Prato, sanità: reumatologia trasferita al Santo Stefano
Prato, sanità, il vice Presidente dei senatori di Forza Italia e Coordinatore regionale toscano Sen. Massimo Mallegni, insieme ad Erica Mazzetti, Marco Stella e Rita Pieri: “Con trasferimento al Santo Stefano, rischio smantellamento Reumatologia”
“Le attività del reparto di Reumatologia saranno trasferite all’ospedale Santo Stefano di Prato, riducendo il numero di ambulatori e accorpandoli con altri. L’Asl Toscana Centro non fornisce dettagli sull’operazione, che dovrebbe avvenire in autunno.
Noi condividiamo la preoccupazione delle associazioni di pazienti, e temiamo che questi cambiamenti per la reumatologia pratese potrebbero essere peggiorativi dell’attuale situazione. Per questo chiediamo all’Asl e alla Regione di fare chiarezza”.
Lo dichiarano il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, sen. Massimo Mallegni, la deputata Erica Mazzetti, la responsabile regionale di Azzurro Donna, Rita Pieri, e il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che ha presentato un’interrogazione.
“L’Asl Toscana Centro – sottolineano i quattro esponenti forzisti – si limita a definirla una riorganizzazione del percorso per renderlo più appropriato, mentre l’associazione dei pazienti Atmar parla apertamente di ‘smantellamento’ del reparto nel trasferimento delle attività dal vecchio al nuovo ospedale. Pertanto, sono necessari dettagli e chiarimenti da parte dell’Asl.
A Prato sarebbe, piuttosto, necessario un potenziamento delle strutture, viste le 12mila presenze l’anno in incremento, le 10-12 terapie infusionali a mattina, la necessità di almeno 5 medici oltre al direttore che, come è avvenuto fino a ora, devono costituire un punto di riferimento preciso per il paziente che ha necessità di una relazione diretta”.
Nell’interrogazione, Stella chiede al Presidente Giani e all’assessore Bezzini di “sapere i dettagli della futura riorganizzazione del reparto di reumatologia, in quali azioni consisterà la riorganizzazione dei servizi, se è vero che sarà messo a disposizione un numero limitatissimo di ambulatori, privi di identità e magari da condividere con altre specialità, togliendo quindi un riferimento preciso al paziente reumatico”.
Nell’atto si chiede poi “se il percorso assistenziale potrebbe complicarsi per le difficoltà a prenotare le visite e a fare i prelievi necessari a seguire la malattia” e “se sia previsto un front office per espletare tutte le pratiche”.
Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
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