Prato: allarme contagi e la sinistra glissa
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “In provincia di Prato continua allarme contagi. Cosa sta facendo il Presidente Puggelli per contrastare questa tendenza? Sveglia sinistra! Prato e provincia rischiano seriamente la zona rossa per un’altra settimana”
“L’uscita dal tunnel non è ancora a portata di mano. Lo dimostra il fatto che per quanto riguarda il dato cruciale necessario a uscire dalla zona rossa, che deve scendere sotto i 250 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti, ieri i numeri sono leggermente peggiorati rispetto al giorno precedente e indicavano 286 casi contro i 260 di domenica e i 266 di lunedì.” Così scrive oggi un importante quotidiano locale in merito allo stato della provincia di Prato. L’impressione è che le regole seppure severe della zona rossa non siano state in grado di frenare la diffusione del virus.
Ma perché ci domandiamo allora accade tutto ciò? Perché i numeri non arretrano in modo constate verso il basso? E’ semplice, non esistono seri controlli per strada, né tantomeno il Comune e la Provincia di Prato hanno realmente osato organizzarsi con un piano provinciale di contrasto al contagio.
Cosa sta facendo la Provincia di Prato che ha la delega alla protezione civile per il territorio? Vogliamo ricordare come recita il sito Istituzionale della Provincia che: “Sulla base delle competenze ad esse attribuite dagli artt. 14 e 15 della L.142/90 le Province e le Città Metropolitane partecipano alla organizzazione e all’attuazione delle attività del servizio nazionale di protezione civile”. Quali son state pertanto le loro reali intenzioni? “
“Qualcuno per caso ha visto un serio e vero rafforzamento dei controlli sui luoghi di lavoro e fra le aziende straniere del distretto? Prato è la città con più alto numero di irregolari soprattutto della comunità Cinese in Italia e questa pandemia ha fatto emergere tutte le criticità del caso in quanto questi naturalmente per paura non si fanno tracciare ed adesso e sicuramente non lo faranno per vaccinarsi.
Molti di questi cittadini stranieri vivendo in condizioni igieniche assurde possono favorire la diffusione del contagio e fra l’altro frequentando i posti pubblici tipo supermercati possono contagiare tranquillamente tantissime persone senza alcun ostacolo. Cosa ha fatto di realmente utile per combattere questa tendenza al rialzo dei contagi, Il Presidente della Provincia Francesco Puggelli? A cosa pensa di affidarsi per il calo dei contagi , al caso ed alla sorte?“
“Senza una reale azione di contrasto, il problema non sarà cancellato. Il fatto che ancora oggi non si possa assolutamente prevedere quale sarà il colore della provincia di Prato è un segnale della mala gestione della Sinistra sia in città con il Sindaco Biffoni che in provincia con il Presidente Puggelli. Siamo a mercoledì e nessun segnale di miglioramento è arrivato rispetto a venerdì scorso.
Puggelli e Biffoni vivono questi giorni in modo così sereno e tranquillo? Si rendono conto che altri giorni senza libertà tolgono il futuro alla nostra economia locale? Prato e tutto il territorio provinciale desiderano tornare ad essere più liberi, un’altra settimana fatta di chiusure forzate sarebbe ennesimo cazzotto in faccia a lavoratori ed imprese. Inutile poi rammaricarsi sui quotidiani con interviste quanto mai demagogiche quando il danno è stato casomai già fatto! Sveglia!”
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia e Coordinatore Provinciale di Prato
Bertucci: Elba, da zona bianca a rossa, un brutto sogno
Il Responsabile Dipartimento Politiche Insulari di Forza Italia Toscana Adalberto Bertucci: “Elba, da zona bianca a zona rossa, come in un brutto sogno”
Secondo il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dovevamo diventare Zona Bianca, in realtà, come in un brutto sogno, siamo…Zona Rossa!
Per le strade elbane incontriamo numerosi turisti e proprietari di seconde case, che se interpellati, confermano che non hanno trovato nessun tipo di controllo sulle strade venendo dalle loro città, ne tantomeno sul porto di Piombino.
Il coordinamento dell’ Isola di Forza Italia, come i Sindaci elbani, si era espresso positivamente per la “zona bianca”, ma con la dovuta cautela e con un’organizzazione capace di garantire una “minima” sicurezza per restare bianchi e affrontare la prossima stagione con tranquillità.
Continuiamo a sottolineare l’importanza dei controlli preventivi al Porto di Piombino, invitiamo quindi il Presidente Giani ad assumersi una volta tanto le sue responsabilità, anche perchè già paghiamo l’incompetenza del Presidente della Regione per ciò che concerne la vaccinazione in Toscana.
“Grazie” all’ organizzazione di Giani abbiamo scoperto che all’Elba, oltre gli elbani, possono essere vaccinati tutti i toscani che lo richiedono, perché il portale è unico.
