Campi: salta intitolazione via a vittima della mafia
Il Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio Paolo Gandola insieme a Maria Serena Quercioli e Vanessa Fiaschi “ennesima prova di grave approssimazione“
“Oggi in occasione della XXVII edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, nel nome della verità e dalla giustizia, doveva tenersi in un tratto di via Gramignano l’intitolazione della strada a Mario Trapassi, il cartello è stato installato, gli inviti sono stati inviati ma l’inaugurazione, dopo che era stata annunciata, è stata cancellata senza dare spiegazioni. Dalla Giunta e dalla segreteria del Sindaco l’ennesima approssimazione degna di nota”.
Si esprimono così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare e Vanessa Fiaschi, capogruppo della Lega.
“Dopo l’approvazione dell’atto in Consiglio comunale, spiegano i consiglieri comunali di centrodestra, la segreteria aveva inviato nei giorni scorsi l’invito alla svelatura della targa che doveva avvenire alle 10 di stamani nel tratto senza abitazioni di via Gramignano.
Il cartello della nuova strada dedicato a Mario Trapassi, è stato posizionato nei giorni scorsi, come sempre senza provvedere a celarlo in attesa dell’inaugurazione, ma la cerimonia, già convocata, è stata annullata in fretta e furia. L’ennesima figuraccia senza senso dell’amministrazione comunale.
Visto l’anniversario di oggi, era doveroso ricordare l’impegno del maresciallo Trapassi per il ripristino e la tutela della legalità. Il 29 luglio 1983, lo ricordiamo, Rocco Chinnici, capo dell’ufficio istruzione del tribunale di Palermo, fu ucciso con una Fiat 127 imbottita di esplosivo davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, con lui perse la vita anche il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, componente della scorta del magistrato.
In giornata, concludono i consiglieri, provvederemo a depositare un’interrogazione per fare piena luce sulla vicenda e fin da ora ci scusiamo con il fratello Pietro, nostro concittadino da molti anni, per l’incapacità della Giunta che, ad oggi, non è stata in grado di mantenere fede agli impegni presi”.
Paolo Gandola, Capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio
Grillo, Movimento rifletta su garantismo a fasi alterne
La deputata e sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento di Forza Italia Deborah Bergamini: “Grillo, Movimento rifletta su garantismo a fasi alterne“
Lo sfogo disperato del padre Beppe Grillo che prova a giustificare una denunciata violenza da parte del figlio è quanto di più deplorevole e triste abbia potuto fare il garante dei 5 Stelle. Negli anni, sia lui sia il movimento a cui ha dato vita hanno tentato di istruirci ad esprimere giudizi e sentenze prima ancora che i processi venissero celebrati. Hanno conferito erga omnes etichette di comprovata colpevolezza senza mai attendere che le sentenze fossero passate in giudicato, come previsto dal nostro ordinamento.
Essendo garantisti, non appuntiamo alcuna lettera scarlatta, ma vogliamo stigmatizzare le parole espresse nei confronti della ragazza che ha denunciato la violenza. Non si può e non si deve giudicare una persona perché ha avuto il coraggio di rendere pubblico il suo dolore, solo per difendere come genitore comportamenti che saranno oggetto di valutazioni spettanti esclusivamente alla magistratura. Qui c’è poco da divertisi. Grillo proverà la sua sofferenza nel vedere il figlio sbattuto su tutti i giornali ma non può erigersi a giudice di una giovane donna angosciata e ferita. Né tantomeno inveire contro gli inquirenti.
Mi auguro che questa vicenda, nella sua drammaticità, possa essere occasione di profonda riflessione per tutto il Movimento rispetto ai tanti presunti colpevoli che in questi anni sono stati messi alla gogna senza alcun ritegno.
Lo ha detto in una nota la deputata di Forza Italia, Deborah Bergamini, sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento.