con la propaganda politica fatta a loro spese. Gli accertamenti dell’autorità giudiziaria seguiranno il loro corso, ma intanto a questa maggioranza Pd e Iv la class action la faranno i toscani con le elezioni regionali. Tutti a casa», conclude Marchetti.
truffa mascherine – truffa mascherine