A questo proposito ci chiediamo come si può pensare di organizzare in questo modo le vaccinazioni. Come si può pensare di agevolare i residenti del “continente” facendoli vaccinare sull’ Isola e viceversa.
E’ inutile che il Predicente del Consiglio Regionale Mazzeo faccia voli pindarici per discolpare la Regione e Giani dalla mala gestione dei vaccini in Toscana, purtroppo gli errori sono stati fatti ed ora occorre l’impegno di tutti per recuperare il tempo perduto.
Evidenziamo in ultimo, ma non meno importante un ulteriore disagio per le famiglie: i bambini in DAD!
Da lunedì a giovedì in didattica a distanza, le famiglie devono organizzarsi con i propri figli per non far perdere quel diritto allo studio così importante nella crescita dei nostri figli.
Ricordo che in zona rossa i nonni non possono muoversi da casa per andare dai figli o dai nipoti, e che in molti casi i genitori, per fortuna, lavorano.
Dall’ Isola è tutto, purtroppo!
Adalberto Bertucci, Responsabile Dipartimento Politiche Insulari Forza Italia Toscana e Coordinatore Isola d’ Elba
Mazzetti: Bene riapertura della scuola in zona rossa
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Bene riapertura della scuola fino alla prima media in zona rossa. Governo prosegue sua azione razionale. Finita l’era delle conferenze stampa show di Conte. Draghi insiste sui vaccini da somministrare subito alle persone fragili. Qualcuno lo spieghi al Governatore Toscano Giani…”
“La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media” ed ancora “La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l’attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio” queste le parole riportate dalla stampa del Presidente del Consiglio prof. Mario Draghi.
Sono rimasta molto felice nell’ascoltare le parole del Premier. Ancora una volta passano messaggi chiari e diretti alla popolazione. E’ proprio finito il tempo delle conferenza stampa show su facebook dell’ex Premier Conte! Finalmente! Riaprire le scuole in zona rossa è un messaggio forte che va anche incontro alle molte richieste delle famiglie Italiane. Giusto optare per questa decisione, ma solo adesso quando le circostanze ed i contagi possono consentirlo senza dare false illusioni
Anche oggi infatti è stata un’occasione importante per recepire la concretezza di questa Maggioranza e del suo Presidente del Consiglio. Decisioni analizzate insieme a tutti i livelli e senza imposizioni improvvise. “Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l’età. Si va avanti così e si va avanti bene”. Anche sui provvedimenti si apprende quindi di una rinnovata azione corale a livello istituzionale che rilancia l’azione del Governo e lo fortifica ulteriormente.”
In conclusione, importante il richiamo del Presidente Draghi sui vaccini e l’attenzione agli anziani ed alle fasce più fragili. “La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. Il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario.
Perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti”. Questo messaggio andrebbe recapitato al Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che sin dall’inizio non ha mai avuto le idee chiare su quali fossero le priorità reali di un piano vaccini, tanto che gli Over 80 sono stati abbondantemente trascurati.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Cecina: costretti alla zona rossa con dati non ufficiali
la Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Cecina Chiara Tenerini: “Costretti al rosso malgrado dati ancora non ufficiali”
Prudenza, cautela e nervi saldi nel rispetto del buon senso e di una pragmatica analisi costi benefici con l’obbiettivo di preservare la salute senza far altri danni.
Questo è quanto un Sindaco dovrebbe mettere in campo in questi tempi difficili.
Cecina purtroppo sta sperimentato tutt’altro, siamo diventati diversi.
A tre settimane dal focolaio dello Iacopini, che tanta paura ha generato, possiamo affermare che il protocollo attuato dall’ASL, anche se partito a rilento, è riuscito a tracciarlo e comunque ad isolarlo adeguatamente.
Siamo in attesa dei dati ufficiali, ma ad oggi i dati giornalieri continuano a confermare che a Cecina non è in corso un aumento di casi tale da inquadrarla come zona dove è in atto un pericoloso focolaio.
Lippi ha chiesto al Presidente Giani di rendere Cecina zona rossa per nove giorni e ha richiesto che fosse fatto uno screening con i tamponi rapidi.
I primi dati dello screening, seppur non ufficiali, malgrado l’importanza che Lippi stesso gli ha riservato, sono confortanti e comunque al di sotto dei dati medi regionali. Probabilmente questo esito era inaspettato per il nostro Sindaco che ha iniziato a diffondere dati completamente diversi dalla realtà come la stessa ASL ha spiegato tranquillizzando i cittadini.
Preso atto che anche oggi il Sindaco insiste nella sua posizione solitaria e cerca di coinvolgere le istituzioni regionali nella sua visione, ho deciso di scrivere al Presidente Giani chiedendo che la richiesta di proroga di zona rossa, avanzata dal Sindaco Lippi, sia valutata sulla base dei dati ufficiali e non di sensazioni ed emotività personali.
