Lastra a Signa, Gandola: ecco il progetto di via di Carcheri
Lastra a Signa, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola, insieme a Paolo Giovannini: “progetto di ripristino via dei Carcheri pronto. Adesso si assegnino i lavori e si proceda ad avviare il cantiere”
Dopo l’assegnazione, da parte della regione Toscana, dell’ultieriore contributo di 700mila euro non si perda altro tempo. La Città metropolitana di Firenze proceda, senza ritardo, ad affidare l’esecuzione dei lavori e si consenta l’apertura del cantiere per avviare il ripristino di via di Carcheri a Lastra a Signa, dopo la frana del muro di contenimento della Fipili”.
Così si esprimono Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia centrodestra per il cambiamento e Paolo Giovannini, capogruppo azzurro a Lastra a Signa, che nei giorni scorsi hanno avuto modo di prendere visione di tutti gli allegati progettuali del 2 stralcio dell’intervento.
“Dietro mia richiesta, spiega Gandola, ho potuto consultare in questi giorni il progetto esecutivo di ripristino predisposto, già validato ed approvato dalla Città metropolitana di Firenze che prevede la creazione del nuovo muro di sottoscarpa, la sistemazione stradale di via delle Fonti ed i necessari Interventi idraulici.
a quanto inizialmente previsto, il progetto richiederà un investimento di 2,9 milioni di euro, con un aumento di 700mila euro, dovuto all’aumento del prezziario delle materie prime e alla necessità di realizzare una paratia di pali con tiranti dovendo avviare il cantiere in un periodo dell’anno dove le condizioni climatiche sono meno favorevoli rispetto a quanto inizialmente previsto.
Il progetto, rivela ancora Gandola, prevede, dunque, il consolidamento del versante, al piede della scarpata di valle, con la creazione del nuovo muro ed il ripristino con un’ampliamento della carreggiata in via delle Fonti.
Ancora una volta noi di Forza Italia ci avevamo visto giusto, commenta ancora il consigliere metropolitano, esattamente nel gennaio scorso avevamo avanzato dei dubbi sui tempi contingentati ritenendo praticamente impossibile che l’intervento si sarebbe concluso entro marzo 2022 e così, purtroppo, è stato, visto che il cantiere, al 14 marzo, non è ancora partito.
Tuttavia, conclude il consigliere, rigettiamo i commenti dei residenti e dei comitati che hanno parlato di selfie inutili della politica. La politica ha seguito nelle sedi opportune la vicenda, senza mai lasciare nulla al caso, chiedendo informazioni precise ad ogni passaggio, consultando documenti, atti ed autorizzazioni.
L’intervento di ripristino ha rappresentato qualcosa di davvero ingente, ha richiesto la convocazione della conferenza dei servizi per acquisire i pareri, sono state necessarie indagini complesse anche per consentire la nuova regimazione delle acque.
Il progetto esecutivo predisposto si compone di centinaia di documenti, con studi precisi e ben fatti. Il punto, casomai, è che gli amministratori metropolitani e locali non hanno mai rispettato i cronoprogrammi diffusi come certi di fatto generando nei cittadini un’esasperazione infinita.
Non si perda altro tempo, dunque, si affidino subito i lavori e si consenta l’avvio del cantiere entro i prossimi giorni”.
Coordinamento Regionale Forza Italia Toscana
Cedimento via di Carcheri, grave degrado del muro
Il Coordinatore provinciale di Firenze di Forza Italia Paolo Giovannini, insieme a Paolo Gandola e Claudio Becagli: “Cedimento via di Carcheri, grave stato di degrado del muro di contenimento. Viabilità paralizzata”
“Il cedimento del muro di contenimento della Fi.pi.li mette in luce in grave stato di degrado della struttura e la mancanza, negli anni, di una adeguata attività di monitoraggio”.
Si esprimo così Paolo Giovannini, capogruppo di Forza Italia a Lastra a Signa, Paolo Gandola, consigliere metropolitano Fi-Centrodestra per il cambiamento e Claudio Becagli, coordinatore comunale azzurro che ieri pomeriggio si sono recati in via Carcheri, all’altezza del lago il Chiuso per osservare la caduta del muro di contenimento ed apprendere il grave stato di cedimento.
“Lo smottamento avvenuto – commentano all’unisono – ha messo a nudo anche il calcestruzzo di costruzione del muro di contenimento, dove si evidenzia un’armatura che ci ha resi perplessi visto i diametri dei ferri esposti. Va detto che la costruzione risalente agli anni 80 dovrebbe già essere adeguata gli standard costruttivi della legge antisismica dell’82, ma a questo punto andrebbe fatto un controllo sulla stabilità e la manutenzione dell’intero tratto, con particolare riferimento anche ai tratti di viadotto di Inno e del Grillaio, sempre in territorio lastrigiano.
Sembra infatti che la situazione attuale sia ascrivibile ad una non adeguata e periodica attività di controlli sulla struttura da parte dei diversi enti interessati, nonostante non siano mancate le segnalazioni dei cittadini per il rischio crollo. Peraltro – aggiungono i tre esponenti di Forza Italia – il problema è aggravato dall’annoso rimpallo di competenza tra Anas, regione e città metropolitana sulla gestione e la manutenzione dell’area di rispetto tra via di Carcheri e la superstrada”
“Per questo – annuncia il coordinatore provinciale Giovannini – come Forza Italia proporremo e ci batteremo affinché si proceda a livello legislativo all’introduzione di un servizio indipendente di vigilanza e controllo dello stato manutentivo della viabilità regionale.”
“Lo smottamento- ha aggiunto il consigliere metropolitano Gandola – ha causato danni rilevanti ed ora c’è da immaginare che il completo ripristino non sarà veloce con tutti i problemi che ciò causerà allo viabilità nella zona collinare che porta a Ginestra, nonché al traffico di scorrimento veloce sulla FiPiLi che da ieri ha un transito limitato sulla carreggiata opposta, stante la chiusura del tratto oggetto dello smottamento e che ha già paralizzato la viabilità”.
Coordinamento Provinciale Forza Italia Firenze