Gandola: Cementificio Testi, serve reazione delle istituzioni
Chiusura Cementificio Testi, il consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia Paolo Gandola: “Serve forte reazione di tutte le istituzioni, subito la quantificazione dei costi di riqualificazione ambientale”
La chiusura entro il prossimo 31 marzo comunicata ieri dall’azienda proprietaria del cementificio Testi è grave ed inaccettabile. Serve una forte reazione di tutte le istituzioni del territorio, Comune di Greve in Chianti e Città Metropolitana in testa, nonché l’immediata sommaria quantificazione dei costi di riqualificazione e bonifica ambientale dell’area che, qualora permanesse la malaugurata ipotesi di chiusura, dovranno essere totalmente imputati all’azienda. Dovranno così comprendere come sia costoso disfarsi di storiche e qualificate maestranze, chiudendo un sito produttivo fondamentale per il territorio.
Agli oltre 70 lavoratori coinvolti e a tutto l’indotto giunga dunque, ancora una volta, la nostra piena solidarietà e sostegno con l’invito rivolto a tutte le sigle sindacali di coinvolgere nelle iniziative di protesta, da realizzare il primo possibile, tutte le istituzioni e le forze politiche, senza alcuna distinzione, affinché si elevi una voce forte ed univoca in difesa della produzione del cementificio, proprio in un momento in cui appare evidente che nei prossimi mesi il cemento sarà sempre più richiesto in ragione dei tanti nuovi investimenti infrastrutturali che saranno avviati grazie alle risorse del Recovery Fund.
Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Firenze di Forza Italia
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