MPS: Mallegni presenta mozione per rinvio operazione
MPS, Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni presenta una mozione in Senato per il rinvio dell’operazione di privatizzazione. Il testo integrale
MOZIONE
MALLEGNI,
Il Senato,
premesso che:
domenica 24 ottobre u.s., con una nota congiunta, il gruppo bancario Unicredit e il Ministero dell’economia delle finanze – socio di maggioranza assoluta con il 64 per cento del capitale sociale – hanno comunicato “l’interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di un perimetro definito di Banca Monte Paschi di Siena”, sottolineando che la rottura è avvenuta “nonostante l’impegno profuso da entrambe le parti”;
da quanto si apprende, l’esito negativo della trattativa sarebbe da ascrivere alle divergenti valutazioni degli asset e alla definizione del perimetro della banca senese oggetto dell’operazione e, secondo diverse fonti, lo sforzo finanziario fino a 8,5 miliardi, tra aumento di capitale e altri oneri, sarebbe stato considerato eccessivamente punitivo per i contribuenti;
il gruppo Unicredit, guidato dall’amministratore delegato Andrea Orcel e presieduto dall’ex Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, è stato, ad oggi, l’unico soggetto ad aver accordato una disponibilità a trattare per il salvataggio della Banca MPS chiedendo, nel mese di luglio u.s., il rafforzamento del capitale di Mps prima del passaggio di proprietà che avrebbe riguardato solo le attività più redditizie, cioè il “perimetro definito” citato nella nota congiunta emessa domenica 23 ottobre u.s.;
giova ricordare come l’istituto Monte dei Paschi di Siena già nel 2017 sia stato già destinatario di un intervento pubblico pari a 5,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione precauzionale nell’ambito del piano di ristrutturazione dello stesso;
occorre, altresì, evidenziare che se oggi si discute delle sorti del Monte Paschi di Siena e della possibilità di riuscire a salvare l’istituto, è anche grazie al profuso impegno del Sindaco De Mossi che per primo ha rimesso in gioco la Città e la Fondazione MPS;
sarebbe opportuno chiarire le prospettive strategiche del Gruppo MPS e dei circa 21 mila dipendenti attraverso un intervento da parte del Governo finalizzato alla valorizzazione del patrimonio, alla tutela dell’integrità e del futuro del più antico marchio di banca nel mondo, stante anche i dati positivi che la banca sta raggiungendo nell’andamento ordinario,
impegna il Governo:
a negoziare con la Commissione europea il rinvio dell’operazione di privatizzazione dell’istituto Monte dei Paschi di Siena, auspicando l’individuazione di soluzioni alternative al potenziale acquisto da parte del gruppo Unicredit.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano


MPS, Mallegni: chi l’ha distrutta oggi la vuole regalare
Il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni: “Quelli che hanno distrutto MPS sono gli stessi che oggi tentano di regalarlo a Unicredit. Forza Italia sta cercando di salvare il salvabile: presentiamo mozione parlamentare per evitare che il Pd, nuovamente, favorisca una banca”
“Leggiamo di festeggiamenti di qualche partito politico che a Siena, dopo la presa di posizione di Forza Italia lo scorso anno, si è accodato anche con poca competenza e forse convinzione, alla nostra presa di posizione su MPS. Ma come si o dice in questi casi? ‘A caval donato non si guarda in bocca’”, afferma il Senatore azzurro Massimo Mallegni.
“Chiarito questo fatto, ci preme rilevare che se oggi siamo a discutere di MPS e della possibilità di Siena di riuscire a salvare il salvabile é grazie all’impegno del Sindaco De Mossi che per primo ha rimesso in gioco la Città e la Fondazione MPS, tentando di ridare ai senesi ciò che qualcuno gli ha rubato.
Ma la cosa paradossale è che quelli che hanno distrutto il “Monte” sono gli stessi che oggi tentano di regalarlo ad UniCredit, addirittura con nuovi soldi dei cittadini italiani”, prosegue Mallegni.
“Prima si è salvata la banca con 6,4 miliardi di euro e poi adesso UniCredit chiede 7 miliardi, tra tax credit, cancellazione dei crediti deteriorati e ammortizzatori sociali per acquistare. Inoltre non vuole le filiali del centro sud, che andrebbero in “groppa” al Medio Credito Centrale, quindi ancora ai Cittadini italiani, e poi non vuol parlare di MPS leasing & Factoring, MPS Fiduciarie a MPS Capital Services.
Beh ma allora questo non significa acquistare qualcosa ma chiedere un regalo, sceglierne le caratteristiche, deciderne la carta con cui fare il pacchetto e poi farsi dare anche i soldi necessari per comprarsene un altro”, spiega il Senatore e Coordinatore Regionale della Toscana”.
“Forza Italia è un Movimento politico pragmatico e post ideologico, non ci facciamo prendere dal panico o ci fissiamo su posizioni preconcette, ma non possiamo certo accettare che al Partito Democratico venga permesso di fare ancora una volta carne di porco del Monte dei Paschi.
Qui sono in ballo migliaia di posti di lavoro e il futuro di Siena e della Toscana. Siamo fiduciosi che le prospettive che il Sindaco De Mossi prevede, di altre opportunità per il “ Monte”, possano essere concrete.
Sfidiamo inoltre anche gli altri partiti presentando una mozione parlamentare per evitare questa fuoriuscita di miliardi degli italiani per favorire una banca che oggi ha come suo capo il signor Padoan e quindi il Partito Democratico”, conclude Mallegni.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano


Siena: MPS, la politica si è svegliata
Siena, MPS, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme a Lorenzo Loré e Fabio Massimo Castellani: “La vicenda MPS – UniCredit è sulla bocca di tutti, la politica si è svegliata, i commenti si rincorrono, le notizie di stampa si accavallano”
Forza Italia è il partito che a livello locale e nazionale per primo si è occupato di questo tema, anche quando nessuno osava parlarne. E oggi Forza Italia non starà in silenzio neanche un giorno: griderà allo scandalo al fianco dei lavoratori, preoccupati per le ipotesi di esuberi che si leggono, dei sindacati, che sono stati esclusi dalle trattative, delle istituzioni locali, che allo stato attuale non sono state ascoltate a livello nazionale.
Ma soprattutto al fianco di Siena perché questo è un affare che è legato a doppio filo al territorio: la prima azienda del senese sta per essere smembrata? Spolpata? Saccheggiata? Non lo possiamo permettere, non vogliamo sentir parlare di finanziamenti compensativi per il territorio. Come possono pensare di cancellare 549 anni di storia della banca erogando finanziamenti compensativi al territorio. È una vergogna!
Vogliamo poi tralasciare la tempistica? La trattativa subisce una accelerata proprio quando si concretizza la candidatura di letta alle elezioni per la Camera dei Deputati per coprire il posto lasciato dal deputato “senese” Padoan, andato a ricoprire l’incarico di presidente di UniCredit. Quanto meno curioso! E poi il PD parlava di conflitto di interessi del presidente Berlusconi. Ma la dignità dov’è?!
Ne vedremo delle belle ma noi di Forza Italia saremo vigili al fianco dei senesi e della città, in maniera seria, disinteressata e operativa. Useremo ogni mezzo – anche utilizzando i nostri buoni uffici all’interno del governo – per bloccare questo scempio.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Lorenzo Loré, Coordinatore Provinciale Forza Italia Siena
Fabio Massimo Castellani, Responsabile Dipartimento Banche Forza Italia Toscana


Siena: MPS ed il conflitto d’interessi del Pd
Siena, MPS, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme a Lorenzo Loré, Federico Dabizzi e Fabio Massimo Castellani: “grave che un processo per la cessione della quota di controllo subisca in piena campagna elettorale una così evidente accelerata”
Abbiamo appreso con stupore ed amarezza da varie agenzie di stampa che UniCredit avrebbe raggiunto un accordo per avviare i colloqui in esclusiva con il MEF per verificare la fattibilità di “una potenziale operazione” su MPS.
Abbiamo da un anno contrastato con varie azioni, tramite mezzi di comunicazione e in Parlamento, questa operazione in danno di imprese e lavoratori toscani, con rischio di ulteriore depressione economica del territorio e della città di Siena.
Tra l’altro troviamo grave che un processo per la cessione della quota di controllo di Banca MPS, in mano al Tesoro in corso ormai da mesi, subisca in piena campagna elettorale per le suppletive nel collegio elettorale di Siena una così evidente accelerata, facendo comunicare ad Unicredit Banca, presieduta dall’ex deputato PD Piercarlo Padoan, eletto nel collegio di Siena, che tale decisione potrebbe arrivare a settembre.
Tutto ciò ci fa essere sempre più determinati ad appoggiare la candidatura di Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore del territorio, che da ormai diversi mesi sta macinando chilometri nel collegio e non ha bisogno di mettere mano a vicende nazionali per avanzare nei sondaggi.
Sen. Massimo Mallegni vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano
Lorenzo Loré, Coordinatore Provinciale Forza Italia Siena
Federico Dabizzi, Responsabile Organizzazione Forza Italia Toscana
Fabio Massimo Castellani, Responsabile Dipartimento Banche Forza Italia Toscana


Mallegni: Padoan a Unicredit, il Pd è senza pudore
Il Senatore e Commissario regionale di Forza Italia Toscana Massimo Mallegni: “Padoan a Unicredit, il Pd è senza pudore”
“Ormai abbiamo superato non solo il senso del pudore ma proprio il senso della misura ordinaria. Prendiamo un dirigente nazionale del Partito Democratico quale ormai è diventato Pier Carlo Padoan, deputato del PD eletto a Siena, e lo nominiamo presidente di Unicredit in modo da andare a mettere le mani nella vicenda di cessione del Monte dei Paschi.
Se una cosa del genere l’avesse anche solo pensata il centro destra ai tempi in cui governavamo sarebbe stata qualificata come colpo di Stato finanziario.
E’ una vergogna assistere a una cosa di questo tipo, dobbiamo assolutamente impedirla e dobbiamo fare in modo che i cittadini di Siena, della Toscana, e dell’Italia intera, si rendano conto che il PD al potere ancora una volta si pone sempre e solo la vecchia domanda di fassiniana memoria: ‘Ma abbiamo una banca?’ “.
Lo dichiara il Senatore Massimo Mallegni, Commissario regionale di Forza Italia in Toscana.