Occorre comprendere che il virus Covid-19 c’è e deve essere combattuto con rapidità, abbiamo però il dovere morale di affrontare questa emergenza con raziocinio e pragmatismo.
Chiara Tenerini, Capogruppo Consiglio Comunale Cecina e Coordinatore provinciale Forza Italia Livorno
Caso RSA di Cecina: una zona Rossa (in)evitabile?
La Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Cecina Chiara Tenerini: “Caso RSA di Cecina: una zona Rossa (in)evitabile?”
Il focolaio con variante “Inglese”, scoppiato presso la RSA “Iacopini” di Marina di Cecina, ha fatto scattare un allarme generalizzato in tutta la città e costretto il Sindaco a chiedere lo stato di “allerta rossa” per chiudere i confini ed i propri cittadini nelle loro abitazioni per almeno 9 giorni.
Una “zona Rossa” che si è resa inevitabile in conseguenza della mancanza di un piano di tracciamento.
365 GIORNI dallo scoppio di questa pandemia e:
NON è stato mai organizzato seriamente un sistema di tracciamento efficiente e funzionante, anzi, quel poco di buono che a livello territoriale era stato fatto, è stato annullato con una decisione assurda,
l’Asl, negli ultimi mesi, ha deciso di decentrare il nostro sistema di tracciamento trasferendolo a Massa-Carrara.
Per correre ai ripari quindi, chiudere tutti in casa è sembrata l’unica soluzione possibile nell’immediato.
(in ritardo!) Si è cercato poi di mettere in moto la macchina dello screening di massa che la nostra Giunta, di concerto con l’Asl di competenza, ha comunicato che partirà martedì 2 marzo sulla popolazione. Giorni sprecati prima di mettere in atto quelle misure di contenimento fondamentali per arginare la diffusione dei contagi.
Si penalizza pertanto l’intera comunità di 27.000 abitanti, chiedendo ancora sacrifici enormi a tutte le persone e soprattutto alle attività commerciali oramai allo stremo delle loro forze, con una chiusura che poteva e DOVEVA essere evitata, se solo asl e regione avessero organizzato preventivamente “un efficiente strumento di tracciamento”, sapendo oramai bene (a questo punto, lo sappiamo purtroppo bene tutti!) che la propagazione di questo maledetto virus si può solo cercare di anticipare e non inseguire.
La gestione delle misure contenitive di questa pandemia, operate all’inizio di marzo dell’anno scorso, quando non si sapeva praticamente nulla di questa sventura, sembravano aver premiato la fermezza e la determinazione di questa amministrazione che però, purtroppo, si è arenata nell’immobilismo e in “non decisioni” sempre più altalenanti e improvvisate, senza fare tesoro di tutto quanto si è scoperto in questo anno terribile e delle indicazioni che ormai anche i bambini conoscono.
Perdere anche solo qualche giorno, è noto, può portare conseguenze davvero disastrose. I cittadini cecinesi sono coscienziosi e confido che l’autoisolamento a cui si sono in tanti già sottoposti, possa contenere una espansione del contagio.
9.000 tamponi corrispondono al 33% della popolazione del Comune di Cecina: NON PARLIAMO DI SCREENING DI MASSA
Chiara Tenerini, Capogruppo Consiglio Comunale Cecina e Coordinatore provinciale Forza Italia Livorno
Toscana ancora rossa: Giani fa promesse che non sa mantenere
La deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: “Toscana ancora in zona rossa: Giani fa promesse che non sa mantenere. Non si può giocare con i colori sulla pelle della gente”
Era lo scorso 27 novembre quando in un videomessaggio su Facebook, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in merito all’emergenza coronavirus dichiarava: “Venerdì 4 dicembre, il ministro potrà firmare l’Ordinanza che riporta la Toscana in zona arancione. Dobbiamo avere la pazienza di aspettare questi pochi giorni, dal 4 Dicembre la Toscana potrà rientrare in una zona che permette di allentare la morsa e la chiusura degli spostamenti”, azzardando anche “un’autorizzazione ponte” per aprire il fine settimana anche se il DPCM governativo non era attivo, illudendo i commercianti ed artigiani già esausti.
Peccato che oggi con altrettanta chiarezza e leggerezza emerga tutt’altra verità: saremo una Regione Arancione dal 6 dicembre, perdendo così un altro week end utile per far ripartire l’economia locale. Ancora una volta il Governatore Giani fa promesse da marinaio! Peccato che stavolta il danno sia enorme perchè non stiamo parlando di annunci da campagna elettorale, ma del futuro del tessuto economico e sociale della nostra Regione.
I Toscani da settimane attendono la possibilità di tornare a muoversi quantomeno nel proprio comune di residenza e di ridare vita alle attività lavorative congelate dalla zona rossa. Illudere i cittadini e gli esercenti in questo modo è inaccettabile.
Di questo passo, il Presidente Giani ci farà rimpiangere l’ex Governatore Enrico Rossi, che aveva i suoi grandi difetti, ma almeno non si perdeva mille annunci inutili ed illusori.
Siamo in un momento in cui nessuno può permettersi passi falsi figuriamoci chi ricopre responsabilità apicali. Esercenti, Ristoratori, Bar , Estetiste aspettano a gloria di tornare a vivere. Ancora una volta Giani dimostra di non essere così influente sul suo Governo Nazionale. Questo andando avanti con il tempo sarà sempre più un problema.
La Toscana è evidente “pesa meno” rispetto ad altre regioni, capaci di chiedere ed ottenere. Giani prenda qualche ripetizione dal suo collega De Luca della Campania molto più abile nel portare a casa risultati e battaglie per il suo territorio.
Noi siamo ottimisti e per il bene del popolo toscano speriamo sempre in un lampo di genio il governo regionale e nazionale trovino una forma istituzionale affinché da domani le attività in tutta sicurezza rivivono ed allora saremo i primi a collaborare per la buona riuscita.
Erica Mazzetti, Deputata Forza Italia
Martisca: Carrara zona rossa senza mascherine
Il Coordinatore Comunale dei Giovani di Forza Italia Carrara Lucian Martisca: “Carrara, Siamo Zona Rossa da due settimane ma senza mascherine”
Dal 15 novembre la Toscana è diventata Zona Rossa, e di conseguenza è iniziata la distribuzione di mascherine gratuite nei vari comuni.
Mentre a Massa la distribuzione delle mascherine è già iniziata, e nel capoluogo della Regione Toscana sono già state consegnate 10 giorni fa, a Carrara siamo completamente abbandonati.
Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha appena annunciato che dal 4 Dicembre torneremo in Zona Arancione, e quindi la distribuzione delle mascherine gratuite non sarà piu un obbligo, per questo motivo vogliamo assicurarci che il Sindaco De Pasquale consegni tutte e 320.000 mascherine previste dalla Regione, e pretendiamo delle scuse per questo immenso ritardo.
Ci tengo a precisare che il Sindaco di Tresana, Matteo Mastrini , ha effettuato la consegna delle mascherine già dal 20 Novembre, simbolo di grande organizzazione, un Sindaco che ascolta e lavora per il bene del proprio comune, a differenza di quello che succede a Carrara, dove il Sindaco non si preoccupa un minimo dei disagi dei cittadini.
Detto ciò i cittadini carrarini rispetteranno il calendario stilato dal Sindaco, anche se la consegna completa delle mascherine avverrà quando la Zona Rossa sarà già conclusa .
Come al solito Carrara è sempre l’ultima, sempre in ritardo e cercando di imitare gli altri, speriamo soltanto che con la consegna delle mascherine presso i punti prestabiliti non si creino assembramenti, se questo avverrà considereremo il piano di emergenza del Sindaco De Pasquale un totale fallimento.
Lucian Martisca, Coordinatore Comunale di Forza Italia Giovani Carrara
Zona rossa: Regione e Governo condannano anche la Toscana
Il senatore di Forza Italia Roberto Berardi: “Zona rossa: Regione e Governo condannano anche la Toscana”
Da oggi i Toscani potranno andare tranquillamente alla ricerca di funghi e tartufi, mentre se avranno bisogno di altro troveranno le saracinesche abbassate, bar, ristoranti e pizzerie solo asporto, parrucchieri aperti ma solo ai clienti del comune in cui esercitano.
Sembra di essere su “scherzi a parte”, purtroppo è tutto tremendamente vero. Un’estate intera passata, a decidere se comprare i banchi, per la Scuola, a rotelle, e a contrastare con tutti i mezzi l’ascesa del Centrodestra alla “scalata” a Palazzo Strozzi e ora questi sono i risultati.
Ma delle Famiglie, delle imprese, dei lavoratori, delle partite IVA, dei pensionati, della sanità, e potrei continuare, prima o poi qualcuno ha intenzione di occuparsene? Di come affrontare il sempre più crescente disagio economico sociale, qualcuno vuole occuparsene? Di come affrontare la terza, quarta e chissà quante altre “ondate” della pandemia chi se ne sta occupando?
Affrontare tutto questo nascondendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi, cosa che è palesemente successo nella gestione di questa seconda ondata, non mi pare sia stata una buona soluzione. Per amministrare un Paese ci vuole coraggio, altrimenti, nel rispetto dei Decreti, meglio andare a funghi!”
Lo dichiara il Senatore Roberto Berardi membro del Comitato Regionale di Forza Italia Toscana
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana