Paziente rifiutato in pronto soccorso, FI Giovani attacca
Paziente rifiutato in pronto soccorso, FI Giovani attacca
Il coordinamento provinciale Forza Italia Giovani Masssa-Carrara: “Un atto gravissimo, quel paziente andava accettato era stato‘ ripreso’ ”
Questa emergenza ha messo in risalto le criticità di un sistema sanitario celebrato aprioristicamente, ma che oggi mette in chiara evidenza le sue falle e la sua debolezza di chi è chiamato a gestirlo in Toscana, nonostante lo sforzo straordinario quotidiano, con prove di capacità e di coraggio degli operatori sanitari.
E’ normale, purtroppo, che accada di morire anche non per corona virus, è meno normale, invece, che quando accade si apprenda di procedure assurde che regolerebbero in queste settimane gli accessi ai pronto soccorso degli Ospedali della Lunigiana, tanto da rendere possibile che alcuni di questi decessi (a casa o in ambulanza) possano essere considerati in maniera indiretta causati dallo stesso coronavirus.
Tutto ciò ce lo fa capire un fatto gravissimo accaduto ad Aulla pochi giorni fa.
Un paziente, colto da un improvviso arresto cardiaco, rianimato dal personale sanitario,
la centrale operativa deve aver dato un ordine chiaro: quello di trasportare il paziente al NOA.
Ma l’ambulanza ha ritenuto migliore la soluzione, di provare a raggiungere l’Ospedale più vicino, ovvero quello di Pontremoli, per sfruttare il poco tempo a disposizione in casi del genere.
Il paziente, che è stato ‘ripreso’ dal personale medico dopo un primo arresto, è arrivato in Pronto Soccorso vivo, ma non è stato fatto scendere nemmeno dall’ambulanza, intubato direttamente nella camera calda e dirottato al NOA, dove purtroppo è giunto deceduto.
Il PS di Pontremoli come quello di Fivizzano è aperto o no?
E se è aperto – come dovrebbe e come palesa nei suoi focus il consigliere Regionale Bugliani- che sono aperti per accogliere i pazienti NON COVID , perché non si è occupato del paziente, grave non affetto da Covid-19, ma da un arresto cardiaco?
E se anche vi fossero stati dubbi sulla possibilità di compresenza su di esso di patologie covid-19, perché il PS non era attrezzato con un’area dedicata per tali verifiche, visto che dovrebbe occupparsi di pazienti per l’appunto non Covid, oltre che per prendersi cura dell’urgenza, prima di far affrontare un viaggio lungo verso il NOA?
Quali sono, dunque le disposizioni ufficiali dell’Azienda che regolano l’accesso del 118 ai PS della Lunigiana?
Crediamo che, per tanti delicati motivi, ci sia un’urgente bisogno di risposte vere e concrete, così come c’è bisogno di sottolineare il corretto operato della squadra 118 che ha tentato di avere accesso al PS di Pontremoli in quanto Ospedale più vicino, perché il paziente rifiutato in quel momento era ancora vivo, e poteva al più presto trovare strumenti idonei per un tentativo di soccorso e di cura: nella totale confusione delle procedure dell’Asl Toscana Nord Ovest, è stato un atto di coraggio che rende onore.
Sono fatti gravi, che non dovrebbero mai accadere.
Forza Italia – Coordinamento Provinciale Giovani di Massa Carrara
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